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Dopo il curatore fallimentare Monti
e Letta "staisereno", Renzie ha
rappresentato il fallimento
europeo più eclatante.
Il Movimento 5 Stelle non
avevamo nessuna aspettativa
perché conosce benissimo di che
pasta è fatto il partito di Renzi.
N o n l o s a p e t e ? A d e s s o
raccontiamo il MODELLO Pd in
Italia. Tangenti a destra e sinistra,
criminalità organizzata, appalti
pilotati, politici di destra e di
sinistra. Corrotti, finiti in manette,
indagati, a tavola con i capi clan
dei Casamonica, con il ministro
Poletti, lo stesso che ha firmato la
sua riforma del mercato del
lavoro.
Questa storia potrebbe chiamarsi
Mose, potrebbe chiamarsi
Expo...ma noi la chiameremo per
comodità "Mafia Capitale". Un
imprenditore mafioso vince
l'appalto con la complicità di
funzionari del partito. E per ogni
imprenditore furbo ce ne sono 10
onesti che perdono quel lavoro.
Perdine uno oggi, perdine uno
DOMANI, le piccole imprese
chiudono. I lavoratori vengono
licenziati e tornano a casa con un
senso di frustrazione.
COSA E' SUCCESSO IN ITALIA
IN QUESTI 6 MESI?
- Nuovo record fallimentare per le
imprese: durante il suo governo
ne sono fallite in media 63 ogni
giorno, insomma più di due ogni
ora hanno chiuso i battenti.
- Debito pubblico ITALIANO è
aumentato a ottobre di 23,5
miliardi di euro, arrivando a quota
2.157,5 miliardi, 74 miliardi in più
rispetto allo stesso mese di un
anno fa.
- Nuovo record internazionale di
declassamento: Il nostro debito è
stato denominato come BBB da
Standard and Poors, significa che
manca pochissimo, un passo, per
essere considerati un Paese le cui
e m i s s i o n i d i t i t o l i s o n o
"spazzatura".
- Nuovo record di disoccupazione;
mai nella storia, partendo
dall'Unità d'Italia, la penisola
aveva REGISTRATO un tasso di
disoccupazione così alto: il 13,2%.
- Con il Jobs Act (IL Pd non ha
neanche il coraggio di dargli un
nome italiano), si apre la strada
alla nuova generazione di
lavoratori a 300 euro al mese.
Una riforma del lavoro identica a
quella imposta dalla Commissione
Europea per 3 anni in Grecia, topo
da laboratorio per quello che si
vuole attuare anche negli altri
paesi dell'Europa del sud. Monti
ha definito la Grecia il più grande
successo dell'Euro. Parole
testuali.
COSA E' SUCCESSO IN
EUROPA IN QUESTI 6 MESI?
Il nulla assoluto.
- L'austerity è ancora là e l'Europa
CONTINUA a trattarci come un
alunno svogliato da mettere dietro
alla lavagna.
Fassina: “Eleggere capo
dello Stato con tutti.
M5S? Problema è Grillo”.
No il problema siete voi,
presentate una persona
degna per favore.
Stampato in proprio
IL SEMESTRE UE DI RENZI
Il favoreggiamento di Renzi
per i grandi evasori
Matteo Renzi ha ammesso che
la manina che la notte del 24
dicembre ha scritto l'art. 19 bis al
testo del decreto di attuazione
della delega fiscale, ovvero
quella norma che consente di
evadere e frodare il fisco sino
al 3% del fatturato dichiarato,
è stata la sua. Proprio cosi.
Il Presidente del Consiglio ha
scritto una norma che in
sostanza comporta enormi
vantaggi per i grandi evasori del
nostro Paese, ovvero: i) poter
evadere tranquillamente tasse e
imposte sino al 3% del proprio
fatturato dichiarato; ii) non
vedersi macchiare la propria
fedina penale, poichè nessun
reato verrebbe ad esistere se
l'evasione o la frode non
oltrepassassero tale soglia; iii)
consentire agli evasori di ripulirsi
per i reati precedentemente
commessi. Insomma, un vero e
proprio invito ad evadere oltre
che un vero e proprio,
(l'ennesimo) condono.
