Nella tarda mattinata di luned狸 16 dicembre 2019 il "Comitato No Biodigestore Saliceti", insieme ai comitati "Sarzana che Botta!" e ad "Acqua Bene Comune", ha partecipato alla Terza Audizione in IV Commissione Ambiente della Liguria. All'Audizione erano presenti anche i Comitati Spezzini.
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Memorie No BioDigestore Saliceti
1. Memorie del Comitato No Biodigestore Saliceti - 16/12/2019
Spett.le
IV Commissione Ambiente Regione Liguria
e p.c.
Al Presidente del Consiglio Regionale
Al Consiglio Regionale della Liguria
Alla Conferenza dei Capigruppo
RIEPILOGO CRITICITA SITO DI SALICETI
1. TMB: stiamo gi trattando oltre 100mila tonnellate di indifferenziato per gran
parte proveniente da fuori provincia.
2. Il TMB 竪 gi considerato industria insalubre.
3. Traffico pesante proveniente dalle aree retroportuali. Siamo i maggiori
contribuenti dello sviluppo economico della Provincia e non solo e ne stiamo
pagando tutte le conseguenze.
4. Parco container.
5. Prossimit dellautostrada A12 e A15.
6. Confini con il fiume Magra e con il Parco Magra Montemarcello Vara.
7. Prossimit ai pozzi di approvvigionamento di acqua potabile di Fornola a 1 km
e 6OO metri. Se malauguratamente le acque dovessero inquinarsi non
esisterebbero altre fonti di approvvigionamento idrico. I politici e i tecnici se
la sentono di esporre 150 mila abitanti ad un simile rischio?
8. Saliceti 竪 luogo definito con doppia e dalla regione, ossia a criticit
estremamente elevata in quanto zona liquefacibile, sismica, a esondabilit
trentennale e meritevole della massima attenzione secondo lAtlante degli
Acquiferi della Liguria redatto dalla stessa Acam col patrocinio della
Regione.
Questi sono dati ufficiali e importanti dei quali dobbiamo tenere conto.
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2. Vorremmo evidenziare alcune dichiarazioni fornite pubblicamente da Re.Cos
Articolo di riferimento Citt della Speziadel 31/5/2018: Saliceti vede un
impianto da 80mila tonnellate di rifiuti all'anno
http://www.cittadellaspezia.com/Sarzana-Val-di-Magra/Attualita/Saliceti-vede-un-
impianto-da-80mila-tonnellate-di-rifiuti-all-anno-260976.aspx
Lallora amministratore di Re.Cos Ing. Stretti, durante unassemblea pubblica:
1. Presenta il progetto di un impianto di digestione anaerobica da realizzare a
Saliceti, indicando con precisione anche le quantit di Forsu da trattare in
60/80mila tonnellate annue.
2. Dichiara anche lesatto numero di camion previsti giornalmente.
3. Dichiara anche la presunta quantit di Forsu proveniente da fuori provincia,
indicando che lo spezzino ne produce 20/25mila circa.
4. Dichiarava che gli odori sono il principale rischio di impatto.
5. Interrogato sui rischi di un impianto del genere lIng. Stretti dichiara che sul
piano ingegneristico non c竪 nulla di sicuro. Questo concetto 竪 stato confermato
anche da Re.Cos, poich辿 il progetto non prevede nessuna garanzia assoluta.
Articolo di riferimento La Nazione del 3/6/2018: Gas prodotto dal Biodigestore
Trattative per acquistare i terreni
link: https://www.lanazione.it/sarzana/cronaca/gas-biodigestore-1.3954449
1. Vengono riportate ulteriori dichiarazioni dell'Ing. Stretti nelle quali viene
presentata lesatta tipologia di progetto e in cui afferma che il biodigestore
anaerobico chiude il ciclo dei rifiuti perch辿 rappresenta un vantaggio in termini
di investimento e che si stanno avviando i contatti con i proprietari delle aree
interessate.
2. L'Ing. Stretti afferma che garantire lo 0 assoluto riguardo al rischio 竪 impossibile .
3. LIng. Stretti paragona la gestione dei rischi di un impianto di digestione
anaerobica di tale portata con la gestione di un banale coltello da cucina, in cui il
rischio di tagliarsi si riduce se ben custodito, assicurando che si far il possibile
per ridurre al minimo il rischio incidenti.
