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Osservatorio Integrazione socio-sanitaria
MANIFESTO FEDERSANITA
CONFEDERAZIONE FEDERSANITA ANCI REGIONALI
Tavolo di Lavoro - 22 Giugno 2021  Arezzo Laboratorio Sanit 20/30
Il documento introduttivo del tavolo di lavoro
propone alcune riflessioni sui temi dellintegrazione
sociosanitaria e delle attivit di osservazione. Lo
scopo 竪 di attivare discussioni, critiche, proposte,
integrazioni, sia di ordine generale che operativo,
orientate a fare crescere il dibattito su queste
materie per promuovere levoluzione delle politiche,
delle organizzazioni e dei servizi.
1. Lapproccio sistemico allintegrazione.
Elementi di riflessione intorno alla proposta di
Osservatorio sullIntegrazione socio-sanitaria
in collaborazione con Agenas.
I temi legati allintegrazione sociosanitaria sono stati
lungamente affrontati basandosi per lo pi湛 sul
portato di alcune esperienze significative che sono
riuscite a coordinare tra loro prestazioni sanitarie e
prestazioni sociali. Di solito si tratta di attivit molto
operative legate a risposte puntuali per bisogni
complessi (moduli di residenzialit assistenziale,
attivit specifiche di domiciliarit integrata), oppure
allo sviluppo di protocolli professionali riferiti a
segmenti di percorsi assistenziali complessi (unit di
valutazione multidimensionale, piani assistenziali
personalizzati di tipo complesso). Sono esperienze
che fioriscono con splendidi colori vivaci grazie
allincontro positivo tra personalit, strutture
organizzative, reti locali, guidate da una forte
volont di azione e di costruzione condivisa.
Purtroppo per嘆, al mutare delle condizioni tempo-
ranee che ne hanno procurato la nascita, queste
esperienze tendono di conseguenza a sfiorire
riducendo sia lincisivit operativa che la spinta alla
disseminazione. Si tratta di una dinamica stretta tra
impulsi e declini sparsi variamente nel tempo e nello
spazio, andamento che negli ultimi venti anni 竪
diventato la vera caratteristica portante dellintegr-
azione nel nostro Paese.
La questione non 竪 quindi di dimostrare quanto
siano preziosi i servizi integrati, quando sono
realizzati bene, ma di comprendere quali siano le
condizioni adeguate, strutturate e persistenti che
rendono possibile il normale sviluppo di servizi
integrati. Se ce ne fosse stato bisogno, lultimo anno
ha dimostrato quanto sia improcrastinabile lesige-
nza di sviluppare un sistema sociosanitario integrato
esteso lungo tutto il territorio nazionale, generaliz-
zato negli ambiti assistenziali, persistente e continuo
nel tempo, legato in modo esplicito al TCRRQTVQVTC
.'#UCPKVCTKG.'2UQEKCNK
Per sostenere una visione strategica dellintegrazi-
one sociosanitaria 竪 possibile adottare un approc-
cio sistemico, non limitato quindi alla semplice e
consueta rassegna di specifici servizi eccellenti. Un
approccio che nasce quando si assumono come
riferimenti principali le asimmetrie costitutive proprie
dei due grandi sistemi da integrare, quello della
sanit e quello del sociale, poich辿 essi fanno
riferimento a due diverse funzioni pubbliche con
regimi e responsabilit molto differenti tra loro.
Il Sistema Sanitario Nazionale 竪 una forma di
assicurazione pubblica di tipo universalistico non
legata al rischio o al reddito, che viene finanziata
dalla fiscalit generale. La funzione fondamentale
di assistenza sanitaria 竪 di competenza delle
singole regioni che ne realizzano i contenuti (i servizi
sanitari) attraverso le aziende sanitarie e gli altri enti
dei sistemi regionali. La funzione 竪 regolata dallo
stato attraverso i Livelli Essenziali di Assistenza e la
portabilit dei servizi 竪 assicurata lungo tutto il
territorio nazionale. Al contrario non esiste un
sistema sociale nazionale ma la funzione fonda-
mentale di assistenza sociale 竪 di competenza
delle singole amministrazioni comunali, che ne
realizzano i contenuti (i servizi sociali) in forma
singola o associata. I servizi sociali sono finanziati
allinterno dei singoli bilanci comunali e sono
regolamentati di conseguenza, per questo i servizi
sociali non sono portabili da un comune a un altro.
