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Neuropatie periferiche: S. di Guillain Barr竪, Neuropatia
multifocale motoria, CIDP, Miastenia Gravis.
Immunomodulazione e terapia con immunoglobuline
Ada Francia
Universit Sapienza di Roma
Neuropatie periferiche
Neuropatie periferiche
Autoreactive T-lymphocytes are activated by APCs in
the systemic immune compartment; these activated
neuritogenic lymphocytes cross the BNB in order to
enter the PNS. Within the PNS, T cells activate
macrophages that enhance phagocytic activity,
production of cytokines, the release of toxic
mediators and proinflammatory cytokines,
propagating demyelination and axonal loss. The
termination of the inflammatory response is mediated,
in part,by macrophages by the induction of T-cell
apoptosis and the release of anti-inflammatory
cytokines. APC, antigen-presenting cells; BNB,
bloodnerve barrier; PNS, peripheral nervous system
Uso di Ig e.v. nelle malattie neurologiche
Malattie Classe di evidenza
Sindrome di Guillain-Barr竪 I
CIDP Trattamenti acuti I
Trattamenti cronici III
MMN I
Polineuropatie con MGUS IgM I
IgG/IgA III
Miastenia grave Crisi miasteniche I
Trattamenti cronici IV
Miosite Dermatomiosite I
Polimiosite III/IV
Corpi inclusi I
Sindrome di Stiff-person I
Neuromiotonia III/IV
Sindromi Paraneoplastiche Sindrome di Lambert-Eaton II
Encefaliti limbiche / Polineuropatie /
degenerazione cerebellare subacuta
III/IV
Sclerosi Multipla R-R I
S P I
P P
Remielinizzazione I
Guillain-Barr竪
 Polineuropatia acuta demielinizzante
immunomediata
 10-35% dei pazienti respirazione
assistita
 5-10% inabilit permanente
Guillain-Barr竪
Prima descrizione 1916
AIDP
AMAN AMSAN
acuta
sensitiva
acuta
pandisautonomica s.di Fisher
Guillain Barr竪 Epidemiologia
 1.2-1.9/100-000 in Europa;
 0.6-4/100.00 nel mondo;
 2/3 dei casi seguono ad infezioni
(Mycoplasma pneumoniae, Citomegalovirus,
Campylobacter),vacccinazioni
 Incidenza di interventi chirurgici e traumatismi
.
Immunobiologia
Guillain Barr竪
Anticorpi correlati
 (AIDP) Sconosciuto
 (AMSAN) GM1, GM1b, GD1a
 (AMAN) GM1, GM1b, GD1a, GalNac-GD1a
 Neuronopatia acuta sensitiva GD1b
 Pandisautonomia acuta ?
 Sindrome di Fisher GQ1b, GT1a
 Overlap Sindrome di Fisher / Guillain-Barr辿-
GQ1b, GM1, GM1b, GD1a, GalNac-GD1a
Guillain Barr竪 diagnosi
 Clinica
 Liquorale
 Neurofisiologica
 Differenziale
Guillain Barr竪- terapia
 Immunomodulante :
 cortisonici
 plasmaferesi +
 Immunoglobuline e.v.
 Perch辿 ?
.Perche
 Minore effetto sulla tossicit degli
anticorpi antiganglioside;
 Attivazione del complemento;
 Inibizione dellazione depurativa dei
macrofagi;
 Inibizione del processo di
remielinizzazione
Miastenia gravis
 1672 prima descrizione;
 1960 prime terapie (cortisonici,
immunosoppressivi);
 1970 Plasmaferesi;
 Anni 80 immunoglobuline e.v.
Miastenia gravis clinica
 Disordine autoimmune della giunzione
neuromuscolare.
 AchR positivo, antiMuskpositivo,
sieronegativo.
 Importanza del timo.
 Decorso variabile.
Miastenia gravis diagnosi
 Clinica;
 Sierologica;
 Neurofisiologica;
 Radiologica.
Neuropatie periferiche
Miastenia gravis terapia
Crisi miastenica
 Acuta , grave compromissione della
funzionalit respiratoria che richiede
trattamento terapeutico intensivo.
 Terapia aferetica;
 Terapia con Immunoglobuline endovena
Poliradicoloneuropatia infiammatoria
demielinizzante cronica (CIDP)
Malattia immuno mediata prevalenza 1-2/100.000 adulti
Andamento: progressivo
recidivante
Sintomi :80% motori e sensitivi
20% solo motori
<1% solo sensitivi
Diagnosi differenziale:
Meccanismi eziopatogenetici non chiari:
 Attivazione delle cellule T ( Pollard, 2002).
