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APPROFONDIMENTI




MOdeLLO 231, erM
 e rifOrMa deLLa
resPONsabilit
ammiNistrativa
La valutazione di idoneit del Modello 231 come parte
del sistema di controllo interno deve considerare soprattutto
la sua effettivit
                                                                                  FRANceScO ATTISANO - ROBeRTO ROSATO
                                                                                  Agenzia del Demanio      Astaldi S.p.A.

          li attuali progetti di riforma       ricorra corrispondenza tra Modello          conoscimento ai percorsi onerosissi-

G         della responsabilit ammini-
          strativa delle persone giuridi-
che ex D.lgs. 231/2001 impongono,
                                               certificato e quello concretamente at-
                                               tuato e non siano sopravvenute si-
                                               gnificative violazioni a testimonianza
                                                                                           mi di adeguamento alla 231 intrapre-
                                                                                           si da molte societ, contingentando il
                                                                                           rischio della declaratoria di inade-
sia alla dottrina che al legislatore, di av-   di concrete lacune organizzative.           guatezza di Modelli adottati.Tuttavia
viare riflessioni su uno dei profili pi湛       Beneficio della certificazione 竪, altre-    qualsiasi certificazione di conformit
controversi dellintero corpus nor-            s狸, linapplicabilit delle misure inter-   o di idoneit rispetto a uno specifico
mativo in questione: ladeguatezza             dittive in fase cautelare, salvo casi di    scopo (nella fattispecie la mitigazione
del Modello Organizzativo adottato,            particolare gravit.                        dei rischi reato presupposto) non pu嘆
o meglio la sua idoneit rispetto al-          Ratio legis sicuramente apprezzabile,       prescindere dal confronto con gli stan-
lobiettivo del beneficio dellesimen-         intesa a dare finalmente il giusto ri-      dard di riferimento, formalizzati e
te, e, pi湛 in generale, le modalit e i
criteri rispetto ai quali si deve atteg-       Figura 1  Esempio di modello 231 parte integrante del sistema
giare tale giudizio di idoneit, sia post
delictum, che  e soprattutto  ante
                                               dei Controlli interni
factum.

la CERtiFiCaZionE DEl moDEllo
Il riferimento precipuo 竪 allipotesi di
riforma, nota come Progetto Arel1,
che ha acquisito progressivamente ri-
salto grazie alla sponsorship del
Ministero della Giustizia e che, tra le
numerose innovazioni prospettate,
contiene allart. 7bis la prescrizione
circa la certificazione preventiva del-
lidoneit del Modello Organizzativo:
in sostanza, si prevede che il Modello
sia certificato da soggetti esterni abi-
litati, valendo il rilascio della certifi-
cazione quale esclusione della re-
sponsabilit dellente, semprech辿

                                                                                                             m a g gi o / ago s to 20 11
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APPROFONDIMENTI