Da qualche anno 竪 in corso lattivazione graduale di
Livelli Essenziali delle Prestazioni riferiti a specifici
fondi statali finalizzati.
Rispetto agli elementi di base che caratterizzano
queste asimmetrie costitutive, 竪 possibile individuare
dei cardini su cui fare perno per tentare di riallinea-
re le interazioni tra sanitario e sociale e cercare di
renderle stabili e continuative.
 Dimensione Istituzionale.
Forme strutturate di coinvolgimento e co-deci-
sione dei livelli istituzionali regionali, aziendali,
comunali.
Si tratta di cinque dimensioni tutte contemporanea-
mente indispensabili per innescare un cambio di
struttura e costruire dei veri sistemi integrati di
servizi:

 possibile pensare di costruire gradualmente
unazione sistematica per laccumulo e la diffusione
di esperienze valide sullintegrazione, con lesplicita
finalit di supportare la costruzione di compiute
politiche nazionali in campo sociosanitario. Unazi-
one che possa godere di tutti i contributi migliori
dalla comunit scientifica, ma che sia esplicitamente
orientata al sostegno delle politiche pubbliche, allo
sviluppo delle attivit amministrative, alla realizza-
zione di percorsi professionali e di servizi integrati.
Un luogo di confine in cui si intrecciano visioni,
linguaggi, traiettorie, esperienze, pi湛 che un santua-
rio di appartenenze che confermano continuamente
loro stesse rendendo di fatto irraggiungibile lintegr-
azione. Un luogo in cui lintreccio avviene per
contaminazione verso il cambiamento e non per
consolidare le singole provenienze e le supposte
preminenze. Un luogo in cui il focus sia la promozio-
ne di politiche pubbliche innovative in grado di
scavalcare le attuali linee di frattura dellintegrazione
sociosanitaria per produrre trasformazioni di
sistema.
Adottare lapproccio sistemico come cifra fondante
dellOsservatorio conduce ovviamente verso una
prospettiva molto complessa, che deve misurarsi
anche con i profondi cambiamenti in atto nelle
nostre comunit e con le caratteristiche peculiari dei
territori in cui agiscono i sistemi di servizio da
integrare.
Lidea di un Osservatorio nazionale sullintegrazione
sociosanitaria nasce dallesigenza di raccogliere le
esperienze realizzate finora nellintegrazione
sistemica tra sanitario e sociale, per metterle a
disposizione dei decisori istituzionali e delle organiz-
zazioni pubbliche e private che operano a questo
scopo.
 Dimensione Programmatoria e Direzionale.
Strumenti unitari di programmazione per gli
ambiti sociosanitari; forme di condivisione delle
funzioni direzionali.
 Dimensione Organizzativa e Gestionale.
Forme organizzative comuni al sanitario e al
sociale; produzione di servizi con prestazioni
sanitarie e prestazioni sociali; forme di condivi-
sione delle risorse.
 Dimensione Multiprofessionale.
Processi assistenziali integrati con strumenti e
modalit organizzative comuni.
 Dimensione Comunitaria.
Modalit partecipative in ambito sociosanitario;
attivazione di reti comunitarie di prossimit.
Naturalmente la riforma costituzionale del 2001
impone di declinare lesercizio delle funzioni
fondamentali secondo larticolazione verticale dei
poteri amministrativi di livello statale, regionale e
comunale. Aspetto a sua volta decisivo per lintegr-
azione se si considera che la funzione di assistenza
sanitaria 竪 di competenza regionale e la funzione di
assistenza sciale 竪 di competenza comunale,
mentre al livello statale spetta la definizione dei LEA
sanitari e dei LEP sociali.
2. LOsservatorio come luogo di contaminazione
e promozione.
Non si tratta della solita ricognizione delle migliori
buone pratiche, al contrario si tratta di far
emergere le esperienze diffuse per farle parlare
della loro storia, dei risultati raggiunti insieme ai
limiti riscontrati. Soprattutto appare indispensabi-
le mettere in evidenza il quadro delle cesure su
cui le esperienze hanno agito, e della conoscenza
critica che ne pu嘆 scaturire per alimentare in
termini positivi linnovazione e la trasformazione
dei sistemi.
Occorre pensare quindi a una struttura conosciti-
va molto agile, basata tuttavia su forti competen-
ze di sistema, che interagisce in modo perma-
nente con il complesso delle istituzioni e dei
sistemi impegnati nellintegrazione per contribui-
re ad alimentare il confronto competente sui
nuovi sistemi di assistenza di cui il Paese ha
estremo bisogno.
