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Dipar&mento	
 di	
 Organi	
 di	
 Senso,	
 	
 Università	
 di	
 Roma	
 
	
 “La	
 Sapienza”	
 
Ada<amento	
 alla	
 forza	
 gravitazionale	
 	
 
	
 	
 
Giovanni	
 	
 Ralli
il	
 momento	
 più	
 rappresenta&vo	
 della	
 stagione	
 2009:	
 	
 
il	
 sorpasso	
 di	
 Valen&no	
 Rossi	
 a	
 Jorge	
 Lorenzo	
 al	
 GP	
 di	
 Barcellona	
 2009
Master posturologia
Master posturologia
Master posturologia
Master posturologia
Master posturologia
Master posturologia
Master posturologia
Master posturologia
A	
 tu%'oggi	
 sappiamo	
 che	
 nell'universo	
 agiscono	
 qua%ro	
 6pi	
 di	
 forze	
 :	
 	
 	
 
	
 
	
 
La	
 forza	
 gravitazionale	
 ,	
 comune	
 a	
 tu%a	
 la	
 materia	
 :	
 tu=	
 i	
 corpi	
 materiali	
 si	
 a=rano	
 
reciprocamente.	
 	
 	
 	
 
	
 
La	
 forza	
 ele%romagne6ca	
 ,	
 prodo%a	
 dalle	
 cariche	
 ele%riche	
 :	
 è	
 sia	
 a%ra=va	
 che	
 
repulsiva.	
 	
 
	
 
La	
 forza	
 nucleare	
 debole,	
 agisce	
 all'interno	
 dei	
 nuclei	
 atomici	
 :	
 	
 è	
 responsabile	
 della	
 
radioa=vità.	
 	
 
	
 
La	
 forza	
 nucleare	
 forte,	
 agisce	
 all'interno	
 dei	
 nuclei	
 atomici	
 :	
 6ene	
 assieme	
 protoni	
 e	
 
neutroni.
Isaac	
 Newton
La	
 gravitazione	
 in	
 fisica	
 classica	
 
	
 
La	
  legge	
  di	
  gravitazione	
  universale	
  afferma	
  che	
  due	
  pun&	
 
materiali	
 si	
 a<raggono	
 con	
 una	
 forza	
 di	
 intensità	
 dire<amente	
 
proporzionale	
  al	
  prodo<o	
  delle	
  masse	
  dei	
  singoli	
  corpi	
  e	
 
inversamente	
 proporzionale	
 al	
 quadrato	
 della	
 loro	
 distanza
Isaac	
 Newton	
 
Astronomo,	
 fisico	
 e	
 matema&co	
 Isaac	
 Newton,	
 nacque	
 a	
 
Woolsthorpe,	
 nel	
 Lincolnshire	
 in	
 Inghilterra,	
 il	
 4	
 gennaio	
 
1643.
A	
 diciasse<e	
 anni	
 fu	
 costre<o	
 a	
 lasciare	
 la	
 scuola	
 per	
 aiutare	
 la	
 
madre	
 a	
 ges&re	
 la	
 fa<oria	
 di	
 famiglia	
 finchè	
 un	
 suo	
 insegnante	
 
convinse	
 sua	
 madre	
 a	
 fargli	
 proseguire	
 gli	
 studi	
 al	
 Trinity	
 College	
 
di	
 Cambridge	
 dove	
 si	
 trasferì	
 nel	
 1661.
Nel	
  1666	
  Isaac	
  Newton,	
  seguendo	
  gli	
  studi	
  di	
  o^ca	
  scoprì	
  che	
 
facendo	
  passare	
  la	
  luce	
  solare	
  a<raverso	
  un	
  prisma	
  questa	
  è	
 
scomponibile	
 nei	
 vari	
 colori	
 dello	
 spe<ro.
Newton,	
  con	
  le	
  sue	
  scoperte	
  nel	
 
