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BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Bact 16S

Tecnica di tipizzazione batterica

Si basa sul sequenziamento del gene che codifica per il 16S
rRNA

La tecnica consiste nell'amplificazione di 500 o 1500 basi
circa a partire dal microlisato o DNA genomico, e successivo
sequenziamento, utilizzando primer universali

È possibile risalire fino al genere di appartenenza del
batterio e talvolta alla specie

La metodica Bact 16S consiste in tre di fasi:
1. Amplificazione del gene 16S
2. Sequenziamento
3. Ricerca di omologia in database
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
BACT16S
Metodiche applicate:

PCR

Caricamento su gel di agarosio

Purificazione enzimatica

Sequenziamento

Analisi delle sequenze

Assemblaggio di sequenze

Analisi di blast in databse
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
CLASSIFICAZIONE BATTERICA
FENOTIPICA GENOTIPICA
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Analisi genotipica

indagine sulle caratteristiche genetiche dei batteri che
permette di ottenere un fingerprinting molecolare e quindi
di identificare un microrganismo

Analisi della sequenza nucleotidica del gene che codifica per
l'RNA ribosomale 16S:

gene lungo circa 1500nt

la sua sequenza è caratterizzata da regioni conservate,
semiconservate e variabili

la sua struttura tridimensionale è determinante per la
sua funzionalità
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
16S rRNA
STRUTTURA SECONDARIA
STRUTTURA TRIDIMENSIONALE
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Scelta del gene 16S rRNA

è una molecola ubiquitaria presente in tutti i procarioti

è un gene con un elevato grado di conservazione

mutazioni nelle regioni conservate del gene determinano la
distanza filogenetica dei microrganismi

le regioni variabili permettono di distinguere tra loro
batteri che appartengono a specie diverse

confrontandola con le sequenze note presenti nelle banche
dati, è possibile identificare un microrganismo

per l'identificazione di un microrganismo sono sufficienti le
prime 500 basi del gene

ottenere la sequenza del 16S rDNA è relativamente
semplice, grazie alla PCR e all'utilizzo dei sequenziatori
automatici
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Tipo di servizio:

Bact 16S da 1500: sequenziamento dell'intero gene (6
sequenze)

Bact 16S da 500: sequenziamento delle prime 500 basi
del gene (2 sequenze)
Ceppi di Brevibacterium
Jill E. Clarridge. Impact of 16S rRNA Gene Sequence Analysis for Identification of
Bacteria on Clinical Microbiology and Infectious Diseases
CLINICAL MICROBIOLOGY REVIEWS, Oct. 2004, p. 840–862
1500 bp 500bp
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Procedura

lisi delle cellule di una colonia batterica

amplificazione del gene 16S rDNA

verifica e quantificazione della PCR

purificazione

sequenziamento del gene

analisi e assemblaggio delle sequenze

confronto della sequenza nucleotidica ottenuta con quelle
presenti in banca dati appartenenti ad altri microrganismi
(BLAST; URL: http://blast.ncbi.nlm.nih.gov/Blast.cgi):

identificazione del microrganismo
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Isolamento e lisi delle cellule
batteriche

prelevare con la punta di una micropipetta una
singola colonia

risospenderla in 50µl di H2O fino ad ottenere una
sospensione torbida

incubare a 100°C per 5 minuti
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Amplificazione del gene 16S rDNA

PCR: tecnica che permette l'amplificazione di una specifica
regione di DNA (Mullis, 1986)

La reazione avviene grazie all'azione di una DNA polimerasi
termostabile, la Taq polimerasi

La reazione di PCR consiste nella ripetizione di cicli termici
ognuno dei quali è costituto da tre fasi:
1. Denaturazione (95°C)
2. Annealing (50-65°C)
3. Estensione (68-72°C)
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Reagenti e ciclo

DNA stampo: doppio filamento

primer: corti oligonucleotidi complementari agli
estremi 5' e 3' del segmento da amplificare
(inneschi)

