1. Sportello di coordinamento territoriale con articolazione funzionale 29 aprile 2011 Riunione conclusiva del Gruppo di Lavoro Referente: Isp. Antonia Lauretta, Dirigente Tecnico MIUR/USR Lazio Coordinatore: Prof. Carlo Cipollone, Dirigente Scolastico Liceo Scientifico Nomentano, Roma
2. Lo Sportello di coordinamento territoriale con articolazione funzionale, 竪 un organismo istituito con Decreto del Direttore Generale dellUSR Lazio, (n. 108 del 7 settembre 2010), finalizzato a favorire lapprofondimento degli aspetti organizzativi, didattici, di programmazione, di formazione e di sostegno, promossi dai diversi soggetti coinvolti ed interessati al processo di riforma dei Licei e del riordino degli Istituti Tecnici e Professionali.
3. Istituti invitati ai lavori Si 竪 proceduto ad una ripartizione territoriale delle Istituzioni Scolastiche di pari Grado corrispondenti ai Distretti Scolastici: XII XIII XXXIV XXXVII
4. Modalit operative Contributi teorici e pratici (schede di lavoro) in presenza, durante gli incontri e condivisione Scambio di proposte e contributi e-mail entro la riunione successiva o la scadenza concordata, per approvazione Ordine del giorno concordato Raccolta e pubblicazione dei contributi in unarea web
5. Proposta di Contenuti Lo scenario della Riforma: autonomia, decentramento, federalismo Il personale della scuola; organici e reclutamento Lobbligo scolastico, listruzione secondaria e post-secondaria La nuova didattica e la centralit dello studente; la valutazione per competenze
6. CONTENUTO DI LAVORO SCELTO DALLO SPORTELLO Programmare una didattica delle competenze
7. Il Decreto 22 agosto 2007 stabilisce le competenze in uscita dal biennio dellobbligo scolastico, con riferimento al sistema di descrizione previsto per ladozione del Quadro europeo dei Titoli e delle Qualifiche Competenza : la comprovata capacit di usare conoscenze , abilit e capacit personali, sociali e/o metodologiche , in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilit e autonomia; Conoscenze : il risultato dellassimilazione di informazioni attraverso lapprendimento. Linsieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di studio o di lavoro; sono descritte come teoriche e/o pratiche; Abilit : le capacit di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; sono descritte in termini cognitivi e pratici.
8. Alla luce di queste premesse, si ritiene che gli studenti apprendano meglio quando: partecipano in modo attivo e consapevole alla costruzione del loro sapere; muovono da situazioni riconducibili, per quanto possibile, alla loro diretta esperienza; sono messi in condizione di utilizzare con responsabilit ed autonomia, anche in contesti non noti, le informazioni acquisite.
9. Il risultato di questa azione didattica dovrebbe: accrescere la motivazione degli studenti nei processi di apprendimento; fornire strumenti che accrescano consapevolezza e autonomia; ridurre il margine di insuccesso scolastico; contribuire a limitare situazioni problematiche; PERCHE le conoscenze disciplinari, poste in connessione con lesperienza e con gli interessi degli studenti e autenticamente utilizzate verrebbero emancipate dallapprendimento meramente trasmissivo; perderebbero di autoreferenzialit e troverebbero visibilit nei comportamenti degli studenti.
