際際滷

際際滷Share a Scribd company logo
Innovazione tecnologica per un Comune virtuoso

Verso le smart city italiane. Il punto di
vista dell'Osservatorio nazionale ANCI
Mauro Savini, ANCI  Area Cultura, Ambiente e Innovazione
Velletri, 7 novembre 2013
Perch辿 smart city
2

I cambiamenti in atto impongono di ripensare la citt da un punto di vista
culturale, sociale e economico per rendere i sistemi urbani pi湛 efficienti.
Il concetto di smart city appare una risposta adeguata per:
programmare lo sviluppo urbano basandosi su una forte componente
tecnologica, coinvolgendo in un progetto integrato attori, ambiti e risorse
trovare una soluzione ai bisogni indotti dai cambiamenti socio-economici in
corso
valorizzare le risorse naturali e il patrimonio urbano esistente
Ripensare la citt per una migliore qualit della vita
Perch辿 ha successo?
3

-

Pone al centro la citt non solo come luogo fisico, ma come comunit
civile:
竪 orientata alinclusione, sia in termini di fruizione dei servizi che
di partecipazione attiva della popolazione alla loro
organizzazione e produzione

-

Fornisce una prospettiva sociale all'utilizzo pervasivo delle tecnologie
digitali, permettendo potenzialmente a tutti i soggetti di svolgere un ruolo:
PA, imprese, universit, cittadini  tutti sono protagonisti nel
disegno della citt intelligente
Il paradigma smart: un cambio di passo per i Comuni
4

Da una visione dellICT come strumento
trasversale ma secondo una logica
settoriale

Assessore delegato  dirigente
sistemi informativi

 ad una visione di tipo olistico, in cui
linnovazione 竪 strumento strategico di
pianificazione urbana in unottica di
integrazione per una citt pi湛 vivibile al
servizio del cittadino

Sindaco  Direttore Generale
Le politiche nazionali
5

I bandi del MIUR per le smart cities e la social innovation:
Bando per il Mezzogiorno (febbraio 2012):
14 progetti smart cities finanziati per un valore di oltre 270 M
56 progetti di social innovation finanziati per un valore di 40 M

Bando territorio nazionale (luglio 2012):
71 progetti smart cities selezionati per un valore di circa 630 M
40 progetti di social innovation finanziati per un valore di 25 M
Le politiche nazionali
6

Le previsioni inserite nellart. 20 del DL Crescita 2.0 (DL 179/2012):
Piattaforma nazionale delle comunit intelligenti:
Catalogo del riuso dei sistemi e delle applicazioni
Catalogo dei dati e dei servizi informativi
Catalogo dei dati geografici, territoriali ed ambientali
Sistema di monitoraggio
I fondi comunitari per la coesione 2014-2020
7

L'Italia ha individuato 3 opzioni strategiche sulle quali concentarre le risorse
europee nel periodo 2014-2020:
Mezzogiorno

Citt

Aree interne
Il tessuto urbano italiano
8

solo 15 citt con pi湛 di 200.000 abitanti
diffusa presenza di citt medie
85% dei Comuni con meno di 10.000 abitanti
In questo contesto, la fotografia della situazione attuale ci restituisce
inevitabili e significative differenze relativamente alla propensione
allo sviluppo sostenibile e intelligente delle citt italiane
Comuni italianismart?
9

un nucleo di grandi citt (Genova, Torino, Bari, Milano, Firenze) le quali, in particolare grazie
alla spinta dei bandi, hanno avviato percorsi strutturati verso la Smart City attraverso un
approccio olistico di messa a sistema di progetti e interventi in ottica unitaria, nonch辿 di
meccanismi di governance multilivello fra attori pubblici, del mondo produttivo, del mondo
bancario, della ricerca e della cultura;
un numero significativo di Comuni, soprattutto medi, che negli anni hanno sperimentato e messo
a regime interventi di grande qualit su settori specifici (mobilit sostenibile, e-government,
efficientamento energetico, valorizzazione del patrimonio culturale, gestione integrata dei
dati) e che ora iniziano a operare in direzione dellintegrazione con gli altri ambiti di
intervento cittadino;
contesti urbani e di area vasta che, soprattutto a causa di un divide territoriale, dimensionale e
infrastrutturale, appaiono ancora in ritardo rispetto alladozione di modelli di pianificazione e
interventi basati sullintegrazione delle reti, dei servizi e degli attori territoriali.
Non tutti i Comuni sono smart
10

