ºÝºÝߣ

ºÝºÝߣShare a Scribd company logo
I peccatori e i gironi
infernali
Antinferno - Ignavi
Questi dannati sono coloro che durante la loro vita non agirono mai né nel bene
né nel male, senza mai osare avere una idea propria, ma limitandosi ad
adeguarsi sempre a quella del più forte; tra essi sono inseriti anche gli Angeli
che non si schierarono nella battaglia che Lucifero perse contro Dio.
Dante li inserisce qui perché li giudica indegni di meritare sia le gioie del
Paradiso, sia le pene dell'Inferno, a causa proprio del loro non essersi schierati
né a favore del bene, né a favore del male.
Pena:
Sono costretti a girare nudi per
l'eternità inseguendo una
bandiera portata da un diavolo
– che corre velocissimo –
punti e feriti da vespe e
mosconi. Il loro sangue,
mescolato alle loro lacrime,
viene succhiato da fastidiosi
vermi.
Luogo:
Gli Ignavi si trovano nell' antinferno o vestibolo dell'Inferno, che è la zona
dell'Inferno posta tra la porta e il fiume Acheronte (l'origine di questo fiume è
poi spiegata da Virgilio nel Canto XIV, il quale afferma che esso nasce dalle
lacrime del vecchio di Creta), dove si trova il diavolo Caronte, quindi precede
l'Inferno vero e proprio e non rientra in nessuno dei Cerchi.
1° Cerchio Infernale - Limbo
In questo cerchio inferniale troviamo,le anime dei pagani virtuosi e dei bambini
morti senza battesimo, che non peccarono ma sono esclusi dalla salvezza
Luogo:
Il Limbo, viene da «lembo», ovvero orlo estremo della voragine infernale. Le anime
presenti in questo cerchio non subiscono alcuna pena, ma son sospese e vivono
nell'inappagabile desiderio di veder Dio, emettendo in continuazione dei profondi
sospiri che fanno tremare l'aria tenebrosa del Cerchio. Un posto particolare spetta ai
grandi personaggi della storia (tra i più importanti Aristotele, Omero, Cesare e Il
Saladino): questi vivono in un castello illuminato da una luce soprannaturale (il solo
luogo illuminato di tutto l'Inferno, altrimenti immerso nell'oscurità), in una condizione
malinconica ma serena, fra di essi c'è anche Virgilio che ha abbandonato la sua
posizione per guidare Dante durante il suo viaggio
2° Cerchio Infernale - Lussuriosi
Qui troviamo le anime dei lussuriosi morti in modo violento a causa dell'amore
(fra loro vi sono anche Paolo e Francesca). È Virgilio a mostrare a Dante questi
dannati: si tratta di Semiramide, la leggendaria regina degli Assiro-Babilonesi;
Didone, leggendaria regina di Cartagine, che si innamora di Enea e,
abbandonata dall'eroe, si suicida; Cleopatra, regina dell'Egitto, amante di Cesare
e Marco Antonio e morta anche lei suicida; Elena, moglie di Menelao, uccisa da
una donna greca che voleva vendicare la morte del marito a Troia; Achille, che
secondo una tradizione diffusa nel Medioevo sarebbe morto non nel duello con
Paride, bensì in un tranello tesogli per l'amore che provava per Polissena, figlia
di Priamo; Paride, figlio di Priamo, che con il rapimento di Elena scatenò la
guerra di Troia; Tristano, innamoratosi di Isotta e ucciso dallo zio, re di
Cornovaglia.
Pena:
Questi dannati vengono
trascinati da un forte vento e
vengono portati e sbattuti da
tutte le parti,cosi come in
vita si sono lasciati
trascinare dalla passione
adesso non possono resistere
a questo forte vento che li
trascina senza sosta.
Paolo e Francesca
L'attenzione di Dante viene attirata da due
anime che al contrario delle altre volano
unite l'una all'altra e sembrano leggere nel
vento, questi due sono le anime di Paolo
Malatesta e di Francesca da Polenta che
furono travolti dalla passione e che vennero
sorpresi da Gianciotto Malatesta, fratello
deforme di Paolo e marito di Francesca, e
trucidati. Francesca commossa dalla pietà
mostrata da Dante gli racconta di quella
passione così forte che li ha uniti sia nella
vita che nella morte e del momento in cui i
due si resero conto del loro amore reciproco,
e durante tutto il racconto Paolo singhiozza.
Dante infine vinto dall'emozione perde i
sensi e cade a terra.