 Anticorpi diretti contro proteine meiliniche (Allen et al., 2005).
 Studi hanno mostrato presenza di cellule T regolatorie nei
nellendonervio di nervi colpiti (Illes et al., 2000; Hayday and
Tigelaar, 2003).
Possibili meccanismi dazione
delle immunoglobuline:
Inibizione produzione anticorpi
Neutralizzazione anticorpi patogeni
Diminuzione della citotossicit anticorpo
dipendentente attraverso il blocco del
recettore Fc sui macrofagi
Criteri Diagnostici
CRITERI CLINICI INDISPENSABILI
1. ipostenia simmetrica prossimale ai 4 arti per almeno 2 mesi
2. deficit sensitivi meno importanti
3. ipo/areflessia profonda
4. talvolta coinvolgimento dei nervi cranici
5. decorso cronico o remissioni e ricadute.
DIAGNOSI LABORATORISTICA
1. Presenza, nel LIQUOR, di dissociazione albumino-citologica.
EMG
1. VdC rallentate
2. Blocchi di conduzione
3. Aumento delle latenze distali
Possibile algoritmo terapeutico
Evidenza nei trials :
(The cochrane Library 2009, Issue 4)
miglioramento della disabilit dopo infusione di
IVIg almeno per 2 -6 settimane rispetto al placebo
similare efficacia rispetto a plasmaferesi e
prednisolone x os , ma in alcuni studi benefici IVIg
per 24 ed anche 48 settimane
CIDP
NEUROPATIA MOTORIA MULTIFOCALE (MMN)
Nel 1985, Parry e Clarke hanno studiato la conduzione nervosa in 2 pazienti con una
sindrome del secondo motoneurone caratterizzata da una perdita di forza progressiva,
asimmetrica e distale senza disturbi sensitivi e hanno rinvenuto, allo studio
elettrofisiologico, la presenza di blocchi di conduzione motoria. Subito dopo sono stati
descritti altri casi con caratteristiche cliniche e neurofisiologiche simili.
E caratterizzata clinicamente da:
Debolezza lentamente progressiva e asimmetrica prevalentemente distale ,AASS>AAII
(dorsiflessione polso e piede, ridotta prensione);
Crampi muscolari, fascicolazioni in 2/3 dei pazienti;
Riduzione dei riflessi osteo-tendinei.
Atrofia muscolare che si sviluppa gradualmente negli anni.
Paralisi unilatarale o bilaterale del nervo frenico pu嘆 insorgere anche allesordio.
Raro coinvolgimento dei nervi cranici
Assenza di disturbi sensitivi.
Maschi:femmine:2,6
Et media desordio: 40 anni (range 20-70 aa) con insorgenza nell80% tra i 20 e i 50 aa
Prevalenza: 1-2/100.000
CRITERI DIAGNOSTICI
EFNS/PNS 2006
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
Jan-Thies H Van Asseldonk, Hessel Franssen, Renske M Van den Berg-Vos, John H J Wokke, Leonard H
Van den Berg Lancet Neurol 2005; 4: 30919
DIAGNOSI
NEUROFISIOLOGIA: Caratteristica presenza di blocchi di conduzione. Anche se
La degenerazione assonale e lentit del blocco di conduzione sono in relazione con il
grado e la reversibilit del deficit di forza. Latrofia muscolare, la bassa ampiezza del
CMAP a livello distale, i patterns di denervazione e di reinnervazione rappresentano
elementi elettromiografici tipici in pazienti con MMN, anche in quelli con breve durata di
malattia.
LABORATORIO: elevati titoli di IgM contro il Ganglioside GM1nel 50% dei casi
(range 22- 85%)
Positivit anche in altre patologie del secondo motoneurone, SLA, CIDP e in soggetti sani
suggerendo sensibilit e specificit limitate
Ma in patologie diverse da MMN titoli anticorpali bassi
Una metanalisi suggerisce che la probabilit di diagnosi di MMN in presenza di clinica
congrua e positivit di IgM anti GM1 sale dal 20% al 50-85%
NEUROIMAGING : MRI potrebbe aiutare a differenziare MMN da altre patologie del secondo
motoneurone; iperintensit di segnale in T2 nel 4050% dei pazienti con MMN.
Patofisiologia
BIOPSIA: Pochi studi effettuati dimostrano maggiore coinvolgimento assonale. Sporadici
infiltrati infiammatori rispetto alla CIDP (meccanismo patogenetico diverso). Alcuni quadri
mostrano sia degenerazione assonale che demielinizzazione.