Finora le citt che hanno intrapreso un cammino smart sono quelle di mediograndi dimensioni per motivi facilmente intuibili: pi湛 risorse, presenza di
soggetti economici e di ricerca, estensione del perimetro, etc.
.. ma lItalia 竪 caratterizzata da enti locali di piccole dimensioni che
dovranno trovare un loro modello di comunit intelligente
Lobbligo di gestione associata delle funzioni fondamentali imposto dalla
Spending Review ai piccoli Comuni pu嘆 essere unopportunit per i territori di
sviluppare il proprio percorso smart
Vincoli e criticit
11

Le esperienze in corso dimostrano una significativa reattivit dei Comuni in
direzione di programmazioni e realizzazioni innovative, pur perdurando la
carenza di politiche nazionali esplicitamente mirate allo sviluppo urbano.
A ci嘆 si aggiunge:
una estrema rigidit del Patto di Stabilit, che di fatto riduce le possibilit di
investimento diretto delle citt per gli interventi di innovazione
una significativa diminuzione, attualmente e nei prossimi anni, delle risorse finanziarie a
disposizione delle amministrazioni locali
un inasprimento di vincoli imposti dalla Spending Review che restringono la possibilit
per i Comuni di dotarsi di strutture di ausilio in fase operativa
passi indietro sul federalismo e sull'autonomia locale
ANCI per le Smart Cities: azioni di supporto
12

Ha avviato il Progetto Paese smart city, per definire una strategia coerente
che ponga al centro le citt e il tema dello sviluppo urbano

Ha istituito lOsservatorio nazionale Smart City, una struttura permanente di
analisi e confronto fra i Comuni per:
analizzare gli strumenti di
programmazione delle citt, per
definire i livelli di fattibilit degli
interventi in corso

censire e classificare le iniziative e
soluzioni tecnologiche realizzate
nei Comuni

definire e diffondere delle linee
guida operative per la
progettazione e implementazione
della smart city

Vademecum per la
citt intelligente

individuare i principali ostacoli
normativi e organizzativi incontrati
dalle citt che hanno gi avviato
progetti smart
ANCI per le Smart Cities: collaborazioni
istituzionali
13

condividere informazioni e metodologie per
potenziare il sistema di monitoraggio

Accordo di collaborazione
sistematica con il MIUR per il
monitoraggio delle comunit
intelligenti italiane (DL Crescita 2.0)

CNR

integrare le analisi delle esperienze locali per
facilitare la diffusione di modelli standard
realizzare gli strumenti necessari alla
rilevazione
favorire linclusione e la partecipazione dei
Comuni alla Piattaforma Nazionale delle
Comunit Intelligenti
14

Unanalisi sulle azioni di governance
e i progetti avviati dai Comuni
Lo stato dell'arte della pianificazione
Ricerca e reperimento fondi
Mappatura dei soggetti attivi
Analisi vocazioni, asset e emergenze
Definizione degli obiettivi e co-design progettualit
Definizione di una visione condivisa della citt
Analisi e implementazione dei fattori abilitanti
Definizione della forma di governance

0
Avviata

Conclusa

Prevista

5
Non prevista

10

15

20

15

25
Quante citt hanno avviato partnership pubblico
private per finanziare progetti smart?
No
33%
Si
67%

16
Lamministrazione ha gi definito la tipologia di
governance?

No
57%

Si
43%

17
Qual 竪, sotto il profilo giuridico, la forma di
governance individuata?
Altro
23%

Associazione
31%
Fondazione
15%

Dipartimenti
del Comune
stesso
31%
18
Quali i punti di forza e debolezza del territorio
rispetto alle dimensioni della Smart City ?
Smart Living
Smart Environment
Smart People
Smart Economy
Smart Mobility
Smart Governance
Non risponde

0
Punto di forza

20
40
60
Punto di debolezza

80
19

100
Ambito di riferimento dei progetti smart
Stato e avanzamento dei progetti smart
I soggetti coinvolti nei progetti
Let dei progetti
Utenti coinvolti
Le risorse impiegate
La provenienza delle risorse
Grazie!
www.anci.it
www.osservatoriosmartcity.it
savini@anci.it
smartcities@anci.it

