際際滷

際際滷Share a Scribd company logo
Normalizzare per condividere.
Esigenze di ricerca, reperimento e catalogazione flessibile
Fabio Venuda
Milano
Archivio Storico Civico
e Biblioteca Trivulziana
26 novembre 2015
Dati, informazioni, conoscenza
 dato
 un singolo elemento informativo: il nome di un file, la data di
edizione, il titolo di un libro ...
 informazione
 un insieme di dati collocato in un contesto di riferimento: la
voce di unenciplodedia, una notizia bibliografica (insieme di
dati)
 conoscenza
 il saper usare e produrre informazioni: saperle selezionare e
valutare, il saperle gestire e utilizzare per produrre nuove
informazioni, ad esempio per un lavoro di ricerca, per scrivere
un libro o una tesi
I Metadati
 Termine e uso sembrano non
chiari e destinati ai tecnici
 In realt sono molto comuni
e vengono usati ogni giorno
 Anche ora
- Le informazioni sulla giornata di
studi... non sono la giornata
 Differenti tipi di metadati
- Descrittivi ... il vostro nome
 Che consentono di navigare nello
spazio fisico ...
 Prendere delle decisioni ...
 se venire o no alla giornata di studi
 se girare a sinistra per prendere il
Traghetto o entrare nel parcheggio
I Metadati
 Nel mondo fisico
per oggetti fisici
 Ma
particolarmente
importanti per le
risorse digitali e
online ... che
usiamo ogni
giorno
 Foto digitali
Cosa sono ...
 Dati che descrivono altri dati
 Informazioni strutturate o meno che
 Descrivono
 Spiegano
 Localizzano
 Permettono di reperire, identificare, usare o gestire una risorsa
fisica o informativa, analogica o digitale (NISO, 2004)
 Metadati differenti, per usi differenti, per differenti
comunit
 ICOM  Geografici  Biblioteche digitali -
 Oggi vengono riferiti a dati e informazioni leggibili dai
computer, oppure per registrazioni che descrivono ERs
Metadati per descrivere, organizzare, gestire
 Descrittivi
 descrivono una risorsa allo scopo di trovarla e identificarla,
selezionarla,ottenerla, navigarla ...
 descrizione e accessi, abstract
 Strutturali
 indicano come oggetti compositi vadano organizzati e rimessi
insieme
 le pagine di un libro in una biblioteca digitale
 Gestionali - Amministrativi
 danno informazioni su come gestire una risorsa
 quando e come 竪 stata creata, tipo di file,
 hanno diversi sottoinsiemi
 I due pi湛 comuni
 Gestione dei diritti (Rights management metadata)
 Conservazione (Preservation Metadata)
Motori di ricerca e metadati
 Motori di ricerca
 Trovano le informazioni indicizzando pi湛 o
meno automaticamente i documenti presenti in
rete
 Catturando e analizzando le pagine Web
presenti in Rete (Harvesting) con degli spider
 Estraendo e indicizzando le parole signifcative
presenti nel documento
 Oppure interpretando le parole gi inserite nel
documento (MetaTag) che ne descrivono il
contenuto
 Pi湛 precise sono le parole inserite, maggiore 竪
la precisione delle informazioni recuperate
Motori di ricerca e metadati
 MetaTag
 Informazioni sul documento e
sulle sue cratteristiche per poterlo
 Trovare, Identificare e Ottenere
(come una scheda di catalogo)
 HTML
 Prevede degli elementi descrittivi
nellintestazione <HEAD> della
pagina web
<head>
<meta name="description" content="Free Web tutorials">
<meta name="keywords" content="HTML,CSS,JavaScript">
<meta name="author" content="Hege Refsnes">
</head>
<body>
Dublin Core
 1995 a Dublin (Ohio) Workshop tra NCSA e OCLC
 15 semplici elementi per consentire allautore o
alleditore di un oggetto digitale di
 Fornire una descrizione corretta e completa delloggetto
 Integrata nelloggetto stesso
 Senza conoscere regole di catalogazione
Creatore
Creatore sec.
