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Ablazione a microonde per i tumori solidi : i vantaggi con
     lutilizzo dellapparato HS AMICA

                                              N . RAIANO, V . MONTANINO , S. FINALE , P. GUIDA , M. NIGRO , I. ROSSI ,V. RAIANO
                                            UOC RADIODIAGNOSTICA 1, Istituto Nazionale Tumori, Fondazione "G. Pascale ", Napoli;
                                                                 DIRETTORE: DOTT. ANTONELLA PETRILLO
                                              SSD ONCORADIOLOGIA INTERVENTISTICA - RESPONSABILE : FRANCESCO FIORE


INTRODUZIONE
Si definisce termoablazione leffetto di necrosi coagulativa indotta in una massa tessutale per effetto di un surriscaldamento locale: la morte
cellulare 竪 pressoch辿 istantanea per temperature maggiori o uguali a 60属C; per temperature comprese tra 42 e 60属C il danno cellulare 竪
invece sub-letale, a meno di protrarre nel tempo lesposizione al surriscaldamento. Lablazione 竪 attualmente impiegata nella pratica clinica
per la distruzione di tessuti patologici (ad esempio masse cancerose o ipertrofiche) nei casi in cui risulti impraticabile o sia contro-indicata la
resezione chirurgica: da qui la prevalenza di applicatori per ablazione di tipo interstiziale o endocavitario, minimamente invasivi. I tessuti
patologici pi湛 frequentemente soggetti ad ablazione sono i tumori solidi.
 SCOPO:
Nuove tecnologie per l'ablazione a microonde (MWA) sono stati concepiti, progettati per raggiungere le pi湛 grandi zone di necrosi rispetto
l'ablazione con radiofrequenza (RFA). Lo scopo di questo studio era di segnalare i vantaggi utilizzando questo apparato in pazienti lesione
focale solida
METODI:
Un applicatore a microonde inserito allinterno del corpo umano pu嘆 depositarvi energia radiante in modo localizzato e controllato, portando
rapidamente la temperatura del tessuto investito dalle radiazioni oltre i 60属C necessari alla necrosi coagulativa pressoch辿 istantanea delle
cellule. Le soluzioni tecnico-ingegneristiche adottate nella realizzazione di AMICA-PROBE consentono di risolvere contemporaneamente i
principali problemi tradizionalmente esibiti dagli applicatori interstiziali per ablazione a microonde (effetto-cometa e surriscaldamento delle
pareti dellapplicatore) senza impattare sul calibro del dispositivo (ancora disponibile in versione 16G, cio竪 pi湛 piccolo o ugualmente esile
rispetto ai pi湛 diffusi elettrodi per ablazione RF).
RISULTATI:                                                                                                                                              adenoma VII cm 4.0 Necrosis : cm 5.3 x 4.9
                                                                                                                                                        x 5.6 in vicinanza della cava
Le microonde offrono alcuni evidenti vantaggi rispetto alle RF nel trattamento termoablativo dei tessuti biologici:
 innanzitutto, le microonde garantiscono unefficienza di riscaldamento nettamente superiore, ovvero una maggiore velocit di ablazione a
parit di potenza immessa. Ci嘆 discende dalla capacit delle microonde, cio竪 onde elettromagnetiche che si propagano attraverso un mezzo
materiale -o anche attraverso il vuoto- alla velocit della luce, di agire direttamente e con ritardi di propagazione del tutto trascurabili su tutto
il volume tessutale raggiunto dalla radiazione: leffetto di riscaldamento dielettrico descritto al paragrafo 2 avviene, pertanto,
simultaneamente su tutto il volume irradiato; non pu嘆 dirsi lo stesso delle correnti RF, le quali scaldano direttamente per effetto Joule
soltanto la zona immediatamente circostante lelettrodo attivo, per poi diffonderne leffetto verso le regioni contigue in modo relativamente
lento semplicemente in virt湛 della conduzione termica intra-tessutale.
