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Dal Nucleo della Terra
Un viaggio tra la natura incandescente del nostro pianeta
Relatori:
Dott. ssa Cipolla Simona
Dott. ssa Di Nicola Francesca
Mostra Itinerante ‘Laudato sì’ 22 – 28 Febbraio 2016
Associazione Italiana Scienze Ambientali
AISA è un'associazione professionale di categoria, che rappresenta su tutto il territorio nazionale,
Laureati e Studenti dei Corsi di Laurea in Scienze Ambientali, Scienze e Tecnologie per l'Ambiente e
Scienze e Tecnologie per l'Ambiente ed il Territorio. In Italia questa categoria professionale non è
regolamentata, per tale motivo nasce AISA .
AISA ha un proprio sistema di deontologia professionale e l'obbligo della formazione permanente.
Le attività professionali di un laureato in Scienze Ambientali sono: Valutazione d’impatto Ambientale,
valorizzazione parchi e riserve naturali, analisi e gestione delle risorse ambientali, progettazione e
monitoraggio ambientale, biorisanamento e bonifiche ambientali, formazione, educazione ,
comunicazione, divulgazione, e didattica ambientale.
• Tettonica delle Placche
• Terremoti e Vulcani
• Rischio e pericolo
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
La Terra è suddivisa in tre gusci concentrici:
Crosta - Mantello - Nucleo
La crosta terrestre si divide in:
2. Crosta oceanica
1. Crosta continentale
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Al di sotto della crosta si trova il MANTELLO, uno strato
viscoso di rocce dense e pesanti in continuo movimento.
Il NUCLEO è un grosso
“nocciolo” il cui raggio è più della
metà del raggio terrestre. Lo
studio delle onde sismiche ha
permesso di distinguere nel
nucleo due strati: il nucleo
esterno, liquido e il nucleo
interno, solido.
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
LA TETTONICA DELLE PLACCHE
La tettonica delle
placche è una teoria
secondo la quale la
superficie terrestre è
suddivisa in tante
placche
che si muovono
Questi movimenti sono
la causa di molti
fenomeni che
interessano la crosta
terrestre
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
La Terra non è sempre stata come la vediamo oggi
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Ma come si muovono queste placche?
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Ma come si muovono queste placche?
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Le placche sono spostate dai moti convettivi
che si producono nel mantello
Ma come si muovono queste placche?
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Cosa succede lungo i margini delle placche?
Le placche possono avvicinarsi o allontanarsi tra loro, questi movimenti
possono provocare dei cambiamenti nella forma delle rocce, possono ad
esempio piegarsi oppure rompersi.
Le rocce si deformano con effetti diversi:
1. distensione
2. compressione
3. trascorrenza
Margini Divergenti
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Cosa succede lungo i margini delle placche?
Le placche possono avvicinarsi o allontanarsi tra loro, questi movimenti
possono provocare dei cambiamenti nella forma delle rocce, possono ad
esempio piegarsi oppure rompersi.
Le rocce si deformano con effetti diversi:
1. distensione
2. compressione
3. trascorrenza
Margini Convergenti
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Cosa succede lungo i margini delle placche?
Le placche possono avvicinarsi o allontanarsi tra loro, questi movimenti
possono provocare dei cambiamenti nella forma delle rocce, possono ad
esempio piegarsi oppure rompersi.
Le rocce si deformano con effetti diversi:
1. distensione
2. compressione
3. trascorrenza
Margini Trasformi
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Margini Divergenti
I margini divergenti sono quelli in corrispondenza dei quali due
placche si allontanano una dall'altra
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Margini Divergenti
I margini divergenti sono quelli in corrispondenza dei quali due
placche si allontanano una dall'altra
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Un oceano inizia a formarsi quando una parte di crosta
continentale si spezza lungo una frattura e i due margini
della frattura iniziano ad allontanarsi
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Un oceano inizia a formarsi quando una parte di crosta
continentale si spezza lungo una frattura e i due margini
della frattura iniziano ad allontanarsi
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Ci sono tre tipi di collisione di margini:
1. Collisione crosta oceanica-crosta oceanica
2. Collisione continente-crosta oceanica
3. Collisione continente-continente
Margini Convergenti
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Margini Convergenti
Collisione crosta oceanica-crosta
oceanica
SUBDUZIONE
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Margini Convergenti
Collisione continente-crosta
oceanica
SUBDUZIONE
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Margini Convergenti
Collisione continente-continente
SUBDUZIONE
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Margini Trasformi
Le placche scorrono una accanto all’altra.