Editore
Diritti
Data
Formato
Lingua
Identificatore
Contenuto Responsabilt Manifestazione
Titolo
Soggetto
Descrizione
Copertura
Fonte
Relazione
Tipo di risorsa
In realt
 I metadati sono utilizzati da sempre
 lista dei rotoli manoscritti conservati nelle capsae
 le informazioni registrate nei tituli
 bibliografie
 Considerati dati su altri dati
 dati che informano su altri dati
 dati che descrivono altri dati
 che consentono di trovare
usare gestire altri dati o risorse ...
Metadati descrittivi nellambito bibliotecario
 Indicano qualsiasi schema per la descrizione delle risorse
 Sono applicati a qualsiasi tipo di oggetto digitale o non
digitale
 La catalogazione 竪 una forma di Metadati
 Le informazioni che tradizionalmente i bibliotecari
utilizzano nei cataloghi
Metadati nellambito bibliotecario
Metadati descrittivi nellambito bibliotecario
Sistema di metadati
Bisogno di normalizzazione
Charles C. Jewett (1816-1868)
Smithsonian & Boston Public Libra
1851
1876  Melvil Dewey e A.L.A.
1851-1931
Amherst College
束nothing can be more annoying than to
do work which one knows is done by
others over and over in all our libraries,
and which might be done once for all損
Otis Hall Robinson (1835-1912), Rochester
University Librarian
La prima conferenza e la Cooperative cataloguing
 Come riprodurre le schede
 Come farle arrivare alle biblioteche americane
 Quale istituzione avrebbe dovuto farsene carico
Come riprodurre ...
 Eliotipia alla Boston Public Library
 Inchiostro tannico
 Stampa di 70.000 schede anno
(1831-1897)
Boston PL 
Harvard libraries 
1. ALA president
La prima conferenza e la Cooperative cataloguing
 Come far arrivare le schede alle biblioteche  PW 1878
Il bisogno di normalizzare: il Co-operative
Committee e il Library Bureau
 8 report tra 1877-78
 Normalizzazione
delle schede,
cataloghi, etichette
e scaffali
Normalizzare:
le regole
 Panizzi 1841
 Jewett 1952
 Cutter 1876
 Dewey 1877
束is to know how the title
are to be prepared損
catalogazione centralizzata
 A.L.A. 1878
 A.L.A. 1941-
1949
 LoC 1901 servizio
distribuzione schede
E i formati? Hermann Hollerith (1860 1929)
 Columbia Univ.
 US census 1880
 Quesiti
156 (1870) 13.010 (1880)
 US census 1890
 ...
 1889 tabulating machine
Scheda perforata di Hollerith a 288 posizioni:
12 verticali per 24 orizzontali
Pantografo
Spazzola di lettura
Normalizzare per condividere. Esigenze di ricerca, reperimento e catalogazione flessibile
1934
Herman
Hollerith
Tabulating
Machine
Dal 1924
NY State Library - 1956
Book catalog
at Stanford Univ. 1966
FerUT  1952 UoToronto
ONULP  Univ. Toronto 1963
I formati di scambio dei dati bibliografici
 Dal 1876 USA record-sharing environment
 Spinta per la normalizzazione dei formati
 Focus Automazione LoC  potenziare la
circolazione delle schede
 Library of Congress  1964 Henriette Avram
MARC project  MARC II 1967-68 ...
 IFLA  1973  ISBD (M)
 IFLA  1974 - Universal Bibliographic Control
 IFLA  1977 - UNIMARC
E i manoscritti?
