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1° STEP:
l’evoluzione del bilancio contabile
analisi bilanci
contabili
normalizzazione
impatto
strategia
controllo
andamento
strategia
pluriannuale
correttivi
L’analisi della storicità del bilancio contabile
inizia a fornire maggiore consapevolezza
all’imprenditore circa la propria struttura di
costi e ricavi costruita nel tempo.
La normalizzazione dello schema di bilancio
contabile rispetto alla mera media storica
consente di non risentire di eventuali picchi di
fatturato non fisiologico o di costi straordinari
non ricorrenti.
L’imprenditore, con questa maggiore
consapevolezza, ha la possibilità di
razionalizzare la sua strategia futura ed
analizzarne l’impatto sulla sua struttura di
bilancio.
La strategia futura deve essere pianificata su
un orizzonte temporale di medio periodo:
almeno 3/5 anni.
Conseguentemente i bilanci previsionali delle
annualità future devono considerare l’impatto
del suo sviluppo nel tempo.
Avendo ben chiaro lo sviluppo della strategia
d’impresa, si può costruire uno standard per il
processo di controllo della sua realizzazione
nel tempo.
La periodicità di tale controllo deve essere
quantomeno trimestrale.
Durante la fase di razionalizzazione della
strategia si sono identificati i KPI
fondamentali per la specifica struttura
d’impresa e si sono fissate le soglie oltre le
quali deve scattare un allarme di attenzione.
Durante la fase di controllo devono essere
monitorati attentamente i KPI e, in caso di
superamento delle soglie limite, devono
essere posti in essere i correttivi già previsti
all’interno della strategia.
Già questo primo step di pianificazione e
controllo consente al MicroImprenditore di
avere un aggiornamento costante in tempo
pressoché reale rispetto agli obiettivi
prefissati, potendo così intervenire in tempo
utile in caso di andamento non previsto.
2° STEP:
La partenza non è più il bilancio contabile ma la
sua riclassificazione in un’ottica di contabilità
industriale con la scomposizione dei costi diretti
ed indiretti riferibili alle diverse divisioni di
business.
3° STEP:
La partenza non è più il bilancio contabile ma la
sua riclassificazione in un’ottica di contabilità
industriale con la scomposizione dei costi
variabili diretti, variabili indiretti e costi fissi
evidenziando i margini di contribuzione delle
diverse divisioni di business.
Questi principi, largamente riconosciuti nelle
grandi società, non devono essere tralasciati dal
MicroImprenditore a causa dei costi dei software
loro dedicati.
Le stesse finalità possono essere perseguite con
strumenti diversi che, pur limitando il dettaglio
di analisi, consentono di contenerne i costi.
Il percorso prevede le seguenti fasi:
-1. formazione specifica iniziale al personale
dedicato;
-2. customizzazione degli strumenti informatici;
-3. tutoraggio iniziale agli operatori;
-4. follow up dedicato con consulenza specifica
per affinamento delle procedure.
Successivamente l’imprenditore può decidere se
passare agli step successivi.
In tal caso dovranno essere implementati dei
microprogetti similari per l’ottenimento del
bilancio gestionale in grado di generare le
informazioni ritenute necessarie.
vuoi un incontro per verificare la fattibilità?
CONTATTAMI:
vincenzo.renne@gmail.com

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Microimprenditore: l'implementazione del processo di Pianificazione & Controllo in impresa.

  • 1. 1° STEP: l’evoluzione del bilancio contabile analisi bilanci contabili normalizzazione impatto strategia controllo andamento strategia pluriannuale correttivi
  • 2. L’analisi della storicità del bilancio contabile inizia a fornire maggiore consapevolezza all’imprenditore circa la propria struttura di costi e ricavi costruita nel tempo.
  • 3. La normalizzazione dello schema di bilancio contabile rispetto alla mera media storica consente di non risentire di eventuali picchi di fatturato non fisiologico o di costi straordinari non ricorrenti.
  • 4. L’imprenditore, con questa maggiore consapevolezza, ha la possibilità di razionalizzare la sua strategia futura ed analizzarne l’impatto sulla sua struttura di bilancio.
  • 5. La strategia futura deve essere pianificata su un orizzonte temporale di medio periodo: almeno 3/5 anni. Conseguentemente i bilanci previsionali delle annualità future devono considerare l’impatto del suo sviluppo nel tempo.
  • 6. Avendo ben chiaro lo sviluppo della strategia d’impresa, si può costruire uno standard per il processo di controllo della sua realizzazione nel tempo. La periodicità di tale controllo deve essere quantomeno trimestrale.
  • 7. Durante la fase di razionalizzazione della strategia si sono identificati i KPI fondamentali per la specifica struttura d’impresa e si sono fissate le soglie oltre le quali deve scattare un allarme di attenzione.
  • 8. Durante la fase di controllo devono essere monitorati attentamente i KPI e, in caso di superamento delle soglie limite, devono essere posti in essere i correttivi già previsti all’interno della strategia.
  • 9. Già questo primo step di pianificazione e controllo consente al MicroImprenditore di avere un aggiornamento costante in tempo pressoché reale rispetto agli obiettivi prefissati, potendo così intervenire in tempo utile in caso di andamento non previsto.
  • 10. 2° STEP: La partenza non è più il bilancio contabile ma la sua riclassificazione in un’ottica di contabilità industriale con la scomposizione dei costi diretti ed indiretti riferibili alle diverse divisioni di business.
  • 11. 3° STEP: La partenza non è più il bilancio contabile ma la sua riclassificazione in un’ottica di contabilità industriale con la scomposizione dei costi variabili diretti, variabili indiretti e costi fissi evidenziando i margini di contribuzione delle diverse divisioni di business.
  • 12. Questi principi, largamente riconosciuti nelle grandi società, non devono essere tralasciati dal MicroImprenditore a causa dei costi dei software loro dedicati. Le stesse finalità possono essere perseguite con strumenti diversi che, pur limitando il dettaglio di analisi, consentono di contenerne i costi.
  • 13. Il percorso prevede le seguenti fasi: -1. formazione specifica iniziale al personale dedicato; -2. customizzazione degli strumenti informatici; -3. tutoraggio iniziale agli operatori; -4. follow up dedicato con consulenza specifica per affinamento delle procedure.
  • 14. Successivamente l’imprenditore può decidere se passare agli step successivi. In tal caso dovranno essere implementati dei microprogetti similari per l’ottenimento del bilancio gestionale in grado di generare le informazioni ritenute necessarie.
  • 15. vuoi un incontro per verificare la fattibilità? CONTATTAMI: vincenzo.renne@gmail.com