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
La tettonica delle placche, quindi determina la deriva dei continenti
Questo fenomeno non è percepibile all’uomo nell’immediato
Tuttavia i movimenti che interessano la crosta si manifestano attraverso
due importanti fenomeni:
Terremoti Eruzioni vulcaniche
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Terremoti e Placche Tettoniche
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Un terremoto (o sisma) è una qualunque rapida vibrazione della
crosta terrestre, indipendentemente dagli effetti che provoca
Un terremoto avviene quando enormi forze che comprimono,
tendono o fanno scorrere le rocce fino a che non si “fratturano”,
l’energia che si libera fa così oscillare il terreno sovrastante
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Un terremoto (o sisma) è una qualunque rapida vibrazione della
crosta terrestre, indipendentemente dagli effetti che provoca
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Gli effetti maggiori di un terremoto si verificano in prossimità dell’epicentro Un
terremoto più ha l’ipocentro vicino alla superficie più è catastrofico
La valutazione di un terremoto si basa su due scale:
• LA SCALA MERCALLI
• LA SCALA RICHTER
La prima si basa sui danni
provocati dal sisma, la seconda
invece valuta la quantità di energia
che si libera durante il terremoto
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Vulcani e Placche Tettoniche
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Un vulcano è qualsiasi spaccatura della crosta terrestre attraverso la quale il magma
presente all’interno della Terra esce in superficie.
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Sulla Terra esistono oltre 500 vulcani attivi. Si definiscono ATTIVI i
vulcani che hanno dato luogo ad eruzioni negli ultimi anni.
I vulcani QUIESCENTI sono quelli che
hanno dato eruzioni negli ultimi 10mila
anni ma che attualmente si trovano in una
fase di riposo.
I vulcani SPENTI sono quelli che hanno
esaurito la loro attività.
In Italia sono attivi l’Etna e lo
Stromboli
In Italia si sono quiescenti il Vesuvio, i
Campi Flegrei, Vulcano, Panarea,
Ischia.
Vulcani spenti italiani sono: Cimino,
Vico, Monte Amiata, Vulture,
Roccamonfina e altri ancora.
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Le eruzioni vulcaniche possono essere classificate, in base alla violenza
del fenomeno, in eruzioni effusive e esplosive.
Le eruzioni effusive si verificano quando la
lava è molto fluida e con scarsa presenza di gas.
Questa lava scorre senza difficoltà, muovendosi
in modo tranquillo.
Le eruzioni esplosive si verificano quando la lava è
poco morbida ed è piena di gas. In questo tipo di
eruzione vengono lanciati in aria lava e materiali solidi di
varie dimensioni.
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Terremoti ed eruzioni vulcaniche sono tra gli agenti più pericolosi.
La pericolosità è un concetto che va sempre riferito alla probabilità che
un dato evento accada.
Ad esempio, una zona caratterizzata da alta pericolosità sismica, è una zona in
cui è elevata la probabilità che, in un certo intervallo di tempo si verifichi un
terremoto di una certa magnitudo.
Stessa cosa per la pericolosità vulcanica: un’area ad elevata pericolosità
vulcanica è caratterizzata da elevata probabilità che un evento eruttivo avvenga
in un certo intervallo temporale.
Rischio o Pericolo?
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Terremoti ed eruzioni vulcaniche sono tra gli agenti più pericolosi.
Rischio o Pericolo?
Il rischio è un termine che prende in considerazione il danno che un evento
naturale può provocare alle vite umane ed alle attività antropiche. In sostanza non
tiene conto solo della probabilità di un certo evento naturale, ma anche degli effetti che
esso avrà, sia in termini di perdita di vite umane che in termini di danno economico e
danneggiamento delle infrastrutture. Una zona ad elevata pericolosità sismica quindi,
nella quale però non ci siano centri abitati né infrastrutture, avrà un rischio sismico
nullo, perché anche se un terremoto molto forte si verificasse non produrrebbe danni a
persone né cose.