Descrizione
Ricerca Scientifica in
ambito storico, bibliografico,
filologico, storico-artistico,
paleografico, archeologico 
necessariamente fluida  di
un oggetto unico
FRBR  Functional Requirements for
Bibliographic Records  Entity Relationship - 1998
 Circolazione dei dati catalografici
 Ridurre i costi della catalogazione
 Uniformit e coerenza nelle scelte catalografiche
 FRBR
 Semplificare la catalogazione
 Livello minimo di elementi per record bibliografico
 Punto di vista di chi utilizza i record
 Ampliare la condivisione allesterno delle biblioteche
FRBR ER
 Modello Entity Relationship
 Fornisce una visione statica delle collezioni
 Come prodotti nello stato in cui si trovano al momento della
descrizione
 Non considera esplicitamente i processi produttivi
 Non considera eventi subiti da quando sono stati creati
 Materiale librario, un conglomerato di 4 strati distinti:
 Opera  Espressione  ed Esemplari che appartengono alla
stessa Edizione (Manifestazione)
(Patrick Le Boeuf BNF)
CIDOC-CRM  1996
Comitato Internazionale per la Documentazione  Conceptual
Reference Model
 Realizzato per la rappresentazione di oggetti
museali
 Visione dinamica degli oggetti
 Considera gli eventi subiti da quando sono creati a
quando vengono distrutti
 Al centro del modello la nozione di fenomeno
temporale (Temporal entities)
 Contestualizzazione storica
 Da dove proviene
 Quando 竪 stato creato
 Quali modificazioni ha subito e quando
 Cosa ha determinato le sue caratteristiche attuali
 80 classi e pi湛 di 130 propriet
FRBRoo - object oriented
 IFLA e ICOM-CIDOC - 2003  International Working Group
on FRBR/CIDOC-CRM Harmonisation
 Mantiene la distinzione fra Opera ed Espressione, e fra
Manifestazione e Item
 Espressa per嘆 nello stesso formalismo del CIDOC-CRM
 Mantiene le nozioni Temporali e di Evento di CIDOC-CRM
 Pi湛 adatto per la descrizione di documenti unici e rari
conservati nelle biblioteche
 Rende possibile registrare la storia dei documenti
 Chiarisce la questione Manifestazione e Item per documenti unici
FRBRoo  object oriented
 Dichiara due strutture distinte
 Documenti unici
 Documenti prodotti in n esemplari
 Manoscritto come unistanza di una
Manifestation singleton
 Item non menzionato in questa classe
 Per le opere in n esemplari
 Struttura simile a FRBRer  W E M I
Catalogazione flessibile
Library linked data
vi ringrazio per lattenzione
fabio.venuda@unimi.it

More Related Content

Normalizzare per condividere. Esigenze di ricerca, reperimento e catalogazione flessibile

  • 1. Normalizzare per condividere. Esigenze di ricerca, reperimento e catalogazione flessibile Fabio Venuda Milano Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana 26 novembre 2015
  • 2. Dati, informazioni, conoscenza dato un singolo elemento informativo: il nome di un file, la data di edizione, il titolo di un libro ... informazione un insieme di dati collocato in un contesto di riferimento: la voce di unenciplodedia, una notizia bibliografica (insieme di dati) conoscenza il saper usare e produrre informazioni: saperle selezionare e valutare, il saperle gestire e utilizzare per produrre nuove informazioni, ad esempio per un lavoro di ricerca, per scrivere un libro o una tesi