giuridicamente riconosciuti, che dan-
no concretezza e obiettivit allope-
razione valutativa. Ebbene, 竪 proprio
in ci嘆 che il progetto di riforma ap-
pare lacunoso, mancando precise di-
sposizioni su elementi essenziali ai fi-
ni della certificazione quali la
definizione dei criteri e delle moda-
lit certificatorie, lefficacia dellatte-
stazione in termini penalpreventivi,
la periodicit del rinnovo, le caratte-
ristiche degli enti certificatori accre-
ditabili ecc. Il presente articolo in-
tende soffermarsi sui criteri valutativi
ai fini della certificazione, proponen-
do come termine di confronto un
modello ampiamente apprezzato co-
me il COSO Enter pr ise Risk
Management Integrated Framework
(ERM 2004) e soffermandosi in par-
ticolare sul primo dei componenti
del framework, lAmbiente Interno.
                                              Figura 2  gli elementi dellERm
il QUaDRo noRmatiVo
Come accennato, numerosi sono i               E proprio perch辿 lampliamento del        lERm E il moDEllo 231
fattori che si frappongono allespres-        campo di applicazione della respon-       Da tale constatazione discendono
sione di un compiuto e riscontrabile          sabilit amministrativa ha reso il ri-    conseguenze rilevanti anche ai fini
giudizio di idoneit ante factum, primo       schio di incappare in una sanzione        della individuazione dei parametri
fra tutti lassenza di un parametro og-       ex D.lgs. 231 estremamente concreto,      per la certificazione dei Modelli.
gettivo di confronto. Il legi-                                                                      Prima di tutto, la dichiara-
slatore del 2001 ha preferi-                                                                        zione di adeguatezza, rife-
to non delineare uno                la moltiplicazione dei reati-presupposto rendosi non a un Modello
standard elettivo di Modello,
stante il carattere necessa-              ha progressivamente trasformato                           statico ma a un sistema di
                                                                                                    controllo dinamico, non
riamente duttile che devo-                il corpus della 231 in un insieme                         pu嘆 riguardare soltanto la
no avere i Compliance                      poco coerente e minato nel suo                           constatazione dellavvenu-
Program rispetto ai contesti                                                                        ta adozione, ma deve con-
di riferimento: gli artt. 5, 6               originario ordine sistematico                          centrarsi principalmente
e 7 del Decreto, infatti, for-                                                                      sullo accertamento dellef-
niscono solo indicazioni di massima           altrettanto concrete devono essere per    fettiva attuazione, utilizzando indici di
sugli elementi, senza dare precise istru-     lazienda le misure di prevenzione,       idoneit concreti e dinamici come il
zioni operative a tutto vantaggio del-        attraverso provvedimenti che riguar-      costante aggiornamento e adatta-
la specificit dei Modelli.                   dano lintera organizzazione societa-     mento rispetto allevoluzione nor-
Analogamente, pochi sono gli indizi           ria. In sostanza, si 竪 passati dalla con- mativa e organizzativa, la calibrazione
che si possono ricavare dalla giuri-          cezione di Modello 231 circoscritto       delle procedure esistenti in ottica 231,
sprudenza, le cui sentenze non for-           e limitato a determinate attivit sen-    la vigilanza esercitata dallOdV, la
niscono delucidazioni sui requisiti di        sibili a quella di un Sistema di ge-     formazione, i risultati del reporting e
idoneit in senso positivo, limitando-        stione 231 strutturato e organico,       i flussi informativi, le sanzioni disci-
si ad affrontare il tema dellinidonei-       che comprende procedure e attivit di     plinari irrogate. Inoltre, posto che il
t. Dottrina e Linee Guida di cate-           controllo finalizzate a prevenire il ri-  Modello 231 integra il sistema di ge-
goria, infine, hanno elaborato svariati       schio di reati per i quali 竪 prevista     stione dei rischi e di controllo inter-
standard e parametri oggettivi per            lapplicazione della responsabilit am-   no aziendale, si possono prendere co-
consentire la qualificazione dellade-        ministrativa: un sistema omnicom-         me r ifer imento metodologico i
guatezza di un Modello 231, ma non            prensivo, focalizzato su specifici ri-    framework internazionali per la valu-
sono riusciti a tenere il passo della         schi, che altro non 竪 se non una parte    tazione dei sistemi di controllo in-
moltiplicazione dei reati-presuppo-           integrante del pi湛 generale Sistema di    terno, pr imo fra tutti il COSO
sto, che ha progressivamente trasfor-         Controllo Interno e che deve per-         Enterprise Risk Management, sug-
mato il corpus della 231 in un insie-         tanto essere coerente con la sua ap-      gerito tra laltro da numerose autori-
me poco coerente e minato nel suo             plicazione nellambito dellorganiz-      t di vigilanza e associazioni profes-
originario ordine sistematico.                zazione.                                  sionali.

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APPROFONDIMENTI




Figura 3  Correlazione tra ERm e modello 231

Al fine di procedere con sistematici-                                                  so il management, sono tenuti non so-
                                            allintegrit. In ottica 231, al fine di va-
t a una valutazione delladeguatezza       lutare ladeguatezza del Modello, 竪        lo a conoscerne il contenuto, ma an-
del Modello 231 sulla base del fra-         utile considerare la presenza di un        che a osservarlo e contribuire allat-
mework ERM, 竪 utile correlare le            Codice Etico che, oltre a rappresen-       tuazione del 231 stesso.
componenti di questultimo con gli          tare i valori etici ispiratori delle po-   Inoltre lorganizzazione dovrebbe pre-
elementi cardine del Modello orga-          litiche aziendali e gli indirizzi che      vedere iniziative formative ad hoc per
nizzativo dellazienda. Si riporta qui      sintendono perseguire allinterno del-    il personale destinatario del Modello,
(figura 3) uno schema di relazione          lazienda e con i diversi stakeholder, il- con differenti gradi di approfondi-
fra lERM e gli elementi del                                                                        mento in funzione della
Modello 231.                              la dichiarazione di adeguatezza,                          qualifica dei destinatari e