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Nella mitigazione dei rischi geologici, si deve lavorare alla riduzione di uno
di questi parametri. Purtroppo nel caso di terremoti e vulcani non si può
agire sulla pericolosità, perché non possono essere bloccati. Non si può
agire neanche sul numero di elementi esposti (per evacuare una città si
dovrebbe conoscere con anticipo ora e data dell’evento).
Pericolosità, Vulnerabilità ed Elementi a rischio
Il rischio è dato dalla moltiplicazione di questi tre parametri
È proprio qui il punto debole del nostro paese:
la vulnerabilità
Si può però agire sulla vulnerabilità:
• Costruendo sicuramente non in prossimità di un vulcano
• Costruendo con tecniche di edilizia antisismica.
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Pericolosità, Vulnerabilità ed Elementi a rischio
Conosciamo le aree a rischio
Ma spesso ci troviamo davanti a tragedie che si potevano
tranquillamente evitare o quantomeno contenere
Possediamo la tecnologia per
evitare gravi danni
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
A SCUOLA:
 Non allontanarti dall'aula.
 Cerca di metterti al riparo sotto il banco più
vicino, sotto lo stipite di una porta o presso un
muro portante.
 Non utilizzare scale o ascensori.
IN CASO DI TERREMOTO
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
IN CASA:
 Non abbandonare l’edificio.
 Riparati vicino ad un muro portante o
sotto lo stipite di una porta, oppure
cerca riparo sotto il letto o la scrivania.
 Copriti il capo con qualcosa di morbido
come un cuscino.
 Stai lontano da finestre e specchi.
IN CASO DI TERREMOTO
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
ALL’APERTO:
 Tieniti il più possibile lontano dagli edifici e
cerca di raggiungere spazi aperti.
 Non cercare di rientrare negli edifici.
 Ferma l’automobile e allontanati da rocce
che possono franare.
 Non sostare sopra e sotto i ponti e non
uscire dall’auto fino a quando non è
terminata la scossa.
IN CASO DI TERREMOTO
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
IN CASO DI TERREMOTO
Dopo il terremoto
In casa:
togliere la corrente, chiudere il
rubinetto del gas e dell'acqua.
Spegnere la caldaia e non
accendere fornelli, stufe, candele,
accendini per evitare fughe di gas.
Evitare di usare il telefono per non
intasare le linee: una radio portatile
sarà sufficiente per ascoltare i
notiziari.
All’aperto:
evitare di sostare presso edifici
pericolanti, in prossimità di fabbriche
ed impianti industriali. Raggiungere
spazi aperti evitando però le spiagge
per il pericolo di onde anomale. Non
avvicinarsi ad animali i quali
potrebbero avere reazioni aggressive
a causa dello spavento.
Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
Placche terremoti e vulcani

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Liboria (Lidia) Pantaleo
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Elena Dalmastri

Placche terremoti e vulcani

  • 1. Dal Nucleo della Terra Un viaggio tra la natura incandescente del nostro pianeta Relatori: Dott. ssa Cipolla Simona Dott. ssa Di Nicola Francesca Mostra Itinerante ‘Laudato sì’ 22 – 28 Febbraio 2016
  • 2. Associazione Italiana Scienze Ambientali AISA è un'associazione professionale di categoria, che rappresenta su tutto il territorio nazionale, Laureati e Studenti dei Corsi di Laurea in Scienze Ambientali, Scienze e Tecnologie per l'Ambiente e Scienze e Tecnologie per l'Ambiente ed il Territorio. In Italia questa categoria professionale non è regolamentata, per tale motivo nasce AISA . AISA ha un proprio sistema di deontologia professionale e l'obbligo della formazione permanente. Le attività professionali di un laureato in Scienze Ambientali sono: Valutazione d’impatto Ambientale, valorizzazione parchi e riserve naturali, analisi e gestione delle risorse ambientali, progettazione e monitoraggio ambientale, biorisanamento e bonifiche ambientali, formazione, educazione , comunicazione, divulgazione, e didattica ambientale.
