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MOSAICO 5 MIUR Direttiva 18 sett. 2014 n属 11
Priorit strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15, 2015/16, 20116/17
Il Ministero si genuflette e lINVALSI dilaga
PRIME CONSIDERAZIONI
Autovalutazione:
1) lINVALSI sosterr i processi di autovalutazione delle scuole fornendo strumenti di
analisi dei dati resi disponibili dalle scuole; definir il quadro di riferimento,
corredato di indicatori.il cui format sar reso disponibile alle scuole entro ottobre
2014,
2) il SNV si avvarr di una piattaforma unitaria.in modo da poter gestire e coordinare
il flusso delle informazioni e le elaborazioni dati provenienti dalle varie fonti;
3)  Il MIUR avvier, in collaborazione con il SNV , piani di formazione per tutte le scuole,
con particolare attenzione ai dirigenti scolatici.
Come si evince dagli estratti che pubblichiamo grssetto, Il Ministero delega tutto il Sistema
Nazionale di Valutazione (SNV) allINVALSI, anche quello che non sarebbe di competenza
dellIstituto.
Ad esempio, con uninteressante salto di significato, lauto -valutazione delle scuole, quella interna,
perde il prefisso: dovr essere effettuata utilizzando il format fornito dallINVALSI, dunque, come
nella logica dei test, si risponde solo convergendo sulle domande e sui temi proposti.
Per chi ha creduto allautonomia scolastica targata Berlinguer, ecco un altra perdita, quella di ogni
illusione di poter scegliere, dal basso. In aperta contraddizione con il DPR 275/1999, recante le
norme sullautonomia scolastica, e con la libert dinsegnamento, prevista dalla Costituzione (art.33),
di cui la valutazione 竪 funzione fondamentale.
La Valutazione esterna:
I protocolli di valutazione saranno adottati dalla conferenza stato regioni: su proposta
dellINVALSI
Gli esperti chiamati a far parte dei nuclei di valutazione saranno coordinati dagli ispettori scolastici, a
loro volta coordinati e formati dallINVALSI.
LINVALSI ,entro il 18 Novembre (60 giorni dallemanazione della direttiva), con propria delibera
definir le modalit di selezione, costituzione, e formazione degli elenchi degli esperti che
parteciperanno ai nuclei di valutazione
L'INVALSI proceder, inoltre, alla costituzione dei nuclei di valutazione sulla base
dei
criteri definiti e resi noti dalla Conferenza in modo da assicurarne imparzialit e
terziet.
Questa procedura dovrebbe essere garante dellimparzialit - la terziet - degli operatori esperti
(gli ispettori che altrove nel testo accorpati a soggetti altri, sono definiti dirigenti tecnici). Ma di chi
sarebbero i terzi se li sceglie e li forma lIstituto? Se si tratta di nuovi impiegati dello Stato (dunque
una funzione non prevista dalla vecchia figura ispettiva),al servizio esclusivo della Nazione (artt 97(1)
e 98 della Costituzione), lassunzione non dovrebbe avvenire a chiamata-INVALSI , ma per
concorso.
Valutazione della Dirigenza scolastica
Entro dicembre 2014, l'INVALSI definir gli indicatori per la valutazione dei dirigenti
scolastici, cos狸 come stabilito dall'articolo lettera e), del Regolamento.
Il tema, sempre ricorrente dal 1999, della valutazione dei dirigenti, rappresenta un passaggio
fondamentale per realizzare la circolarit della catena di comando con la quale lINVALSI pu嘆
governare la scuola, dal suo interno. Il fatto che, in questi ultimi anni, i dirigenti si siano prestati ad
esercitare minacce e ad infliggere sanzioni disciplinari ai docenti refrattari, 竪 unanticipazione del
ruolo che emergerebbe dalla loro nuova formazione. Del resto, anche alcune parti del documento
governativo La Buona Scuola prevedono lattuazione di un disegno verticale, repressivo e premiale
del loro ruolo (p 53, passim, e nello specifico pp70,71, del Rapporto Renzi - Giannini)
Rilevazione Nazionale degli apprendimenti degli studenti
Nel corso del triennio scolastico 2014/2015 - 2016/2017 le rilevazioni nazionali
degli apprendimenti, a carattere censuario, previste dall'articolo 1, comma 5, del
decreto-legge n. 147 del 2007, saranno svolte in conformit alle indicazioni
contenute nella Direttiva n. 85 del 2012 
Nonostante la mole di argomentazioni critiche che ha investito lattivit svolta dallINVALSI in questi
anni, nonostante il Presidente Renzi, e in modo speciale la Ministra Giannini, si dicano in una fase di
ascolto degli addetti ai lavori (studenti, insegnanti e genitori), sul loro testo, il Governo (come
sempre etero diretto dai poteri forti, dai potentati economici) reitera la Direttiva del 2012, sordo ad
ogni critica di metodo e merito.