Perchè tanta grazia da parte di
Renzi per gli evasori, mentre
dall'altra fa il duro con i
lavoratori? Come è possibile che
aiuti così palesemente, e
senza alcun scrupolo, gli
evasori mentre dall'altra riduce
costantemente le risorse alle
forze dell'ordine? Come sia
possibile che legittima l'evasione
in Italia, mentre in Germania e
Stati Uniti evadere qualsiasi
imposta è considerato un
crimine? Come è possibile che
quella stessa sinistra che per
anni ha cercato di combattere il
nemico di sempre (Berlusconi),
oggi sia totalmente ostaggio e
succube di tale uomo e priva di
q u a l s i a s i r i g u a r d o p e r
l'eguaglianza e la giustizia
sociale?
Si legittimano e si favoreggiano
politicamente, dunque, grandi
frodi e grandi evasioni. Più sei
ricco e più evadi. Più evadi e più
vale la pena evadere. Incredibile.
Controcorrente. Semplicemente
meschino.
La norma avvantaggia i più ricchi
ed i grandi gruppi economici, non
c e r t o l ' o r t o f r u t t i c o l o o
l'ambulante. Eni potrebbe
evadere sino a 419.000.00 di
euro, Unipol (assicurazione da
sempre vicina al PD) 42.000.000
milioni di euro, Mediolanum
(dell'amico e socio Berlusconi)
16.300.000 milioni di euro e così
via.
La possibilità di accumulare
ricchezza tramite l'evasione e
costituire fondi neri per
finanziare illecitamente i partiti
politici ha ormai una strada
spianata e ben tracciata. Ma non
solo. C'è purtroppo anche il
condono. Ed è questo che molti
si aspettano dalla dolce manina
di Renzi: la possibilità di non
scontare più pene per reati
commessi negli anni precedenti.
Da Silvio Berlusconi, che
tornerebbe ricandidabile alle
prossime elezioni politiche, a
Sergio Scarpellini (evasore di
IVA e gestore di molti enti
pubblici tenuti intatti proprio da
Renzi), dalla famiglia Angelucci
ad Alessandro Profumo (ex
amministratore delegato di
Unicredit), da Corrado Passera
(di Banca Intesa) a Emilio Riva
(patron dell'ILVA), da Nicola
Ciniero (di IBM Italia) a Bruno
Spagnolini (di Augusta), sino a
Pier Francesco Guargaglini (di
Finmeccanica), e così via per
una lunga ed infinita lista.
Con questa norma, sarebbero
16 i miliardi di euro che
verrebbero (dolosamente)
sottratti alle casse dello Stato,
dunque ai cittadini (che devono
invece solo e sempre pagare
tasse, imposte, mutui, imu, tasi,
tari, iva, scuola, gas, pellet, ecc.
ecc.).
Senza considerare quelli persi
per la mancanza di norme
sull'anticorruzione, altri 60
miliardi di euro l'anno. Molti
processi in corso verrebbero
dichiarati decaduti, nonostante i
costi rimarrebbero a carico
esclusivo dello Stato. Molti
evasori d'un colpo diverrebbero
nuovamente limpidi come il sole,
pronti ad apparire martiri di una
giustizia che in Italia non
funziona (o meglio, non la si
vuole fare funzionare). Il
paradosso che diventa realtà, il
futuro che diventa solo passato
grazie all'inganno renziano.
La scuola tagliuzzata di Renzi
Ricomincia la scuola nel 2015, e
riapre massacrata da PD e
governo Renzi nella legge di
stabilità.
Infatti, mentre Renzi prende in
g i r o i c i t t a d i n i c o n l e
consultazioni e la riforma "dal
basso", arrivano dall'ALTO
sostanziosi tagli realizzati sul
funzionamento ordinario della
scuola, sulla pelle dei docenti,
dei tecnici, degli amministrativi
ed ausiliari, di tutti i lavoratori
scolastici.
S c e l t e c h e a l l a f i n e s i
ripercuotono sulla qualità della
scuola per studenti e genitori.