Pi湛 in generale, lavvio graduale di un program-
ma di osservazione sullintegrazione sistemica
pu嘆 basarsi sullattivit di raccolta delle espe-
rienze svolte nellambito dellintegrazione
istituzionale, programmatoria, gestionale,
professionale e comunitaria. Attivit di raccolta
seguita dalla sistemazione delle informazioni in
schede tematiche molto leggere, in modo da
costituire un archivio pubblico di facile consulta-
zione. La parte pi湛 importante, tuttavia, 竪
lattivit dedicata alla restituzione delle informa-
zioni attraverso lelaborazione di dossier
specifici dalla struttura agile, ma in cui sia
proposta una lettura critica delle esperienze
raccolte per cercare di contribuire alla crescita
del dibattito pubblico e dellazione in questo
campo.
3. Le attivit di osservazione e il PNRR. e
promozione.
La visione sistemica dellintegrazione sociosanita-
ria pu嘆 essere impiegata anche per seguire lo
sviluppo delle azioni previste dal PNRR sia per la
missione M6C1 sanit territoriale che per la
missione M5C2 Infrastrutture sociali. Senza
sovrapporsi o intralciare in alcun modo le
strutture di monitoraggio interne al PNRR,
potrebbe risultare significativo cogliere levoluzi-
one dei progetti attuativi in ambito regionale,
aziendale e locale, per metterli in relazione con le
azioni che si sviluppano sulle altre dimensioni
sistemiche dellintegrazione istituzionale,
programmatoria, professionale o comunitaria.
Losservatorio potrebbe seguire in modo specifico
proprio questa relazione tra i singoli progetti
attuativi previsti in M6C1 e M5C2 e le azioni di
integrazione sistemica messi in atto a livello
regionale, aziendale o locale.
Se applicato anche alle diverse realizzazioni
previste dal PNRR, lapproccio sistemico non
porterebbe quindi alla rilevazione dello stato dei
singoli programmi attuativi nelle varie fasi di
progettazione, cantierabilit, realizzazione,
attivazione (compito degli organismi di controllo
interni al PNRR); potrebbe invece contribuire a
costruire la visione delle reti in cui 竪 inscritto il
singolo intervento realizzato, rilevando linsieme
delle interazioni e dei legami sviluppati con il
sistema locale per lintegrazione.

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OISS - Position paper Arezzo 22.6.2021

  • 1. Osservatorio Integrazione socio-sanitaria MANIFESTO FEDERSANITA CONFEDERAZIONE FEDERSANITA ANCI REGIONALI Tavolo di Lavoro - 22 Giugno 2021 Arezzo Laboratorio Sanit 20/30
  • 2. Il documento introduttivo del tavolo di lavoro propone alcune riflessioni sui temi dellintegrazione sociosanitaria e delle attivit di osservazione. Lo scopo 竪 di attivare discussioni, critiche, proposte, integrazioni, sia di ordine generale che operativo, orientate a fare crescere il dibattito su queste materie per promuovere levoluzione delle politiche, delle organizzazioni e dei servizi. 1. Lapproccio sistemico allintegrazione. Elementi di riflessione intorno alla proposta di Osservatorio sullIntegrazione socio-sanitaria in collaborazione con Agenas. I temi legati allintegrazione sociosanitaria sono stati lungamente affrontati basandosi per lo pi湛 sul portato di alcune esperienze significative che sono riuscite a coordinare tra loro prestazioni sanitarie e prestazioni sociali. Di solito si tratta di attivit molto operative legate a risposte puntuali per bisogni complessi (moduli di residenzialit assistenziale, attivit specifiche di domiciliarit integrata), oppure allo sviluppo di protocolli professionali riferiti a segmenti di percorsi assistenziali complessi (unit di valutazione multidimensionale, piani assistenziali personalizzati di tipo complesso). Sono esperienze che fioriscono con splendidi colori vivaci grazie allincontro positivo tra personalit, strutture organizzative, reti locali, guidate da una forte volont di azione e di costruzione condivisa. Purtroppo per嘆, al mutare delle condizioni tempo- ranee che ne hanno procurato la nascita, queste esperienze tendono di conseguenza a sfiorire riducendo sia lincisivit operativa che la spinta alla disseminazione. Si tratta di una dinamica stretta tra impulsi e declini sparsi variamente nel tempo e nello spazio, andamento che negli ultimi venti anni 竪 diventato la vera caratteristica portante dellintegr- azione nel nostro Paese. La questione non 竪 quindi di dimostrare quanto siano preziosi i servizi integrati, quando sono realizzati bene, ma di comprendere quali siano le condizioni adeguate, strutturate e persistenti che rendono possibile il normale sviluppo di servizi integrati. Se ce ne fosse stato bisogno, lultimo anno ha dimostrato quanto sia improcrastinabile lesige- nza di sviluppare un sistema sociosanitario integrato esteso lungo tutto il territorio nazionale, generaliz- zato negli ambiti assistenziali, persistente e continuo nel tempo, legato in modo esplicito al TCRRQTVQVTC .'