La conseguenza clinica immediata di tale maggiore velocit di riscaldamento delle microonde 竪 duplice: da un lato, a parit di volume di
necrosi desiderato, la durata del trattamento termoablativo si riduce drasticamente (meno della met rispetto alle RF); dallaltro, diventa
possibile contrastare assai pi湛 efficacemente leffetto di drenaggio di calore (heat sinking) dovuto al transito di fluidi corporei che, nel caso
delle RF, rende incerto il conseguimento di una necrosi coagulativa completa e omogenea in prossimit di grandi vasi sanguigni o dotti
biliari: ci嘆 rischia di compromettere lesito terapeutico del trattamento e innalza la probabilit di recidive locali. Luso delle microonde
appare, pertanto, pi湛 affidabile anche in distretti anatomici particolarmente ostici per le RF;
 La propagazione delle microonde nei tessuti risulta assai meno soggetta a vincoli e limitazioni di ordine fisico rispetto alle correnti RF,
risultando in ablazioni pi湛 omogenee, pi湛 ripetibili ed in performance coagulative pi湛 uniformi su una ben pi湛 vasta variet di tessuti (dai
pi湛 grassi, ai pi湛 spugnosi e irregolari, fino ai tessuti ossei e alle fibre muscolari). Ci嘆 discende dalla possibilit della radiazione a microonde
di propagarsi anche attraverso il vuoto oppure mezzi materiali isolanti, contrariamente alle RF che sincanalano di preferenza lungo percorsi
a bassa resistenza elettrica: ci嘆 porta ad una distribuzione disomogenea delle linee di corrente -e quindi a una minore uniformit
dellassociata figura di riscaldamento- a fronte di una marcata variabilit locale nella resistivit dei tessuti, come avviene nel polmone o nella
mammella. Non deve stupire, pertanto, che la letteratura clinica relativa alle termoablazioni RF riporti numerosi casi di skipping, cio竪
residui di tessuto non coagulato allinterno del volume sottoposto a trattamento ablativo; dalle microonde si attendono prestazioni
coagulative ben pi湛 uniformi;
 Mentre un elettrodo RF necessita di una piastra di dispersione applicata al paziente per il ritorno delle correnti, un applicatore a microonde
竪 unantenna (cio竪, intrinsecamente, un bipolo) che non richiede altri dispositivi a chiusura del proprio circuito elettrico e che opera in
modo massimamente localizzato nellintorno della propria porzione attiva (completa tutela di organi situati a distanza dalla zona candidata al
trattamento ablativo, con minore stimolazione a largo raggio delle terminazioni nervose del paziente e senza impatto su pacemaker o altri
dispositivi impiantati a rischio dinterferenza elettromagnetica). Vale la pena notare che lapplicazione sul paziente delle piastre di
dispersione in uso coi sistemi RF, oltre a complicare la preparazione al trattamento, non 竪 esente da rischi (esiste una certa possibilit di
ustioni superficiali in caso di unadesione imperfetta alla cute) ed introduce gradi di libert relativi al posizionamento di difficile
controllabilit ma con impatto non trascurabile sullesito terapeutico (spostare le piastre, infatti, equivale a deviare le correnti iniettate nel
corpo del paziente).
 limpiego simultaneo di pi湛 applicatori RF 竪 praticamente impossibile, visto che le correnti tenderebbero a chiudersi tra coppie di elettrodi
vicini anzich辿 fluire da ciascun elettrodo verso le piastre di dispersione. Ci嘆 non accade con gli applicatori a microonde, che possono
quindi essere utilizzati in contemporanea, o per ablare volumi tessutali di
notevoli dimensioni oppure per il trattamento di lesioni multifocali senza aggravio sulla durata complessiva dellintervento.
CONCLUSIONE:
Le ragioni per cui ad oggi, nonostante tutti i benefici che luso delle microonde comporterebbe, sono ancora le RF a dominare la scena delle
terapie termoablative interstiziali vanno ricercate nella maggiore complessit tecnologica delle microonde e in un certo ritardo nel processo
di ingegnerizzazione finalizzato alla piena conversione degli apparati a microonde da ottimi dispositivi per applicazioni industriali o di
laboratorio in veri e propri presidi medici aventi tutti i requisiti di sicurezza, affidabilit e minima invasivit necessari per lutilizzo con
successo in radiologia interventistica.