UnaPPliCaZionE
                                       riferendosi non a un modello statico                         del livello di coinvolgi-
                                                                                                    mento nelle aree/processi
PRatiCa: lamBiEntE                   ma a un sistema di controllo dinamico,                        a rischio reato.
intERno                                    non pu嘆 riguardare soltanto la                           Per contribuire a dare tra-
A titolo esemplificativo, di                                                                        sparenza delle attivit quo-
seguito si descrive sintetica-         constatazione dellavvenuta adozione                         tidiane, lorganizzazione
mente come si possa calare il                                                                       dovrebbe infine provve-
componente ERM Ambiente Interno in           lustri in maniera chiara quali sono i     dere a unadeguata diffusione del
ambito 231.                                  comportamenti accettati e quelli vie-     Codice Etico e degli altri elementi
Lesplicitazione del sistema dei valo-       tati nello svolgimento del business.      procedurali e di controllo previsti dal
ri etici aziendali, attraverso la defini-    Ai fini dellefficace adozione di un      Modello, quali i poteri autorizzativi,
zione e la divulgazione di codici eti-       Modello 231, lobiettivo 竪 garantire     le linee di dipendenza gerarchica e
ci e di comportamento formalizzati          una corretta conoscenza e divulga-        funzionale, le procedure, il sistema di-
sia allinterno che allesterno dellor-     zione, sia alle risorse gi presenti al- sciplinare, i flussi informativi.
ganizzazione  竪 indubbiamente uno           linterno dellazienda sia ai collabo-    Per quanto concerne il Sistema
dei presupposti per la creazione di un       ratori esterni, delle regole di condotta  Organizzativo, lart.6, comma 2 del
ambiente interno orientato alletica e       ivi contenute. I dipendenti, compre-      D.lgs. 231 prevede che i modelli di or-

                                                                                                           m a g gi o / ago s to 20 11
22
APPROFONDIMENTI


ganizzazione-gestione e controllo
debbano rispondere, tra laltro, allesi-
genza di prevedere specifici protocolli
diretti a programmare la formazione
e lattuazione delle decisioni dellen-
te in relazione ai reati da prevenire.
In relazione a questo aspetto, le Linee
Guida di Confindustria indicano tra
le componenti di un sistema di con-
trollo preventivo lesistenza di un si-
stema definito di responsabilit del
vertice aziendale e di deleghe coerenti
con esso. Pertanto, una volta stabili-
ta una chiara ripartizione delle re-
sponsabilit organizzative gestionali
occorre considerare quali aspetti rile-
vanti:
 lassegnazione di poteri di delega e
   di firma in coerenza con le respon-
   sabilit organizzative e gestionali de-
   finite, prevedendo, quando richiesto,
   una puntuale indicazione delle so-                 Figura 4  Esempio di sistema delle deleghe
   glie di approvazione delle spese;
 la coerenza delle procure verso
   lesterno con il sistema delle deleghe                 Un Codice Etico rappresenta i valori etici ispiratori
   (figura 4).
Infine, per garantire un adeguato am-                                     delle politiche aziendali
biente organizzativo interno e nel                        e gli indirizzi che sintendono perseguire allinterno
contempo leffettivit del Modello
231, 竪 necessario definire anche il si-
                                                                 dellazienda e con i diversi stakeholder
stema di sanzioni applicabili in caso di
violazione delle regole del Modello                   ConClUsioni                                             concetto di Modello 231 come parte
stesso e del Codice Etico. La defini-                 Il D.lgs. 231 ha posto particolare at-                  del pi湛 complessivo Sistema di
zione di un adeguato sistema discipli-                tenzione alladeguatezza del sistema di                 Controllo Interno. Un eventuale giu-
nare costituisce infatti un presupposto               controllo interno e della gestione                      dizio ante factum di idoneit, come pro-
essenziale della valenza del Modello ri-              dei rischi, ossia sulla capacit da par-                spettato dai progetti di riforma in tema
spetto alla responsabilit amministra-                te degli organi di amministrazione e                    di certificazione dei modelli, deve per-
tiva degli enti. Le sanzioni contemplate              controllo dellazienda di definire ade-                 tanto considerare ladeguatezza come
dal sistema disciplinare potranno essere              guati sistemi di controllo che garan-                   summa della completezza e coerenza
applicate nelle ipotesi di violazione                 tiscano da un lato il rispetto della                    documentale (adeguatezza astratta) e
delle regole di condotta e delle pro-                 normativa e dallaltro il raggiungi-                    dellidoneit diacronica delle opzioni
cedure interne contenute nel Modello,                 mento degli obiettivi prefissati, com-                  organizzative adottate (effettivit). In
nel rispetto di quanto allart. 7 dello               presi quelli di conformit.                             tal senso, si ritiene che un ottimo ter-
Statuto dei Lavoratori e della norma-                 Levoluzione normativa che ne 竪 se-                     mine di paragone ai fini valutativi pos-
tiva collettiva di riferimento2.                      guita, pur disorganica, ha dato enfasi al               sa essere il framework ERM. 