  • 3. I Metadati Termine e uso sembrano non chiari e destinati ai tecnici In realt sono molto comuni e vengono usati ogni giorno Anche ora - Le informazioni sulla giornata di studi... non sono la giornata Differenti tipi di metadati - Descrittivi ... il vostro nome Che consentono di navigare nello spazio fisico ... Prendere delle decisioni ... se venire o no alla giornata di studi se girare a sinistra per prendere il Traghetto o entrare nel parcheggio
  • 4. I Metadati Nel mondo fisico per oggetti fisici Ma particolarmente importanti per le risorse digitali e online ... che usiamo ogni giorno Foto digitali
  • 5. Cosa sono ... Dati che descrivono altri dati Informazioni strutturate o meno che Descrivono Spiegano Localizzano Permettono di reperire, identificare, usare o gestire una risorsa fisica o informativa, analogica o digitale (NISO, 2004) Metadati differenti, per usi differenti, per differenti comunit ICOM Geografici Biblioteche digitali - Oggi vengono riferiti a dati e informazioni leggibili dai computer, oppure per registrazioni che descrivono ERs
  • 6. Metadati per descrivere, organizzare, gestire Descrittivi descrivono una risorsa allo scopo di trovarla e identificarla, selezionarla,ottenerla, navigarla ... descrizione e accessi, abstract Strutturali indicano come oggetti compositi vadano organizzati e rimessi insieme le pagine di un libro in una biblioteca digitale Gestionali - Amministrativi danno informazioni su come gestire una risorsa quando e come 竪 stata creata, tipo di file, hanno diversi sottoinsiemi I due pi湛 comuni Gestione dei diritti (Rights management metadata) Conservazione (Preservation Metadata)
  • 7. Motori di ricerca e metadati Motori di ricerca Trovano le informazioni indicizzando pi湛 o meno automaticamente i documenti presenti in rete Catturando e analizzando le pagine Web presenti in Rete (Harvesting) con degli spider Estraendo e indicizzando le parole signifcative presenti nel documento Oppure interpretando le parole gi inserite nel documento (MetaTag) che ne descrivono il contenuto Pi湛 precise sono le parole inserite, maggiore 竪 la precisione delle informazioni recuperate
  • 8. Motori di ricerca e metadati MetaTag Informazioni sul documento e sulle sue cratteristiche per poterlo Trovare, Identificare e Ottenere (come una scheda di catalogo) HTML Prevede degli elementi descrittivi nellintestazione <HEAD> della pagina web <head> <meta name="description" content="Free Web tutorials"> <meta name="keywords" content="HTML,CSS,JavaScript"> <meta name="author" content="Hege Refsnes"> </head> <body>
  • 9. Dublin Core 1995 a Dublin (Ohio) Workshop tra NCSA e OCLC 15 semplici elementi per consentire allautore o alleditore di un oggetto digitale di Fornire una descrizione corretta e completa delloggetto Integrata nelloggetto stesso Senza conoscere regole di catalogazione Creatore Creatore sec. Editore Diritti Data Formato Lingua Identificatore Contenuto Responsabilt Manifestazione Titolo Soggetto Descrizione Copertura Fonte Relazione Tipo di risorsa
  • 10. In realt I metadati sono utilizzati da sempre lista dei rotoli manoscritti conservati nelle capsae le informazioni registrate nei tituli bibliografie Considerati dati su altri dati dati che informano su altri dati dati che descrivono altri dati che consentono di trovare usare gestire altri dati o risorse ...