Ecco tutti i tagli e i regali che il
#M5S ha contrastato, ma che il
governo ha approvato in legge di
stabilità, a tambur battente e
senza ascoltare nessuno :
Invalsi
1 0 m i l i o n i p e r
finanziare l'industria
dei TEST INVALSI. Il
governo tira dritto
sulle valutazioni degli
studenti in stile
"aziendale".
Scuola paritarie
Stabilizzati 200 milioni
alle scuole paritarie,
che portano la cifra
complessiva a circa
500 milioni di euro. Le scuole
private sono le uniche che non
hanno subito tagli... chissà
perché.
Educazione fisica
Cancellati i responsabili
provinciali di educazione fisica, si
complica l'organizzazione dei
grandi eventi territoriali dello
sport scolastico. Addio ai Giochi
della Gioventù?
A b r o g a z i o n e e s o n e r i e
semiesoneri per vicari
34 milioni di tagli che complicano
il funzionamento della scuola,
mettendo in difficoltà famiglie e
studenti.
Addio supplenze brevi ATA e
docenti
Per 7 giorni il personale
scolastico tecnico ed ausiliario
non potrà essere sostituito e i
docenti non potranno essere
sostituiti per il primo giorno. Tagli
di 66 milioni per il 2015 e di 200
per ciascuno degli anni a
seguire. Risultato: sempre più
classi abbandonate a se stesse.
Reddito di cittadinanza ai nastri
di partenza in Senato. Nel
pomeriggio di lunedì 12 gennaio,
la proposta di legge del
Movimento 5 Stelle che elargisce
780 euro al mese a tutti i
maggiorenni che vivono con un
reddito sotto la soglia di povertà
(quasi 10 milioni di cittadini ndr)
è stata ufficialmente incardinata.
La senatrice Annamaria Parente
(Pd) relatrice del provvedimento
di legge del M5S e di quello
presentato da SEL sullo stesso
argomento, ha cercato far
passare l'erronea idea che
all'interno della legge delega sul
Job Act esistano provvedimenti
simili. Cosa che non è
assolutamente vera. Siamo
intervenuti per smentire
immediatamente questa falsità: il
Job Act crea precarietà e non da
un sostegno al reddito a tutti
coloro che vivono sotto la soglia
di povertà come invece fa il
reddito di cittadinanza.
Ora la discussione generale
proseguirà con le prossime
sedute. Domani consegneremo
l a l i s t a d e l l e
personalità che
chiediamo siano
a s c o l t a t e i n
C o m m i s s i o n e
Lavoro: di Don
Luigi Ciotti di
Libera Contro le
M a f i e c h e
a p p o g g i a
u f f i c i a l m e n t e
l'istituzione del
R e d d i t o d i
Cittadinanza, ai responsabili
dell'Istat fino alla Rete di
associazioni a sostegno del
Reddito di cittadinanza.
Reddito di cittadinanza:
al via in Senato la legge
M5S
L'agenzia di rating Moody's sostiene
che un'uscita dall'euro della Grecia
sarebbe positiva per gli ellenici,
rilanciando nel medio periodo la loro
economia.
Il ragionamento degli analisti finanziari
ècorretto,pertremotivi:
1) La Grecia tornerebbe ad una
moneta compatibile con la sua
economia, e svaluterebbe quindi
rispetto all'euro e alle altre valute.
Questo renderebbe più competitive
sui mercati esteri le merci greche,
aumentando le esportazioni e quindi
l'occupazioneinterna.
2) La ritrovata sovranità monetaria
consentirebbe al Governo greco, di
concerto con la Banca nazionale, di
fare deficit positivi per l'economia,
ovvero diretti alle infrastrutture, al
rilancio dell'occupazione e dei redditi,
invece che al pagamento di enormi
interessisuldebitopubblico.
3) Lo stesso debito pubblico sarebbe
molto meno costoso, perché la Banca
centrale greca potrebbe acquistarne la
parte non venduta sui mercati,
abbassandoitassidiinteresse.
Queste manovre combinate
rilancerebbero i consumi e quindi
anche l'occupazione e i salari. Presto
alla domanda estera (esportazioni) si
sostituirebbe una florida domanda
interna, garantendo alle aziende
grecheprofittistabili.
Per la Grecia il pericolo
arriverebbe nel breve periodo.