Nemmeno un tentativo di risposta argomentata alle critiche, al regime censuario della rilevazione,
con il suo carico di inutile spesa e di soffocamento del lavoro autonomo delle scuole. Nessun
ripensamento, nessuna ragionevole interlocuzione con chi ha documentato in modo chiaro ed
esplicito linsipienza con cui linvalsi ha costruito i propri Quadri di Riferimento alle Indicazioni
Nazionali e alle prove, la debolezza teorica alla base delle batterie di items, importati dallesterno,
senza alcun aggancio ai curricula scolastici.
Rimane la struttura della rilevazione nazionale nelle modalit con cui si 竪 svolta negli anni
precedenti, ma avallata e rafforzata dalla Direttiva.I nuovi vertici dellINVALSI, La Presidente e il
Direttore, dopo le roboanti dichiarazioni di principio, sono l狸 in ragione della loro adesione al vecchio
mondo , non rottamabile.
Valutazione di sistema
In relazione alle funzioni di coordinamento del Sistema nazionale di valutazione,
attribuite all'INVALSI dall'articolo 51 del decreto-legge 9 febbraio 2012,n. 5
convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, l'Istituto predisporr,
entro ottobre 2015, e per ciascun anno successivo, un rapporto sul sistema
scolastico italiano volto a consentire un'analisi su base nazionale e una
comparazione su base internazionale. Esso terr conto
non solo dei livelli degli apprendimenti evidenziati dalle rilevazioni nazionali e dalle
indagini
internazionali, ma anche degli altri indicatori di risultato delle scuole in relazione ai
diversi contesti territoriali. 
Sono anni che MIUR e l IINVALSI introducono nei loro testi, sedicenti normativi, la locuzione
valutazione di sistema, senza che si assumano il doveroso compito, di definire di quale sistema
stanno o vorrebbero parlare. Perfino la pi湛 colta Fondazione Agnelli su questo tema glissa, nei suoi
rapporti dedicati alla scuola. Forse, si sono accorti della complessit socio.economico-geografica del
nostro Paese, di cui la scuola 竪 tassello e indizio importantissimi.
.
Autonomia degli ispettori
 il contingente ispettivo concorre, assieme agli altri soggetti, a realizzare gli
obiettivi del Sistema Nazionale di Valutazione.nel rispetto della rotazione degli
incarichi
Al fine di qualificare l'apporto dei dirigenti tecnici al Sistema Nazionale di
Valutazione e
valorizzare culture e pratiche professionali espresse dal corpo ispettivo, verranno
organizzate
attivit di formazione con la collaborazione dei soggetti del Sistema Nazionale di
Valutazione e in particolare con la consulenza tecnica dell'INVALSI.
Dunque, lo stesso regolamento del SNV mette gli ispettori alle dirette dipendenze dellINVALSI. E
allINVALSI che viene affidato il compito di coordinamento dellintera struttura. Il rispetto della
rotazione non 竪 che la conferma che lINVALSI potr disfarsi, in qualsiasi momento, degli ispettori
che non si vorranno allineare. Ma il gioiello a coronamento della totale dipendenza degli ispettori 竪
costituito dallultimo capoverso con il quale si stabilisce che la formazione degli ispettori avverr con
la collaborazione del SNV (di cui lINVALSI costituisce il soggetto coordinatore!), con la consulenza
tecnica dellINVALSI. Una ridondanza del compito (istitutore e consulente) ma che, ritualmente, nel
testo si definisce AUTONOMIA dei soggetti individuati e formati.
Valorizzazione delle scuole statali e paritarie nel processo di autovalutazione
Il Rapporto di autovalutazione consolida l'identit e l'autonomia della scuola,
rafforza le relazioni collaborative tra gli operatori e responsabilizza tutta la comunit
scolastica nel perseguimento dei migliori risultati.
 Il Rapporto di autovalutazione, corredato degli obiettivi di miglioramento, sar
reso disponibile all' Amministrazione e all'Invalsi tramite piattaforma operativa unica
entro luglio 2015 e sar reso pubblico attraverso l'inserimento nel portale "Scuola in
chiaro" e nel sito della Istituzione scolastica.