  • 11. Metadati descrittivi nellambito bibliotecario Indicano qualsiasi schema per la descrizione delle risorse Sono applicati a qualsiasi tipo di oggetto digitale o non digitale La catalogazione 竪 una forma di Metadati Le informazioni che tradizionalmente i bibliotecari utilizzano nei cataloghi Metadati nellambito bibliotecario
  • 12. Metadati descrittivi nellambito bibliotecario Sistema di metadati
  • 13. Bisogno di normalizzazione Charles C. Jewett (1816-1868) Smithsonian & Boston Public Libra 1851
  • 14. 1876 Melvil Dewey e A.L.A. 1851-1931 Amherst College 束nothing can be more annoying than to do work which one knows is done by others over and over in all our libraries, and which might be done once for all損 Otis Hall Robinson (1835-1912), Rochester University Librarian
  • 15. La prima conferenza e la Cooperative cataloguing Come riprodurre le schede Come farle arrivare alle biblioteche americane Quale istituzione avrebbe dovuto farsene carico Come riprodurre ... Eliotipia alla Boston Public Library Inchiostro tannico Stampa di 70.000 schede anno (1831-1897) Boston PL Harvard libraries 1. ALA president
  • 16. La prima conferenza e la Cooperative cataloguing Come far arrivare le schede alle biblioteche PW 1878
  • 17. Il bisogno di normalizzare: il Co-operative Committee e il Library Bureau 8 report tra 1877-78 Normalizzazione delle schede, cataloghi, etichette e scaffali
  • 18. Normalizzare: le regole Panizzi 1841 Jewett 1952 Cutter 1876 Dewey 1877 束is to know how the title are to be prepared損 catalogazione centralizzata A.L.A. 1878 A.L.A. 1941- 1949 LoC 1901 servizio distribuzione schede
  • 19. E i formati? Hermann Hollerith (1860 1929) Columbia Univ. US census 1880 Quesiti 156 (1870) 13.010 (1880) US census 1890 ... 1889 tabulating machine
  • 20. Scheda perforata di Hollerith a 288 posizioni: 12 verticali per 24 orizzontali
  • 27. FerUT 1952 UoToronto
  • 28. ONULP Univ. Toronto 1963
  • 29. I formati di scambio dei dati bibliografici Dal 1876 USA record-sharing environment Spinta per la normalizzazione dei formati Focus Automazione LoC potenziare la circolazione delle schede Library of Congress 1964 Henriette Avram MARC project MARC II 1967-68 ... IFLA 1973 ISBD (M) IFLA 1974 - Universal Bibliographic Control IFLA 1977 - UNIMARC
  • 30. E i manoscritti? Descrizione Ricerca Scientifica in ambito storico, bibliografico, filologico, storico-artistico, paleografico, archeologico necessariamente fluida di un oggetto unico
  • 31. FRBR Functional Requirements for Bibliographic Records Entity Relationship - 1998 Circolazione dei dati catalografici Ridurre i costi della catalogazione Uniformit e coerenza nelle scelte catalografiche FRBR Semplificare la catalogazione Livello minimo di elementi per record bibliografico Punto di vista di chi utilizza i record Ampliare la condivisione allesterno delle biblioteche
  • 32. FRBR ER Modello Entity Relationship Fornisce una visione statica delle collezioni Come prodotti nello stato in cui si trovano al momento della descrizione Non considera esplicitamente i processi produttivi Non considera eventi subiti da quando sono stati creati Materiale librario, un conglomerato di 4 strati distinti: Opera Espressione ed Esemplari che appartengono alla stessa Edizione (Manifestazione) (Patrick Le Boeuf BNF)
  • 33. CIDOC-CRM 1996 Comitato Internazionale per la Documentazione Conceptual Reference Model Realizzato per la rappresentazione di oggetti museali Visione dinamica degli oggetti Considera gli eventi subiti da quando sono creati a quando vengono distrutti Al centro del modello la nozione di fenomeno temporale (Temporal entities) Contestualizzazione storica Da dove proviene Quando 竪 stato creato Quali modificazioni ha subito e quando Cosa ha determinato le sue caratteristiche attuali 80 classi e pi湛 di 130 propriet