L'uscita dall'euro sarebbe difficile
da gestire, perché buona parte
del debito pubblico ellenico è
stato contratto in euro con
istituzioni sovranazionali e non
potrebbe essere riconvertito nella
nuova dracma. La Grecia, a differenza
dell'Italia, dovrebbe contare sulla
benevolenza dei creditori esteri, e non
pagare tutto il debito o dilazionarlo negli
anni. La svalutazione, oltre a rendere più
oneroso il debito in euro, aumenterebbe il
costo delle importazioni, necessarie alla
Grecia per
r i p a r t i r e
perché il suo
t e s s u t o
industriale è
stato messo a
d u r i s s i m a
prova da euro
eausterità.
La conclusione
di Moody's, p e r ò ,
rimane valida: un Paese con la sua
moneta può trasformare il debito in
ricchezza dei suoi cittadini, investire in
ricerca, scuola, innovazione e infrastrutture,
agevolando il settore privato e la collettività.
Lo stesso debito, stimolando il Pil, si
ripagherebbedasé.
Inutile dire che l'Italia, nonostante la crisi
prolungata, è un'economia ben più
avanzata e solida di quella greca. Le nostre
difficoltà con il debito pubblico,
l'impoverimento delle famiglie e la
disoccupazione sono strettamente legate
all'assenza di sovranità monetaria.
Sebbene l'uscita vada gestita con
attenzione e competenza, le
difficoltà di breve periodo
sarebbero irrisorie rispetto a
quelle greche. Va notato, ad
esempio, che circa il 94% del
nostro debito pubblico potrà
essere convertito in lire,
perché contratto sotto
d i r i t t o i t a l i a n o .
Imponendo il controllo
dei movimenti dei
capitali e costringendo
le banche commerciali
ad acquistare parte del
nostro debito, la nuova
lira si stabilizzerebbe
ben presto sui mercati
valutari e il Governo potrebbe
indirizzare l'economia verso il
rilancio della domanda interna, alti
salari e alti profitti, rendendosi
gradualmente più indipendente
dai mercati esteri e dalla
speculazione.
L'uscita dall'euro va preparata con
grande serietà, preparando un
piano di rilancio industriale e di
gestione finanziaria dell'uscita, ma
ciò che nemmeno Moody's riesce
più a negare è che dentro l'euro
ci aspetta un lento e soffocante
declino, mentre fuori sovranità,
sviluppoedemocrazia.
GRECIA
più ricca se fuori dall’€€uro
Attenzione
ci troviamo sempre al
venerdì dalle ore 21.00
In piazza Sacro Cuore 5.
(zona viale Roma) Come sempre a Novara

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Pieghevole20150115

  • 1. Dopo il curatore fallimentare Monti e Letta "staisereno", Renzie ha rappresentato il fallimento europeo più eclatante. Il Movimento 5 Stelle non avevamo nessuna aspettativa perché conosce benissimo di che pasta è fatto il partito di Renzi. N o n l o s a p e t e ? A d e s s o raccontiamo il MODELLO Pd in Italia. Tangenti a destra e sinistra, criminalità organizzata, appalti pilotati, politici di destra e di sinistra. Corrotti, finiti in manette, indagati, a tavola con i capi clan dei Casamonica, con il ministro Poletti, lo stesso che ha firmato la sua riforma del mercato del lavoro. Questa storia potrebbe chiamarsi Mose, potrebbe chiamarsi Expo...ma noi la chiameremo per comodità "Mafia Capitale". Un imprenditore mafioso vince l'appalto con la complicità di funzionari del partito. E per ogni imprenditore furbo ce ne sono 10 onesti che perdono quel lavoro. Perdine uno oggi, perdine uno DOMANI, le piccole imprese chiudono. I lavoratori vengono licenziati e tornano a casa con un senso di frustrazione. COSA E' SUCCESSO IN ITALIA IN QUESTI 6 MESI? - Nuovo record fallimentare per le imprese: durante il suo governo ne sono fallite in media 63 ogni giorno, insomma più di due ogni ora hanno chiuso i battenti. - Debito pubblico ITALIANO è aumentato a ottobre di 23,5 miliardi di euro, arrivando a quota 2.157,5 miliardi, 74 miliardi in più rispetto allo stesso mese di un anno fa. - Nuovo record internazionale di declassamento: Il nostro debito è stato denominato come BBB da Standard and Poors, significa che manca pochissimo, un passo, per essere considerati un Paese le cui e m i s s i o n i d i t i t o l i s o n o "spazzatura". - Nuovo record di disoccupazione; mai nella storia, partendo dall'Unità d'Italia, la penisola aveva REGISTRATO un tasso di disoccupazione così alto: il 13,2%. - Con il Jobs Act (IL Pd non ha neanche il coraggio di dargli un nome italiano), si apre la strada alla nuova generazione di lavoratori a 300 euro al mese. Una riforma del lavoro identica a quella imposta dalla Commissione Europea per 3 anni in Grecia, topo da laboratorio per quello che si vuole attuare anche negli altri paesi dell'Europa del sud. Monti ha definito la Grecia il più grande successo dell'Euro. Parole testuali. COSA E' SUCCESSO IN EUROPA IN QUESTI 6 MESI? Il nulla assoluto. - L'austerity è ancora là e l'Europa CONTINUA a trattarci come un alunno svogliato da mettere dietro alla lavagna. Fassina: “Eleggere capo dello Stato con tutti. M5S? Problema è Grillo”. No il problema siete voi, presentate una persona degna per favore. Stampato in proprio IL SEMESTRE UE DI RENZI
  • 2. Il favoreggiamento di Renzi per i grandi evasori Matteo Renzi ha ammesso che la manina che la notte del 24 dicembre ha scritto l'art. 19 bis al testo del decreto di attuazione della delega fiscale, ovvero quella norma che consente di evadere e frodare il fisco sino al 3% del fatturato dichiarato, è stata la sua. Proprio cosi. Il Presidente del Consiglio ha scritto una norma che in sostanza comporta enormi vantaggi per i grandi evasori del nostro Paese, ovvero: i) poter evadere tranquillamente tasse e imposte sino al 3% del proprio fatturato dichiarato; ii) non vedersi macchiare la propria fedina penale, poichè nessun reato verrebbe ad esistere se l'evasione o la frode non oltrepassassero tale soglia; iii) consentire agli evasori di ripulirsi per i reati precedentemente commessi. Insomma, un vero e proprio invito ad evadere oltre che un vero e proprio, (l'ennesimo) condono. Perchè tanta grazia da parte di Renzi per gli evasori, mentre dall'altra fa il duro con i lavoratori? Come è possibile che aiuti così palesemente, e senza alcun scrupolo, gli evasori mentre dall'altra riduce costantemente le risorse alle forze dell'ordine? Come sia possibile che legittima l'evasione in Italia, mentre in Germania e Stati Uniti evadere qualsiasi imposta è considerato un crimine? Come è possibile che quella stessa sinistra che per anni ha cercato di combattere il nemico di sempre (Berlusconi), oggi sia totalmente ostaggio e succube di tale uomo e priva di q u a l s i a s i r i g u a r d o p e r l'eguaglianza e la giustizia sociale? Si legittimano e si favoreggiano politicamente, dunque, grandi frodi e grandi evasioni. Più sei ricco e più evadi. Più evadi e più vale la pena evadere. Incredibile. Controcorrente. Semplicemente meschino. La norma avvantaggia i più ricchi ed i grandi gruppi economici, non c e r t o l ' o r t o f r u t t i c o l o o l'ambulante. Eni potrebbe evadere sino a 419.000.00 di euro, Unipol (assicurazione da sempre vicina al PD) 42.000.000 milioni di euro, Mediolanum (dell'amico e socio Berlusconi) 16.300.000 milioni di euro e così via. La possibilità di accumulare ricchezza tramite l'evasione e costituire fondi neri per finanziare illecitamente i partiti politici ha ormai una strada spianata e ben tracciata. Ma non solo. C'è purtroppo anche il condono. Ed è questo che molti si aspettano dalla dolce manina di Renzi: la possibilità di non scontare più pene per reati commessi negli anni precedenti. Da Silvio Berlusconi, che tornerebbe ricandidabile alle prossime elezioni politiche, a Sergio Scarpellini (evasore di IVA e gestore di molti enti pubblici tenuti intatti proprio da Renzi), dalla famiglia Angelucci ad