Uno dei principali problemi pratici legati allimpiego delle microonde per via interstiziale risiede nelladeguato controllo dellenergia
riflessa, cio竪 quella porzione di energia a microonde irradiata dallapplicatore ma non assorbita dal tessuto bersaglio, che si propaga a ritroso
lungo la traiettoria dinserimento del dispositivo nel corpo del paziente; essa determina un effetto di retro riscaldamento incontrollato che
rischia di estendere oltre modo la figura di necrosi in senso longitudinale e di intaccare organi e tessuti distanti dalla zona in origine destinata            Controllo dellespansione della necrosi lungo lasse dellapplicatore:
                                                                                                                                                                ablazioni sferoidali!
al trattamento ablativo: tale fenomeno 竪 talvolta citato in letteratura come effetto-cometa ed 竪 indicato come la principale fonte di rischio
connessa con lutilizzo clinico delle microonde. Le soluzioni tecniche comunemente proposte al problema del confinamento delle onde
riflesse implicano un considerevole incremento dellingombro trasversale del dispositivo, con evidente impatto sul suo grado di invasivit e
sulla sua stessa utilizzabilit in contesti diversi da quello intra-operatorio.
Altra problematica di rilievo 竪 lingente dissipazione di energia elettromagnetica in calore lungo le linee coassiali tipicamente utilizzate per
lalimentazione delle antenne interstiziali per ablazione a microonde: in assenza di un adeguato sistema di raffreddamento delle pareti
dellapplicatore, come per leffetto-cometa dovuto alle microonde riflesse si rischia anche in questo caso il surriscaldamento dellintera
traiettoria dintroduzione del dispositivo, dalla lesione candidata al trattamento ablativo risalendo fino alla cute. Nuovamente, lintegrazione
di un sistema di raffreddamento nellapplicatore non si concilia facilmente con le esigenze di miniaturizzazione proprie di un dispositivo
destinato a trattamenti percutanei minimamente invasivi.
La sfida tecnologica e ingegneristica al servizio della clinica consiste, dunque, nellottenere il pieno controllo sulleffetto-cometa e sui
gradienti di temperatura allinterno di applicatori interstiziali a microonde massimamente miniaturizzati; in tal modo, si riuscirebbe a
sfruttare appieno tutti i vantaggi intrinseci offerti dal riscaldamento dielettrico a microonde dei tessuti biologici rispetto ad altre fonti di
riscaldamento (di natura elettromagnetica e non), nel contempo superando le limitazioni in ordine alla sicurezza, allaffidabilit e al grado
dinvasivit riscontrabili (tutte insieme o singolarmente) nei dispositivi medicali a microonde ad uso percutaneo attualmente disponibili sul
mercato.                                                                                                                                                       brevetto mondiale (CNR)
                                                                                                                                                                figura di riscaldamento sferica
                                                                                                                                                                non aumenta il Gauge del probe
                                                                                                                                                                richiede una piccola profondit di inserzione

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Lablazione 竪 attualmente impiegata nella pratica clinica per la distruzione di tessuti patologici (ad esempio masse cancerose o ipertrofiche) nei casi in cui risulti impraticabile o sia contro-indicata la resezione chirurgica: da qui la prevalenza di applicatori per ablazione di tipo interstiziale o endocavitario, minimamente invasivi. I tessuti patologici pi湛 frequentemente soggetti ad ablazione sono i tumori solidi. SCOPO: Nuove tecnologie per l'ablazione a microonde (MWA) sono stati concepiti, progettati per raggiungere le pi湛 grandi zone di necrosi rispetto l'ablazione con radiofrequenza (RFA). Lo scopo di questo studio era di segnalare i vantaggi utilizzando questo apparato in pazienti lesione focale solida METODI: Un applicatore a microonde