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Energetica
G
246 Termotecnica
TECNICA DELLA COMBUSTIONE
Combustione dei combustibili solidi. La combustione, in impianti di
discreta potenza, puo avvenire o disponendo il carbone in strati di un certo spessore
(strati che possono essere fissi o mobili), o polverizzando il carbone e inviandolo in
camera di combustione, miscelato allaria comburente. Occorre inviare una certa
quantita daria in piu del valore teorico; tale eccesso deve essere maggiore per la
combustione a strati e minore per carboni polverizzati.
Nella combustione a strati lo spessore deve variare da 8 a 15 cm a seconda
che si tratti di carbone a fiamma lunga o corta. Leccesso daria dovrebbe essere
contenuto, per caricamento a mano, tra l80% e il 100%, e per griglia meccanica,
tra il 50% e il 60%, mentre per carbone polverizzato puo essere contenuto tra il
20% e il 40%. Nella tabella A sono riportati per i carboni piu comuni i valori
dellindice daria n in funzione della percentuale di CO2.
Combustione dei combustibili liquidi. Nella pratica attuale, quasi tutti
i metodi impiegati per bruciare combustibili liquidi si basano sulla loro polveriz-
zazione in particelle piccole il piu possibile. Leccesso daria varia tra un minimo
del 4% e un massimo del 20%. Valori superiori al 20% possono essere talvolta
necessari per impianti di piccola e media grandezza.
Sono riportati diagrammi (fig. B, C, D) che danno lindice daria n in funzione
del contenuto percentuale in volume di anidride carbonica misurato nei fumi, per
combustione completa. Al crescere delleccesso daria lossigeno dei fumi aumenta,
mentre lanidride carbonica resta costante in valore assoluto ma, essendo diluita
in maggiore volume, diminuisce in percentuale. Percio a bassi valori della CO2
corrispondono elevati eccessi daria.
Combustione dei combustibili gassosi. I metodi di combustione posso-
no essere classificati secondo le modalita di miscelazione del gas con laria combu-
rente.
Si parla di combustione per diffusione quando laria comburente e tratta dal-
latmosfera circostante. Laria lambisce il getto di gas e in tal modo inizialmente la
combustione avviene in mancanza daria; per tale ragione la fiamma puo assumere
una certa luminosita, venendosi a creare momentaneamente degli incombusti che
tuttavia bruciano in tempo utile.
Si parla invece di combustione per premiscelazione quando laria comburente e
totalmente miscelata al gas prima dellaccensione. I gas piu comuni sono il metano
e i gas manifatturati. La fiamma dei combustibili gassosi e poco luminosa; se
corretta e azzurra trasparente nel caso di combustione a premiscelazione, bianca
con sfumature rossastre nel caso di combustione a diffusione. Nella figura E e
riportato un diagramma che, dal contenuto percentuale di CO2 nei fumi, permette
di ricavare lindice daria per gas metano per combustione completa.
Punto di rugiada acido. Bruciando combustibili contenenti zolfo si gene-
rano, oltre alla SO2 (anidride solforosa), anche quantita non trascurabili di SO3
(anidride solforica). La presenza di SO3 innalza la temperatura a cui inizia la
condensazione del vapore dacqua nei prodotti della combustione.
La temperatura a cui ha inizio la condensazione si chiama punto di rugiada.
In tali condizioni la SO3 si combina con la H2O, dando luogo ad acido solforico che,
anche se in minime quantita alla lunga corrode le parti con cui viene a contatto.
La concentrazione di SO3 che si genera e direttamente proporzionale, oltre che alla
percentuale di zolfo nel combustibile, anche alla quantita daria in eccesso.
Luca Galbiati

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pr246 tecnica della combustione.pdf

  • 1. Energetica G 246 Termotecnica TECNICA DELLA COMBUSTIONE Combustione dei combustibili solidi. La combustione, in impianti di discreta potenza, puo avvenire o disponendo il carbone in strati di un certo spessore (strati che possono essere fissi o mobili), o polverizzando il carbone e inviandolo in camera di combustione, miscelato allaria comburente. Occorre inviare una certa quantita daria in piu del valore teorico; tale eccesso deve essere maggiore per la combustione a strati e minore per carboni polverizzati. Nella combustione a strati lo spessore deve variare da 8 a 15 cm a seconda che si tratti di carbone a fiamma lunga o corta. Leccesso daria dovrebbe essere contenuto, per caricamento a mano, tra l80% e il 100%, e per griglia meccanica, tra il 50% e il 60%, mentre per carbone polverizzato puo essere contenuto tra il 20% e il 40%. Nella tabella A sono riportati per i carboni piu comuni i valori dellindice daria n in funzione della percentuale di CO2. Combustione dei combustibili liquidi. Nella pratica attuale, quasi tutti i metodi impiegati per bruciare combustibili liquidi si basano sulla loro polveriz- zazione in particelle piccole il piu possibile. Leccesso daria varia tra un minimo del 4% e un massimo del 20%. Valori superiori al 20% possono essere talvolta necessari per impianti di piccola e media grandezza. Sono riportati diagrammi (fig. B, C, D) che danno lindice daria n in funzione del contenuto percentuale in volume di anidride carbonica misurato nei fumi, per combustione completa. Al crescere delleccesso daria lossigeno dei fumi aumenta, mentre lanidride carbonica resta costante in valore assoluto ma, essendo diluita in maggiore volume, diminuisce in percentuale. Percio a bassi valori della CO2 corrispondono elevati eccessi daria. Combustione dei combustibili gassosi. I metodi di combustione posso- no essere classificati secondo le modalita di miscelazione del gas con laria combu- rente. Si parla di combustione per diffusione quando laria comburente e tratta dal- latmosfera circostante. Laria lambisce il getto di gas e in tal modo inizialmente la combustione avviene in mancanza daria; per tale ragione la fiamma puo assumere una certa luminosita, venendosi a creare momentaneamente degli incombusti che tuttavia bruciano in tempo utile. Si parla invece di combustione per premiscelazione quando laria comburente e totalmente miscelata al gas prima dellaccensione. I gas piu comuni sono il metano e i gas manifatturati. La fiamma dei combustibili gassosi e poco luminosa; se corretta e azzurra trasparente nel caso di combustione a premiscelazione, bianca con sfumature rossastre nel caso di combustione a diffusione. Nella figura E e riportato un diagramma che, dal contenuto percentuale di CO2 nei fumi, permette di ricavare lindice daria per gas metano per combustione completa. Punto di rugiada acido. Bruciando combustibili contenenti zolfo si gene- rano, oltre alla SO2 (anidride solforosa), anche quantita non trascurabili di SO3 (anidride solforica). La presenza di SO3 innalza la temperatura a cui inizia la condensazione del vapore dacqua nei prodotti della combustione. La temperatura a cui ha inizio la condensazione si chiama punto di rugiada. In tali condizioni la SO3 si combina con la H2O, dando luogo ad acido solforico che, anche se in minime quantita alla lunga corrode le parti con cui viene a contatto. La concentrazione di SO3 che si genera e direttamente proporzionale, oltre che alla percentuale di zolfo nel combustibile, anche alla quantita daria in eccesso. Luca Galbiati