Il rapporto di autovalutazione, cos狸 come viene imposto dalla direttiva, servir unicamente ad
assicurare la fedelt indiscussa di docenti e dirigenti ai parametri, agli indicatori, alle analisi imposte
dallINVALSI, attraverso un processo di omologazione senza discussioni. Il tramite per questa
operazione 竪 la piattaforma operativa unica, pubblicata nel portale Scuola in chiaro,nel sito del
MIUR e, in copia, in quello delle istituzioni scolastiche.
Concludendo, risulta evidente come si realizza un circuito perfettamente stagno ed autoreferenziale
che parte dallINVALSI, con listituto presente in posizione di potere in tutte le tappe, e si conclude
con lINVALSI, senza smagliature o possibilit di interferenze da parte di soggetti altri.
Il MIUR si estromette, lINVALSI diventa il dominus senza nessuna legittimazione, nemmeno quella
minima del Governo che, a parole, 竪 ancora in attesa degli esiti della consultazione popolare. Con la
presunzione di scientificit garantita dai numeri esibiti: ripetute tabelle di raffronto fra dati raccolti su
osservazioni basate su paradigmi autoreferenziali.
Dunque, da non sottovalutare 竪 lampliamento delle operazioni di cui lINVALSI si fa carico:
- definisce le modalit di selezione, costituzione e formazione degli elenchi degli esperti che
partecipano ai nuclei di valutazione esterna delle scuole.
- la formazione degli Ispettori da impiegare nella valutazione delle scuole
- la formazione in accesso e in servizio dei dirigenti.
Non dovranno, probabilmente inventarsi molto visto che dispongono gi di esperienze pregeresse.
Infatti, hanno provveduto a formare un folto gruppo di osservatori (psicologi, docenti, altri) per una
sperimentazione a campione condotta nelle classi (relativamente allo stile dei docenti), e lo
svolgimento dellultimo concorso a dirigente ha visto lIstituto protagonista come organizzatore delle
procedure.
Non 竪 facile reperire i materiali, anche lesplorazione del sito 竪 piuttosto complessa. La trasparenza
non 竪 di casa allINVALSI.
A mo di postfazione
In tutte le copie della Direttiva abbiamo cercato di porre in evidenza le due pagine ed oltre di
premesse normative a cui si ispira. Lelenco 竪 un ottimo segno dei tempi, della anti-democaticit e
anticostituzionalit in cui si sono svolte tutte le operazioni di governo della scuola negli ultimi 15 anni.
I precedenti normativi citati sono 23:
N.10 Decreti del Presidente della Repubblica (DPR), nella maggior parte regolamenti che non
hanno mai sfiorato le aule parlamentari.
N.4 Decreti Legislativi, iniziative dei governi con passaggi parlamentari in tempi contingentati,
pubblicizzati in forma assai ridotta, lavori in aula manovrati dal Governo. Operazione di discussione
ridotta volte a poche ore, rispetto ai due mesi massimi disposti dalla Costituzione, visto che tale
modalit legislativa dovrebbe essere utilizzata solo in casi straordinari di necessit e urgenza.
Urgenza e necessit, nel nostro caso, dettati dalla volont di sottrarre allinteresse dellopinione
pubblica e alla stessa sovranit parlamentare loggetto degli atti normativi. (art.77 della Costituzione)
N.4 Decreti  Legge, strumento con il quale le Camere decidono, per motivi di inadeguatezza
tecnica o di mancanza di tempo, di non disciplinare nel dettaglio una determinata materia, non
coperta da riserva di legge formale, stabilendo i principi e i criteri direttivi, la "cornice" entro la quale il
Governo dovr legiferare. In realt labuso da parte dei governi 竪 quello di legiferare ad libitum con
deleghe immotivate, allinterno di leggi omnibus, a rischio di incostituzionalit (art.76 della
Costituzione)
N 2 Leggi, nessuna delle quali 竪 stata emanata come legge ordinaria: Legge n.53 del 2003, legge-
delega al governo perch辿 realizzasse la riforma della scuola; Legge n. 296 del 2006, cosiddetta
finanziaria (tempi contingentati, mille argomenti, passaggi-lampo nelle aule parlamentari).
N. 3 Atti di governo, direttive o decreti dirigenziali, con valore di normativa secondaria o terziaria.
Questo elenco documenta in modo inoppugnabile che le norme che regolano la materia scolastica e
specificatamente la materia INVALSI e valutazione sono numerose e tutte sottratte alla sovranit
popolare e agli organismi in cui tale volont si esprime.