inserito allinterno del corpo umano pu嘆 depositarvi energia radiante in modo localizzato e controllato, portando rapidamente la temperatura del tessuto investito dalle radiazioni oltre i 60属C necessari alla necrosi coagulativa pressoch辿 istantanea delle cellule. Le soluzioni tecnico-ingegneristiche adottate nella realizzazione di AMICA-PROBE consentono di risolvere contemporaneamente i principali problemi tradizionalmente esibiti dagli applicatori interstiziali per ablazione a microonde (effetto-cometa e surriscaldamento delle pareti dellapplicatore) senza impattare sul calibro del dispositivo (ancora disponibile in versione 16G, cio竪 pi湛 piccolo o ugualmente esile rispetto ai pi湛 diffusi elettrodi per ablazione RF). RISULTATI: adenoma VII cm 4.0 Necrosis : cm 5.3 x 4.9 x 5.6 in vicinanza della cava Le microonde offrono alcuni evidenti vantaggi rispetto alle RF nel trattamento termoablativo dei tessuti biologici: innanzitutto, le microonde garantiscono unefficienza di riscaldamento nettamente superiore, ovvero una maggiore velocit di ablazione a parit di potenza immessa. Ci嘆 discende dalla capacit delle microonde, cio竪 onde elettromagnetiche che si propagano attraverso un mezzo materiale -o anche attraverso il vuoto- alla velocit della luce, di agire direttamente e con ritardi di propagazione del tutto trascurabili su tutto il volume tessutale raggiunto dalla radiazione: leffetto di riscaldamento dielettrico descritto al paragrafo 2 avviene, pertanto, simultaneamente su tutto il volume irradiato; non pu嘆 dirsi lo stesso delle correnti RF, le quali scaldano direttamente per effetto Joule soltanto la zona immediatamente circostante lelettrodo attivo, per poi diffonderne leffetto verso le regioni contigue in modo relativamente lento semplicemente in virt湛 della conduzione termica intra-tessutale. La conseguenza clinica immediata di tale maggiore velocit di riscaldamento delle microonde 竪 duplice: da un lato, a parit di volume di necrosi desiderato, la durata del trattamento termoablativo si riduce drasticamente (meno della met rispetto alle RF); dallaltro, diventa possibile contrastare assai pi湛 efficacemente leffetto di drenaggio di calore (heat sinking) dovuto al transito di fluidi corporei che, nel caso delle RF, rende incerto il conseguimento di una necrosi coagulativa completa e omogenea in prossimit di grandi vasi sanguigni o dotti biliari: ci嘆 rischia di compromettere lesito terapeutico del trattamento e innalza la probabilit di recidive locali. Luso delle microonde appare, pertanto, pi湛 affidabile anche in distretti anatomici particolarmente ostici per le RF; La propagazione delle microonde nei tessuti risulta assai meno soggetta a vincoli e limitazioni di ordine fisico rispetto alle correnti RF, risultando in ablazioni pi湛 omogenee, pi湛 ripetibili ed in performance coagulative pi湛 uniformi su una ben pi湛 vasta variet di tessuti (dai pi湛 grassi, ai pi湛 spugnosi e irregolari, fino ai tessuti ossei e alle fibre muscolari). Ci嘆 discende dalla possibilit della radiazione a microonde di propagarsi anche attraverso il vuoto oppure mezzi materiali isolanti, contrariamente alle RF che sincanalano di preferenza lungo percorsi a bassa resistenza elettrica: ci嘆 porta ad una distribuzione disomogenea delle linee di corrente -e quindi a una minore uniformit dellassociata figura di riscaldamento- a fronte di una marcata variabilit locale nella resistivit dei tessuti, come avviene nel polmone o nella mammella. Non deve stupire, pertanto, che la letteratura clinica relativa alle termoablazioni RF riporti numerosi casi di skipping, cio竪 residui di tessuto non coagulato allinterno del volume sottoposto a trattamento ablativo; dalle microonde si attendono prestazioni coagulative ben pi湛 uniformi; Mentre un elettrodo RF necessita di una piastra di dispersione applicata al paziente per il ritorno delle correnti, un applicatore a microonde 竪 unantenna (cio竪, intrinsecamente, un bipolo) che non richiede altri dispositivi a chiusura del proprio circuito elettrico e che opera in modo massimamente localizzato nellintorno della propria porzione attiva (completa tutela di organi situati a distanza dalla zona candidata al trattamento ablativo, con minore stimolazione a largo raggio delle terminazioni nervose del paziente e senza impatto su pacemaker o altri dispositivi impiantati a rischio dinterferenza