IMMUNOPATOLOGIA: La positiva risposta a terapie, il riscontro di IgM anti GM1, lespressione
di tale ganglioside a livello assonale e della membrana mielinica suggeriscono un possibile
ruolo eziopatogenetico delle IgM anti GM1.
Il coinvolgimento selettivo delle fibre motorie potrebbe essere dovuto a differenze nella
composizione e distribuzione del ganglioside tra le fibre motorie e sensitive.
In alcuni studi eseguiti su animali da esperimento, e stata dimostrata sia la
demielinizzazione anticorpo-mediata che il blocco dei canali del sodio voltaggio dipendenti a
livello dei nodi di Ranvier.
Ma i siti di legame degli anti GM1 e i canali del sodio non sono colocalizzati. Inoltre,
nelluomo IgM anti-GM1 modulano lomeostasi intracellulare del calcio , probabilmete per
attivazione di canali di tipo L presenti anche nelle fibre motorie.
Non 竪 dimostrato lassoluto ruolo patogenetico di tali anticorpi (possibili altri fattori)
Il meccanismo che sottende alla distruzione dellassone nella
MMN e alla generazione dei blocchi di conduzione non 竪 ancora
completamente chiarito. Dubbia permane, inoltre, la loro
interdipendenza. Alcuni studi hanno ipotizzato e confermato
lesistenza di un meccanismo etiopatogenetico comune che causi
il blocco di conduzione in alcuni assoni e la degenerazione
assonale in altri.
Tali studi dimostrano, infatti, che gli anticorpi anti-GM1 che si
legano ad alcuni epitopi presenti a livello dellassolemma nodale e
della mielina paranodale determinano sia il blocco di conduzione
che la degenerazione assonale, mentre il loro legame ad epitopi
dei motoneuroni spinali determinerebbe soltanto la perdita
dellassone.
TERAPIA
Ig ev TERAPIA DI PRIMA SCELTA!
 da 0.4 g/kg a settimana fino a 12 g/kg per 2-5 gg al mese o in fase di ricaduta
o immediatamente prima, di solito dopo 3-8 settimane.
 durata dellefficacia: alcune settimane necessit di terapia di
mantenimento nella maggiorparte dei casi
 Riduzione dellefficacia dopo un lungo periodo di trattamento
 Necessari studi di efficacia sui trattamenti a lungo termine e standardizzazione
delle dosi
Possibili meccanismi dazione delle Ig ev
 Modulazione di autoanticorpi
specifici
 Inibizione dellattivazione del
complemento e della
formazione del MAC
 Modulazione dei ricettori Fc
 Soppressione di citochine e
molecole di adesione
 Modulazione delle funzioni
cellule-T
 Interferenza con il
riconoscimento di antigeni
 Possibile effetto sulla
remielinizzazione
MG, LEMS, SPS,
DM, GBS, CIDP, MG
GBS, CIDP
Miopatie infiammatorie,
neuropatie demielinizzanti,
MG
GBS, CDP, Miopatie
infiammatorie
GBS, CDP
Effetti delle Ig e.v.
sui linfociti B e anticorpi
Anti-idiotipo contro le membrane recettori di cellule B
Fc-mediato con inibizione di anticorpi produttori di Cellule B
Anticorpi anti-CD 5 diretti contro un sottoinsieme di cellule B
Interferenza con la differenziazione dei linfociti B
Inibizione della produzione di IL-6 necessaria alla secrezione di
anticorpi dalle plasmacellule
Induzione di apoptosi dei linfociti B
Neutralizzazione degli auto-anticorpi anti-idiotipo mediata
Aumento del catabolismo di anticorpi attraverso lFcRn intracellulare
Effetti delle Ig e.v. sul Complemento
 Legame con C1
 Legame con C3b
 Legame con C4
 Aumento del consumo diC3b
 Legame con lanafilotossina C3a e C5a
Meccanismi delle Ig e.v. che influenzano
le cellule T
Anticorpi contro la catena 硫 del recettore dei linfociti T
Anticorpi contro CD4 e CD8
Solubilizzazione di CD4 e CD8
Anticorpi contro molecole HLA
Anticorpi contro superantigeni
Anticorpi contro i recettori CCRS delle chemochine
Inibizione della maturazione delle cellule dendritiche
Inibizione dellattivazione dei linfociti T
Ig e.v. e migrazione cellulare
Modulazione della espressione delle
molecole di adesione tipo ICAM
Anticorpi contro integrine
Anticorpi contro RGD
Anticorpi contro CCRS
Effetti Fc mediati delle Ig e.v.