DNA polimerasi: Taq polimerasi proveniente dal
batterio termofilo Thermus aquaticus
 MgCl2
: cofattore per la DNA polimerasi

dNTPs: desossiribonucleosidi trifosfati da
polimerizzare
Struttura della doppia elica di DNA
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
PCR
REAGENTI Q.TA' FINALE
Buffer 1X
MgCl2 1.5mM
dNTPs 0.2mM
P.For 1μM
P.Rev 1μM
microlisato di batterio 2 μl
Taq pol 1U
H2O deionizzta
volume finale 20μl
portare a
volume
CICLO
95 °C 1'
95 °C 1'
55 °C 1' x30
72 °C 45''
72 °C 7'
25 °C 20'
EFFETTO PLATEAU:
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Primer di PCR/sequenziamento
Caratteristiche di un buon primer di PCR/sequenziamento:

Lunghezza ottimale: 20 nucleotidi

Contenuto in C/G tra il 40-60%

Tm: tra 50°C e 60°C
Tm = [4(G + C) + 2(A + T)] °C

Specifità con DNA stampo

Non devono contenere sequenze ripetute

Nella costruzione dei primer di sequenziamento considerare il
fatto che in genere le prime 20-25 basi non sono risolte
correttamente.

Non devono contenere regioni complementari al loro interno
(formazione di forcine)

Evitare la formazione di dimeri di primer
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Primer di PCR/sequenziamento

STRUTTURA A FORCINA:
interazione intramolecolare tra
nucleotidi del singolo primer

SELF DIMER: interazione
intermolecolare tra due
molecole del primer dello
stesso tipo

CROSS DIMER: interazione tra
due molecole di primer di tipo
diverso
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Programmi di progettazione di primer

PRIMER3 (URL: http://frodo.wi.mit.edu/primer3/): maschera
principale dell'interfaccia web del software
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
PRIMER3: maschera di selezione delle opzioni per la ricerca
di primer dell'interfaccia web del software
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Programmi di analisi di primer

OLIGO ANALYZER
http://eu.idtdna.com/analyzer/applications/oligoanalyzer/de
fault.aspx
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Primer Bact 16S
BACT16S da 500 bp

8FLP-534REV

63F-534REV

8FLP-806REV

63F-806REV
BACT16S da 1500 bp

8FLP-1571REV

63F-1571REV

8FLP-1492REV

63F-1492REV
Primer universali disegnati sulle regioni conservate del gene:
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Verifica e quantificazione della PCR
Elettroforesi su gel d'agarosio:

agarosio 1%

colorante gel

loading dye

marcatore di peso molecolare
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Purificazione enzimatica (Exosap)

Esonucleasi I: degradazione primer

Fosfatasi alcalina: degradazione dNTPs
Protocollo:
Ciclo:
prodotto di PCR
esonucleasi I 5U
fosfatasi alcalina 1U
5µl
37°C 15'
80°C 15'
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Purificazione enzimatica (Exosap)

semplice, veloce, economico

non c'è alcuna perdita di DNA
Vantaggi:
Svantaggi:

non vengono eliminati i sali che possono interferire con il
sequenziamento

alcune taq possono lasciare residui che interferiscono con il
sequenziamento

gli enzimi sono estremamente sensibili al calore e si
degradano facilmente

un eccesso di primer residui può saturare la capacità di
lavoro degli enzimi
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Allestimento campioni per
sequenziamento

Quantità di DNA necessarie:

Quantità di primer necessarie per una reazione: 3,2 pmoli

Preparare per ogni campione un tubo da sequenziare con il
primer for, e uno da sequenziare con il primer rev