11. In ragione di ci嘆, linsegnante 竪 figura in grado di guidare gli allievi per: coordinare le loro attivit sollecitarli a porsi in modo critico e problematico nel contesto in cui si trovano ad agire. orientarli criticamente nella scoperta dei loro interessi renderli capaci di comprensioni pi湛 profonde e durevoli Lesito di questo processo facilita una valutazione attendibile dello studente: nellesecuzione di compiti nelle scelte messe in atto dallo studente allinterno delle varie situazioni in cui si trova ad operare nel lavoro collaborativo nella risoluzione di problemi
13. Il biennio dellobbligo prevede quattro assi culturali: asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati allacquisizione di competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta (Doc. Tec.) Gli Assi forniscono la base contenutistica e metodologica per lo sviluppo di competenze trasversali I contenuti tradizionali sono disposti in aree che possono sovrapporsi, superando le gabbie disciplinari e puntando su reticoli di conoscenze (nodi concettuali di base, intersezioni)
15. La normativa nazionale: indica il Profilo dellallievo in uscita e i traguardi formativi (Indicazioni nazionali per i Licei, Linee Guida per gli Istituti Tecnici e Professionali e OSA per gli allievi) definisce il modello per la Certificazione delle Competenze (D. M. n.9/2010) fornisce le indicazioni degli assi culturali e delle competenze (D.M. 22 agosto 2007)
16. Programmazione per assi culturali primo biennio(ipotesi di una road map ) Settembre: Si riuniscono i Dipartimenti Disciplinari /Gruppi di progetto / Dipartimenti per Asse (interdipartimenti) che, analizzano i riferimenti normativi nazionali e formulano una proposta generale, tenendo conto delle Competenze chiave di cittadinanza.
17. Strumenti prodotti dai dipartimenti disciplinari: Scheda di programmazione disciplinare annuale (allegato 1) Modello di progettazione modulo di apprendimento (allegato 2) TEMPI : Settembre / Ottobre SOGGETTI : - Dipartimenti - Docenti (per i moduli di apprendimento)
18. Strumenti prodotti dalla commissione di progetto /gruppi interdipartimentali: Scheda di sintesi delle competenze di base e descrizione dei livelli di competenza (allegato 3 da compilare solo se nellAll.1 si prevede la descrizione dei livelli) TEMPI : Ottobre SOGGETTI : - Commissioni ad hoc
19. Strumenti prodotti dai consigli di classe: Scheda di programmazione del consiglio di classe (allegato 4) Modello di progettazione modulo di apprendimento multidisciplinare (allegato 2) TEMPI : Ottobre SOGGETTI : - Consigli di Classe - Collegio Docenti (per approvazione dei criteri)
20. Strumenti da utilizzare durante gli scrutini finali di primo biennio ai fini della compilazione del certificato delle competenze Scheda di sintesi dei livelli di competenza raggiunta dai singoli studenti (allegato 5) TEMPI : Gennaio / Giugno SOGGETTI : - Consigli di Classe - Collegio Docenti (per approvazione dei criteri)
21. Per concludere: Dal momento che il rilascio della certificazione 竪 previsto alla fine del biennio, 竪 auspicabile definire delle tappe intermedie in cui si possa procedere alla documentazione delle diverse fasi del percorso formativo, allo scopo di approntare eventuali aggiustamenti. (Strumenti di monitoraggio: verifiche intermedie, schede, questionari )
22. Problematiche aperte La gestione dei livelli, particolarmente in sede di scrutinio Relazione tra descrizione delle competenze e scala di valutazione docimologica Lassenza di riferimenti alle competenze chiave di cittadinanza
23. Dati positivi emersi dai lavori Approfondimento e riflessione rispetto ad una materia dalle problematiche ancora aperte e in via di definizione; Individuazione di modelli e strumenti condivisi finalizzati alla programmazione ed alla produzione; Condivisione di un efficace metodo di lavoro - fondato sul confronto e sulla valorizzazione di esperienze diverse - in grado di costituire un valido riferimento per analoghe iniziative orientate alla partecipazione attiva ai processi di rinnovamento della Scuola italiana.
24. Esemplificazioni In questa Sezione sono stati raccolti i contributi che le singole Istituzioni Scolastiche aderenti allo Sportello Territoriale hanno prodotto e che, condivise dal Gruppo, sono state assunte come riferimento per la costruzione di modelli e strumenti di lavoro. I lavori allegati devono intendersi come strumenti in progress suscettibili di miglioramenti e modifiche. ( Es. 1 / Es. 2 / Es. 3 / Es. 4 )
25. Contributi generali In questa Sezione sono stati raccolti tutti i contributi che le singole Istituzioni Scolastiche aderenti allo Sportello Territoriale hanno prodotto, come proposta di lavoro e che, anche se non adottate come strumento condiviso, appaiono un utile riferimento per percorsi di programmazione analoghi a quello proposto. (Es. 5 / Es. 6 / Es. 7 )