 Complemento
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 Citokine
 Metabolismo IgG
 IG e.v. legano C1q, C3b, e C4
  Consumo di C3b
 Blocco dei recettori Fc
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 Inibizione dei linfociti B
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e produzione NO
 Blocco dell FcRn (protettivo)
Proposto meccanismo dazione delle Igev sullimmuinit cellulare (Durandy et al
Clinical and experimental immunology 2009
CASISTICA PERSONALE
8 25
7
35
22
35
14
CIDP
M. G.
M.M.N.
G. B.
ADEM
N.M.O.
Lambert Eaton
.
CIDP ..CASISTICA PERSONALE
PAZIENTI
20 F
15M
ETA 21 78
DURATA MALATTIA 3 mesi 6
anni
TERAPIA:
CORTISONICA 19
PLASMAFERETICA 8
IMMUNOSOPPRESSIVA 5
NESSUNA 5
FOLLOW UP:
LIBERO DA TERAPIA 5
ANCORA IN TRATTAMENTO 7
TERAPIAADDITIVA 6
DROP OUT 2
ELEMENTI PROGNOSTICI FAVOREVOLI
 ETA NON AVANZATA DEL PAZIENTE
 DURATA DI MALATTIA INFERIORE A 1 ANNO
 ASSENZA DI DISCREPANZA DEL DEFICIT TRA ARTI
SUPERIORI E INFERIORI
 PREVALENTE COINVOLGIMENTO MOTORIO
 PRECOCE APPROCCIO TERAPEUTICO
..CASISTICA PERSONALE
SINDROME DI GUILLAIN BARRE
..CASISTICA PERSONALE
PAZIENTI
9 F
16 M
ETA 30 57
DURATA MALATTIA 2 gg. 1 sett.
TERAPIA:
CORTISONICA 10
PLASMAFERETICA 6
NESSUNA 9
PER I 9 PAZIENTI SONO STATI
ESEGUITI DA 2 A 3 CICLI DI
IMMUNOGLOBULINE.
IL MIGLIORAMENTO E
INIZIATO ALLA 3属 SETTIMANA
Miastenia GravisCASISTICA PERSONALE
PAZIENTI
9 F
13 M
ETA 28 69
DURATA MALATTIA 6 mesi 13 anni
TERAPIA:
PIRIDOSTIGMINA 12
PIRIDOSTIGMINA + STEROIDI + PLASMAFERESI 5
PIRIDOSTIGMINA + STEROIDI + IMMUNOSOPPRESSORI 5
TIMECTOMIZZATI 9 (4 TIMOMI, 5 IPERPLASIE)
AchR-Ab 19 +; 3
FORMA OCULARE 4
GENERALIZZATA 18
CRISI 3
NON RESPONDER A TERAPIA 6
CONSIDERAZIONI .MG
 RISPOSTA POSITIVA IN TUTTI I PAZIENTI
 DIMINUZIONE DELLE TERAPIE PREESISTENTI
 PER OGNI PAZIENTE SONO STATI EFFETTUATI 3 CICLI DI
TERAPIA INFUSIONALE CON INTERVALLI DI 28 GIORNI
 NECESSITA DI TRATTAMENTI A CADENZA SEMESTRALE
IN 5 PAZIENTI
 LANDAMENTO ANTICORPALE E RISULTATO NON
CORRELABILE
CASISTICA PERSONALE
Ann. Neurol. 2009
Pharmacokinetics of Intravenous
Immunoglobulin and Outcome in
Guillain-Barre卒 Syndrome.
K. Kuitwaard, J. de Gelder, A. P. Tio Gillen, W.
C. J. Hop.T. van Gelder, A. W. van
Toorenenbergen, P. A. van Doorn, and B. C.
Jacobs
Conclusioni
 Le immunoglobuline (IVIg),rivestono un ruolo importante nel trattamento di
molti disordini neuroimmunologici;
 Attualmente molti degli effetti terapeutici delle immunoglobuline sono ascrivibili a
meccanismi multipli tra loro collegati;
 ll trattamento con IVIg 竪 da considerarsi di prima scelta nella sindrome di
Guillain Barr竪, CIDP, MMN
 Sicuro effetto si evidenzia nella miastenia non responder e nelle crisi
miasteniche; sono di seconda scelta per la dermatomiosite e per la stiff-person
syndrome;
 Possibili nuove indicazioni includono: la sindrome post-polio, la narcolessia, la
m. di Alzheimer, le neuropatie dolorose, alcune forme di epilessia
 Un maggiore uso di IVIg potrebbe avere un risvolto negativo sulla spesa
sanitaria ma solo nellimmediato.