  • 34. FRBRoo - object oriented IFLA e ICOM-CIDOC - 2003 International Working Group on FRBR/CIDOC-CRM Harmonisation Mantiene la distinzione fra Opera ed Espressione, e fra Manifestazione e Item Espressa per嘆 nello stesso formalismo del CIDOC-CRM Mantiene le nozioni Temporali e di Evento di CIDOC-CRM Pi湛 adatto per la descrizione di documenti unici e rari conservati nelle biblioteche Rende possibile registrare la storia dei documenti Chiarisce la questione Manifestazione e Item per documenti unici
  • 35. FRBRoo object oriented Dichiara due strutture distinte Documenti unici Documenti prodotti in n esemplari Manoscritto come unistanza di una Manifestation singleton Item non menzionato in questa classe Per le opere in n esemplari Struttura simile a FRBRer W E M I
  • 38. vi ringrazio per lattenzione fabio.venuda@unimi.it

Editor's Notes

  • #4: le informazioni sulla giornata di studi, metadati che descrivono la giornata
  • #8: Motori di ricerca Trovano le informazioni indicizzando pi湛 o meno automaticamente i documenti presenti in rete Catturando e analizzando le pagine Web presenti in Rete (Harvesting) con degli spider Estraendo e indicizzando le parole signifcative presenti nel documento Oppure interpretando le parole gi inserite nel documento (MetaTag) che ne descrivono il contenuto Pi湛 precise sono le parole inserite, maggiore 竪 la precisione delle informazioni recuperate
  • #9: La codifica dei documenti digitali prevede appositi campi detti metatag all'interno del documento, con la funzione di consentire ai motori di ricerca di ottimizzare il recupero dell'informazione,
  • #10: Il Dublin Core (DC) nasce nel Marzo del 1995 da un workshop organizzato congiuntamente dal National Center for Supercomputing Applications (NCSA) e dallOnline Computer Library Center (OCLC) a Dublin, in Ohio (USA), per discutere riguardo le difficolt nel trovare le risorse desiderate attraverso il Web con lobiettivo di sviluppare un insieme di metadati per descrivere le informazioni in rete facilitandone di conseguenza la ricerca e il recupero.
  • #13: Unimarc, come il Marc21 sono anche dei formati di scambio dei dati bibliografici Tutti questi schemi di metadati e formati di scambio rispondono ad un unico bisogno di normalizzazione Vediamo come si 竪 evoluto nel tempo e quali sono state le ragioni che hanno condotto a questi schemi e standard sviluppati in ambito bibliografico
  • #15: Venticinque anni dopo il 束Plan for stereotyping catalogues損 di Jewett, nel corso della prima Conference of Librarians che ebbe luogo a Philadelphia dal 4 al 5 Ottobre 1876, Melvil Dewey, che fu fra i fondatori dell'American Library Journal e dell'American Library Association (ALA) costituita proprio al termine della conferenza, port嘆 con forza all'attenzione dell'assemblea l'importanza di predisporre e stampare delle schede catalografiche da mettere a disposizione delle biblioteche americane. Dewey ricorda che da pi湛 parti e in molti articoli viene ripetutamente segnalata la mancanza di buon senso dell'attuale modo di lavorare che porta i bibliotecari a rifare la stessa cosa migliaia e migliaia di volte quando catalogano gli stessi libri acquistati dalle molte biblioteche del loro Paese. Robinson nothing can be more annoying than to do work which one knows is done by others over and over in all our libraries, and which might be done once for all
  • #16: i numerosi interventi dei delegati si snodano lungo due direttrici, considerando i diversi metodi utilizzati nelle loro biblioteche per duplicare le schede e immaginando quali fossero le possibilit di far arrivare le schede pubblicate alle biblioteche americane, pi湛 un terzo aspetto, non secondario relativo a quale organismo o istituzione avrebbe dovuto farsene carico
  • #17: Publishers Weekly, v.14 - 1878
  • #18: In un'ottica di cooperazione, l'esigenza di normalizzare, oltre agli aspetti materiali e organizzativi, non pot竪 non coinvolgere anche le regole di catalogazione Esigenza gi emersa nel piano di Jewett per la creazione di un catalogo a stampa basato sulla stereotipia.
