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Modelli Organizzativi di
Riferimento – Donazioni
multitessuto
Dr. E. Pianigiani – Dr. F. Fontana
Banche dei
Tessuti
14 cornee
6 osso
5 vasi e
valvole
5 cute
1 solo m.a.
Cosenza
L’Aquila
Bologna
Cesena
Napol
i
Pisa
Lucca
Firenz
e
Siena
Fabriano
Genova
Verona
Treviso
MestreTorino
Pavia
Monza
Milano
Palermo
♥
♥
♥
♥
♥
Imola
Roma
Cuneo
Approvvigionamento tessuti
• A.3.1 Approvvigionamento: processo
che rende disponibili i tessuti per
trapianto:
• inizia con l’identificazione del
potenziale donatore e si completa con
il prelievo del tessuto;
• da donatore vivente o cadavere.
Linee Guida CNT 2013
Normative
• Per l'approvvigionamento di tessuti
provenienti da donatori cadavere si fa
riferimento alla Legge 1 aprile 1999, n.91 -
Disposizioni in materia di prelievi e di
trapianti di organi e di tessuti e LG CNT
rev. 2013.
Quali tessuti?
• I tessuti vengono prelevati da donatori
viventi o deceduti in base al tipo di
tessuto, e possono provenire da elementi
ossei (es. testa di femore) o muscolo-
scheletrici (cartilagini, tendini), tessuti
cardiovascolari (arterie, vasi, valvole
cardiache), tessuto oculare (cornea), dalla
cute e anche dalla membrana amniotica.
Chi reperisce tessuti?
• Tutto il personale sanitario (medici,
infermieri..) che partecipa al processo che
rende disponibili i tessuti per trapianto:
reparti ospedalieri di degenza, rianimazioni,
PS, UTIC, obitori, 118, coordinamenti locali,
CIR. Il processo inizia con l’identificazione
del potenziale donatore e si completa con il
prelievo del tessuto da donatore vivente o
cadavere.
Documentazione necessaria
• Manifestazione di volontà alla donazione - deve essere
documentata la volontà rispetto alla donazione.
• Anonimato – garantito da uso di sigle/codici
• Accertamento di morte - ai sensi della Legge 29-12
1993 n. 578 e del decreto del Ministro della Salute11-4-08.
• Idoneità generale del donatore – basata su storia medica e
sociale, sullo stato clinico, sull'esame fisico, sui risultati degli
esami sierologici.
• Ispezione fisica del donatore - La completezza dell’indagine
anamnestica e dell’esame obiettivo devono essere sottoscritte
da un medico responsabile della valutazione dell’idoneità del
donatore.
• Identificazione - Prima del prelievo il medico che lo esegue
deve effettuare l’identificazione del donatore registrando
anche le modalità con cui è stata effettuata e da chi.
• Esame autoptico – trasmissione scritta risultati.
Chi esegue il prelievo?
• Il prelievo è effettuato da persone che hanno
completato un programma di addestramento
predisposto da una équipe medica
specializzata o dalla Banca dei Tessuti,
documentato presso la Banca o il Centro
Regionale di Riferimento.
Equipe locale o itinerante?
• Si auspica che ogni ospedale
provinciale possa garantire le
operazioni di prelievo per cornee, cute,
segmenti vascolari e valvole cardiache
• Ove non fosse possibile l’equipe
abilitata si sposta da ospedale a
ospedale
• L’equipe ortopedica generalmente è
regionale
kit chirurgico
vasi/valvole
kit
cornee
kit cute
cornee
Vasi / valvole
cute
ORGANIZZAZIONE EQUIPE OPERATORIEORGANIZZAZIONE EQUIPE OPERATORIE
PER PRELIEVO MULTITESSUTOPER PRELIEVO MULTITESSUTO
Equipe operatoria ortopedica
spesso itinerante
Prelievo di tessuto muscolo scheletrico:
1 medico ortopedicomedico ortopedico
3 Tecnici ortopedici3 Tecnici ortopedici
1 Infermiere strumentista (locale)1 Infermiere strumentista (locale)
1 Infermiere addetto sala (locale)1 Infermiere addetto sala (locale)
1 Infermiere di coordinamento (locale)1 Infermiere di coordinamento (locale)
ORGANIZZAZIONE EQUIPE OPERATORIEORGANIZZAZIONE EQUIPE OPERATORIE
PER PRELIEVO MULTITESSUTOPER PRELIEVO MULTITESSUTO
Equipe operatoria interna o itineranteEquipe operatoria interna o itinerante
• Prelievo cute e corneePrelievo cute e cornee - vasi e valvolevasi e valvole:
1 Coordinatore medico locale
1 Infermiere di coordinamento
1 Chirurgo Vascolare
1 Infermiere strumentista (locale)
1 Infermiere addetto sala (locale)
Quando?