campo	
 della	
 fisica,	
 definì	
 con	
 sicura	
 
chiarezza	
 tu<a	
 una	
 serie	
 di	
 conce^	
 
rela&vi	
 alla	
 dinamica	
 dei	
 corpi,	
 fino	
 
a	
  definire	
  la	
  teoria	
  della	
 
gravitazione	
  universale,	
  legge	
  che	
 
sarà	
  alla	
  base	
  di	
  tu<a	
  la	
  fisica	
  e	
 
specialmente	
  della	
  cosmologia	
 
successiva,	
  perfezionata	
  soltanto	
 
quasi	
  300	
  anni	
  dopo	
  dalla	
  teoria	
 
della	
 rela&vità	
 di	
 Einstein.
Newton	
  fu	
  un	
  professore	
 
universitario	
  a	
  Cambridge	
  e,	
  in	
 
questa	
  veste,	
  sviluppò	
  e	
  mise	
  a	
 
punto	
  gli	
  studi	
  e	
  le	
  osservazioni	
 
fa<e	
 fra	
 i	
 23	
 ed	
 i	
 25	
 anni.	
 
	
 
	
 
La	
 vita	
 di	
 Isaac	
 Newton	
 fu	
 piena	
 
di	
 riconoscimen&	
 e	
 di	
 onori.	
 
A	
  30	
  anni	
  fu	
  nominato	
  dal	
  re	
 	
 
"membro	
  della	
  Royal	
  Society	
  di	
 
Londra”.
La	
  fisica	
  di	
  Newton	
  è	
  classificata	
  "determinis&ca",	
  in	
 
quanto	
  considera	
  un	
  Universo	
  in	
  cui	
  le	
  condizioni	
 
cosmologiche	
  sono	
  assolute:	
  il	
  tempo	
  scorre	
  uguale,	
 
sempre	
 in	
 avan&	
 e	
 lo	
 spazio	
 è	
 infinito	
 e	
 lineare.	
 	
 
Newton	
 sos&ene	
 che	
 Dio	
 ha	
 creato	
 il	
 mondo	
 fondandolo	
 su	
 
principi	
 e	
 leggi	
 semplici	
 e	
 universali	
 (come,	
 ad	
 esempio,	
 la	
 
legge	
 di	
 gravità)	
 e	
 che	
 lo	
 scopo	
 degli	
 uomini	
 deve	
 essere	
 
quello	
 di	
 scoprire	
 e	
 studiare	
 queste	
 leggi.
Isaac	
  Newton	
  morì	
  il	
  20	
  marzo	
  1727	
  .	
  Il	
  suo	
  funerale	
  si	
  svolse	
  in	
 
pompa	
 magna	
 e	
 fu	
 inumato	
 nella	
 ca<edrale	
 di	
 Westminster	
 accanto	
 
ai	
 grandi	
 d’Inghilterra.
LABIRINTO	
 POSTERIORE
1915
Il	
  labirinto	
  posteriore	
  è	
  formato	
  dal	
  ves&bolo	
  e	
  dai	
  canali	
 
semicircolari	
  ossei	
  all’interno	
  dei	
  quali	
  sono	
  presen&	
  i	
  tre	
 
canali	
  semicircolari	
  membranosi,	
  l’utricolo	
  e	
  il	
  	
  sacculo	
 	
 
comunican&	
 tra	
 loro	
 e	
 	
 contenen&	
 endolinfa.	
 	
 
In	
  ciascuna	
  di	
  queste	
  stru<ure	
  è	
  presente	
  un	
  sensore	
 
specifico	
 deputato	
 alla	
 sensibilità	
 proprioce^va	
 	
 
stato	
 cine&ca.
Due	
 diverse	
 stru<ure	
 sensoriali:	
 
	
 	
 
• 	
 Gli	
 organi	
 otoli&ci	
 (	
 macule	
 dell’utricolo	
 e	
 del	
 sacculo	
 )	
 sono	
 
sensibili	
 al	
 ve<ore	
 gravitazionario	
 e	
 alle	
 accelerazioni	
 	
 lineari	
 
	
 
• 	
 I	
 canali	
 semicircolari	
 sono	
 sensibili	
 alle	
 accelerazioni	
  	
 angolari	
 
	
 	
 
Entrambi	
  gli	
  organi	
  sensoriali	
  contengono	
  lo	
  stesso	
  &po	
  di	
 
cellula	
 rece<rice.
Le	
  cellule	
  cigliate	
  sono	
 
c e l l u l e	
  d i	
  f o r m a	
 
cilindrica	
 o	
 a	
 fiasco	
 la	
 cui	
 
porzione	
  basale	
  si	
 
appoggia	
  su	
  cellule	
 
epiteliali	
 di	
 sostegno.	
 