More Related Content

Il percorso verso la smart city: il punto di vista dell'Osservatorio nazionale ANCI sulla Smart City

  • 1. Innovazione tecnologica per un Comune virtuoso Verso le smart city italiane. Il punto di vista dell'Osservatorio nazionale ANCI Mauro Savini, ANCI Area Cultura, Ambiente e Innovazione Velletri, 7 novembre 2013
  • 2. Perch辿 smart city 2 I cambiamenti in atto impongono di ripensare la citt da un punto di vista culturale, sociale e economico per rendere i sistemi urbani pi湛 efficienti. Il concetto di smart city appare una risposta adeguata per: programmare lo sviluppo urbano basandosi su una forte componente tecnologica, coinvolgendo in un progetto integrato attori, ambiti e risorse trovare una soluzione ai bisogni indotti dai cambiamenti socio-economici in corso valorizzare le risorse naturali e il patrimonio urbano esistente Ripensare la citt per una migliore qualit della vita
  • 3. Perch辿 ha successo? 3 - Pone al centro la citt non solo come luogo fisico, ma come comunit civile: 竪 orientata alinclusione, sia in termini di fruizione dei servizi che di partecipazione attiva della popolazione alla loro organizzazione e produzione - Fornisce una prospettiva sociale all'utilizzo pervasivo delle tecnologie digitali, permettendo potenzialmente a tutti i soggetti di svolgere un ruolo: PA, imprese, universit, cittadini tutti sono protagonisti nel disegno della citt intelligente
  • 4. Il paradigma smart: un cambio di passo per i Comuni 4 Da una visione dellICT come strumento trasversale ma secondo una logica settoriale Assessore delegato dirigente sistemi informativi ad una visione di tipo olistico, in cui linnovazione 竪 strumento strategico di pianificazione urbana in unottica di integrazione per una citt pi湛 vivibile al servizio del cittadino Sindaco Direttore Generale
  • 5. Le politiche nazionali 5 I bandi del MIUR per le smart cities e la social innovation: Bando per il Mezzogiorno (febbraio 2012): 14 progetti smart cities finanziati per un valore di oltre 270 M 56 progetti di social innovation finanziati per un valore di 40 M Bando territorio nazionale (luglio 2012): 71 progetti smart cities selezionati per un valore di circa 630 M 40 progetti di social innovation finanziati per un valore di 25 M
  • 6. Le politiche nazionali 6 Le previsioni inserite nellart. 20 del DL Crescita 2.0 (DL 179/2012): Piattaforma nazionale delle comunit intelligenti: Catalogo del riuso dei sistemi e delle applicazioni Catalogo dei dati e dei servizi informativi Catalogo dei dati geografici, territoriali ed ambientali Sistema di monitoraggio
  • 7. I fondi comunitari per la coesione 2014-2020 7 L'Italia ha individuato 3 opzioni strategiche sulle quali concentarre le risorse europee nel periodo 2014-2020: Mezzogiorno Citt Aree interne
  • 8. Il tessuto urbano italiano 8 solo 15 citt con pi湛 di 200.000 abitanti diffusa presenza di citt medie 85% dei Comuni con meno di 10.000 abitanti In questo contesto, la fotografia della situazione attuale ci restituisce inevitabili e significative differenze relativamente alla propensione allo sviluppo sostenibile e intelligente delle citt italiane
  • 9. Comuni italianismart? 9 un nucleo di grandi citt (Genova, Torino, Bari, Milano, Firenze) le quali, in particolare grazie alla spinta dei bandi, hanno avviato percorsi strutturati verso la Smart City attraverso un approccio olistico di messa a sistema di progetti e interventi in ottica unitaria, nonch辿 di meccanismi di governance multilivello fra attori pubblici, del mondo produttivo, del mondo bancario, della ricerca e della cultura; un numero significativo di Comuni, soprattutto medi, che negli anni hanno sperimentato e messo a regime interventi di grande qualit su settori specifici (mobilit sostenibile, e-government, efficientamento energetico, valorizzazione del patrimonio culturale, gestione integrata dei dati) e che ora iniziano a operare in direzione dellintegrazione con gli altri ambiti di intervento cittadino; contesti urbani e di area vasta che, soprattutto a causa di un divide territoriale, dimensionale e infrastrutturale, appaiono ancora in ritardo rispetto alladozione di modelli di pianificazione e interventi basati sullintegrazione delle reti, dei servizi e degli attori territoriali.