Per tessuto muscoloscheletrico, cute, vasi e
valvole il prelievo deve essere effettuato
entro 12 ore dal decesso. Se il corpo viene
refrigerato nelle prime 6 ore dalla morte, il
prelievo può essere effettuato entro 24 ore
dalla morte, prolungabili a 30 ore per il
tessuto muscoloscheletrico. Per i tessuti
oculari è auspicabile il prelievo entro le
prime 6-8 ore e comunque non oltre le 24 ore
dal decesso.
Dove?
• Le strutture in cui viene effettuato il
prelievo devono essere adeguate con
una qualità dell’aria equivalente a quella
di sala operatoria, con l’eccezione per le
cornee e per i tessuti che vengono
sottoposti a sterilizzazione al termine
della processazione in Banca.
Tempo e ordine di esecuzione DEI PRELIEVITempo e ordine di esecuzione DEI PRELIEVI
1°: CUTE : 60’
2°: CORNEE : 20’
3°: CUORE per valvole : 45’
4°: SEGMENTI VASCOLARI : 45’
5°: TESSUTO OSSEO : 180’
Totale tempo impiegato = 6 ore
1°: CUTE : 60’
2°: CORNEE : 20’
3°: CUORE per valvole : 45’
4°: SEGMENTI VASCOLARI : 45’
5°: TESSUTO OSSEO : 180’
Totale tempo impiegato = 6 ore
Perché si richiedono i tessuti?
• Il trapianto di tessuti rappresenta una
moderna terapia consolidata che permette
di curare efficacemente pazienti affetti da
gravi malattie, che non hanno altre
alternative terapeutiche o la cui qualità di
vita è fortemente compromessa.
• Il trapianto di tessuto cutaneo omologo ha
funzione salva-vita nel trattamento dei
grandi ustionati.
Indicazioni cliniche
• Tessuti oculari: patologie della cornea che riducono l’acuità
visiva o per un’opacità del tessuto (cicatrici post-infettive o
post-traumatiche, distrofie o degenerazioni corneali) o per
una sua distorsione (cheratocono, traumi).
• Tessuti ossei: innesti massivi per resezione tumori ossei;
osteosintesi, reimpianto di protesi
• Tessuti Muscolo-scheletrici: ricostruzioni tendineo-
legamentose.
• Cute: ustioni estese di III grado e gravi perdite di sostanza
cutanea. Chirurgia ricostruttiva.
• Valvole: difetti valvolari cardiaci
• Segmenti vascolari: infezioni protesiche, arteriopatie
ostruttive croniche periferiche, rivascolarizzazione arti, FAV,
pseudoaneurismi femorali (stupefacenti)
Prelievo corneale
Indicazione cliniche al
trapianto corneale
Cheratocono
Cheratite erpetica
Cheratopatia bollosa
Lesione chimica da alcali
Ulcera dei mietitori
Cheratite Stromale
La Donazione di Tessuto MS
Miglioramento
della
Qualità di VITA
Rinforzo
artificiale
Protesi
composita
Per migliorare l’inserzione
muscolare omero prox
femore prox
tibia prox
Modelli Organizzativi di Riferimento – Donazioni multitessuto
Modelli Organizzativi di Riferimento – Donazioni multitessuto
Flessione-estensione
IMPLANTOLOGIA DENTALE
Prof. R. Bertolai Maxillo-facciale
RICOSTRUZIONI OSTEO-LEGAMENTOSE
Tendine tibiale
anteriori/posteriori
Tendine rotuleo
Tendine achille
Modelli Organizzativi di Riferimento – Donazioni multitessuto
Modelli Organizzativi di Riferimento – Donazioni multitessuto
La Donazione di Cute
salvavita nei grandi ustionati
Innesti omologhi su ustione profondaInnesti omologhi su ustione profonda
Da: Dr. A. Di Lonardo – CU - Pisa
Da: Dr. A. Di Lonardo – CU - Pisa
Da: Dr. A. Di Lonardo – CU - Pisa
Innesto omologo su s.Innesto omologo su s.