	
 	
 
La	
  porzione	
  apicale	
 
presenta	
  una	
  stru<ura	
 
c i g l i a t a	
  i m m e r s a	
 
nell’endolinfa.
La	
  porzione	
  basale	
  con&ene	
  stru<ure	
  specializzate	
  per	
  la	
 
liberazione	
 di	
 neurotrasme^tori	
 ed	
 è	
 in	
 conta<o	
 sinap&co	
 
con	
 il	
 prolungamento	
 dei	
 neuroni	
 del	
 ganglio	
 di	
 Scarpa.
La	
 trasduzione	
 dello	
 s&molo	
 meccanico	
 in	
 segnale	
 bioele<rico	
 è	
 
operata	
 dalle	
 ciglia	
 .	
 
	
 	
 
Ogni	
  cellula	
  possiede	
  decine	
  di	
  stereociglia	
  che	
  sono	
 
estroflessioni	
  citoplasma&che	
  di	
  forma	
  cilindrica	
  e	
  un	
 
chinociglio	
 che	
 ha	
 le	
 cara<eris&che	
 del	
 flagello.	
 	
 
Le	
  stereociglia	
  sono	
  di	
  lunghezza	
  progressivamente	
  maggiore	
 
avvicinandosi	
 al	
 chinociglio	
 e	
 disposte	
 in	
 linee	
 parallele.
Ogni	
  stereociglio	
  è	
  collegato	
  con	
  un	
  filamento	
 
proteico	
  TIP-­‐LINK	
  allo	
  sterociglio	
  adiacente	
  della	
 
stessa	
 linea.
Alle	
  estremità	
  il	
  &p-­‐link	
  si	
  collega	
  ai	
  bordi	
  di	
  una	
  proteina	
 
canale	
 (canale	
 di	
 trasduzione).	
 	
 
	
 	
 
Se	
 fle<e	
 verso	
 il	
 chinociglio	
 ,	
 grazie	
 alle	
 diverse	
 altezze	
 delle	
 
sterociglia,	
 il	
 &p-­‐link	
 si	
 s&ra	
 e	
 i	
 canali	
 si	
 aprono.	
 	
 
	
 
In	
 caso	
 opposto	
 ,	
 i	
 canali	
 si	
 chiudono	
 .	
 	
 
	
 
	
 
	
 	
 	
 	
 	
 	
 	
 Direzione	
 di	
 
collegamento	
 dei	
 &p	
 
links

Grazie	
  alla	
  differenza	
  di	
  potenziale	
  tra	
  l’interno	
  della	
  cellula	
  e	
 
l’endolinfa	
  -­‐140	
  mv	
  si	
  genera	
  un	
  flusso	
  di	
  ioni	
  K	
  +	
  all’interno	
 
della	
 cellula	
 a<raverso	
 i	
 canali	
 aper&	
 .	
 
	
 
L’ingresso	
  del	
  K	
  determina	
  una	
  depolarizzazione	
  della	
  cellula	
 
(potenziale	
 di	
 rece<ore).	
 	
 
	
 
La	
 depolarizzazione	
 favorisce	
 l’apertura	
 di	
 altri	
 canale	
 pos&	
 sulla	
 
superficie	
 del	
 corpo	
 della	
 cellula	
 permeabili	
 	
 agli	
 ioni	
 Ca	
 .	
 	
 
	
 
L’ingresso	
  degli	
  ioni	
  Calcio	
  potenzia	
  la	
  depolarizzazione	
  e	
 
perme<e	
  di	
  liberare	
  i	
  neurotrasme^tori	
  a	
  livello	
  della	
 
presinapsi	
 .
L’en&tà	
  della	
  deflessione	
  del	
  ciglio	
  determina	
  il	
  livello	
  di	
 
depolarizzazioni	
 	
 	
 e	
 conseguentemente	
 determina	
 la	
 quan&tà	
 di	
 
neurotrasme^tore	
  liberato	
  e	
  quindi	
  l’en&tà	
  dello	
  s&molo	
  al	
 
ganglio	
 di	
 Scarpa	
 .	
 
	
 
In	
  questo	
  modo	
  il	
  rece<ore	
  misura	
  l’intensità	
  dello	
  s&molo	
 
meccanico	
 e	
 lo	
 traduce	
 in	
 un	
 codice	
 di	
 segnali	
 bioele<rici.	
 
