1. Corriere del Veneto
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2009/6-ottobre-2009/qualita-dell-aria-
veneto-bocciato-conta-la-ue-ci-dia-risorse--1601845979501.shtml
smog - La Commissione europea sanziona l’Italia. Due anni per evitare la multa
Qualità dell’aria, Veneto bocciato
Conta: «La Ue ci dia le risorse»
Legambiente: «La colpa è dell'assessore. Non ha fatto
abbastanza»
A spasso con lo smog (archivio)
VENEZIA – Qualità dell’aria, Veneto bocciato. A infliggergli la sonora stroncatura, che fra due
anni rischia di tradursi in una sanzione piuttosto salata, è stata la Commissione Europea che in
merito ha aperto una procedura di infrazione. La decisione, contenuta nella relazione del 28
settembre scorso, non lascia scampo al Veneto e a quasi tutti i Piani regionali di risanamento
dell’aria avviati in Italia nel corso degli ultimi anni. Il solo margine possibile per evitare la multa,
da qui al 2011, è cercare di rispettare i parametri europei o quantomeno dimostrare che si sta
facendo tutto il possibile per raggiungere l’obiettivo.
Intanto, però, le associazioni ambientalistiche vanno all’attacco e accusano di insufficiente
attenzione al problema l’assessore regionale all’Ambiente Giancarlo Conta. Il quale si difende
chiamando in causa l’anomalia del territorio veneto: «La nostra regione fa parte della Pianura
Padana, l’unica area di tutta l’Europa assieme ai Paesi Bassi ad avere una conformazione talmente
particolare che le è impossibile rispettare i parametri indicati – afferma l’assessore –. La Pianura
Padana è in sostanza un catino dove l’inquinamento ristagna. Sono almeno quattro anni, da quando
è stato aperto un tavolo tecnico fra gli assessori delle regioni che ne fanno parte, che lo segnaliamo.
Ecco perchè superiamo ogni anno i valori massimi di Pm10, nonostante abbiamo messo in campo
diversi interventi migliorativi».
Legambiente, invece, rimprovera proprio all’assessorato regionale all’Ambiente di non aver
fatto abbastanza per accelerare le azioni da compiere per mettersi in regola criticando anche il
ritardo con cui l’Italia ha consegnato la documentazione all’Europa: «La decisione di questi giorni
salva esclusivamente la Valle d’Aosta e alcune aree della Regione Marche e del Lazio. L’Italia e il
ministero dell’Ambiente vengono ancora sollecitati ad elaborare e varare un piano nazionale di cui
non si sente neppure discutere. In questo quadro, tra l’insufficiente e il non classificabile, la Com-
missione ha deciso di riattivare la procedura di infrazione contro l’Italia e quindi anche contro il
2. Veneto – spiega Lucio Passi, presidente regionale di Legambiente –. A mio avviso è mancato del
tutto il coordinamento da parte dell’assessore Conta ed è sostanzialmente fallito il tavolo fra gli
assessori della Pianura Padana che non ha prodotto risultati concreti».
Secondo l’associazione che per prima ha denunciato la «bocciatura » europea, «sono conside-
rate insufficienti le misure di limitazione dei veicoli inquinanti così il partito dei camionisti e dei
sostenitori dell’auto, oltre ad attentare alla nostra salute, ci porterà a pagare le multe europee con le
nostre tasse! Occorre che i Comuni, le Province, la Regione e lo Stato scarichino gli inquinatori e
comincino a fare sul serio nella lotta allo smog!». A breve intanto tutti gli assessori regionali
all’Ambiente si incontreranno al ministero per valutare quali soluzioni adottare in vista del 2011 al-
lo scopo di evitare la sanzione e mettere in piedi misure efficaci per la qualità dell’aria. Misure che,
secondo l’assessore veneto, in parte sarebbero già state intraprese: «Sono quattro anni che
lavoriamo su progetti finalizzati ad interventi strutturali contro l’inquinamento – dice – ma siamo
anche di fronte ad un evidente problema di risorse. Dove li reperiamo i soldi? Se l’Unione Europea
volesse stanziare un fondo, saremmo ben felici».
Paola Vescovi
06 ottobre 2009