 Nuove formilazioni: Ig sottocute
GRAZIE per
lattenzione !
Dipartimento di Scienze Neurologiche
Universit degli Studi "Sapienza di Roma

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Neuropatie periferiche

  • 1. Neuropatie periferiche: S. di Guillain Barr竪, Neuropatia multifocale motoria, CIDP, Miastenia Gravis. Immunomodulazione e terapia con immunoglobuline Ada Francia Universit Sapienza di Roma
  • 4. Autoreactive T-lymphocytes are activated by APCs in the systemic immune compartment; these activated neuritogenic lymphocytes cross the BNB in order to enter the PNS. Within the PNS, T cells activate macrophages that enhance phagocytic activity, production of cytokines, the release of toxic mediators and proinflammatory cytokines, propagating demyelination and axonal loss. The termination of the inflammatory response is mediated, in part,by macrophages by the induction of T-cell apoptosis and the release of anti-inflammatory cytokines. APC, antigen-presenting cells; BNB, bloodnerve barrier; PNS, peripheral nervous system
  • 5. Uso di Ig e.v. nelle malattie neurologiche Malattie Classe di evidenza Sindrome di Guillain-Barr竪 I CIDP Trattamenti acuti I Trattamenti cronici III MMN I Polineuropatie con MGUS IgM I IgG/IgA III Miastenia grave Crisi miasteniche I Trattamenti cronici IV Miosite Dermatomiosite I Polimiosite III/IV Corpi inclusi I Sindrome di Stiff-person I Neuromiotonia III/IV Sindromi Paraneoplastiche Sindrome di Lambert-Eaton II Encefaliti limbiche / Polineuropatie / degenerazione cerebellare subacuta III/IV Sclerosi Multipla R-R I S P I P P Remielinizzazione I
  • 6. Guillain-Barr竪 Polineuropatia acuta demielinizzante immunomediata 10-35% dei pazienti respirazione assistita 5-10% inabilit permanente
  • 7. Guillain-Barr竪 Prima descrizione 1916 AIDP AMAN AMSAN acuta sensitiva acuta pandisautonomica s.di Fisher
  • 8. Guillain Barr竪 Epidemiologia 1.2-1.9/100-000 in Europa; 0.6-4/100.00 nel mondo; 2/3 dei casi seguono ad infezioni (Mycoplasma pneumoniae, Citomegalovirus, Campylobacter),vacccinazioni Incidenza di interventi chirurgici e traumatismi .
  • 10. Anticorpi correlati (AIDP) Sconosciuto (AMSAN) GM1, GM1b, GD1a (AMAN) GM1, GM1b, GD1a, GalNac-GD1a Neuronopatia acuta sensitiva GD1b Pandisautonomia acuta ? Sindrome di Fisher GQ1b, GT1a Overlap Sindrome di Fisher / Guillain-Barr辿- GQ1b, GM1, GM1b, GD1a, GalNac-GD1a
  • 11. Guillain Barr竪 diagnosi Clinica Liquorale Neurofisiologica Differenziale
  • 12. Guillain Barr竪- terapia Immunomodulante : cortisonici plasmaferesi + Immunoglobuline e.v. Perch辿 ?
  • 13. .Perche Minore effetto sulla tossicit degli anticorpi antiganglioside; Attivazione del complemento; Inibizione dellazione depurativa dei macrofagi; Inibizione del processo di remielinizzazione
  • 14. Miastenia gravis 1672 prima descrizione; 1960 prime terapie (cortisonici, immunosoppressivi); 1970 Plasmaferesi; Anni 80 immunoglobuline e.v.
  • 15. Miastenia gravis clinica Disordine autoimmune della giunzione neuromuscolare. AchR positivo, antiMuskpositivo, sieronegativo. Importanza del timo. Decorso variabile.
  • 16. Miastenia gravis diagnosi Clinica; Sierologica; Neurofisiologica; Radiologica.