elettromagnetica). Vale la pena notare che lapplicazione sul paziente delle piastre di dispersione in uso coi sistemi RF, oltre a complicare la preparazione al trattamento, non 竪 esente da rischi (esiste una certa possibilit di ustioni superficiali in caso di unadesione imperfetta alla cute) ed introduce gradi di libert relativi al posizionamento di difficile controllabilit ma con impatto non trascurabile sullesito terapeutico (spostare le piastre, infatti, equivale a deviare le correnti iniettate nel corpo del paziente). limpiego simultaneo di pi湛 applicatori RF 竪 praticamente impossibile, visto che le correnti tenderebbero a chiudersi tra coppie di elettrodi vicini anzich辿 fluire da ciascun elettrodo verso le piastre di dispersione. Ci嘆 non accade con gli applicatori a microonde, che possono quindi essere utilizzati in contemporanea, o per ablare volumi tessutali di notevoli dimensioni oppure per il trattamento di lesioni multifocali senza aggravio sulla durata complessiva dellintervento. CONCLUSIONE: Le ragioni per cui ad oggi, nonostante tutti i benefici che luso delle microonde comporterebbe, sono ancora le RF a dominare la scena delle terapie termoablative interstiziali vanno ricercate nella maggiore complessit tecnologica delle microonde e in un certo ritardo nel processo di ingegnerizzazione finalizzato alla piena conversione degli apparati a microonde da ottimi dispositivi per applicazioni industriali o di laboratorio in veri e propri presidi medici aventi tutti i requisiti di sicurezza, affidabilit e minima invasivit necessari per lutilizzo con successo in radiologia interventistica. Uno dei principali problemi pratici legati allimpiego delle microonde per via interstiziale risiede nelladeguato controllo dellenergia riflessa, cio竪 quella porzione di energia a microonde irradiata dallapplicatore ma non assorbita dal tessuto bersaglio, che si propaga a ritroso lungo la traiettoria dinserimento del dispositivo nel corpo del paziente; essa determina un effetto di retro riscaldamento incontrollato che rischia di estendere oltre modo la figura di necrosi in senso longitudinale e di intaccare organi e tessuti distanti dalla zona in origine destinata Controllo dellespansione della necrosi lungo lasse dellapplicatore: ablazioni sferoidali! al trattamento ablativo: tale fenomeno 竪 talvolta citato in letteratura come effetto-cometa ed 竪 indicato come la principale fonte di rischio connessa con lutilizzo clinico delle microonde. Le soluzioni tecniche comunemente proposte al problema del confinamento delle onde riflesse implicano un considerevole incremento dellingombro trasversale del dispositivo, con evidente impatto sul suo grado di invasivit e sulla sua stessa utilizzabilit in contesti diversi da quello intra-operatorio. Altra problematica di rilievo 竪 lingente dissipazione di energia elettromagnetica in calore lungo le linee coassiali tipicamente utilizzate per lalimentazione delle antenne interstiziali per ablazione a microonde: in assenza di un adeguato sistema di raffreddamento delle pareti dellapplicatore, come per leffetto-cometa dovuto alle microonde riflesse si rischia anche in questo caso il surriscaldamento dellintera traiettoria dintroduzione del dispositivo, dalla lesione candidata al trattamento ablativo risalendo fino alla cute. Nuovamente, lintegrazione di un sistema di raffreddamento nellapplicatore non si concilia facilmente con le esigenze di miniaturizzazione proprie di un dispositivo destinato a trattamenti percutanei minimamente invasivi. La sfida tecnologica e ingegneristica al servizio della clinica consiste, dunque, nellottenere il pieno controllo sulleffetto-cometa e sui gradienti di temperatura allinterno di applicatori interstiziali a microonde massimamente miniaturizzati; in tal modo, si riuscirebbe a sfruttare appieno tutti i vantaggi intrinseci offerti dal riscaldamento dielettrico a microonde dei tessuti biologici rispetto ad altre fonti di riscaldamento (di natura elettromagnetica e non), nel contempo superando le limitazioni in ordine alla sicurezza, allaffidabilit e al grado dinvasivit riscontrabili (tutte insieme o singolarmente) nei dispositivi medicali a microonde ad uso percutaneo attualmente disponibili sul mercato. brevetto mondiale (CNR) figura di riscaldamento sferica non aumenta il Gauge del probe richiede una piccola profondit di inserzione