   NOTe
  (1) L卒AREL (Agenzia di Ricerche e Legislazione) ha presentato nel mese di luglio 2010 un Progetto di modifica del D.lgs. 231/2001.
  (2) Fermi restando per la societ gli obblighi derivanti dallo Statuto dei Lavoratori, lorganizzazione dovrebbe prevedere i comportamenti sanzionabili
      che costituiscono violazione del Modello differenziando le sanzioni a seconda se vi 竪 la presenza: a) di violazione di procedure interne previste dal
      Modello (per esempio non osservanza delle procedure prescritte, omissione di comunicazioni allOdV in merito a informazioni prescritte,
      omissione di controlli, ecc.) o adozione, nellespletamento di attivit connesse ai Processi Sensibili/a rischio, di comportamenti non conformi alle
      prescrizioni del Modello; b) di violazione di procedure interne previste dal presente Modello o adozione, nellespletamento di attivit connesse ai
      Processi Sensibili, di comportamenti non conformi alle prescrizioni del Modello stesso che espongano la Societ a una situazione oggettiva di
      rischio di commissione di uno dei Reati; c) nellespletamento di attivit connesse ai Processi Sensibili, di comportamenti non conformi alle
      prescrizioni del presente Modello e diretti in modo univoco al compimento di uno o pi湛 reati; d) nellespletamento di attivit connesse ai Processi
      Sensibili, di comportamenti palesemente in violazione delle prescrizioni del Modello, tali da determinare la concreta applicazione a carico della
      societ di sanzioni previste dal D.lgs. 231.




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                                                                                                                                                              23

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Ndeg 70 Modello 231 Erm E Riforma....