Gruppo NoINVALSI - Roma

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  • 1. MOSAICO 5 MIUR Direttiva 18 sett. 2014 n属 11 Priorit strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15, 2015/16, 20116/17 Il Ministero si genuflette e lINVALSI dilaga PRIME CONSIDERAZIONI Autovalutazione: 1) lINVALSI sosterr i processi di autovalutazione delle scuole fornendo strumenti di analisi dei dati resi disponibili dalle scuole; definir il quadro di riferimento, corredato di indicatori.il cui format sar reso disponibile alle scuole entro ottobre 2014, 2) il SNV si avvarr di una piattaforma unitaria.in modo da poter gestire e coordinare il flusso delle informazioni e le elaborazioni dati provenienti dalle varie fonti; 3) Il MIUR avvier, in collaborazione con il SNV , piani di formazione per tutte le scuole, con particolare attenzione ai dirigenti scolatici. Come si evince dagli estratti che pubblichiamo grssetto, Il Ministero delega tutto il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) allINVALSI, anche quello che non sarebbe di competenza dellIstituto. Ad esempio, con uninteressante salto di significato, lauto -valutazione delle scuole, quella interna, perde il prefisso: dovr essere effettuata utilizzando il format fornito dallINVALSI, dunque, come nella logica dei test, si risponde solo convergendo sulle domande e sui temi proposti. Per chi ha creduto allautonomia scolastica targata Berlinguer, ecco un altra perdita, quella di ogni illusione di poter scegliere, dal basso. In aperta contraddizione con il DPR 275/1999, recante le norme sullautonomia scolastica, e con la libert dinsegnamento, prevista dalla Costituzione (art.33), di cui la valutazione 竪 funzione fondamentale. La Valutazione esterna: I protocolli di valutazione saranno adottati dalla conferenza stato regioni: su proposta dellINVALSI Gli esperti chiamati a far parte dei nuclei di valutazione saranno coordinati dagli ispettori scolastici, a loro volta coordinati e formati dallINVALSI. LINVALSI ,entro il 18 Novembre (60 giorni dallemanazione della direttiva), con propria delibera definir le modalit di selezione, costituzione, e formazione degli elenchi degli esperti che parteciperanno ai nuclei di valutazione L'INVALSI proceder, inoltre, alla costituzione dei nuclei di valutazione sulla base dei criteri definiti e resi noti dalla Conferenza in modo da assicurarne imparzialit e terziet. Questa procedura dovrebbe essere garante dellimparzialit - la terziet - degli operatori esperti (gli ispettori che altrove nel testo accorpati a soggetti altri, sono definiti dirigenti tecnici). Ma di chi sarebbero i terzi se li sceglie e li forma lIstituto? Se si tratta di nuovi impiegati dello Stato (dunque una funzione non prevista dalla vecchia figura ispettiva),al servizio esclusivo della Nazione (artt 97(1) e 98 della Costituzione), lassunzione non dovrebbe avvenire a chiamata-INVALSI , ma per concorso. Valutazione della Dirigenza scolastica Entro dicembre 2014, l'INVALSI definir gli indicatori per la valutazione dei dirigenti scolastici, cos狸 come stabilito dall'articolo lettera e), del Regolamento. Il tema, sempre ricorrente dal 1999, della valutazione dei dirigenti, rappresenta un passaggio fondamentale per realizzare la circolarit della catena di comando con la quale lINVALSI pu嘆 governare la scuola, dal suo interno. Il fatto che, in questi ultimi anni, i dirigenti si siano prestati ad esercitare minacce e ad infliggere sanzioni disciplinari ai docenti refrattari, 竪 unanticipazione del ruolo che emergerebbe dalla loro nuova formazione. Del resto, anche alcune parti del documento governativo La Buona Scuola prevedono lattuazione di un disegno verticale, repressivo e premiale del loro ruolo (p 53, passim, e nello specifico pp70,71, del Rapporto Renzi - Giannini)