Alessandro Profumo (ex amministratore delegato di Unicredit), da Corrado Passera (di Banca Intesa) a Emilio Riva (patron dell'ILVA), da Nicola Ciniero (di IBM Italia) a Bruno Spagnolini (di Augusta), sino a Pier Francesco Guargaglini (di Finmeccanica), e così via per una lunga ed infinita lista. Con questa norma, sarebbero 16 i miliardi di euro che verrebbero (dolosamente) sottratti alle casse dello Stato, dunque ai cittadini (che devono invece solo e sempre pagare tasse, imposte, mutui, imu, tasi, tari, iva, scuola, gas, pellet, ecc. ecc.). Senza considerare quelli persi per la mancanza di norme sull'anticorruzione, altri 60 miliardi di euro l'anno. Molti processi in corso verrebbero dichiarati decaduti, nonostante i costi rimarrebbero a carico esclusivo dello Stato. Molti evasori d'un colpo diverrebbero nuovamente limpidi come il sole, pronti ad apparire martiri di una giustizia che in Italia non funziona (o meglio, non la si vuole fare funzionare). Il paradosso che diventa realtà, il futuro che diventa solo passato grazie all'inganno renziano.
  • 3. La scuola tagliuzzata di Renzi Ricomincia la scuola nel 2015, e riapre massacrata da PD e governo Renzi nella legge di stabilità. Infatti, mentre Renzi prende in g i r o i c i t t a d i n i c o n l e consultazioni e la riforma "dal basso", arrivano dall'ALTO sostanziosi tagli realizzati sul funzionamento ordinario della scuola, sulla pelle dei docenti, dei tecnici, degli amministrativi ed ausiliari, di tutti i lavoratori scolastici. S c e l t e c h e a l l a f i n e s i ripercuotono sulla qualità della scuola per studenti e genitori. Ecco tutti i tagli e i regali che il #M5S ha contrastato, ma che il governo ha approvato in legge di stabilità, a tambur battente e senza ascoltare nessuno : Invalsi 1 0 m i l i o n i p e r finanziare l'industria dei TEST INVALSI. Il governo tira dritto sulle valutazioni degli studenti in stile "aziendale". Scuola paritarie Stabilizzati 200 milioni alle scuole paritarie, che portano la cifra complessiva a circa 500 milioni di euro. Le scuole private sono le uniche che non hanno subito tagli... chissà perché. Educazione fisica Cancellati i responsabili provinciali di educazione fisica, si complica l'organizzazione dei grandi eventi territoriali dello sport scolastico. Addio ai Giochi della Gioventù? A b r o g a z i o n e e s o n e r i e semiesoneri per vicari 34 milioni di tagli che complicano il funzionamento della scuola, mettendo in difficoltà famiglie e studenti. Addio supplenze brevi ATA e docenti Per 7 giorni il personale scolastico tecnico ed ausiliario non potrà essere sostituito e i docenti non potranno essere sostituiti per il primo giorno. Tagli di 66 milioni per il 2015 e di 200 per ciascuno degli anni a seguire. Risultato: sempre più classi abbandonate a se stesse. Reddito di cittadinanza ai nastri di partenza in Senato. Nel pomeriggio di lunedì 12 gennaio, la proposta di legge del Movimento 5 Stelle che elargisce 780 euro al mese a tutti i maggiorenni che vivono con un reddito sotto la soglia di povertà (quasi 10 milioni di cittadini ndr) è stata ufficialmente incardinata. La senatrice Annamaria Parente (Pd) relatrice del provvedimento di legge del M5S e di quello presentato da SEL sullo stesso argomento, ha cercato far passare l'erronea idea che all'interno della legge delega sul Job Act esistano provvedimenti simili. Cosa che non è assolutamente vera. Siamo intervenuti per smentire immediatamente questa falsità: il Job Act crea precarietà e non da un sostegno al reddito a tutti coloro che vivono sotto la soglia di povertà come invece fa il reddito di cittadinanza. Ora la discussione generale proseguirà con le prossime sedute. Domani consegneremo l a l i s t a d e l l e personalità che chiediamo siano a s c o l t a t e i n C o m m i s s i o n e Lavoro: di Don Luigi Ciotti di Libera Contro le M a f i e c h e a p p o g g i a u f f i c i a l m e n t e l'istituzione del R e d d i t o d i Cittadinanza, ai responsabili dell'Istat fino alla Rete di associazioni a sostegno del Reddito di cittadinanza. Reddito di cittadinanza: al via in Senato la legge M5S