  • 19. Crisi miastenica Acuta , grave compromissione della funzionalit respiratoria che richiede trattamento terapeutico intensivo. Terapia aferetica; Terapia con Immunoglobuline endovena
  • 20. Poliradicoloneuropatia infiammatoria demielinizzante cronica (CIDP) Malattia immuno mediata prevalenza 1-2/100.000 adulti Andamento: progressivo recidivante Sintomi :80% motori e sensitivi 20% solo motori <1% solo sensitivi Diagnosi differenziale:
  • 21. Meccanismi eziopatogenetici non chiari: Attivazione delle cellule T ( Pollard, 2002). Anticorpi diretti contro proteine meiliniche (Allen et al., 2005). Studi hanno mostrato presenza di cellule T regolatorie nei nellendonervio di nervi colpiti (Illes et al., 2000; Hayday and Tigelaar, 2003). Possibili meccanismi dazione delle immunoglobuline: Inibizione produzione anticorpi Neutralizzazione anticorpi patogeni Diminuzione della citotossicit anticorpo dipendentente attraverso il blocco del recettore Fc sui macrofagi
  • 22. Criteri Diagnostici CRITERI CLINICI INDISPENSABILI 1. ipostenia simmetrica prossimale ai 4 arti per almeno 2 mesi 2. deficit sensitivi meno importanti 3. ipo/areflessia profonda 4. talvolta coinvolgimento dei nervi cranici 5. decorso cronico o remissioni e ricadute. DIAGNOSI LABORATORISTICA 1. Presenza, nel LIQUOR, di dissociazione albumino-citologica. EMG 1. VdC rallentate 2. Blocchi di conduzione 3. Aumento delle latenze distali
  • 24. Evidenza nei trials : (The cochrane Library 2009, Issue 4) miglioramento della disabilit dopo infusione di IVIg almeno per 2 -6 settimane rispetto al placebo similare efficacia rispetto a plasmaferesi e prednisolone x os , ma in alcuni studi benefici IVIg per 24 ed anche 48 settimane CIDP
  • 25. NEUROPATIA MOTORIA MULTIFOCALE (MMN) Nel 1985, Parry e Clarke hanno studiato la conduzione nervosa in 2 pazienti con una sindrome del secondo motoneurone caratterizzata da una perdita di forza progressiva, asimmetrica e distale senza disturbi sensitivi e hanno rinvenuto, allo studio elettrofisiologico, la presenza di blocchi di conduzione motoria. Subito dopo sono stati descritti altri casi con caratteristiche cliniche e neurofisiologiche simili. E caratterizzata clinicamente da: Debolezza lentamente progressiva e asimmetrica prevalentemente distale ,AASS>AAII (dorsiflessione polso e piede, ridotta prensione); Crampi muscolari, fascicolazioni in 2/3 dei pazienti; Riduzione dei riflessi osteo-tendinei. Atrofia muscolare che si sviluppa gradualmente negli anni. Paralisi unilatarale o bilaterale del nervo frenico pu嘆 insorgere anche allesordio. Raro coinvolgimento dei nervi cranici Assenza di disturbi sensitivi. Maschi:femmine:2,6 Et media desordio: 40 anni (range 20-70 aa) con insorgenza nell80% tra i 20 e i 50 aa Prevalenza: 1-2/100.000
  • 27. DIAGNOSI DIFFERENZIALE Jan-Thies H Van Asseldonk, Hessel Franssen, Renske M Van den Berg-Vos, John H J Wokke, Leonard H Van den Berg Lancet Neurol 2005; 4: 30919
  • 28. DIAGNOSI NEUROFISIOLOGIA: Caratteristica presenza di blocchi di conduzione. Anche se La degenerazione assonale e lentit del blocco di conduzione sono in relazione con il grado e la reversibilit del deficit di forza. Latrofia muscolare, la bassa ampiezza del CMAP a livello distale, i patterns di denervazione e di reinnervazione rappresentano elementi elettromiografici tipici in pazienti con MMN, anche in quelli con breve durata di malattia. LABORATORIO: elevati titoli di IgM contro il Ganglioside GM1nel 50% dei casi (range 22- 85%) Positivit anche in altre patologie del secondo motoneurone, SLA, CIDP e in soggetti sani suggerendo sensibilit e specificit limitate Ma in patologie diverse da MMN titoli anticorpali bassi Una metanalisi suggerisce che la probabilit di diagnosi di MMN in presenza di clinica congrua e positivit di IgM anti GM1 sale dal 20% al 50-85% NEUROIMAGING : MRI potrebbe aiutare a differenziare MMN da altre patologie del secondo motoneurone; iperintensit di segnale in T2 nel 4050% dei pazienti con MMN.