Al	
 SNC	
 
Glutammato
Master posturologia
Dopo	
 la	
 depolarizzazione	
 si	
 a^vano	
 i	
 meccanismi	
 
di	
 estrusione	
 di	
 ioni	
 Ca	
 e	
 K	
 (pompe	
 metaboliche)	
 e	
 
la	
 cellula	
 riprende	
 il	
 potenziale	
 originario	
 .	
 
	
 
Al	
 SNC	
 
Glutammato
Anatomy	
 of	
 Maculae
Otoliti
Macula	
 del	
 sacculo
Macula	
 dell’utricolo
Utricolo	
 e	
 Sacculo
Disposizione	
 dell’epitelio	
 sensoriale
La	
  macula	
  dell’utricolo	
  è	
  posta	
  su	
  un	
 
piano	
  orizzontale	
  mentre	
  quella	
  del	
 
sacculo	
 è	
 su	
 un	
 piano	
 ver&cale	
 .	
 
Ogni	
  macula	
  è	
  divisa	
  da	
  una	
  linea	
 
virtuale	
 chiamata	
 striola	
 .	
 	
 
Nell’utricolo	
  le	
  ciglia	
  sono	
  orientate	
 
con	
 il	
 chino	
 ciglio	
 verso	
 la	
 striola.	
 	
 
Nel	
  sacculo	
  hanno	
  un	
  orientamento	
 
opposto	
 verso	
 la	
 periferia.	
 	
 
La	
 striola	
 ha	
 un	
 andamento	
 arcuato	
 e	
 
pertanto	
 l’orientamento	
 dei	
 ciuffi	
 è	
 in	
 
tu<e	
 le	
 direzioni.
La	
  disposizione	
  speculare	
  dei	
  ciuffi	
  perme<e	
  la	
  s&molazione	
 
(depolarizzazione)	
  di	
  un	
  gruppo	
  di	
  cellule	
  e	
  la	
  contemporanea	
 
iperpolarizzazione	
 dell’opposto.	
 	
 
Le	
  macule	
  dei	
  due	
  la&	
  sono	
  speculari	
  e	
  quindi	
  si	
  comportano	
 
sempre	
 in	
 modo	
 opposto.
Gli	
 organi	
 otoli&ci	
 segnalano	
 sia	
 la	
 posizione	
 sta&ca	
 della	
 testa	
 
nello	
 spazio	
 ,	
 sia	
 le	
 cara<eris&che	
 dinamiche	
 dei	
 suoi	
 movimen&	
 
traslatori.
Gli	
  organi	
  otoli&ci	
  	
  sono	
  sensibili	
  alle	
  accelerazioni	
 
lineari	
 del	
 capo	
 generate	
 dai	
 movimen&	
 di	
  	
 flessione	
 e	
 
quelli	
 di	
 traslazione	
 lineare	
 e	
 alle	
 accelerazioni	
 di	
 gravità	
 
1)  informazione	
  sulla	
  posizione	
  del	
  capo	
  nello	
  spazio	
 
a<raverso	
 una	
 via	
 ves&bolo-­‐cor&cale,	
 il	
 cui	
 decorso	
 
non	
 è	
 completamente	
 noto	
 	
 
2)	
  distribuzione	
  corre<a	
  del	
  tono	
  muscolare	
 
an&gravitario	
 a<raverso	
 la	
 via	
 ves&bolo-­‐spinale
Quando	
 la	
 testa	
 fle<e	
 il	
 ve<ore	
 gravitazionale	
 provoca	
 	
 	
 uno	
 
spostamento	
  rela&vo	
  della	
  membrana	
  rispe<o	
  la	
  macula	
 
che	
 si	
 traduce	
 in	
 una	
 deflessione	
 delle	
 ciglia	
 .	
 	