LyellLyell
Ulcera diabeticaUlcera diabetica
Copertura con innesto di cute omologaCopertura con innesto di cute omologa
Post-innesto: 45 giorni
Pioderma gangrenosum
opertura con cute omologa criopreservataopertura con cute omologa criopreservata
Copertura definitiva con autograftCopertura definitiva con autograft
dopo ricostruzione del fondodopo ricostruzione del fondo
Trapianti in urgenza
1. Principio di gratuità
2. Mantenimento degli
standard di sicurezza
clinica
3. Allografts “on
demand”
4. Indicazioni cliniche
peculiari – trapianti
NON STANDARD
Prelievo di valvole cardiachePrelievo di valvole cardiache
Le valvole cardiache sono
preparate presso la Banca
di destinazione, che ne
garantisce l’idoneità
Valvola polmonare
Valvola aortica
idoneità valvolare
Idoneo
Non idoneo
Valvola polmonare
Valvola aortica
Valvola aortica
Aorta-iliache in bloccoAorta-iliache in blocco
Lavaggio del vaso al banco
Lavaggio del vaso al banco
Vasi crioconservati
•Arco Aortico
•Aorta toracica
•Rami epiaortici
•Biforcazione iliaca
•A. femorali
Livello di rischio
• Livello rischio donatori multitessuto:
STANDARD
• Criteri di esclusione più rigidi in funzione
della maggior disponibilità dei tessuti,
della possibilità di stoccaggio prolungato e
dell’uso NON salvavita .
Decesso
Ospedale/
territorio
Anamnesi check list integrata
medico di base – scheda
informatica ausl – cartella clinica
Ispezione
salma
Procura
Forze
dell’ordine
Esami
ematici virali e
refrigerazione
Espressione
di volontà
consenso
Accertamento di
morte cardiaca
Esecuzione
prelievi tessuti
Autopsia
immediata
Trasferimento in
camera operatoria
118/
P.S.
Avviso
coord locale
BANCHE
STOP
STOP
STOP
STOP
STOP
STOP
Identificazione
del potenziale
donatore
Procurement/
prelievo
Accettazione
per lo stoccaggio
in quarantena
Processazione –
Stoccaggio
in quarantena
dopo la processazione
Validazione tessuto –
Stoccaggio definitivo
dei tessuti
idonei e disponibili
Rilascio
e distribuzione
per trapianto
Catena di responsabilità
Dal potenziale
donatore
Al trapianto
del tessuto
GARANTIRE LA
SALUTE DEI
RICEVENTI
NON
NUOCERE
Ricevente
Donatore/familiari del
donatore
Staff
SicurezzaSicurezza
eticaetica
Salute
e sicurezza
Salute
e sicurezza
Qualità del tessuto,
efficacia,
sicurezza,
disponibilità
Qualità del tessuto,
efficacia,
sicurezza,
disponibilità

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Modelli Organizzativi di Riferimento – Donazioni multitessuto

  • 1. Modelli Organizzativi di Riferimento – Donazioni multitessuto Dr. E. Pianigiani – Dr. F. Fontana
  • 2. Banche dei Tessuti 14 cornee 6 osso 5 vasi e valvole 5 cute 1 solo m.a. Cosenza L’Aquila Bologna Cesena Napol i Pisa Lucca Firenz e Siena Fabriano Genova Verona Treviso MestreTorino Pavia Monza Milano Palermo ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ Imola Roma Cuneo
  • 3. Approvvigionamento tessuti • A.3.1 Approvvigionamento: processo che rende disponibili i tessuti per trapianto: • inizia con l’identificazione del potenziale donatore e si completa con il prelievo del tessuto; • da donatore vivente o cadavere. Linee Guida CNT 2013
  • 4. Normative • Per l'approvvigionamento di tessuti provenienti da donatori cadavere si fa riferimento alla Legge 1 aprile 1999, n.91 - Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti e LG CNT rev. 2013.
  • 5. Quali tessuti? • I tessuti vengono prelevati da donatori viventi o deceduti in base al tipo di tessuto, e possono provenire da elementi ossei (es. testa di femore) o muscolo- scheletrici (cartilagini, tendini), tessuti cardiovascolari (arterie, vasi, valvole cardiache), tessuto oculare (cornea), dalla cute e anche dalla membrana amniotica.
  • 6. Chi reperisce tessuti? • Tutto il personale sanitario (medici, infermieri..) che partecipa al processo che rende disponibili i tessuti per trapianto: reparti ospedalieri di degenza, rianimazioni, PS, UTIC, obitori, 118, coordinamenti locali, CIR. Il processo inizia con l’identificazione del potenziale donatore e si completa con il prelievo del tessuto da donatore vivente o cadavere.
