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Occorrente per fare le uova sode: Due uova di gallina Due pacchetti di uova di quaglia
Per decorare: Una carota, 4 Chiodi di garofano Semi di papavero Per farcire: Tonno sott’olio maionese
Mettiamo a bollire in acqua fredda le uova di gallina e,  a parte, le uova di quaglia.
Conserviamo le scatole di confezione delle quaglie perché sono perfettamente sagomate e, opportunamente lavate, sono perfette per farci gli ovetti di cioccolato!
Per la cottura calcoliamo 8 minuti “dal bollo” per le uova di gallina, e 5-6 minuti per le uova di quaglia. Poi le metteremo sotto l’acqua corrente per raffreddarle e sgusciarle.
Decoriamo ora le uova di gallina: la cresta è ricavata da mezza fettina di carota - prima scottata in acqua bollente per mantenere il colore brillante -“spizzettata” e infilata in una piccola incisione sull’albume; il becco è un triangolino di carota e gli occhietti li facciamo con due chiodi di garofano.
Ecco qui i genitori, sorveglianti della futura nidiata! Già sappiamo che sarà una famiglia numerosa!
Infatti, eccoli qui! La crestina e becco sono sempre ricavati dalla carota e gli occhietti li facciamo  coi semi di papavero.
Ma che bella nidiata di pulcini!
Restiamo in tema-uova accostando due candele
Vogliamo esagerare? Ma si!  Poniamo il tutto al centro del tavolo, all’ombra dell’alberello di Pasqua!
le uova sode appartengono alla tradizione pasquale ma poi, assieme  alle prelibatezze del pranzo festivo, raramente si consumano; perciò, ecco qui un’ottima variante-proposta di farcitura.
Tagliamo le uova a metà e le svuotiamo del tuorlo rassodato
Mettiamo in un piatto il tuorlo, il tonno scolato dall’olio di conservazione e un cucchiaio di maionese poi, con la punta  della forchetta, amalgamiamo il tutto.
Con questa farcitura riempiamo nuovamente gli albumi rassodati; possiamo ricomporli o lasciarli a metà, con l’aggiunta di un cappero se vi piace, o di un’oliva.
Ma anche così vi assicuro che è un buon antipasto. La farcitura è ottima anche spalmata su un crostino!
Con lo stesso ripieno si può condire la pasta fredda; ma suggerisco l’utilizzo di queste uova anche come accompagnamento all’insa-lata di finocchi, arancia e olive nere. Una volta assaggiate non si butteranno di certo! Realizzazione, fotografie e testo: [email_address]

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Nidiata di uova sode

  • 1.
  • 2. Occorrente per fare le uova sode: Due uova di gallina Due pacchetti di uova di quaglia
  • 3. Per decorare: Una carota, 4 Chiodi di garofano Semi di papavero Per farcire: Tonno sott’olio maionese
  • 4. Mettiamo a bollire in acqua fredda le uova di gallina e, a parte, le uova di quaglia.
  • 5. Conserviamo le scatole di confezione delle quaglie perché sono perfettamente sagomate e, opportunamente lavate, sono perfette per farci gli ovetti di cioccolato!
  • 6. Per la cottura calcoliamo 8 minuti “dal bollo” per le uova di gallina, e 5-6 minuti per le uova di quaglia. Poi le metteremo sotto l’acqua corrente per raffreddarle e sgusciarle.
  • 7. Decoriamo ora le uova di gallina: la cresta è ricavata da mezza fettina di carota - prima scottata in acqua bollente per mantenere il colore brillante -“spizzettata” e infilata in una piccola incisione sull’albume; il becco è un triangolino di carota e gli occhietti li facciamo con due chiodi di garofano.
  • 8. Ecco qui i genitori, sorveglianti della futura nidiata! Già sappiamo che sarà una famiglia numerosa!
  • 9. Infatti, eccoli qui! La crestina e becco sono sempre ricavati dalla carota e gli occhietti li facciamo coi semi di papavero.
  • 10. Ma che bella nidiata di pulcini!
  • 11. Restiamo in tema-uova accostando due candele
  • 12. Vogliamo esagerare? Ma si! Poniamo il tutto al centro del tavolo, all’ombra dell’alberello di Pasqua!
  • 13. le uova sode appartengono alla tradizione pasquale ma poi, assieme alle prelibatezze del pranzo festivo, raramente si consumano; perciò, ecco qui un’ottima variante-proposta di farcitura.
  • 14. Tagliamo le uova a metà e le svuotiamo del tuorlo rassodato
  • 15. Mettiamo in un piatto il tuorlo, il tonno scolato dall’olio di conservazione e un cucchiaio di maionese poi, con la punta della forchetta, amalgamiamo il tutto.
  • 16. Con questa farcitura riempiamo nuovamente gli albumi rassodati; possiamo ricomporli o lasciarli a metà, con l’aggiunta di un cappero se vi piace, o di un’oliva.
  • 17. Ma anche così vi assicuro che è un buon antipasto. La farcitura è ottima anche spalmata su un crostino!
  • 18. Con lo stesso ripieno si può condire la pasta fredda; ma suggerisco l’utilizzo di queste uova anche come accompagnamento all’insa-lata di finocchi, arancia e olive nere. Una volta assaggiate non si butteranno di certo! Realizzazione, fotografie e testo: [email_address]