  • 3. • Tettonica delle Placche • Terremoti e Vulcani • Rischio e pericolo Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 4. Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 5. La Terra è suddivisa in tre gusci concentrici: Crosta - Mantello - Nucleo La crosta terrestre si divide in: 2. Crosta oceanica 1. Crosta continentale Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 6. Al di sotto della crosta si trova il MANTELLO, uno strato viscoso di rocce dense e pesanti in continuo movimento. Il NUCLEO è un grosso “nocciolo” il cui raggio è più della metà del raggio terrestre. Lo studio delle onde sismiche ha permesso di distinguere nel nucleo due strati: il nucleo esterno, liquido e il nucleo interno, solido. Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 7. LA TETTONICA DELLE PLACCHE La tettonica delle placche è una teoria secondo la quale la superficie terrestre è suddivisa in tante placche che si muovono Questi movimenti sono la causa di molti fenomeni che interessano la crosta terrestre Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 8. La Terra non è sempre stata come la vediamo oggi Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 9. Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 10. Ma come si muovono queste placche? Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 11. Ma come si muovono queste placche? Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 12. Le placche sono spostate dai moti convettivi che si producono nel mantello Ma come si muovono queste placche? Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 13. Cosa succede lungo i margini delle placche? Le placche possono avvicinarsi o allontanarsi tra loro, questi movimenti possono provocare dei cambiamenti nella forma delle rocce, possono ad esempio piegarsi oppure rompersi. Le rocce si deformano con effetti diversi: 1. distensione 2. compressione 3. trascorrenza Margini Divergenti Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 14. Cosa succede lungo i margini delle placche? Le placche possono avvicinarsi o allontanarsi tra loro, questi movimenti possono provocare dei cambiamenti nella forma delle rocce, possono ad esempio piegarsi oppure rompersi. Le rocce si deformano con effetti diversi: 1. distensione 2. compressione 3. trascorrenza Margini Convergenti Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 15. Cosa succede lungo i margini delle placche? Le placche possono avvicinarsi o allontanarsi tra loro, questi movimenti possono provocare dei cambiamenti nella forma delle rocce, possono ad esempio piegarsi oppure rompersi. Le rocce si deformano con effetti diversi: 1. distensione 2. compressione 3. trascorrenza Margini Trasformi Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 16. Margini Divergenti I margini divergenti sono quelli in corrispondenza dei quali due placche si allontanano una dall'altra Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 17. Margini Divergenti I margini divergenti sono quelli in corrispondenza dei quali due placche si allontanano una dall'altra Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 18. Un oceano inizia a formarsi quando una parte di crosta continentale si spezza lungo una frattura e i due margini della frattura iniziano ad allontanarsi Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 19. Un oceano inizia a formarsi quando una parte di crosta continentale si spezza lungo una frattura e i due margini della frattura iniziano ad allontanarsi Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 20. Ci sono tre tipi di collisione di margini: 1. Collisione crosta oceanica-crosta oceanica 2. Collisione continente-crosta oceanica 3. Collisione continente-continente Margini Convergenti Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 21. Margini Convergenti Collisione crosta oceanica-crosta oceanica SUBDUZIONE Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 22. Margini Convergenti Collisione continente-crosta oceanica SUBDUZIONE Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 23. Margini Convergenti Collisione continente-continente SUBDUZIONE Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 24. Margini Trasformi Le placche scorrono una accanto all’altra. Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 25. La tettonica delle placche, quindi determina la deriva dei continenti Questo fenomeno non è percepibile all’uomo nell’immediato Tuttavia i movimenti che interessano la crosta si manifestano attraverso due importanti fenomeni: Terremoti Eruzioni vulcaniche Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 26. Terremoti e Placche Tettoniche Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 27. Un terremoto (o sisma) è una qualunque rapida vibrazione della crosta terrestre, indipendentemente dagli effetti che provoca Un terremoto avviene quando enormi forze che comprimono, tendono o fanno scorrere le rocce fino a che non si “fratturano”, l’energia che si libera fa così oscillare il terreno sovrastante Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 28. Un terremoto (o sisma) è una qualunque rapida vibrazione della crosta terrestre, indipendentemente dagli effetti che provoca Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 29. Gli effetti maggiori di un terremoto si verificano in prossimità dell’epicentro Un terremoto più ha l’ipocentro vicino alla superficie più è catastrofico La valutazione di un terremoto si basa su due scale: • LA SCALA MERCALLI • LA SCALA RICHTER La prima si basa sui danni provocati dal sisma, la seconda invece valuta la quantità di energia che si libera durante il terremoto Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 30. Vulcani e Placche Tettoniche Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 31. Un vulcano è qualsiasi spaccatura della crosta terrestre attraverso la quale il magma presente all’interno della Terra esce in superficie. Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 32. Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 33. Sulla Terra esistono oltre 500 vulcani attivi. Si definiscono ATTIVI i vulcani che hanno dato luogo ad eruzioni negli ultimi anni. I vulcani QUIESCENTI sono quelli che hanno dato eruzioni negli ultimi 10mila anni ma che attualmente si trovano in una fase di riposo. I vulcani SPENTI sono quelli che hanno esaurito la loro attività. In Italia sono attivi l’Etna e lo Stromboli In Italia si sono quiescenti il Vesuvio, i Campi Flegrei, Vulcano, Panarea, Ischia. Vulcani spenti italiani sono: Cimino, Vico, Monte Amiata, Vulture, Roccamonfina e altri ancora. Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 34. Le eruzioni vulcaniche possono essere classificate, in base alla violenza del fenomeno, in eruzioni effusive e esplosive. Le eruzioni effusive si verificano quando la lava è molto fluida e con scarsa presenza di gas. Questa lava scorre senza difficoltà, muovendosi in modo tranquillo. Le eruzioni esplosive si verificano quando la lava è poco morbida ed è piena di gas. In questo tipo di eruzione vengono lanciati in aria lava e materiali solidi di varie dimensioni. Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 35. Terremoti ed eruzioni vulcaniche sono tra gli agenti più pericolosi. La pericolosità è un concetto che va sempre riferito alla probabilità che un dato evento accada. Ad esempio, una zona caratterizzata da alta pericolosità sismica, è una zona in cui è elevata la probabilità che, in un certo intervallo di tempo si verifichi un terremoto di una certa magnitudo. Stessa cosa per la pericolosità vulcanica: un’area ad elevata pericolosità vulcanica è caratterizzata da elevata probabilità che un evento eruttivo avvenga in un certo intervallo temporale. Rischio o Pericolo? Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 36. Terremoti ed eruzioni vulcaniche sono tra gli agenti più pericolosi. Rischio o Pericolo? Il rischio è un termine che prende in considerazione il danno che un evento naturale può provocare alle vite umane ed alle attività antropiche. In sostanza non tiene conto solo della probabilità di un certo evento naturale, ma anche degli effetti che esso avrà, sia in termini di perdita di vite umane che in termini di danno economico e danneggiamento delle infrastrutture. Una zona ad elevata pericolosità sismica quindi, nella quale però non ci siano centri abitati né infrastrutture, avrà un rischio sismico nullo, perché anche se un terremoto molto forte si verificasse non produrrebbe danni a persone né cose. Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 37. Nella mitigazione dei rischi geologici, si deve lavorare alla riduzione di uno di questi parametri. Purtroppo nel caso di terremoti e vulcani non si può agire sulla pericolosità, perché non possono essere bloccati. Non si può agire neanche sul numero di elementi esposti (per evacuare una città si dovrebbe conoscere con anticipo ora e data dell’evento). Pericolosità, Vulnerabilità ed Elementi a rischio Il rischio è dato dalla moltiplicazione di questi tre parametri È proprio qui il punto debole del nostro paese: la vulnerabilità Si può però agire sulla vulnerabilità: • Costruendo sicuramente non in prossimità di un vulcano • Costruendo con tecniche di edilizia antisismica. Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 38. Pericolosità, Vulnerabilità ed Elementi a rischio Conosciamo le aree a rischio Ma spesso ci troviamo davanti a tragedie che si potevano tranquillamente evitare o quantomeno contenere Possediamo la tecnologia per evitare gravi danni Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 39. A SCUOLA:  Non allontanarti dall'aula.  Cerca di metterti al riparo sotto il banco più vicino, sotto lo stipite di una porta o presso un muro portante.  Non utilizzare scale o ascensori. IN CASO DI TERREMOTO Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 40. IN CASA:  Non abbandonare l’edificio.  Riparati vicino ad un muro portante o sotto lo stipite di una porta, oppure cerca riparo sotto il letto o la scrivania.  Copriti il capo con qualcosa di morbido come un cuscino.  Stai lontano da finestre e specchi. IN CASO DI TERREMOTO Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 41. ALL’APERTO:  Tieniti il più possibile lontano dagli edifici e cerca di raggiungere spazi aperti.  Non cercare di rientrare negli edifici.  Ferma l’automobile e allontanati da rocce che possono franare.  Non sostare sopra e sotto i ponti e non uscire dall’auto fino a quando non è terminata la scossa. IN CASO DI TERREMOTO Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona
  • 42. IN CASO DI TERREMOTO Dopo il terremoto In casa: togliere la corrente, chiudere il rubinetto del gas e dell'acqua. Spegnere la caldaia e non accendere fornelli, stufe, candele, accendini per evitare fughe di gas. Evitare di usare il telefono per non intasare le linee: una radio portatile sarà sufficiente per ascoltare i notiziari. All’aperto: evitare di sostare presso edifici pericolanti, in prossimità di fabbriche ed impianti industriali. Raggiungere spazi aperti evitando però le spiagge per il pericolo di onde anomale. Non avvicinarsi ad animali i quali potrebbero avere reazioni aggressive a causa dello spavento. Relatori: Dott. ssa Di Nicola Francesca e Dott. ssa Cipolla Simona

Editor's Notes

  • #10: Ci sono 12 grandi placche sulla Terra, ognuna delle quali si muove di qualche centimetro l’anno.
  • #13: Il nucleo, cioè il nocciolo, è molto caldo e fonde le rocce del mantello.Le rocce fuse vanno verso l’alto e fuoriescono da fessure presenti nella crosta e raffreddandosi formano nuove rocce in superficie.
  • #22: Quando due placche oceaniche si avvicinano si ha subduzione di litosfera oceanica sotto altra litosfera oceanica. Si forma in questo caso un arco di isole vulcaniche, il quale emerge lungo il margine della placca che resta in superficie (come l’arcipelago delle Marianne).
  • #23: Se i margini delle due placche che collidono sono rappresentati da crosta continentale uno e da crosta oceanica l’altro, allora si ha la subduzione di quest’ultimo sotto il margine continentale. La conseguenza di tale movimento sono la nascita delle montagne (orogenesi), di vulcani e la presenza di fosse oceaniche e di terremoti. Un esempio di orogenesi di questo tipo è catena andina.
  • #24: L’avvicinamento tra i continenti comporta la riduzione dell’oceano che li separa, al termine di questo processo l’oceano i margini delle due porzioni di crosta continentale vengono a contatto. È il momento della collisione e si forma una catena montuosa (orogenesi). Sono nate in questo modo l’Himalaya e le Alpi.
  • #25: I margini delle placche scorrono uno a fianco dell’altro, in direzioni opposte. (Margini conservativi: non c’è né distruzione né produzione di nuova crosta)
  • #26: I continenti continuano ancora oggi a muoversi, noi non riusciamo a vedere questi movimenti ma sappiamo che avvengono perché si verificano terremoti ed eruzioni vulcaniche che sono causati appunto da questi movimenti.
  • #27: I punti dove le placche si incontrano sono anche i punti dove avvengono maggiormente I terremoti.
  • #28: Un terremoto è una vibrazione talmente debole che non possiamo neanche accorgercene, oppure così forte da distruggere interi palazzi. Dalla forza del terremoto dipendono i danni
  • #29: Un terremoto è una vibrazione talmente debole che non possiamo neanche accorgercene, oppure così forte da distruggere interi palazzi. Dalla forza del terremoto dipendono i danni
  • #31: Come i terremoti, anche i vulcani li troviamo lungo i margini delle placche