L'implementazione di un adeguato processo di Pianificazione & Controllo, anche per il MicroImprenditore, è ormai diventato indispensabile.
Nella mia esperienza la scelta (conscia o meno) di non porlo in essere dipende quasi esclusivamente da due fattori: uno economico ed uno psicologico.
Il primo è la supposta quantificazione dei costi originata dall'idea che non si possa fare pianificazione e controllo senza spendere un patrimonio in software gestionali.
Il secondo è che si ha difficoltà a mettersi in gioco e riconoscere (eventualmente) i propri limiti formativi.
Entrambi questi "blocchi" sono, a mio modo di vedere, errati.
I costi possono ben essere contenuti. Utilizzando una struttura excel si possono ottenere comunque informazioni maggiormente rilevanti rispetto al "bilancino contabile" e comunque in tempi decisamente più brevi senza dover investire cifre esorbitanti. Certo, per implementare tale processo occorrono competenze specifiche, ma l'eventuale consulente (che farà o meno la differenza) ha un costo "spalmabile" nel tempo e se interviene in un ottica pianificatoria-formativa questi costi sono ben ripagati non solo dall'accrescimento delle competenze del personale e dalla possibilità di monitorarsi sul mercato in tempi ridotti, ma anche dal razionalizzare gli effetti della propria strategia.
Il secondo, è facilmente sradicabile.
La qualità principale dell'imprenditore non è essere onniscente bensì quella di saper scegliere bene i propri collaboratori.
Ecco che allora l'utilità di questo processo diventa indubbia.
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Microimprenditore: l'implementazione del processo di Pianificazione & Controllo in impresa.
1. 1° STEP:
l’evoluzione del bilancio contabile
analisi bilanci
contabili
normalizzazione
impatto
strategia
controllo
andamento
strategia
pluriannuale
correttivi
2. L’analisi della storicità del bilancio contabile
inizia a fornire maggiore consapevolezza
all’imprenditore circa la propria struttura di
costi e ricavi costruita nel tempo.
3. La normalizzazione dello schema di bilancio
contabile rispetto alla mera media storica
consente di non risentire di eventuali picchi di
fatturato non fisiologico o di costi straordinari
non ricorrenti.
4. L’imprenditore, con questa maggiore
consapevolezza, ha la possibilità di
razionalizzare la sua strategia futura ed
analizzarne l’impatto sulla sua struttura di
bilancio.
5. La strategia futura deve essere pianificata su
un orizzonte temporale di medio periodo:
almeno 3/5 anni.
Conseguentemente i bilanci previsionali delle
annualità future devono considerare l’impatto
del suo sviluppo nel tempo.
6. Avendo ben chiaro lo sviluppo della strategia
d’impresa, si può costruire uno standard per il
processo di controllo della sua realizzazione
nel tempo.
La periodicità di tale controllo deve essere
quantomeno trimestrale.
7. Durante la fase di razionalizzazione della
strategia si sono identificati i KPI
fondamentali per la specifica struttura
d’impresa e si sono fissate le soglie oltre le
quali deve scattare un allarme di attenzione.
8. Durante la fase di controllo devono essere
monitorati attentamente i KPI e, in caso di
superamento delle soglie limite, devono
essere posti in essere i correttivi già previsti
all’interno della strategia.
10. 2° STEP:
La partenza non è più il bilancio contabile ma la
sua riclassificazione in un’ottica di contabilitÃ
industriale con la scomposizione dei costi diretti
ed indiretti riferibili alle diverse divisioni di
business.
11. 3° STEP:
La partenza non è più il bilancio contabile ma la
sua riclassificazione in un’ottica di contabilitÃ
industriale con la scomposizione dei costi
variabili diretti, variabili indiretti e costi fissi
evidenziando i margini di contribuzione delle
diverse divisioni di business.
12. Questi principi, largamente riconosciuti nelle
grandi società , non devono essere tralasciati dal
MicroImprenditore a causa dei costi dei software
loro dedicati.
Le stesse finalità possono essere perseguite con
strumenti diversi che, pur limitando il dettaglio
di analisi, consentono di contenerne i costi.
13. Il percorso prevede le seguenti fasi:
-1. formazione specifica iniziale al personale
dedicato;
-2. customizzazione degli strumenti informatici;
-3. tutoraggio iniziale agli operatori;
-4. follow up dedicato con consulenza specifica
per affinamento delle procedure.
14. Successivamente l’imprenditore può decidere se
passare agli step successivi.
In tal caso dovranno essere implementati dei
microprogetti similari per l’ottenimento del
bilancio gestionale in grado di generare le
informazioni ritenute necessarie.
15. vuoi un incontro per verificare la fattibilità ?
CONTATTAMI:
vincenzo.renne@gmail.com