Arch. Maria Chiara Pasquali
Assessora all’Urbanistica, alla Casa e ai Tempi della Città del Comune di Bolzano
Intervento al convegno "Spazio Tempo Generi per la qualità della vita" organizzato dall'Assessorato al Welfare della Regione Puglia - Bari, Ex Teatro Margherita 18 marzo 2013
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Il Comune di Bolzano: l’impatto della pianificazione spazio-temporale sulla vita delle cittadine e dei cittadini
1. Il Comune di Bolzano:
l’impatto della pianificazione spazio-temporale
sulla vita delle cittadine e dei cittadini
Arch. Maria Chiara Pasquali
Assessora all’Urbanistica, alla Casa e ai Tempi della Città
del Comune di Bolzano
Bari, 18 marzo 2013
2. POLITICHE TEMPORALI A BOLZANO
i primi passi...
DOCUMENTI DI INDIRIZZO APPROVATI DAL CONSIGLIO
COMUNALE (1993-1994)
AVVIO DEI PRIMI PROGETTI PILOTA (1994)
PARTECIPAZIONE AL PROGETTO EUREXCTER (1998-2000)
ADESIONE AL CONSORZIO TEMPI DELLA CITTÀ (2003)
ADESIONE ALLA DEUTSCHE GESELLSCHAFT FÜR ZEITPOLITIK
(2005)
APPROVAZIONE DEL PIANO DEI TEMPI E DEGLI ORARI (2005)
COSTRUZIONE DEL PIANO DI SVILUPPO STRATEGICO DELLA CITTÀ
(2004-2006)
APPROVAZIONE DELIBERA CONSILIARE DI UNA PROPOSTA DI
LEGGE PROVINCIALE SUL GOVERNO DEI TEMPI E DELLO SPAZIO
(2011)
3. IMPARARE FACENDO
gli strumenti
I TAVOLI DI CO-PROGETTAZIONE
SCAMBI DI BUONE PRATICHE IN ITALIA E IN EUROPA
FORMAZIONE PER POLITICI, FUNZIONARI E ATTORI
SOCIALI
UFFICIO TEMPI E PROGETTI INTERSETTORIALI
PIANO DI SVILUPPO STRATEGICO DELLA CITTA’ (IDEE
2015)
IL MASTERPLAN
4. PROGETTI PILOTA
ACCESSIBILITA’ AI SERVIZI/
ORARI DEI SERVIZI RIQUALIFICAZIONE
• ORARI DEI PARRUCCHIERI
• IL SABATO DI VIA CLAUDIA AUGUSTA
• GIOVEDÌ DEL CITTADINO
• RIQUALIFICAZIONE DI CORSO
• FLESSIBILITÀ ORARIA/INGRESSO
LIBERTÀ
SCUOLE MATERNE
• CCN EUROPA NOVACELLA
• TEMPI DELLA SCUOLA E TEMPO
• APERTURA DEI CORTILI SCOLASTICI
MENSA
• ACCOGLIENZA IN COMUNE
• DECENTRAMENTO DEI SERVIZI
CULTURA DEL TEMPO
• BANCA DEL TEMPO “GRIES-S.
QUIRINO” MOBILITÀ SOSTENIBILE
• BANCA DEL TEMPO SCOLASTICA
• TIME_CODE
• PATTO DELLA MOBILITÀ A
BOLZANO SUD
CONICLIAZIONE FAMIGLIA LAVORO • BUONO TRASPORTO
• MOBILITY MANAGER
• FLESSIBILITÀ ORARIA IN COMUNE - BANCA • PERCORSI SCOLASTICI PROTETTI
DELLE ORE • TAXI COLLETTIVO
• TELELAVORO
• CERTIFICAZIONE AUDIT
• CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO NEL
SETTORE COMMERCIO
• SPAZIO GIOCO IN PISCINA
5. POLITICHE TEMPORALI A BOLZANO
la missione
Progettare la città abitata:
qualità urbana e qualità del tempo di vita dei cittadini
a) Agire per una migliore conciliazione dei tempi famigliari,
degli orari di lavoro e dei tempi per sé
b) Agire per una migliore organizzazione degli orari dei
servizi pubblici e per un migliore uso spaziale e
temporale della città
c) Attuare una pianificazione urbana che supera la logica
prescrittiva del Piano urbanistico e la partecipazione ne
diventa l’elemento qualificante
6. DAI PROGETTI PILOTA ALLA VISIONE FUTURA
obiettivi strategici
Riqualificare gli spazi pubblici per migliorare i tempi di vita
Stipulare un patto pubblico-privato per lo sviluppo sostenibile
Valutare i Piani di attuazione in un’ottica di genere
Flessibilizzare gli orari della città come scelta di libertà
Sviluppare una cultura dei tempi a misura d’uomo/donna
Migliorare la conoscenza sui tempi di funzionamento della città
Creare una città policentrica (multipolare e multifunzionale)
Realizzare una mobilità sostenibile e multimodale
Attivare la città sul tema dei tempi
Mixare politiche spaziali e temporali nel P.U.C.