Nella stima degli impatti ambientali redatta da ReCos/Iren nel progetto, gli impatti
ambientali complessivi vengono valutati come MARGINALI e alla voce impatti
cumulativi viene dichiarato: NESSUNO.
Non si tiene evidentemente conto del complesso delle criticit gi esistenti sul
territorio.
Il TMB 竪 stato autorizzato in una zona successivamente dichiarata esondabile (2005),
la qual cosa ci appare grave e meritevole delle opportune verifiche e controlli sulla
effettiva criticit di tutta larea.
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3. Nostre considerazioni:
Nello stesso progetto Re.Cos descrive la quantit totale di rifiuti che limpianto
produce per un totale di 38.890 tonnellate di rifiuti lanno.
1. Com竪 possibile sostenere che questa tecnologia chiude il ciclo dei rifiuti se ne
produce altri? Il vantaggio in termini di investimento di cui argomentava lIng.
Stretti in occasione dell'assemblea del 3/6/2018, a favore di chi va?
2. Perch辿 la nostra provincia, che produce 20/25mila tonnellate di Forsu da
smaltire, dovrebbe smaltirne ulteriori 38.890?
3. Se Re.Cos/Iren non pu嘆 dare garanzie assolute sulla sicurezza dellimpianto, come
possono sentirsi garantiti i 150.000 abitanti dello spezzino che si riforniscono dai
pozzi di Fornola sulla sicurezza delle falde acquifere, considerando che non
esistono fonti alternative di approvvigionamento in caso di contaminazione delle
falde?
4. Tutto questo lIng. Stretti lo dichiara prima che venga approvato il piano dambito
il 6 agosto 2018 nel quale la Provincia conferma come sito idoneo Boscalino.
5. Iren sta pubblicizzando il suo impianto prima che lo stesso venga approvato come
se fosse gi autorizzato, assicurando che non ci saranno odori grazie allutilizzo di
un naso elettronico con queste parole: "il biodigestore di Saliceti sar dotato di un
centro di controllo. In un post di sponsorizzazione Iren ha recentemente
dichiarato: teniamo alla terra, anche quella su cui sar costruito il biodigestore
di Saliceti.
Ci sembra rilevante sottolineare quanto il centrodestra sta facendo a Reggio
Emilia sostenendo lazione dei Comitati volta a contrastare la realizzazione di un
biodigestore anaerobico progettato a Gavassa sempre da Re.Cos/Iren molto simile
a quello progettato per Saliceti. In particolare sono interessanti gli argomenti
che in campagna elettorale il candidato sindaco Roberto Salati sta portando
avanti facendosi interprete della protesta popolare a tutela dellambiente e
della salute. Basta andare sui social network ed ascoltare le sue dichiarazioni in
merito. E a Gavassa non ci sono le criticit del territorio che abbiamo a Saliceti,
non ci sono falde dellacqua potabile e le abitazioni sono molto pi湛 lontane dal
sito dellimpianto. A Gavassa il centrosinistra sostiene limpianto. Ecco,
vorremmo che la Politica tutta guardasse di pi湛 i contenuti e ritrovasse coerenze.
Chiediamo che da questo consesso la Politica a tutti i livelli e i tecnici prendano in
considerazione tutte le criticit del sito di Saliceti, ponendo finalmente
attenzione a tecnologie alternative meno costose e meno impattanti per
supportare i comitati ambientali che autonomamente stanno studiando e
approfondendo quelle possibilit che gli apparati pubblici non hanno valutato.
Ci chiediamo infine perch辿 le amministrazioni stiano prendendo in considerazione
un solo tipo di impianto e un solo sito, mentre la VAS contempla che sia prevista
unalternativa sia di tecnologia, sia di sito.
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4. Per le tutte le motivazioni sopra esposte chiediamo che il progetto di un
biodigestore anaerobico a Saliceti venga RESPINTO.
Santo Stefano di Magra, 15-12-2019 Carla Bertolotti
Presidente Comitato No Biodigestore Saliceti
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