  • 7. Documentazione necessaria • Manifestazione di volontà alla donazione - deve essere documentata la volontà rispetto alla donazione. • Anonimato – garantito da uso di sigle/codici • Accertamento di morte - ai sensi della Legge 29-12 1993 n. 578 e del decreto del Ministro della Salute11-4-08. • Idoneità generale del donatore – basata su storia medica e sociale, sullo stato clinico, sull'esame fisico, sui risultati degli esami sierologici. • Ispezione fisica del donatore - La completezza dell’indagine anamnestica e dell’esame obiettivo devono essere sottoscritte da un medico responsabile della valutazione dell’idoneità del donatore. • Identificazione - Prima del prelievo il medico che lo esegue deve effettuare l’identificazione del donatore registrando anche le modalità con cui è stata effettuata e da chi. • Esame autoptico – trasmissione scritta risultati.
  • 8. Chi esegue il prelievo? • Il prelievo è effettuato da persone che hanno completato un programma di addestramento predisposto da una équipe medica specializzata o dalla Banca dei Tessuti, documentato presso la Banca o il Centro Regionale di Riferimento.
  • 9. Equipe locale o itinerante? • Si auspica che ogni ospedale provinciale possa garantire le operazioni di prelievo per cornee, cute, segmenti vascolari e valvole cardiache • Ove non fosse possibile l’equipe abilitata si sposta da ospedale a ospedale • L’equipe ortopedica generalmente è regionale
  • 12. ORGANIZZAZIONE EQUIPE OPERATORIEORGANIZZAZIONE EQUIPE OPERATORIE PER PRELIEVO MULTITESSUTOPER PRELIEVO MULTITESSUTO Equipe operatoria ortopedica spesso itinerante Prelievo di tessuto muscolo scheletrico: 1 medico ortopedicomedico ortopedico 3 Tecnici ortopedici3 Tecnici ortopedici 1 Infermiere strumentista (locale)1 Infermiere strumentista (locale) 1 Infermiere addetto sala (locale)1 Infermiere addetto sala (locale) 1 Infermiere di coordinamento (locale)1 Infermiere di coordinamento (locale)
  • 13. ORGANIZZAZIONE EQUIPE OPERATORIEORGANIZZAZIONE EQUIPE OPERATORIE PER PRELIEVO MULTITESSUTOPER PRELIEVO MULTITESSUTO Equipe operatoria interna o itineranteEquipe operatoria interna o itinerante • Prelievo cute e corneePrelievo cute e cornee - vasi e valvolevasi e valvole: 1 Coordinatore medico locale 1 Infermiere di coordinamento 1 Chirurgo Vascolare 1 Infermiere strumentista (locale) 1 Infermiere addetto sala (locale)
  • 14. Quando? Per tessuto muscoloscheletrico, cute, vasi e valvole il prelievo deve essere effettuato entro 12 ore dal decesso. Se il corpo viene refrigerato nelle prime 6 ore dalla morte, il prelievo può essere effettuato entro 24 ore dalla morte, prolungabili a 30 ore per il tessuto muscoloscheletrico. Per i tessuti oculari è auspicabile il prelievo entro le prime 6-8 ore e comunque non oltre le 24 ore dal decesso.
  • 15. Dove? • Le strutture in cui viene effettuato il prelievo devono essere adeguate con una qualità dell’aria equivalente a quella di sala operatoria, con l’eccezione per le cornee e per i tessuti che vengono sottoposti a sterilizzazione al termine della processazione in Banca.
  • 16. Tempo e ordine di esecuzione DEI PRELIEVITempo e ordine di esecuzione DEI PRELIEVI 1°: CUTE : 60’ 2°: CORNEE : 20’ 3°: CUORE per valvole : 45’ 4°: SEGMENTI VASCOLARI : 45’ 5°: TESSUTO OSSEO : 180’ Totale tempo impiegato = 6 ore 1°: CUTE : 60’ 2°: CORNEE : 20’ 3°: CUORE per valvole : 45’ 4°: SEGMENTI VASCOLARI : 45’ 5°: TESSUTO OSSEO : 180’ Totale tempo impiegato = 6 ore
  • 17. Perché si richiedono i tessuti? • Il trapianto di tessuti rappresenta una moderna terapia consolidata che permette di curare efficacemente pazienti affetti da gravi malattie, che non hanno altre alternative terapeutiche o la cui qualità di vita è fortemente compromessa. • Il trapianto di tessuto cutaneo omologo ha funzione salva-vita nel trattamento dei grandi ustionati.