  • 1. APPROFONDIMENTI MOdeLLO 231, erM e rifOrMa deLLa resPONsabilit ammiNistrativa La valutazione di idoneit del Modello 231 come parte del sistema di controllo interno deve considerare soprattutto la sua effettivit FRANceScO ATTISANO - ROBeRTO ROSATO Agenzia del Demanio Astaldi S.p.A. li attuali progetti di riforma ricorra corrispondenza tra Modello conoscimento ai percorsi onerosissi- G della responsabilit ammini- strativa delle persone giuridi- che ex D.lgs. 231/2001 impongono, certificato e quello concretamente at- tuato e non siano sopravvenute si- gnificative violazioni a testimonianza mi di adeguamento alla 231 intrapre- si da molte societ, contingentando il rischio della declaratoria di inade- sia alla dottrina che al legislatore, di av- di concrete lacune organizzative. guatezza di Modelli adottati.Tuttavia viare riflessioni su uno dei profili pi湛 Beneficio della certificazione 竪, altre- qualsiasi certificazione di conformit controversi dellintero corpus nor- s狸, linapplicabilit delle misure inter- o di idoneit rispetto a uno specifico mativo in questione: ladeguatezza dittive in fase cautelare, salvo casi di scopo (nella fattispecie la mitigazione del Modello Organizzativo adottato, particolare gravit. dei rischi reato presupposto) non pu嘆 o meglio la sua idoneit rispetto al- Ratio legis sicuramente apprezzabile, prescindere dal confronto con gli stan- lobiettivo del beneficio dellesimen- intesa a dare finalmente il giusto ri- dard di riferimento, formalizzati e te, e, pi湛 in generale, le modalit e i criteri rispetto ai quali si deve atteg- Figura 1 Esempio di modello 231 parte integrante del sistema giare tale giudizio di idoneit, sia post delictum, che e soprattutto ante dei Controlli interni factum. la CERtiFiCaZionE DEl moDEllo Il riferimento precipuo 竪 allipotesi di riforma, nota come Progetto Arel1, che ha acquisito progressivamente ri- salto grazie alla sponsorship del Ministero della Giustizia e che, tra le numerose innovazioni prospettate, contiene allart. 7bis la prescrizione circa la certificazione preventiva del- lidoneit del Modello Organizzativo: in sostanza, si prevede che il Modello sia certificato da soggetti esterni abi- litati, valendo il rilascio della certifi- cazione quale esclusione della re- sponsabilit dellente, semprech辿 m a g gi o / ago s to 20 11 20
  • 2. APPROFONDIMENTI giuridicamente riconosciuti, che dan- no concretezza e obiettivit allope- razione valutativa. Ebbene, 竪 proprio in ci嘆 che il progetto di riforma ap- pare lacunoso, mancando precise di- sposizioni su elementi essenziali ai fi- ni della certificazione quali la definizione dei criteri e delle moda- lit certificatorie, lefficacia dellatte- stazione in termini penalpreventivi, la periodicit del rinnovo, le caratte- ristiche degli enti certificatori accre- ditabili ecc. Il presente articolo in- tende soffermarsi sui criteri valutativi ai fini della certificazione, proponen- do come termine di confronto un modello ampiamente apprezzato co- me il COSO Enter pr ise Risk Management Integrated Framework (ERM 2004) e soffermandosi in par- ticolare sul primo dei componenti del framework, lAmbiente Interno. Figura 2 gli elementi dellERm il QUaDRo noRmatiVo Come accennato, numerosi sono i E proprio perch辿 lampliamento del lERm E il moDEllo 231 fattori che si frappongono allespres- campo di applicazione della respon- Da tale constatazione discendono sione di un compiuto e riscontrabile sabilit amministrativa ha reso il ri- conseguenze rilevanti anche ai fini giudizio di idoneit ante factum, primo schio di incappare in una sanzione della individuazione dei parametri fra tutti lassenza di un parametro og- ex D.lgs. 231 estremamente concreto, per la certificazione dei Modelli. gettivo di confronto. Il legi- Prima di tutto, la dichiara- slatore del 2001 ha preferi- zione di adeguatezza, rife- to non delineare uno la moltiplicazione dei reati-presupposto rendosi non a un Modello standard elettivo di Modello, stante il carattere necessa- ha progressivamente trasformato statico ma a un sistema di controllo dinamico, non riamente duttile che devo- il corpus della 231 in un insieme pu嘆 riguardare soltanto la no avere i Compliance poco coerente e minato nel suo constatazione dellavvenu- Program rispetto ai contesti ta adozione, ma deve con- di riferimento: gli artt. 5, 6 originario ordine sistematico centrarsi principalmente e 7 del Decreto, infatti, for- sullo accertamento dellef- niscono solo indicazioni di massima altrettanto concrete devono essere per fettiva attuazione, utilizzando indici di sugli elementi, senza dare precise