#UCPKVCTKG.'2UQEKCNK Per sostenere una visione strategica dellintegrazi- one sociosanitaria 竪 possibile adottare un approc- cio sistemico, non limitato quindi alla semplice e consueta rassegna di specifici servizi eccellenti. Un approccio che nasce quando si assumono come riferimenti principali le asimmetrie costitutive proprie dei due grandi sistemi da integrare, quello della sanit e quello del sociale, poich辿 essi fanno riferimento a due diverse funzioni pubbliche con regimi e responsabilit molto differenti tra loro. Il Sistema Sanitario Nazionale 竪 una forma di assicurazione pubblica di tipo universalistico non legata al rischio o al reddito, che viene finanziata dalla fiscalit generale. La funzione fondamentale di assistenza sanitaria 竪 di competenza delle singole regioni che ne realizzano i contenuti (i servizi sanitari) attraverso le aziende sanitarie e gli altri enti dei sistemi regionali. La funzione 竪 regolata dallo stato attraverso i Livelli Essenziali di Assistenza e la portabilit dei servizi 竪 assicurata lungo tutto il territorio nazionale. Al contrario non esiste un sistema sociale nazionale ma la funzione fonda- mentale di assistenza sociale 竪 di competenza delle singole amministrazioni comunali, che ne realizzano i contenuti (i servizi sociali) in forma singola o associata. I servizi sociali sono finanziati allinterno dei singoli bilanci comunali e sono regolamentati di conseguenza, per questo i servizi sociali non sono portabili da un comune a un altro. Da qualche anno 竪 in corso lattivazione graduale di Livelli Essenziali delle Prestazioni riferiti a specifici fondi statali finalizzati. Rispetto agli elementi di base che caratterizzano queste asimmetrie costitutive, 竪 possibile individuare dei cardini su cui fare perno per tentare di riallinea- re le interazioni tra sanitario e sociale e cercare di renderle stabili e continuative.
  • 3. Dimensione Istituzionale. Forme strutturate di coinvolgimento e co-deci- sione dei livelli istituzionali regionali, aziendali, comunali. Si tratta di cinque dimensioni tutte contemporanea- mente indispensabili per innescare un cambio di struttura e costruire dei veri sistemi integrati di servizi: possibile pensare di costruire gradualmente unazione sistematica per laccumulo e la diffusione di esperienze valide sullintegrazione, con lesplicita finalit di supportare la costruzione di compiute politiche nazionali in campo sociosanitario. Unazi- one che possa godere di tutti i contributi migliori dalla comunit scientifica, ma che sia esplicitamente orientata al sostegno delle politiche pubbliche, allo sviluppo delle attivit amministrative, alla realizza- zione di percorsi professionali e di servizi integrati. Un luogo di confine in cui si intrecciano visioni, linguaggi, traiettorie, esperienze, pi湛 che un santua- rio di appartenenze che confermano continuamente loro stesse rendendo di fatto irraggiungibile lintegr- azione. Un luogo in cui lintreccio avviene per contaminazione verso il cambiamento e non per consolidare le singole provenienze e le supposte preminenze. Un luogo in cui il focus sia la promozio- ne di politiche pubbliche innovative in grado di scavalcare le attuali linee di frattura dellintegrazione sociosanitaria per produrre trasformazioni di sistema. Adottare lapproccio sistemico come cifra fondante dellOsservatorio conduce ovviamente verso una prospettiva molto complessa, che deve misurarsi anche con i profondi cambiamenti in atto nelle nostre comunit e con le caratteristiche peculiari dei territori in cui agiscono i sistemi di servizio da integrare. Lidea di un Osservatorio nazionale sullintegrazione sociosanitaria nasce dallesigenza di raccogliere le esperienze realizzate finora nellintegrazione