3° Cerchio Infernale - Golosi
È la zona dell'Inferno dove sono puniti i golosi. Il Cerchio è custodito da
Cerbero, il mostruoso cane a tre teste che rintrona i dannati con i suoi latrati, li
graffia e li scuoia continuamente. I golosi sono sdraiati a terra, colpiti da una
pioggia incessante mista ad acqua sporca, grandine, neve, che trasforma il
suolo in una fanghiglia maleodorante. Fra essi Dante incontra il fiorentino
Ciacco, con cui parla della situazione politica di Firenze.
Pena:
Nel terzo girone le anime dei golosi sono sferzate da una pioggia incessante e
disgustosa; sdraiate a faccia in giù nel fango, sono inoltre tormentate dal
guardiano infernale Cerbero, il cane a tre teste che li assorda con i suoi latrati e
che "graffia gli spirti ed iscoia ed isquatra". Parlando con Ciacco, Dante scopre
inoltre che le pene a cui sono condannate le anime verranno aumentate dopo il
giudizio universale, poichè ogni anima ritornerà in possesso del proprio corpo e
raggiungerà la pienezza, allo stesso modo il dolore si farà ancora più forte e
insopportabile.
Ciacco
È uno dei golosi del III Cerchio dell'Inferno. Il nome poteva forse essere un
soprannome spregiativo col senso di «porco», ma potrebbe essere anche un
nome proprio. Probabilmente era un parassita che a Firenze veniva invitato ai
banchetti per allietare i commensali con le sue facezie, quindi doveva essere ben
noto ai lettori contemporanei della Commedia. Ciacco riconosce Dante come
fiorentino e gli chiede se lo riconosce, cosa impossibile dato il suo aspetto
stravolto. Poi si presenta e Dante gli pone tre domande sul destino politico di
Firenze: cosa succederà alle fazioni in lotta, se vi sono cittadini giusti, quali
sono le cause della discordia. Ciacco risponde profetizzando la vittoria dei Neri,
dicendo che i giusti sono pochissimi e indicando le cause delle divisioni in
superbia, invidia e avarizia. Dante chiede inoltre notizie sul destino
escatologico di altri fiorentini illustri del passato e Ciacco risponde che sono
tutti dannati nel profondo dell'Inferno. Dopo aver pregato Dante di ricordarlo ai
vivi una volta tornato sulla Terra, tace e torna a sdraiarsi con gli altri dannati,
nel fango del III Cerchio.

More Related Content

Peccatori e luoghi del peccato - Divina Commedia

  • 1. I peccatori e i gironi infernali
  • 2. Antinferno - Ignavi Questi dannati sono coloro che durante la loro vita non agirono mai né nel bene né nel male, senza mai osare avere una idea propria, ma limitandosi ad adeguarsi sempre a quella del più forte; tra essi sono inseriti anche gli Angeli che non si schierarono nella battaglia che Lucifero perse contro Dio. Dante li inserisce qui perché li giudica indegni di meritare sia le gioie del Paradiso, sia le pene dell'Inferno, a causa proprio del loro non essersi schierati né a favore del bene, né a favore del male.
  • 3. Pena: Sono costretti a girare nudi per l'eternità inseguendo una bandiera portata da un diavolo – che corre velocissimo – punti e feriti da vespe e mosconi. Il loro sangue, mescolato alle loro lacrime, viene succhiato da fastidiosi vermi.
  • 4. Luogo: Gli Ignavi si trovano nell' antinferno o vestibolo dell'Inferno, che è la zona dell'Inferno posta tra la porta e il fiume Acheronte (l'origine di questo fiume è poi spiegata da Virgilio nel Canto XIV, il quale afferma che esso nasce dalle lacrime del vecchio di Creta), dove si trova il diavolo Caronte, quindi precede l'Inferno vero e proprio e non rientra in nessuno dei Cerchi.