  • 10. Non tutti i Comuni sono smart 10 Finora le citt che hanno intrapreso un cammino smart sono quelle di mediograndi dimensioni per motivi facilmente intuibili: pi湛 risorse, presenza di soggetti economici e di ricerca, estensione del perimetro, etc. .. ma lItalia 竪 caratterizzata da enti locali di piccole dimensioni che dovranno trovare un loro modello di comunit intelligente Lobbligo di gestione associata delle funzioni fondamentali imposto dalla Spending Review ai piccoli Comuni pu嘆 essere unopportunit per i territori di sviluppare il proprio percorso smart
  • 11. Vincoli e criticit 11 Le esperienze in corso dimostrano una significativa reattivit dei Comuni in direzione di programmazioni e realizzazioni innovative, pur perdurando la carenza di politiche nazionali esplicitamente mirate allo sviluppo urbano. A ci嘆 si aggiunge: una estrema rigidit del Patto di Stabilit, che di fatto riduce le possibilit di investimento diretto delle citt per gli interventi di innovazione una significativa diminuzione, attualmente e nei prossimi anni, delle risorse finanziarie a disposizione delle amministrazioni locali un inasprimento di vincoli imposti dalla Spending Review che restringono la possibilit per i Comuni di dotarsi di strutture di ausilio in fase operativa passi indietro sul federalismo e sull'autonomia locale
  • 12. ANCI per le Smart Cities: azioni di supporto 12 Ha avviato il Progetto Paese smart city, per definire una strategia coerente che ponga al centro le citt e il tema dello sviluppo urbano Ha istituito lOsservatorio nazionale Smart City, una struttura permanente di analisi e confronto fra i Comuni per: analizzare gli strumenti di programmazione delle citt, per definire i livelli di fattibilit degli interventi in corso censire e classificare le iniziative e soluzioni tecnologiche realizzate nei Comuni definire e diffondere delle linee guida operative per la progettazione e implementazione della smart city Vademecum per la citt intelligente individuare i principali ostacoli normativi e organizzativi incontrati dalle citt che hanno gi avviato progetti smart
  • 13. ANCI per le Smart Cities: collaborazioni istituzionali 13 condividere informazioni e metodologie per potenziare il sistema di monitoraggio Accordo di collaborazione sistematica con il MIUR per il monitoraggio delle comunit intelligenti italiane (DL Crescita 2.0) CNR integrare le analisi delle esperienze locali per facilitare la diffusione di modelli standard realizzare gli strumenti necessari alla rilevazione favorire linclusione e la partecipazione dei Comuni alla Piattaforma Nazionale delle Comunit Intelligenti
  • 14. 14 Unanalisi sulle azioni di governance e i progetti avviati dai Comuni
  • 15. Lo stato dell'arte della pianificazione Ricerca e reperimento fondi Mappatura dei soggetti attivi Analisi vocazioni, asset e emergenze Definizione degli obiettivi e co-design progettualit Definizione di una visione condivisa della citt Analisi e implementazione dei fattori abilitanti Definizione della forma di governance 0 Avviata Conclusa Prevista 5 Non prevista 10 15 20 15 25
  • 16. Quante citt hanno avviato partnership pubblico private per finanziare progetti smart? No 33% Si 67% 16
  • 17. Lamministrazione ha gi definito la tipologia di governance? No 57% Si 43% 17
  • 18. Qual 竪, sotto il profilo giuridico, la forma di governance individuata? Altro 23% Associazione 31% Fondazione 15% Dipartimenti del Comune stesso 31% 18
  • 19. Quali i punti di forza e debolezza del territorio rispetto alle dimensioni della Smart City ? Smart Living Smart Environment Smart People Smart Economy Smart Mobility Smart Governance Non risponde 0 Punto di forza 20 40 60 Punto di debolezza 80 19 100
  • 20. Ambito di riferimento dei progetti smart
  • 21. Stato e avanzamento dei progetti smart
  • 22. I soggetti coinvolti nei progetti