  • 4. L'agenzia di rating Moody's sostiene che un'uscita dall'euro della Grecia sarebbe positiva per gli ellenici, rilanciando nel medio periodo la loro economia. Il ragionamento degli analisti finanziari ècorretto,pertremotivi: 1) La Grecia tornerebbe ad una moneta compatibile con la sua economia, e svaluterebbe quindi rispetto all'euro e alle altre valute. Questo renderebbe più competitive sui mercati esteri le merci greche, aumentando le esportazioni e quindi l'occupazioneinterna. 2) La ritrovata sovranità monetaria consentirebbe al Governo greco, di concerto con la Banca nazionale, di fare deficit positivi per l'economia, ovvero diretti alle infrastrutture, al rilancio dell'occupazione e dei redditi, invece che al pagamento di enormi interessisuldebitopubblico. 3) Lo stesso debito pubblico sarebbe molto meno costoso, perché la Banca centrale greca potrebbe acquistarne la parte non venduta sui mercati, abbassandoitassidiinteresse. Queste manovre combinate rilancerebbero i consumi e quindi anche l'occupazione e i salari. Presto alla domanda estera (esportazioni) si sostituirebbe una florida domanda interna, garantendo alle aziende grecheprofittistabili. Per la Grecia il pericolo arriverebbe nel breve periodo. L'uscita dall'euro sarebbe difficile da gestire, perché buona parte del debito pubblico ellenico è stato contratto in euro con istituzioni sovranazionali e non potrebbe essere riconvertito nella nuova dracma. La Grecia, a differenza dell'Italia, dovrebbe contare sulla benevolenza dei creditori esteri, e non pagare tutto il debito o dilazionarlo negli anni. La svalutazione, oltre a rendere più oneroso il debito in euro, aumenterebbe il costo delle importazioni, necessarie alla Grecia per r i p a r t i r e perché il suo t e s s u t o industriale è stato messo a d u r i s s i m a prova da euro eausterità. La conclusione di Moody's, p e r ò , rimane valida: un Paese con la sua moneta può trasformare il debito in ricchezza dei suoi cittadini, investire in ricerca, scuola, innovazione e infrastrutture, agevolando il settore privato e la collettività. Lo stesso debito, stimolando il Pil, si ripagherebbedasé. Inutile dire che l'Italia, nonostante la crisi prolungata, è un'economia ben più avanzata e solida di quella greca. Le nostre difficoltà con il debito pubblico, l'impoverimento delle famiglie e la disoccupazione sono strettamente legate all'assenza di sovranità monetaria. Sebbene l'uscita vada gestita con attenzione e competenza, le difficoltà di breve periodo sarebbero irrisorie rispetto a quelle greche. Va notato, ad esempio, che circa il 94% del nostro debito pubblico potrà essere convertito in lire, perché contratto sotto d i r i t t o i t a l i a n o . Imponendo il controllo dei movimenti dei capitali e costringendo le banche commerciali ad acquistare parte del nostro debito, la nuova lira si stabilizzerebbe ben presto sui mercati valutari e il Governo potrebbe indirizzare l'economia verso il rilancio della domanda interna, alti salari e alti profitti, rendendosi gradualmente più indipendente dai mercati esteri e dalla speculazione. L'uscita dall'euro va preparata con grande serietà, preparando un piano di rilancio industriale e di gestione finanziaria dell'uscita, ma ciò che nemmeno Moody's riesce più a negare è che dentro l'euro ci aspetta un lento e soffocante declino, mentre fuori sovranità, sviluppoedemocrazia. GRECIA più ricca se fuori dall’€€uro Attenzione ci troviamo sempre al venerdì dalle ore 21.00 In piazza Sacro Cuore 5. (zona viale Roma) Come sempre a Novara