 
Quando	
  la	
  testa	
  ere<a	
  è	
  so<oposta	
  ad	
  un	
  movimento	
  di	
 
t r a s l a z i o n e ,	
  l a	
  m e m b r a n a	
  o t o l i & c a	
  r i m a n e	
 
temporaneamente	
 indietro	
 rispe<o	
 alla	
 macula
Master posturologia
Master posturologia
Master posturologia
Master posturologia
Dipar&mento	
 di	
 Organi	
 di	
 Senso,	
 	
 Università	
 di	
 Roma	
 
	
 “La	
 Sapienza”	
 
Ada<amento	
 alla	
 forza	
 gravitazionale	
 	
 
	
 	
 
Giovanni	
 	
 Ralli
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Storia Astroparticelle - Parte 1
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Storia delle astroparticelle (1)
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Master posturologia

  • 1. Dipar&mento di Organi di Senso, Università di Roma “La Sapienza” Ada<amento alla forza gravitazionale Giovanni Ralli
  • 2. il momento più rappresenta&vo della stagione 2009: il sorpasso di Valen&no Rossi a Jorge Lorenzo al GP di Barcellona 2009
  • 11. A tu%'oggi sappiamo che nell'universo agiscono qua%ro 6pi di forze : La forza gravitazionale , comune a tu%a la materia : tu= i corpi materiali si a=rano reciprocamente. La forza ele%romagne6ca , prodo%a dalle cariche ele%riche : è sia a%ra=va che repulsiva. La forza nucleare debole, agisce all'interno dei nuclei atomici : è responsabile della radioa=vità. La forza nucleare forte, agisce all'interno dei nuclei atomici : 6ene assieme protoni e neutroni.
  • 13. La gravitazione in fisica classica La legge di gravitazione universale afferma che due pun& materiali si a<raggono con una forza di intensità dire<amente proporzionale al prodo<o delle masse dei singoli corpi e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza
  • 14. Isaac Newton Astronomo, fisico e matema&co Isaac Newton, nacque a Woolsthorpe, nel Lincolnshire in Inghilterra, il 4 gennaio 1643.
  • 15. A diciasse<e anni fu costre<o a lasciare la scuola per aiutare la madre a ges&re la fa<oria di famiglia finchè un suo insegnante convinse sua madre a fargli proseguire gli studi al Trinity College di Cambridge dove si trasferì nel 1661.
  • 16. Nel 1666 Isaac Newton, seguendo gli studi di o^ca scoprì che facendo passare la luce solare a<raverso un prisma questa è scomponibile nei vari colori dello spe<ro.
  • 17. Newton, con le sue scoperte nel campo della fisica, definì con sicura chiarezza tu<a una serie di conce^ rela&vi alla dinamica dei corpi, fino a definire la teoria della gravitazione universale, legge che sarà alla base di tu<a la fisica e specialmente della cosmologia successiva, perfezionata soltanto quasi 300 anni dopo dalla teoria della rela&vità di Einstein.
  • 18. Newton fu un professore universitario a Cambridge e, in questa veste, sviluppò e mise a punto gli studi e le osservazioni fa<e fra i 23 ed i 25 anni. La vita di Isaac Newton fu piena di riconoscimen& e di onori. A 30 anni fu nominato dal re "membro della Royal Society di Londra”.
  • 19. La fisica di Newton è classificata "determinis&ca", in quanto considera un Universo in cui le condizioni cosmologiche sono assolute: il tempo scorre uguale, sempre in avan& e lo spazio è infinito e lineare. Newton sos&ene che Dio ha creato il mondo fondandolo su principi e leggi semplici e universali (come, ad esempio, la legge di gravità) e che lo scopo degli uomini deve essere quello di scoprire e studiare queste leggi.
  • 20. Isaac Newton morì il 20 marzo 1727 . Il suo funerale si svolse in pompa magna e fu inumato nella ca<edrale di Westminster accanto ai grandi d’Inghilterra.
  • 22. 1915
  • 23. Il labirinto posteriore è formato dal ves&bolo e dai canali semicircolari ossei all’interno dei quali sono presen& i tre canali semicircolari membranosi, l’utricolo e il sacculo comunican& tra loro e contenen& endolinfa. In ciascuna di queste stru<ure è presente un sensore specifico deputato alla sensibilità proprioce^va stato cine&ca.
  • 24. Due diverse stru<ure sensoriali: •  Gli organi otoli&ci ( macule dell’utricolo e del sacculo ) sono sensibili al ve<ore gravitazionario e alle accelerazioni lineari •  I canali semicircolari sono sensibili alle accelerazioni angolari Entrambi gli organi sensoriali contengono lo stesso &po di cellula rece<rice.