8. STRUMENTI
il Masterplan
Il Masterplan propone un’idea di
città fattibile ed ancorata alle linee guida
della sostenibilità
ambientale, economica e sociale
12. RIQUALIFICAZIONE
esempio: Corso Libertà
Un Corso e tre Piazze,
un’offerta diversificata e comune,
un Centro Commerciale della e per la città in
quello,
che con la nuova Biblioteca,
il nuovo Centro di Documentazione e
l’antica Abazia di Gries,
dovrà diventare un nuovo importante asse
culturale di Bolzano, un luogo in grado di
raccontarsi e di raccontare.
13. • L’asse dei due comuni
• L’asse commerciale nell’azione di
riqualificazione
19. PROGETTAZIONE
esempio: zona di espansione via Druso
In attuazione del Masterplan
sono state approvate
due nuove zone di espansione
in viale Druso
di circa 5 ettari di superficie
20. PROGETTAZIONE
esempio: zona di espansione via Druso
Protocollo d’intesa
tra proprietari dei fondi e Comune
per definire le linee guida
per redigere il Piano di Attuazione
con l’obiettivo di raggiungere
la neutralità per le immissioni di CO2
24. PROGETTAZIONE
la valutazione di genere
1 - Le donne hanno un ruolo da protagoniste dell’abitare,
protagoniste dello spazio pubblico, contribuiscono a far sì
che la città assuma il valore di dimora, di casa, ma non sono
loro ad ideare e progettare la città
2 - La voce delle donne fa emergere le grandi necessità e
quelle piccole quotidiane, non solo quelle delle donne, ma
quelle di tutta la comunità attraverso un punto di vista più
ampio e vissuto rispetto a quello maschile
3 - L’aspetto oggi importante da indagare è la dimensione
temporale della condizione urbana intesa come situazione
dinamica, l’evoluzione in tempi reali degli spazi abitativi
4 - Nel contesto urbano oggi si affollano popolazioni non
residenti di varia provenienza e con molteplici motivazioni
(dal lavoro, al consumo, alla fruizione di specifici servizi)
26. PROGETTAZIONE
la valutazione di genere
5 - Tutto ciò impone di reinventare forme e spazialità “altre”
capaci di includere tradizioni e stili di vita nuovi. Si tratta di
costruire un’urbanistica “non deterministica” che rinunci a
predeterminare l’evoluzione dei territori oggi troppo colmi di
variabili
6 - Le città italiane appaiono limitatamente a misura di
donna, ritengo perciò importante valutare i progetti anche in
ottica di genere per verificarne le ricadute sulle condizioni
del vivere e nel benessere, individuale e collettivo, di uomini
e donne, secondo la strategia del mainstreaming di genere
7 - Le donne sono sempre di corsa e il ritmo frenetico fa
crescere lo stress. Le differenze di genere permangono e c’è
molto da fare perchè le condizioni di vita maschili e femminili
possano diventare simili
28. PROGETTAZIONE
la valutazione di genere
Capisaldi delle linee guida per la valutazione in ottica di
genere:
1. la qualità della vita in termini di conciliazione dei tempi
famigliari, degli orari di lavoro e dei tempi per sé
2. la distanza casa e posto di lavoro, tenendo conto degli
spostamenti multiscopo
3. l’accessibilità ai servizi, in particolare ai servizi alla
famiglia, rispetto alla loro localizzazione e al tempo per
arrivarci
Tali indicazioni non devono portare alla conclusione che “per
aiutare le donne servirebbero più servizi”, supponendo
con questo l’identità tra donne e “persone con
responsabilità di cura”.
Importante: offrire alle une e agli altri progetti di vita
multidimensionale.
30. PROGETTAZIONE
la valutazione di genere - zona di espansione
via Druso
Criteri di valutazione per il benessere di donne e uomini nei
nuovi insediamenti lungo via Druso
1. la fruibilità e l’inserimento del servizio nell’insieme delle
relazioni ambientali, del verde, di comunicazione, di mobilità
e accessibilità ciclo-pedonale e di trasporto
2. l’architettura degli spazi pubblici al fine di incentivare le
nuove pratiche di vita sociale
3. l’inserimento di funzioni appropriate per creare vitalità
quali attività commerciali, scuola per l’infanzia, cooperative
sociali, campi gioco per bambini, in modo che gli spazi
pubblici possano essere utilizzati nei diversi orari della
giornata, generando flussi di persone
32. PROGETTAZIONE
la valutazione di genere
4. l’inserimento di un verde pubblico o verde ad uso collettivo
adeguato e centrale, di cerniera tra le residenze agevolate e
quelle private funzionale a garantire il mix sociale
5. l’inserimento di una piazza adeguata dimensionalmente
per stimolare residenti e utenti ad organizzare eventi ed
attività atte a migliorare il rapporto di vicinato e di
appartenenza al luogo
l’eliminazione di ogni barriera architettonica per
l’accessibilità alle persone diversamente abili
6. un facile accesso al trasporto pubblico lungo v. Druso, con
fermate in prossimità della piazza e del principale percorso
pedonale
33. PROGETTAZIONE
la valutazione di genere
7. al piano terra degli edifici residenziali prevedere sale
polivalenti per riunioni, attività ricreative e culturali, spazi
gioco per bambini, lavanderie collettive, eventuali officine
per bricolage al fine del formarsi di una comunità coesa che
sviluppi intense relazioni interpersonali
8. i giardini privati dovranno essere sviluppati in continuità
senza recinzioni che rappresentino barriere alla vista come
muri ciechi
9. la vegetazione, alberi e piante dovranno avere un alto
grado di permeabilità e non interrompere le visuali