istru- lazienda le misure di prevenzione, idoneit concreti e dinamici come il zioni operative a tutto vantaggio del- attraverso provvedimenti che riguar- costante aggiornamento e adatta- la specificit dei Modelli. dano lintera organizzazione societa- mento rispetto allevoluzione nor- Analogamente, pochi sono gli indizi ria. In sostanza, si 竪 passati dalla con- mativa e organizzativa, la calibrazione che si possono ricavare dalla giuri- cezione di Modello 231 circoscritto delle procedure esistenti in ottica 231, sprudenza, le cui sentenze non for- e limitato a determinate attivit sen- la vigilanza esercitata dallOdV, la niscono delucidazioni sui requisiti di sibili a quella di un Sistema di ge- formazione, i risultati del reporting e idoneit in senso positivo, limitando- stione 231 strutturato e organico, i flussi informativi, le sanzioni disci- si ad affrontare il tema dellinidonei- che comprende procedure e attivit di plinari irrogate. Inoltre, posto che il t. Dottrina e Linee Guida di cate- controllo finalizzate a prevenire il ri- Modello 231 integra il sistema di ge- goria, infine, hanno elaborato svariati schio di reati per i quali 竪 prevista stione dei rischi e di controllo inter- standard e parametri oggettivi per lapplicazione della responsabilit am- no aziendale, si possono prendere co- consentire la qualificazione dellade- ministrativa: un sistema omnicom- me r ifer imento metodologico i guatezza di un Modello 231, ma non prensivo, focalizzato su specifici ri- framework internazionali per la valu- sono riusciti a tenere il passo della schi, che altro non 竪 se non una parte tazione dei sistemi di controllo in- moltiplicazione dei reati-presuppo- integrante del pi湛 generale Sistema di terno, pr imo fra tutti il COSO sto, che ha progressivamente trasfor- Controllo Interno e che deve per- Enterprise Risk Management, sug- mato il corpus della 231 in un insie- tanto essere coerente con la sua ap- gerito tra laltro da numerose autori- me poco coerente e minato nel suo plicazione nellambito dellorganiz- t di vigilanza e associazioni profes- originario ordine sistematico. zazione. sionali. m a g g io / a g os t o 2 0 11 21
  • 3. APPROFONDIMENTI Figura 3 Correlazione tra ERm e modello 231 Al fine di procedere con sistematici- so il management, sono tenuti non so- allintegrit. In ottica 231, al fine di va- t a una valutazione delladeguatezza lutare ladeguatezza del Modello, 竪 lo a conoscerne il contenuto, ma an- del Modello 231 sulla base del fra- utile considerare la presenza di un che a osservarlo e contribuire allat- mework ERM, 竪 utile correlare le Codice Etico che, oltre a rappresen- tuazione del 231 stesso. componenti di questultimo con gli tare i valori etici ispiratori delle po- Inoltre lorganizzazione dovrebbe pre- elementi cardine del Modello orga- litiche aziendali e gli indirizzi che vedere iniziative formative ad hoc per nizzativo dellazienda. Si riporta qui sintendono perseguire allinterno del- il personale destinatario del Modello, (figura 3) uno schema di relazione lazienda e con i diversi stakeholder, il- con differenti gradi di approfondi- fra lERM e gli elementi del mento in funzione della Modello 231. la dichiarazione di adeguatezza, qualifica dei destinatari e UnaPPliCaZionE riferendosi non a un modello statico del livello di coinvolgi- mento nelle aree/processi PRatiCa: lamBiEntE ma a un sistema di controllo dinamico, a rischio reato. intERno non pu嘆 riguardare soltanto la Per contribuire a dare tra- A titolo esemplificativo, di sparenza delle attivit quo- seguito si descrive sintetica- constatazione dellavvenuta adozione tidiane, lorganizzazione mente come si possa calare il dovrebbe infine provve- componente ERM Ambiente Interno in lustri in maniera chiara quali sono i dere a unadeguata diffusione del ambito 231. comportamenti accettati e quelli vie- Codice Etico e degli altri elementi Lesplicitazione del sistema dei valo- tati nello svolgimento del business. procedurali e di controllo previsti dal ri etici aziendali, attraverso la defini- Ai fini dellefficace adozione di un Modello, quali i poteri autorizzativi, zione e la divulgazione di codici eti- Modello 231, lobiettivo 竪 garantire le linee di dipendenza gerarchica e ci e di comportamento formalizzati una corretta conoscenza e divulga- funzionale, le procedure, il sistema di- sia allinterno che allesterno dellor- zione, sia alle risorse gi presenti al- sciplinare, i flussi informativi. ganizzazione 竪 indubbiamente uno linterno dellazienda sia ai collabo- Per quanto concerne il Sistema dei presupposti per la creazione di un ratori esterni, delle regole di condotta Organizzativo, lart.6, comma 2 del ambiente interno orientato alletica e ivi contenute. I dipendenti, compre- D.lgs. 231 prevede che i modelli di or- m a g gi o / ago s to 20 11 22