  • 29. Patofisiologia BIOPSIA: Pochi studi effettuati dimostrano maggiore coinvolgimento assonale. Sporadici infiltrati infiammatori rispetto alla CIDP (meccanismo patogenetico diverso). Alcuni quadri mostrano sia degenerazione assonale che demielinizzazione. IMMUNOPATOLOGIA: La positiva risposta a terapie, il riscontro di IgM anti GM1, lespressione di tale ganglioside a livello assonale e della membrana mielinica suggeriscono un possibile ruolo eziopatogenetico delle IgM anti GM1. Il coinvolgimento selettivo delle fibre motorie potrebbe essere dovuto a differenze nella composizione e distribuzione del ganglioside tra le fibre motorie e sensitive. In alcuni studi eseguiti su animali da esperimento, e stata dimostrata sia la demielinizzazione anticorpo-mediata che il blocco dei canali del sodio voltaggio dipendenti a livello dei nodi di Ranvier. Ma i siti di legame degli anti GM1 e i canali del sodio non sono colocalizzati. Inoltre, nelluomo IgM anti-GM1 modulano lomeostasi intracellulare del calcio , probabilmete per attivazione di canali di tipo L presenti anche nelle fibre motorie. Non 竪 dimostrato lassoluto ruolo patogenetico di tali anticorpi (possibili altri fattori)
  • 30. Il meccanismo che sottende alla distruzione dellassone nella MMN e alla generazione dei blocchi di conduzione non 竪 ancora completamente chiarito. Dubbia permane, inoltre, la loro interdipendenza. Alcuni studi hanno ipotizzato e confermato lesistenza di un meccanismo etiopatogenetico comune che causi il blocco di conduzione in alcuni assoni e la degenerazione assonale in altri. Tali studi dimostrano, infatti, che gli anticorpi anti-GM1 che si legano ad alcuni epitopi presenti a livello dellassolemma nodale e della mielina paranodale determinano sia il blocco di conduzione che la degenerazione assonale, mentre il loro legame ad epitopi dei motoneuroni spinali determinerebbe soltanto la perdita dellassone.
  • 31. TERAPIA Ig ev TERAPIA DI PRIMA SCELTA! da 0.4 g/kg a settimana fino a 12 g/kg per 2-5 gg al mese o in fase di ricaduta o immediatamente prima, di solito dopo 3-8 settimane. durata dellefficacia: alcune settimane necessit di terapia di mantenimento nella maggiorparte dei casi Riduzione dellefficacia dopo un lungo periodo di trattamento Necessari studi di efficacia sui trattamenti a lungo termine e standardizzazione delle dosi
  • 32. Possibili meccanismi dazione delle Ig ev Modulazione di autoanticorpi specifici Inibizione dellattivazione del complemento e della formazione del MAC Modulazione dei ricettori Fc Soppressione di citochine e molecole di adesione Modulazione delle funzioni cellule-T Interferenza con il riconoscimento di antigeni Possibile effetto sulla remielinizzazione MG, LEMS, SPS, DM, GBS, CIDP, MG GBS, CIDP Miopatie infiammatorie, neuropatie demielinizzanti, MG GBS, CDP, Miopatie infiammatorie GBS, CDP
  • 33. Effetti delle Ig e.v. sui linfociti B e anticorpi Anti-idiotipo contro le membrane recettori di cellule B Fc-mediato con inibizione di anticorpi produttori di Cellule B Anticorpi anti-CD 5 diretti contro un sottoinsieme di cellule B Interferenza con la differenziazione dei linfociti B Inibizione della produzione di IL-6 necessaria alla secrezione di anticorpi dalle plasmacellule Induzione di apoptosi dei linfociti B Neutralizzazione degli auto-anticorpi anti-idiotipo mediata Aumento del catabolismo di anticorpi attraverso lFcRn intracellulare
  • 34. Effetti delle Ig e.v. sul Complemento Legame con C1 Legame con C3b Legame con C4 Aumento del consumo diC3b Legame con lanafilotossina C3a e C5a
  • 35. Meccanismi delle Ig e.v. che influenzano le cellule T Anticorpi contro la catena 硫 del recettore dei linfociti T Anticorpi contro CD4 e CD8 Solubilizzazione di CD4 e CD8 Anticorpi contro molecole HLA Anticorpi contro superantigeni Anticorpi contro i recettori CCRS delle chemochine Inibizione della maturazione delle cellule dendritiche Inibizione dellattivazione dei linfociti T
  • 36. Ig e.v. e migrazione cellulare Modulazione della espressione delle molecole di adesione tipo ICAM Anticorpi contro integrine Anticorpi contro RGD Anticorpi contro CCRS
  • 37. Effetti Fc mediati delle Ig e.v. Complemento Fagociti Citokine Metabolismo IgG IG e.v. legano C1q, C3b, e C4 Consumo di C3b Blocco dei recettori Fc Induzione dellespressione dei recettori inibitori Fc粒IIB Inibizione dei linfociti B Induzione della secrezione di citochine e produzione NO Blocco dell FcRn (protettivo)
  • 38. Proposto meccanismo dazione delle Igev sullimmuinit cellulare (Durandy et al Clinical and experimental immunology 2009
  • 39. CASISTICA PERSONALE 8 25 7 35 22 35 14 CIDP M. G. M.M.N. G. B. ADEM N.M.O. Lambert Eaton .