  • #19: Dewey e Robinson nel corso della conferenza di Ottobre a Filadelfia immaginano un servizio di catalogazione centralizzata condotta da una istituzione autorevole, che possa contare sulla cooperazione delle maggiori biblioteche del Paese. Dewey nel 1877 su LJ propone un primo report sulle modalit di preparazione delle schede, un set regole di catalogazione sottoposto all'attenzione dell'Associazione da un gruppo di autorevoli bibliotecari affinch辿 diventasse uno standard per la cooperazione catalografica 1901 Library of Congress avvia il servizio di produzione e distribuzione delle schede alle biblioteche
  • #20: immigrazione dallEuropa - crescita popolazione - aumento delle informazioni richieste dal governo 7 soggetti di indagine 1840 Popolazione, agricoltura, manifatture, miniere, pesca, commercio, educazione 23 soggetti del 1880 156 domande del 1870 13.010 del 1880
  • #21: 1882-1889 inventa un sistema di codifica delle informazioni Schede perforate 1 persona 1 scheda Enumerators, fori per le variabili: distretto, razza, sesso, stato civile Lettura, interpretazione conteggio, con attrezzature elettromeccaniche
  • #24: Prima applicazione larga scala x l11. censimento 1890 Gestione manuale del lettore di schede Elaborazione di 40 schede al minuto Conteggio, ma non somma dei valori x il 12. censimento 1900 e dopo Nuove funzioni: Alimentatore automatico e spazzola rotante Somma dei dati e nuovo pannello di controllo, migliore programmazione, per applicazioni diverse quadrante: 100 posizioni due lancette = unit e centinaia = un giro completo della lancetta delle unit faceva avanzare di una posizione la lancetta delle centinaia, e contare fino a 10.000
  • #26: Check List dilibri e opuscoli nelle scienze sociali nella NYState Library - 1956
  • #28: Ferranti - University of Toronto -
  • #29: comprimere nelle 800 posizioni perforabili della scheda gli elementi della notizia bibliografica
  • #30: UBC programma permanente finalizzato a rendere universalmente disponibili, su diversi supporti e in forma standardizzata, definita e accettata in ambito internazionale, le registrazioni bibliografiche delle pubblicazioni prodotte in tutti i paesi, contando sulle Agenzie bibliografiche Nazionali, responsabili della documentazione completa e autorevole della produzione editoriale di ciascun paese. Scopo 竪 che ogni pubblicazione venga catalogata una sola volta dalla Agenzia Bibliografica della nazione in cui 竪 pubblicato e che la riceve per diritto di stampa, e la registrazione bibliografica venga resa disponibile secondo standard e formati internazionalmente riconosciuti.
  • #31: Oltre alla funzione di localizzazione e raggruppamento (delle copie manoscritte di unopera o delle opere di autore) la rappresentazione catalografica di un manoscritto ha la funzione di fornire informazioni sulla storia delloggetto, dellopera in esso contenuta, delle mutazioni subite nel corso del tempo ... La descrizione di un manoscritto pu嘆 essere paragonata ad un saggio scientifico, un articolo sul manoscritto e sulla opera o sulle opere in esso rappresentate. Che si adatta con difficolt ai contenitori, schemi di metadati e formati di scambio, elaborati per favoreire la Cooperative Cataloguing, per far s狸 che, prima lo stessa pubblicazione venga catalogata allo stesso modo da tutti i bibliotecari del mondo, per poi poter catalogare ogni pubblicazione una volta sola e tutte le biblioteche che possiedono una copia uguale possano derivare il record bibliografico. Tanto 竪 vero che la prima operazione che viene chiesto di fare in un sistema 竪 verificare se esiste gi una catalogazione, autorevole, per la pubblicazione che si sta catalogando.
  • #32: In tal senso so sono sviluppati anche i modelli concettuali che hanno modificato la catalogazione moderna, mettendo ordine e adeguando la funzionalit dei record bibliografici alle esigenze attuali e alle potenzialit offerte dai database che gesticono i cataloghi elettronici.
  • #33: La caratteristica pi湛 eclatante del modello 竪 la sua analisi del materiale librario come un conglomerato di 4 strati distinti
  • #34: Distingue fra Entit Temporali che riguardano lo stato e i cambiamenti di stato e Persistent Items nozione che copre sia gli oggetti fisici (un quadro) sia cose concettuali (limmagine visibile sulla tela riconoscibile in ciascuna delle copie esistenti)