  • 18. Indicazioni cliniche • Tessuti oculari: patologie della cornea che riducono l’acuità visiva o per un’opacità del tessuto (cicatrici post-infettive o post-traumatiche, distrofie o degenerazioni corneali) o per una sua distorsione (cheratocono, traumi). • Tessuti ossei: innesti massivi per resezione tumori ossei; osteosintesi, reimpianto di protesi • Tessuti Muscolo-scheletrici: ricostruzioni tendineo- legamentose. • Cute: ustioni estese di III grado e gravi perdite di sostanza cutanea. Chirurgia ricostruttiva. • Valvole: difetti valvolari cardiaci • Segmenti vascolari: infezioni protesiche, arteriopatie ostruttive croniche periferiche, rivascolarizzazione arti, FAV, pseudoaneurismi femorali (stupefacenti)
  • 27. La Donazione di Tessuto MS Miglioramento della Qualità di VITA
  • 32. IMPLANTOLOGIA DENTALE Prof. R. Bertolai Maxillo-facciale
  • 36. La Donazione di Cute salvavita nei grandi ustionati
  • 37. Innesti omologhi su ustione profondaInnesti omologhi su ustione profonda
  • 38. Da: Dr. A. Di Lonardo – CU - Pisa
  • 39. Da: Dr. A. Di Lonardo – CU - Pisa
  • 40. Da: Dr. A. Di Lonardo – CU - Pisa
  • 41. Innesto omologo su s.Innesto omologo su s. LyellLyell
  • 42. Ulcera diabeticaUlcera diabetica Copertura con innesto di cute omologaCopertura con innesto di cute omologa
  • 44. opertura con cute omologa criopreservataopertura con cute omologa criopreservata Copertura definitiva con autograftCopertura definitiva con autograft dopo ricostruzione del fondodopo ricostruzione del fondo
  • 45. Trapianti in urgenza 1. Principio di gratuità 2. Mantenimento degli standard di sicurezza clinica 3. Allografts “on demand” 4. Indicazioni cliniche peculiari – trapianti NON STANDARD
  • 46. Prelievo di valvole cardiachePrelievo di valvole cardiache Le valvole cardiache sono preparate presso la Banca di destinazione, che ne garantisce l’idoneità
  • 47. Valvola polmonare Valvola aortica idoneità valvolare Idoneo Non idoneo
  • 51. Lavaggio del vaso al banco
  • 52. Lavaggio del vaso al banco
  • 53. Vasi crioconservati •Arco Aortico •Aorta toracica •Rami epiaortici •Biforcazione iliaca •A. femorali
  • 54. Livello di rischio • Livello rischio donatori multitessuto: STANDARD • Criteri di esclusione più rigidi in funzione della maggior disponibilità dei tessuti, della possibilità di stoccaggio prolungato e dell’uso NON salvavita .
  • 55. Decesso Ospedale/ territorio Anamnesi check list integrata medico di base – scheda informatica ausl – cartella clinica Ispezione salma Procura Forze dell’ordine Esami ematici virali e refrigerazione Espressione di volontà consenso Accertamento di morte cardiaca Esecuzione prelievi tessuti Autopsia immediata Trasferimento in camera operatoria 118/ P.S. Avviso coord locale BANCHE STOP STOP STOP STOP STOP STOP
  • 56. Identificazione del potenziale donatore Procurement/ prelievo Accettazione per lo stoccaggio in quarantena Processazione – Stoccaggio in quarantena dopo la processazione Validazione tessuto – Stoccaggio definitivo dei tessuti idonei e disponibili Rilascio e distribuzione per trapianto Catena di responsabilità
  • 57. Dal potenziale donatore Al trapianto del tessuto GARANTIRE LA SALUTE DEI RICEVENTI NON NUOCERE Ricevente Donatore/familiari del donatore Staff SicurezzaSicurezza eticaetica Salute e sicurezza Salute e sicurezza Qualità del tessuto, efficacia, sicurezza, disponibilità Qualità del tessuto, efficacia, sicurezza, disponibilità

Editor's Notes

  • #21: Dopo aver tagliato completamente la sclera si procede alla separazione della cupola sclerocorneale. In questa fase si esegue un taglio dell’uvea a 360° con le forbici. In nessun caso si afferrerà con le pinze il lembo sclerocorneale, ma si terrà fermo il bulbo afferrandolo nella parte posteriore del taglio (vedi figura). Successivamente, con delicatezza, si solleva la cupola sclerocorneale. A questa saranno ancora adese l’iride ed il cristallino.
  • #41: Tecnica di Alexander