  • 2. Rilevazione Nazionale degli apprendimenti degli studenti Nel corso del triennio scolastico 2014/2015 - 2016/2017 le rilevazioni nazionali degli apprendimenti, a carattere censuario, previste dall'articolo 1, comma 5, del decreto-legge n. 147 del 2007, saranno svolte in conformit alle indicazioni contenute nella Direttiva n. 85 del 2012 Nonostante la mole di argomentazioni critiche che ha investito lattivit svolta dallINVALSI in questi anni, nonostante il Presidente Renzi, e in modo speciale la Ministra Giannini, si dicano in una fase di ascolto degli addetti ai lavori (studenti, insegnanti e genitori), sul loro testo, il Governo (come sempre etero diretto dai poteri forti, dai potentati economici) reitera la Direttiva del 2012, sordo ad ogni critica di metodo e merito. Nemmeno un tentativo di risposta argomentata alle critiche, al regime censuario della rilevazione, con il suo carico di inutile spesa e di soffocamento del lavoro autonomo delle scuole. Nessun ripensamento, nessuna ragionevole interlocuzione con chi ha documentato in modo chiaro ed esplicito linsipienza con cui linvalsi ha costruito i propri Quadri di Riferimento alle Indicazioni Nazionali e alle prove, la debolezza teorica alla base delle batterie di items, importati dallesterno, senza alcun aggancio ai curricula scolastici. Rimane la struttura della rilevazione nazionale nelle modalit con cui si 竪 svolta negli anni precedenti, ma avallata e rafforzata dalla Direttiva.I nuovi vertici dellINVALSI, La Presidente e il Direttore, dopo le roboanti dichiarazioni di principio, sono l狸 in ragione della loro adesione al vecchio mondo , non rottamabile. Valutazione di sistema In relazione alle funzioni di coordinamento del Sistema nazionale di valutazione, attribuite all'INVALSI dall'articolo 51 del decreto-legge 9 febbraio 2012,n. 5 convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, l'Istituto predisporr, entro ottobre 2015, e per ciascun anno successivo, un rapporto sul sistema scolastico italiano volto a consentire un'analisi su base nazionale e una comparazione su base internazionale. Esso terr conto non solo dei livelli degli apprendimenti evidenziati dalle rilevazioni nazionali e dalle indagini internazionali, ma anche degli altri indicatori di risultato delle scuole in relazione ai diversi contesti territoriali. Sono anni che MIUR e l IINVALSI introducono nei loro testi, sedicenti normativi, la locuzione valutazione di sistema, senza che si assumano il doveroso compito, di definire di quale sistema stanno o vorrebbero parlare. Perfino la pi湛 colta Fondazione Agnelli su questo tema glissa, nei suoi rapporti dedicati alla scuola. Forse, si sono accorti della complessit socio.economico-geografica del nostro Paese, di cui la scuola 竪 tassello e indizio importantissimi. . Autonomia degli ispettori il contingente ispettivo concorre, assieme agli altri soggetti, a realizzare gli obiettivi del Sistema Nazionale di Valutazione.nel rispetto della rotazione degli incarichi Al fine di qualificare l'apporto dei dirigenti tecnici al Sistema Nazionale di Valutazione e valorizzare culture e pratiche professionali espresse dal corpo ispettivo, verranno organizzate attivit di formazione con la collaborazione dei soggetti del Sistema Nazionale di Valutazione e in particolare con la consulenza tecnica dell'INVALSI. Dunque, lo stesso regolamento del SNV mette gli ispettori alle dirette dipendenze dellINVALSI. E allINVALSI che viene affidato il compito di coordinamento dellintera struttura. Il rispetto della rotazione non 竪 che la conferma che lINVALSI potr disfarsi, in qualsiasi momento, degli ispettori che non si vorranno allineare. Ma il gioiello a coronamento della totale dipendenza degli ispettori 竪 costituito dallultimo capoverso con il quale si stabilisce che la formazione degli ispettori avverr con la collaborazione del SNV (di cui lINVALSI costituisce il soggetto coordinatore!), con la consulenza
  • 3. tecnica dellINVALSI. Una ridondanza del compito (istitutore e consulente) ma che, ritualmente, nel testo si definisce AUTONOMIA dei soggetti individuati e formati. Valorizzazione delle scuole statali e paritarie nel processo di autovalutazione Il Rapporto di autovalutazione consolida l'identit e l'autonomia della scuola, rafforza le relazioni collaborative tra gli operatori e responsabilizza tutta la comunit scolastica nel perseguimento dei migliori risultati. Il Rapporto di autovalutazione, corredato degli obiettivi di miglioramento, sar reso disponibile all' Amministrazione e all'Invalsi tramite piattaforma operativa unica entro luglio 2015 e sar reso pubblico attraverso l'inserimento nel portale "Scuola in chiaro" e nel sito della Istituzione scolastica. Il rapporto di