sistemica tra sanitario e sociale, per metterle a disposizione dei decisori istituzionali e delle organiz- zazioni pubbliche e private che operano a questo scopo. Dimensione Programmatoria e Direzionale. Strumenti unitari di programmazione per gli ambiti sociosanitari; forme di condivisione delle funzioni direzionali. Dimensione Organizzativa e Gestionale. Forme organizzative comuni al sanitario e al sociale; produzione di servizi con prestazioni sanitarie e prestazioni sociali; forme di condivi- sione delle risorse. Dimensione Multiprofessionale. Processi assistenziali integrati con strumenti e modalit organizzative comuni. Dimensione Comunitaria. Modalit partecipative in ambito sociosanitario; attivazione di reti comunitarie di prossimit. Naturalmente la riforma costituzionale del 2001 impone di declinare lesercizio delle funzioni fondamentali secondo larticolazione verticale dei poteri amministrativi di livello statale, regionale e comunale. Aspetto a sua volta decisivo per lintegr- azione se si considera che la funzione di assistenza sanitaria 竪 di competenza regionale e la funzione di assistenza sciale 竪 di competenza comunale, mentre al livello statale spetta la definizione dei LEA sanitari e dei LEP sociali. 2. LOsservatorio come luogo di contaminazione e promozione.
  • 4. Non si tratta della solita ricognizione delle migliori buone pratiche, al contrario si tratta di far emergere le esperienze diffuse per farle parlare della loro storia, dei risultati raggiunti insieme ai limiti riscontrati. Soprattutto appare indispensabi- le mettere in evidenza il quadro delle cesure su cui le esperienze hanno agito, e della conoscenza critica che ne pu嘆 scaturire per alimentare in termini positivi linnovazione e la trasformazione dei sistemi. Occorre pensare quindi a una struttura conosciti- va molto agile, basata tuttavia su forti competen- ze di sistema, che interagisce in modo perma- nente con il complesso delle istituzioni e dei sistemi impegnati nellintegrazione per contribui- re ad alimentare il confronto competente sui nuovi sistemi di assistenza di cui il Paese ha estremo bisogno. Pi湛 in generale, lavvio graduale di un program- ma di osservazione sullintegrazione sistemica pu嘆 basarsi sullattivit di raccolta delle espe- rienze svolte nellambito dellintegrazione istituzionale, programmatoria, gestionale, professionale e comunitaria. Attivit di raccolta seguita dalla sistemazione delle informazioni in schede tematiche molto leggere, in modo da costituire un archivio pubblico di facile consulta- zione. La parte pi湛 importante, tuttavia, 竪 lattivit dedicata alla restituzione delle informa- zioni attraverso lelaborazione di dossier specifici dalla struttura agile, ma in cui sia proposta una lettura critica delle esperienze raccolte per cercare di contribuire alla crescita del dibattito pubblico e dellazione in questo campo. 3. Le attivit di osservazione e il PNRR. e promozione. La visione sistemica dellintegrazione sociosanita- ria pu嘆 essere impiegata anche per seguire lo sviluppo delle azioni previste dal PNRR sia per la missione M6C1 sanit territoriale che per la missione M5C2 Infrastrutture sociali. Senza sovrapporsi o intralciare in alcun modo le strutture di monitoraggio interne al PNRR, potrebbe risultare significativo cogliere levoluzi- one dei progetti attuativi in ambito regionale, aziendale e locale, per metterli in relazione con le azioni che si sviluppano sulle altre dimensioni sistemiche dellintegrazione istituzionale, programmatoria, professionale o comunitaria. Losservatorio potrebbe seguire in modo specifico proprio questa relazione tra i singoli progetti attuativi previsti in M6C1 e M5C2 e le azioni di integrazione sistemica messi in atto a livello regionale, aziendale o locale. Se applicato anche alle diverse realizzazioni previste dal PNRR, lapproccio sistemico non porterebbe quindi alla rilevazione dello stato dei singoli programmi attuativi nelle varie fasi di progettazione, cantierabilit, realizzazione, attivazione (compito degli organismi di controllo interni al PNRR); potrebbe invece contribuire a costruire la visione delle reti in cui 竪 inscritto il singolo intervento realizzato, rilevando linsieme delle interazioni e dei legami sviluppati con il sistema locale per lintegrazione.