  • 40. CIDP ..CASISTICA PERSONALE PAZIENTI 20 F 15M ETA 21 78 DURATA MALATTIA 3 mesi 6 anni TERAPIA: CORTISONICA 19 PLASMAFERETICA 8 IMMUNOSOPPRESSIVA 5 NESSUNA 5 FOLLOW UP: LIBERO DA TERAPIA 5 ANCORA IN TRATTAMENTO 7 TERAPIAADDITIVA 6 DROP OUT 2
  • 41. ELEMENTI PROGNOSTICI FAVOREVOLI ETA NON AVANZATA DEL PAZIENTE DURATA DI MALATTIA INFERIORE A 1 ANNO ASSENZA DI DISCREPANZA DEL DEFICIT TRA ARTI SUPERIORI E INFERIORI PREVALENTE COINVOLGIMENTO MOTORIO PRECOCE APPROCCIO TERAPEUTICO ..CASISTICA PERSONALE
  • 42. SINDROME DI GUILLAIN BARRE ..CASISTICA PERSONALE PAZIENTI 9 F 16 M ETA 30 57 DURATA MALATTIA 2 gg. 1 sett. TERAPIA: CORTISONICA 10 PLASMAFERETICA 6 NESSUNA 9 PER I 9 PAZIENTI SONO STATI ESEGUITI DA 2 A 3 CICLI DI IMMUNOGLOBULINE. IL MIGLIORAMENTO E INIZIATO ALLA 3属 SETTIMANA
  • 43. Miastenia GravisCASISTICA PERSONALE PAZIENTI 9 F 13 M ETA 28 69 DURATA MALATTIA 6 mesi 13 anni TERAPIA: PIRIDOSTIGMINA 12 PIRIDOSTIGMINA + STEROIDI + PLASMAFERESI 5 PIRIDOSTIGMINA + STEROIDI + IMMUNOSOPPRESSORI 5 TIMECTOMIZZATI 9 (4 TIMOMI, 5 IPERPLASIE) AchR-Ab 19 +; 3 FORMA OCULARE 4 GENERALIZZATA 18 CRISI 3 NON RESPONDER A TERAPIA 6
  • 44. CONSIDERAZIONI .MG RISPOSTA POSITIVA IN TUTTI I PAZIENTI DIMINUZIONE DELLE TERAPIE PREESISTENTI PER OGNI PAZIENTE SONO STATI EFFETTUATI 3 CICLI DI TERAPIA INFUSIONALE CON INTERVALLI DI 28 GIORNI NECESSITA DI TRATTAMENTI A CADENZA SEMESTRALE IN 5 PAZIENTI LANDAMENTO ANTICORPALE E RISULTATO NON CORRELABILE CASISTICA PERSONALE
  • 45. Ann. Neurol. 2009 Pharmacokinetics of Intravenous Immunoglobulin and Outcome in Guillain-Barre卒 Syndrome. K. Kuitwaard, J. de Gelder, A. P. Tio Gillen, W. C. J. Hop.T. van Gelder, A. W. van Toorenenbergen, P. A. van Doorn, and B. C. Jacobs
  • 46. Conclusioni Le immunoglobuline (IVIg),rivestono un ruolo importante nel trattamento di molti disordini neuroimmunologici; Attualmente molti degli effetti terapeutici delle immunoglobuline sono ascrivibili a meccanismi multipli tra loro collegati; ll trattamento con IVIg 竪 da considerarsi di prima scelta nella sindrome di Guillain Barr竪, CIDP, MMN Sicuro effetto si evidenzia nella miastenia non responder e nelle crisi miasteniche; sono di seconda scelta per la dermatomiosite e per la stiff-person syndrome; Possibili nuove indicazioni includono: la sindrome post-polio, la narcolessia, la m. di Alzheimer, le neuropatie dolorose, alcune forme di epilessia Un maggiore uso di IVIg potrebbe avere un risvolto negativo sulla spesa sanitaria ma solo nellimmediato. Nuove formilazioni: Ig sottocute
  • 47. GRAZIE per lattenzione ! Dipartimento di Scienze Neurologiche Universit degli Studi "Sapienza di Roma