Seccare a 65°C (non più di 15 µl di materiale) o a temperatura
ambiente
500 bp 1500bp
1X 5-10ng 15-30ng
2X 10-20ng 30-60ng
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Risultati
L'utente riceverà come risultati:

i cromatogrammi delle singole sequenze

file con la sequenza consenso in formato testo
>nome campione_consenso_
ATTAAGAGAGCTTGCTCTTTTAATACTTAGTGGCGCACGGGTGAGTAATG
TATAGTTAATCTGCCCTACACTGGAGGACAACAGTTAGAAATGACTGCTA
ATACTCCATACTCCTTCTTAACATAAGTTAAGTCGGGAAAGTTTTTCGGT
GTAGGATGAGACTATATTGTATCAGCTAGTTGGTAAGGTAATGGCTTACC
AAGGCTTTGACGCATAACTGGTCTGAGAGGATGATCAGTCACACTGGAAC
TGAGACACGGTCCAGACTCCTACGGGAGGCAGCAGTAGGGAATATTGCTC
AATGGGGGAAACCCTGAAGCAGCAACGCCGCGTGGAGGATGACACTTTTC
GGAGCGTAAACTCCTTTTGTTAGGGAAGAACCATGACGGTACCTAACGAA
TAAGCACCGGCTAACTCCGTGCCAGACC
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
file con i risultati della ricerca di omologia (blast)
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Limiti e possibili fallimenti
Le cause di fallimento possono essere diverse:

presenza nel microlisato di sostanze che inibiscono
la PCR

presenza di batteri non appartenenti alla stessa
colonia

i primer universali potrebbero non riconoscere tutte
le specie

non tutte le specie di batteri si lisano con il calore
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
Vantaggi
Analisi della sequenza del gene che codifica per il 16S:

metodo di tipizzazione batterica molto più accurato
e riproducibile rispetto ai test fenotipici

specificità, sensibilità, riproducibilità, rapidità

estrema varietà di campi di applicazione
(identificazione di batteri, caratterizzazione di
popolazioni microbiche isolate da ambienti naturali,
scoperta di nuovi patogeni)
BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics

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  • 1. BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 2. Bact 16S  Tecnica di tipizzazione batterica  Si basa sul sequenziamento del gene che codifica per il 16S rRNA  La tecnica consiste nell'amplificazione di 500 o 1500 basi circa a partire dal microlisato o DNA genomico, e successivo sequenziamento, utilizzando primer universali  È possibile risalire fino al genere di appartenenza del batterio e talvolta alla specie  La metodica Bact 16S consiste in tre di fasi: 1. Amplificazione del gene 16S 2. Sequenziamento 3. Ricerca di omologia in database BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 3. BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 4. BACT16S Metodiche applicate:  PCR  Caricamento su gel di agarosio  Purificazione enzimatica  Sequenziamento  Analisi delle sequenze  Assemblaggio di sequenze  Analisi di blast in databse BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 5. CLASSIFICAZIONE BATTERICA FENOTIPICA GENOTIPICA BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 6. Analisi genotipica  indagine sulle caratteristiche genetiche dei batteri che permette di ottenere un fingerprinting molecolare e quindi di identificare un microrganismo  Analisi della sequenza nucleotidica del gene che codifica per l'RNA ribosomale 16S:  gene lungo circa 1500nt  la sua sequenza è caratterizzata da regioni conservate, semiconservate e variabili  la sua struttura tridimensionale è determinante per la sua funzionalità BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 7. 16S rRNA STRUTTURA SECONDARIA STRUTTURA TRIDIMENSIONALE BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 8. Scelta del gene 16S rRNA  è una molecola ubiquitaria presente in tutti i procarioti  è un gene con un elevato grado di conservazione  mutazioni nelle regioni conservate del gene determinano la distanza filogenetica dei microrganismi  le regioni variabili permettono di distinguere tra loro batteri che appartengono a specie diverse  confrontandola con le sequenze note presenti nelle banche dati, è possibile identificare un microrganismo  per l'identificazione di un microrganismo sono sufficienti le prime 500 basi del gene  ottenere la sequenza del 16S rDNA è relativamente semplice, grazie alla PCR e all'utilizzo dei sequenziatori automatici BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 9. Tipo di servizio:  Bact 16S da 1500: sequenziamento dell'intero gene (6 sequenze)  Bact 16S da 500: sequenziamento delle prime 500 basi del gene (2 sequenze) Ceppi di Brevibacterium Jill E. Clarridge. Impact of 16S rRNA Gene Sequence Analysis for Identification of Bacteria on Clinical Microbiology and Infectious Diseases CLINICAL MICROBIOLOGY REVIEWS, Oct. 2004, p. 840–862 1500 bp 500bp BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 10. Procedura  lisi delle cellule di una colonia batterica  amplificazione del gene 16S rDNA  verifica e quantificazione della PCR  purificazione  sequenziamento del gene  analisi e assemblaggio delle sequenze  confronto della sequenza nucleotidica ottenuta con quelle presenti in banca dati appartenenti ad altri microrganismi (BLAST; URL: http://blast.ncbi.nlm.nih.gov/Blast.cgi):  identificazione del microrganismo BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 11. Isolamento e lisi delle cellule batteriche  prelevare con la punta di una micropipetta una singola colonia  risospenderla in 50µl di H2O fino ad ottenere una sospensione torbida  incubare a 100°C per 5 minuti BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 12. Amplificazione del gene 16S rDNA  PCR: tecnica che permette l'amplificazione di una specifica regione di DNA (Mullis, 1986)  La reazione avviene grazie all'azione di una DNA polimerasi termostabile, la Taq polimerasi  La reazione di PCR consiste nella ripetizione di cicli termici ognuno dei quali è costituto da tre fasi: 1. Denaturazione (95°C) 2. Annealing (50-65°C) 3. Estensione (68-72°C) BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 13. BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 14. BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 15. Reagenti e ciclo  DNA stampo: doppio filamento  primer: corti oligonucleotidi complementari agli estremi 5' e 3' del segmento da amplificare (inneschi)  DNA polimerasi: Taq polimerasi proveniente dal batterio termofilo Thermus aquaticus  MgCl2 : cofattore per la DNA polimerasi  dNTPs: desossiribonucleosidi trifosfati da polimerizzare Struttura della doppia elica di DNA BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 16. PCR REAGENTI Q.TA' FINALE Buffer 1X MgCl2 1.5mM dNTPs 0.2mM P.For 1μM P.Rev 1μM microlisato di batterio 2 μl Taq pol 1U H2O deionizzta volume finale 20μl portare a volume CICLO 95 °C 1' 95 °C 1' 55 °C 1' x30 72 °C 45'' 72 °C 7' 25 °C 20' EFFETTO PLATEAU: BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 17. Primer di PCR/sequenziamento Caratteristiche di un buon primer di PCR/sequenziamento:  Lunghezza ottimale: 20 nucleotidi  Contenuto in C/G tra il 40-60%  Tm: tra 50°C e 60°C Tm = [4(G + C) + 2(A + T)] °C  Specifità con DNA stampo  Non devono contenere sequenze ripetute  Nella costruzione dei primer di sequenziamento considerare il fatto che in genere le prime 20-25 basi non sono risolte correttamente.  