autovalutazione, cos狸 come viene imposto dalla direttiva, servir unicamente ad assicurare la fedelt indiscussa di docenti e dirigenti ai parametri, agli indicatori, alle analisi imposte dallINVALSI, attraverso un processo di omologazione senza discussioni. Il tramite per questa operazione 竪 la piattaforma operativa unica, pubblicata nel portale Scuola in chiaro,nel sito del MIUR e, in copia, in quello delle istituzioni scolastiche. Concludendo, risulta evidente come si realizza un circuito perfettamente stagno ed autoreferenziale che parte dallINVALSI, con listituto presente in posizione di potere in tutte le tappe, e si conclude con lINVALSI, senza smagliature o possibilit di interferenze da parte di soggetti altri. Il MIUR si estromette, lINVALSI diventa il dominus senza nessuna legittimazione, nemmeno quella minima del Governo che, a parole, 竪 ancora in attesa degli esiti della consultazione popolare. Con la presunzione di scientificit garantita dai numeri esibiti: ripetute tabelle di raffronto fra dati raccolti su osservazioni basate su paradigmi autoreferenziali. Dunque, da non sottovalutare 竪 lampliamento delle operazioni di cui lINVALSI si fa carico: - definisce le modalit di selezione, costituzione e formazione degli elenchi degli esperti che partecipano ai nuclei di valutazione esterna delle scuole. - la formazione degli Ispettori da impiegare nella valutazione delle scuole - la formazione in accesso e in servizio dei dirigenti. Non dovranno, probabilmente inventarsi molto visto che dispongono gi di esperienze pregeresse. Infatti, hanno provveduto a formare un folto gruppo di osservatori (psicologi, docenti, altri) per una sperimentazione a campione condotta nelle classi (relativamente allo stile dei docenti), e lo svolgimento dellultimo concorso a dirigente ha visto lIstituto protagonista come organizzatore delle procedure. Non 竪 facile reperire i materiali, anche lesplorazione del sito 竪 piuttosto complessa. La trasparenza non 竪 di casa allINVALSI. A mo di postfazione In tutte le copie della Direttiva abbiamo cercato di porre in evidenza le due pagine ed oltre di premesse normative a cui si ispira. Lelenco 竪 un ottimo segno dei tempi, della anti-democaticit e anticostituzionalit in cui si sono svolte tutte le operazioni di governo della scuola negli ultimi 15 anni. I precedenti normativi citati sono 23: N.10 Decreti del Presidente della Repubblica (DPR), nella maggior parte regolamenti che non hanno mai sfiorato le aule parlamentari. N.4 Decreti Legislativi, iniziative dei governi con passaggi parlamentari in tempi contingentati, pubblicizzati in forma assai ridotta, lavori in aula manovrati dal Governo. Operazione di discussione ridotta volte a poche ore, rispetto ai due mesi massimi disposti dalla Costituzione, visto che tale modalit legislativa dovrebbe essere utilizzata solo in casi straordinari di necessit e urgenza. Urgenza e necessit, nel nostro caso, dettati dalla volont di sottrarre allinteresse dellopinione pubblica e alla stessa sovranit parlamentare loggetto degli atti normativi. (art.77 della Costituzione) N.4 Decreti Legge, strumento con il quale le Camere decidono, per motivi di inadeguatezza tecnica o di mancanza di tempo, di non disciplinare nel dettaglio una determinata materia, non coperta da riserva di legge formale, stabilendo i principi e i criteri direttivi, la "cornice" entro la quale il Governo dovr legiferare. In realt labuso da parte dei governi 竪 quello di legiferare ad libitum con deleghe immotivate, allinterno di leggi omnibus, a rischio di incostituzionalit (art.76 della Costituzione)
  • 4. N 2 Leggi, nessuna delle quali 竪 stata emanata come legge ordinaria: Legge n.53 del 2003, legge- delega al governo perch辿 realizzasse la riforma della scuola; Legge n. 296 del 2006, cosiddetta finanziaria (tempi contingentati, mille argomenti, passaggi-lampo nelle aule parlamentari). N. 3 Atti di governo, direttive o decreti dirigenziali, con valore di normativa secondaria o terziaria. Questo elenco documenta in modo inoppugnabile che le norme che regolano la materia scolastica e specificatamente la materia INVALSI e valutazione sono numerose e tutte sottratte alla sovranit popolare e agli organismi in cui tale volont si esprime. Gruppo NoINVALSI - Roma