  • 5. 1° Cerchio Infernale - Limbo In questo cerchio inferniale troviamo,le anime dei pagani virtuosi e dei bambini morti senza battesimo, che non peccarono ma sono esclusi dalla salvezza
  • 6. Luogo: Il Limbo, viene da «lembo», ovvero orlo estremo della voragine infernale. Le anime presenti in questo cerchio non subiscono alcuna pena, ma son sospese e vivono nell'inappagabile desiderio di veder Dio, emettendo in continuazione dei profondi sospiri che fanno tremare l'aria tenebrosa del Cerchio. Un posto particolare spetta ai grandi personaggi della storia (tra i più importanti Aristotele, Omero, Cesare e Il Saladino): questi vivono in un castello illuminato da una luce soprannaturale (il solo luogo illuminato di tutto l'Inferno, altrimenti immerso nell'oscurità), in una condizione malinconica ma serena, fra di essi c'è anche Virgilio che ha abbandonato la sua posizione per guidare Dante durante il suo viaggio
  • 7. 2° Cerchio Infernale - Lussuriosi Qui troviamo le anime dei lussuriosi morti in modo violento a causa dell'amore (fra loro vi sono anche Paolo e Francesca). È Virgilio a mostrare a Dante questi dannati: si tratta di Semiramide, la leggendaria regina degli Assiro-Babilonesi; Didone, leggendaria regina di Cartagine, che si innamora di Enea e, abbandonata dall'eroe, si suicida; Cleopatra, regina dell'Egitto, amante di Cesare e Marco Antonio e morta anche lei suicida; Elena, moglie di Menelao, uccisa da una donna greca che voleva vendicare la morte del marito a Troia; Achille, che secondo una tradizione diffusa nel Medioevo sarebbe morto non nel duello con Paride, bensì in un tranello tesogli per l'amore che provava per Polissena, figlia di Priamo; Paride, figlio di Priamo, che con il rapimento di Elena scatenò la guerra di Troia; Tristano, innamoratosi di Isotta e ucciso dallo zio, re di Cornovaglia.
  • 8. Pena: Questi dannati vengono trascinati da un forte vento e vengono portati e sbattuti da tutte le parti,cosi come in vita si sono lasciati trascinare dalla passione adesso non possono resistere a questo forte vento che li trascina senza sosta.
  • 9. Paolo e Francesca L'attenzione di Dante viene attirata da due anime che al contrario delle altre volano unite l'una all'altra e sembrano leggere nel vento, questi due sono le anime di Paolo Malatesta e di Francesca da Polenta che furono travolti dalla passione e che vennero sorpresi da Gianciotto Malatesta, fratello deforme di Paolo e marito di Francesca, e trucidati. Francesca commossa dalla pietà mostrata da Dante gli racconta di quella passione così forte che li ha uniti sia nella vita che nella morte e del momento in cui i due si resero conto del loro amore reciproco, e durante tutto il racconto Paolo singhiozza. Dante infine vinto dall'emozione perde i sensi e cade a terra.
  • 10. 3° Cerchio Infernale - Golosi È la zona dell'Inferno dove sono puniti i golosi. Il Cerchio è custodito da Cerbero, il mostruoso cane a tre teste che rintrona i dannati con i suoi latrati, li graffia e li scuoia continuamente. I golosi sono sdraiati a terra, colpiti da una pioggia incessante mista ad acqua sporca, grandine, neve, che trasforma il suolo in una fanghiglia maleodorante. Fra essi Dante incontra il fiorentino Ciacco, con cui parla della situazione politica di Firenze.
  • 11. Pena: Nel terzo girone le anime dei golosi sono sferzate da una pioggia incessante e disgustosa; sdraiate a faccia in giù nel fango, sono inoltre tormentate dal guardiano infernale Cerbero, il cane a tre teste che li assorda con i suoi latrati e che "graffia gli spirti ed iscoia ed isquatra". Parlando con Ciacco, Dante scopre inoltre che le pene a cui sono condannate le anime verranno aumentate dopo il giudizio universale, poichè ogni anima ritornerà in possesso del proprio corpo e raggiungerà la pienezza, allo stesso modo il dolore si farà ancora più forte e insopportabile.
  • 12. Ciacco È uno dei golosi del III Cerchio dell'Inferno. Il nome poteva forse essere un soprannome spregiativo col senso di «porco», ma potrebbe essere anche un nome proprio. Probabilmente era un parassita che a Firenze veniva invitato ai banchetti per allietare i commensali con le sue facezie, quindi doveva essere ben noto ai lettori contemporanei della Commedia. Ciacco riconosce Dante come fiorentino e gli chiede se lo riconosce, cosa impossibile dato il suo aspetto stravolto. Poi si presenta e Dante gli pone tre domande sul destino politico di Firenze: cosa succederà alle fazioni in lotta, se vi sono cittadini giusti, quali sono le cause della discordia. Ciacco risponde profetizzando la vittoria dei Neri, dicendo che i giusti sono pochissimi e indicando le cause delle divisioni in superbia, invidia e avarizia. Dante chiede inoltre notizie sul destino escatologico di altri fiorentini illustri del passato e Ciacco risponde che sono tutti dannati nel profondo dell'Inferno. Dopo aver pregato Dante di ricordarlo ai vivi una volta tornato sulla Terra, tace e torna a sdraiarsi con gli altri dannati, nel fango del III Cerchio.