  • 25. Le cellule cigliate sono c e l l u l e d i f o r m a cilindrica o a fiasco la cui porzione basale si appoggia su cellule epiteliali di sostegno. La porzione apicale presenta una stru<ura c i g l i a t a i m m e r s a nell’endolinfa.
  • 26. La porzione basale con&ene stru<ure specializzate per la liberazione di neurotrasme^tori ed è in conta<o sinap&co con il prolungamento dei neuroni del ganglio di Scarpa.
  • 27. La trasduzione dello s&molo meccanico in segnale bioele<rico è operata dalle ciglia . Ogni cellula possiede decine di stereociglia che sono estroflessioni citoplasma&che di forma cilindrica e un chinociglio che ha le cara<eris&che del flagello. Le stereociglia sono di lunghezza progressivamente maggiore avvicinandosi al chinociglio e disposte in linee parallele.
  • 28. Ogni stereociglio è collegato con un filamento proteico TIP-­‐LINK allo sterociglio adiacente della stessa linea.
  • 29. Alle estremità il &p-­‐link si collega ai bordi di una proteina canale (canale di trasduzione). Se fle<e verso il chinociglio , grazie alle diverse altezze delle sterociglia, il &p-­‐link si s&ra e i canali si aprono. In caso opposto , i canali si chiudono . Direzione di collegamento dei &p links
  • 30. Grazie alla differenza di potenziale tra l’interno della cellula e l’endolinfa -­‐140 mv si genera un flusso di ioni K + all’interno della cellula a<raverso i canali aper& . L’ingresso del K determina una depolarizzazione della cellula (potenziale di rece<ore). La depolarizzazione favorisce l’apertura di altri canale pos& sulla superficie del corpo della cellula permeabili agli ioni Ca . L’ingresso degli ioni Calcio potenzia la depolarizzazione e perme<e di liberare i neurotrasme^tori a livello della presinapsi .
  • 31. L’en&tà della deflessione del ciglio determina il livello di depolarizzazioni e conseguentemente determina la quan&tà di neurotrasme^tore liberato e quindi l’en&tà dello s&molo al ganglio di Scarpa . In questo modo il rece<ore misura l’intensità dello s&molo meccanico e lo traduce in un codice di segnali bioele<rici. Al SNC Glutammato
  • 33. Dopo la depolarizzazione si a^vano i meccanismi di estrusione di ioni Ca e K (pompe metaboliche) e la cellula riprende il potenziale originario . Al SNC Glutammato
  • 40. La macula dell’utricolo è posta su un piano orizzontale mentre quella del sacculo è su un piano ver&cale . Ogni macula è divisa da una linea virtuale chiamata striola . Nell’utricolo le ciglia sono orientate con il chino ciglio verso la striola. Nel sacculo hanno un orientamento opposto verso la periferia. La striola ha un andamento arcuato e pertanto l’orientamento dei ciuffi è in tu<e le direzioni.
  • 41. La disposizione speculare dei ciuffi perme<e la s&molazione (depolarizzazione) di un gruppo di cellule e la contemporanea iperpolarizzazione dell’opposto. Le macule dei due la& sono speculari e quindi si comportano sempre in modo opposto.
  • 42. Gli organi otoli&ci segnalano sia la posizione sta&ca della testa nello spazio , sia le cara<eris&che dinamiche dei suoi movimen& traslatori.
  • 43. Gli organi otoli&ci sono sensibili alle accelerazioni lineari del capo generate dai movimen& di flessione e quelli di traslazione lineare e alle accelerazioni di gravità 1)  informazione sulla posizione del capo nello spazio a<raverso una via ves&bolo-­‐cor&cale, il cui decorso non è completamente noto 2) distribuzione corre<a del tono muscolare an&gravitario a<raverso la via ves&bolo-­‐spinale
  • 44. Quando la testa fle<e il ve<ore gravitazionale provoca uno spostamento rela&vo della membrana rispe<o la macula che si traduce in una deflessione delle ciglia . Quando la testa ere<a è so<oposta ad un movimento di t r a s l a z i o n e , l a m e m b r a n a o t o l i & c a r i m a n e temporaneamente indietro rispe<o alla macula
  • 49. Dipar&mento di Organi di Senso, Università di Roma “La Sapienza” Ada<amento alla forza gravitazionale Giovanni Ralli