  • 4. APPROFONDIMENTI ganizzazione-gestione e controllo debbano rispondere, tra laltro, allesi- genza di prevedere specifici protocolli diretti a programmare la formazione e lattuazione delle decisioni dellen- te in relazione ai reati da prevenire. In relazione a questo aspetto, le Linee Guida di Confindustria indicano tra le componenti di un sistema di con- trollo preventivo lesistenza di un si- stema definito di responsabilit del vertice aziendale e di deleghe coerenti con esso. Pertanto, una volta stabili- ta una chiara ripartizione delle re- sponsabilit organizzative gestionali occorre considerare quali aspetti rile- vanti: lassegnazione di poteri di delega e di firma in coerenza con le respon- sabilit organizzative e gestionali de- finite, prevedendo, quando richiesto, una puntuale indicazione delle so- Figura 4 Esempio di sistema delle deleghe glie di approvazione delle spese; la coerenza delle procure verso lesterno con il sistema delle deleghe Un Codice Etico rappresenta i valori etici ispiratori (figura 4). Infine, per garantire un adeguato am- delle politiche aziendali biente organizzativo interno e nel e gli indirizzi che sintendono perseguire allinterno contempo leffettivit del Modello 231, 竪 necessario definire anche il si- dellazienda e con i diversi stakeholder stema di sanzioni applicabili in caso di violazione delle regole del Modello ConClUsioni concetto di Modello 231 come parte stesso e del Codice Etico. La defini- Il D.lgs. 231 ha posto particolare at- del pi湛 complessivo Sistema di zione di un adeguato sistema discipli- tenzione alladeguatezza del sistema di Controllo Interno. Un eventuale giu- nare costituisce infatti un presupposto controllo interno e della gestione dizio ante factum di idoneit, come pro- essenziale della valenza del Modello ri- dei rischi, ossia sulla capacit da par- spettato dai progetti di riforma in tema spetto alla responsabilit amministra- te degli organi di amministrazione e di certificazione dei modelli, deve per- tiva degli enti. Le sanzioni contemplate controllo dellazienda di definire ade- tanto considerare ladeguatezza come dal sistema disciplinare potranno essere guati sistemi di controllo che garan- summa della completezza e coerenza applicate nelle ipotesi di violazione tiscano da un lato il rispetto della documentale (adeguatezza astratta) e delle regole di condotta e delle pro- normativa e dallaltro il raggiungi- dellidoneit diacronica delle opzioni cedure interne contenute nel Modello, mento degli obiettivi prefissati, com- organizzative adottate (effettivit). In nel rispetto di quanto allart. 7 dello presi quelli di conformit. tal senso, si ritiene che un ottimo ter- Statuto dei Lavoratori e della norma- Levoluzione normativa che ne 竪 se- mine di paragone ai fini valutativi pos- tiva collettiva di riferimento2. guita, pur disorganica, ha dato enfasi al sa essere il framework ERM. NOTe (1) L卒AREL (Agenzia di Ricerche e Legislazione) ha presentato nel mese di luglio 2010 un Progetto di modifica del D.lgs. 231/2001. (2) Fermi restando per la societ gli obblighi derivanti dallo Statuto dei Lavoratori, lorganizzazione dovrebbe prevedere i comportamenti sanzionabili che costituiscono violazione del Modello differenziando le sanzioni a seconda se vi 竪 la presenza: a) di violazione di procedure interne previste dal Modello (per esempio non osservanza delle procedure prescritte, omissione di comunicazioni allOdV in merito a informazioni prescritte, omissione di controlli, ecc.) o adozione, nellespletamento di attivit connesse ai Processi Sensibili/a rischio, di comportamenti non conformi alle prescrizioni del Modello; b) di violazione di procedure interne previste dal presente Modello o adozione, nellespletamento di attivit connesse ai Processi Sensibili, di comportamenti non conformi alle prescrizioni del Modello stesso che espongano la Societ a una situazione oggettiva di rischio di commissione di uno dei Reati; c) nellespletamento di attivit connesse ai Processi Sensibili, di comportamenti non conformi alle prescrizioni del presente Modello e diretti in modo univoco al compimento di uno o pi湛 reati; d) nellespletamento di attivit connesse ai Processi Sensibili, di comportamenti palesemente in violazione delle prescrizioni del Modello, tali da determinare la concreta applicazione a carico della societ di sanzioni previste dal D.lgs. 231. m a g g io / a g os t o 2 0 11 23