Non devono contenere regioni complementari al loro interno (formazione di forcine)  Evitare la formazione di dimeri di primer BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 18. Primer di PCR/sequenziamento  STRUTTURA A FORCINA: interazione intramolecolare tra nucleotidi del singolo primer  SELF DIMER: interazione intermolecolare tra due molecole del primer dello stesso tipo  CROSS DIMER: interazione tra due molecole di primer di tipo diverso BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 19. Programmi di progettazione di primer  PRIMER3 (URL: http://frodo.wi.mit.edu/primer3/): maschera principale dell'interfaccia web del software BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 20. PRIMER3: maschera di selezione delle opzioni per la ricerca di primer dell'interfaccia web del software BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 21. Programmi di analisi di primer  OLIGO ANALYZER http://eu.idtdna.com/analyzer/applications/oligoanalyzer/de fault.aspx BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 22. Primer Bact 16S BACT16S da 500 bp  8FLP-534REV  63F-534REV  8FLP-806REV  63F-806REV BACT16S da 1500 bp  8FLP-1571REV  63F-1571REV  8FLP-1492REV  63F-1492REV Primer universali disegnati sulle regioni conservate del gene: BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 23. Verifica e quantificazione della PCR Elettroforesi su gel d'agarosio:  agarosio 1%  colorante gel  loading dye  marcatore di peso molecolare BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 24. Purificazione enzimatica (Exosap)  Esonucleasi I: degradazione primer  Fosfatasi alcalina: degradazione dNTPs Protocollo: Ciclo: prodotto di PCR esonucleasi I 5U fosfatasi alcalina 1U 5µl 37°C 15' 80°C 15' BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 25. Purificazione enzimatica (Exosap)  semplice, veloce, economico  non c'è alcuna perdita di DNA Vantaggi: Svantaggi:  non vengono eliminati i sali che possono interferire con il sequenziamento  alcune taq possono lasciare residui che interferiscono con il sequenziamento  gli enzimi sono estremamente sensibili al calore e si degradano facilmente  un eccesso di primer residui può saturare la capacità di lavoro degli enzimi BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 26. Allestimento campioni per sequenziamento  Quantità di DNA necessarie:  Quantità di primer necessarie per una reazione: 3,2 pmoli  Preparare per ogni campione un tubo da sequenziare con il primer for, e uno da sequenziare con il primer rev  Seccare a 65°C (non più di 15 µl di materiale) o a temperatura ambiente 500 bp 1500bp 1X 5-10ng 15-30ng 2X 10-20ng 30-60ng BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 27. Risultati L'utente riceverà come risultati:  i cromatogrammi delle singole sequenze  file con la sequenza consenso in formato testo >nome campione_consenso_ ATTAAGAGAGCTTGCTCTTTTAATACTTAGTGGCGCACGGGTGAGTAATG TATAGTTAATCTGCCCTACACTGGAGGACAACAGTTAGAAATGACTGCTA ATACTCCATACTCCTTCTTAACATAAGTTAAGTCGGGAAAGTTTTTCGGT GTAGGATGAGACTATATTGTATCAGCTAGTTGGTAAGGTAATGGCTTACC AAGGCTTTGACGCATAACTGGTCTGAGAGGATGATCAGTCACACTGGAAC TGAGACACGGTCCAGACTCCTACGGGAGGCAGCAGTAGGGAATATTGCTC AATGGGGGAAACCCTGAAGCAGCAACGCCGCGTGGAGGATGACACTTTTC GGAGCGTAAACTCCTTTTGTTAGGGAAGAACCATGACGGTACCTAACGAA TAAGCACCGGCTAACTCCGTGCCAGACC BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 28.  file con i risultati della ricerca di omologia (blast) BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 29. Limiti e possibili fallimenti Le cause di fallimento possono essere diverse:  presenza nel microlisato di sostanze che inibiscono la PCR  presenza di batteri non appartenenti alla stessa colonia  i primer universali potrebbero non riconoscere tutte le specie  non tutte le specie di batteri si lisano con il calore BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics
  • 30. Vantaggi Analisi della sequenza del gene che codifica per il 16S:  metodo di tipizzazione batterica molto più accurato e riproducibile rispetto ai test fenotipici  specificità, sensibilità, riproducibilità, rapidità  estrema varietà di campi di applicazione (identificazione di batteri, caratterizzazione di popolazioni microbiche isolate da ambienti naturali, scoperta di nuovi patogeni) BACT 16S – 25-05-2013 Mara Ceccon – BMR Genomics