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CORSO O.S.S  2011 UNITA’ DIDATTICA 3.9b  B.V.Cecina Interventi sanitari per la persona con disturbi dell’invecchiamento e geriatrici. Docente  Alessandra Ingrasci [email_address]
PROGRAMMA DEL MODULO Contenuti didattici: Servizi Sanitari per la persona anziana Il lavoro in equipe e l’approccio  multidimensionale La qualità della vita nella fase anziana Assistenza di base L’accompagnamento nella fase terminale Attività : Approccio alla persona con demenza Peculiarità del nucleo Alzheimer La  riduzione della contensione fisica in RSA : da intervento estemporaneo di accudimento  a trattamento terapeutico 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011
26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011 25 GEN 2011 “ I Servizi Sanitari per la persona anziana.” Lezione 1
26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011 CHI E’ L’ANZIANO
26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011 ETA’ MEDIA DI 76,6 ANNI ETA’ MEDIA DI 83 ANNI Età di mezzo - 45/60 primi segni di invecchiamento Senescenza naturale - 60/70 insorgenza di malattie Senilità conclamata - 70/90 aumento dei problemi  assistenziali  e  sociali Longevità - 90 anni grandi vecchi QUALCHE DATO… Da quanto sopra deriva la necessità di adeguare i sistemi socio-sanitari verso un'organizzazione in grado di curare  e di prevenire le cronicità  dovute alle modificazioni che in età anziana riguardano tutti gli apparati del nostro organismo, sia a causa dell’invecchiamento stesso che di malattie. Queste modifiche non riguardano solo la sfera personale, fisica della persona anziana, ma arrivano ad influenzare tutto ciò che riguarda anche il contesto sociale e culturale della persona, con la nascita di bisogni assistenziali su cui noi operatori  di servizi sanitari dobbiamo regolare sempre più  la tipologia dei nostri interventi.
L’INVECCHIAMENTO PRIMARIO SECONDARIO = MODIFICAZIONI DELL’ORGANISMO
MODIFICAZIONI FISICHE A CARICO DEI VARI APPARATI Cardiovascolare Respiratorio Urogenitale Digerente Muscolo scheletrico Organi di senso ecc MODIFICAZIONI PSICOLOGICHE RIGUARDANO VARIE SFERE Interazione Cambiamento nei rapporti familiari, vedovanza Ruolo Sociale Memoria Sesso Isolamento ecc L’INVECCHIAMENTO primario
26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011 In Toscana sono presenti:oltre 150.000 pazienti con farmaci antidiabetici, un quinto dei quali trattato con insulina circa 770.000 pazienti in cura con farmaci antiipertensivi; si verificano circa 11.000 infarti miocardici acuti poco meno di 11.000 sono gli ictus cerebrali che si verificano ogni anno; i pazienti toscani con più di 65 anni affetti da bronco pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) sono circa 100.000; gli anziani ultrasessantacinquenni affetti da scompenso cardiaco sono circa 55.000. Molte di queste patologie sono compresenti nella stessa persona: gli anziani residenti nella Regione Toscana con almeno 3 malattie croniche sono stimati in circa il 9% degli ultrasessantacinquenni (oltre 70.000 persone). Malattie  croniche… L’INVECCHIAMENTO secondario
26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011 I SERVIZI SANITARI DEDICATI CENTRI DIURNI RESIDENZA SOCIALE ASSISTITA RESIDENZA SANITARIA ASSISTITA ASSISTENZA ALZHEIMER OSPEDALE DI COMUNITA’ ASSISTENZA DOMICILIARE CURE DOMICILIARI MEDICINA D’INIZIATIVA ASSISTENZA SANITARIA IN REGIME DI DEGENZA PER LIVELLO DI INTENSITA’ ASSISTENZIALE  IN OSPEDALE SUL TERRITORIO C HRONIC  C ARE  M ODEL
26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011 C ENTRO  D IURNO E' un servizio semiresidenziale, dedicato a persone anziane prevalentemente non autosufficienti. Eroga  assistenza dalle ore 8 alle ore 18 per sei giorni la settimana con possibilità di turnazione per la domenica e festivi. Modalità di accesso: tramite i servizi Distrettuali a seguito della formulazione del piano di assistenza. Durata dell'intervento: in base al piano di assistenza LA  R ESIDENZA  SOCIALE   A SSISTITA E’ una residenza di dimensioni limitate per l'accoglienza di adulti o anziani in condizioni di solitudine, emarginazione, devianza o di limitata autonomia con modesta dipendenza sociosanitaria, ha un'organizzazione di tipo familiare e può essere autogestita. L'ospitalità può essere temporanea o permanente. L'accesso è consentito previa valutazione del grado di autosufficienza e conseguente stesura del piano individuale di intervento. Vengono fornite prestazioni assistenziali di aiuto alla persona. LE STRUTTURE a disposizione
R ESIDENZA  SANITARIA   A SSISTITA Ospita persone prevalentemente non  autosufficienti, con prestazioni diversificate in base ai livelli di non autosufficienza: Stabilizzata Motoria Cognitivo comportamentale Stati vegetativi e pazienti terminali LE STRUTTURE O SPEDALE DI  C OMUNITA’ L’Ospedale di Comunità è una struttura della rete assistenziale territoriale e costituisce un’alternativa iniziale alla dimissione o all’assistenza  Domiciliare Integrata (ADI) nei casi in cui questa non è possibile o per mancanza di un supporto familiare o perché è necessaria un’assistenza infermieristica continuativa. Offre assistenza infermieristica e alla persona sulle 24 ore .  È spesso l’anello di congiunzione tra Ospedale e Territorio. 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011
I SERVIZI  L' A SSISTENZA  D OMICILIARE E’  un  servizio  erogato  direttamente  a  casa dell'utente, che  può  comprendere  prestazioni  mediche,  infermieristiche,  riabilitative  e  socio-assistenziali.  E’  caratterizzata da vari livelli,che dipendono dalle specifiche necessità della persona che la richiede.  A SSISTENZA  A LZHEIMER Negli  ultimi  anni  si provvede,  nei  casi  che  lo permettono, ad  erogare  un  servizio  di assistenza Alzheimer  direttamente  a  domicilio.  Dopo  la segnalazione del medico curante o dei familiari presso i servizi  territoriali,  o punti  insieme, viene fatta una  valutazione in UVM del caso, dal quale poi scaturisce un  piano assistenziale  che prevede  un’ assistenza calibrata  alla  persona  mediante  incontri  tesi  a mantenere le capacità cognitive. 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011
I SERVIZI LA  MED ICINA D’ IN IZIATIVA Ambulatori infermieristici e socio sanitari inseriti all’interno degli ambulatori dei medici di medicina generale dove attraverso prestazioni infermieristiche si effettuano controlli periodici per tenere sotto osservazione le patologie croniche, e di educazione ad un corretto stile di vita. 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011
Medico di Medicina Generale Medico di Distretto/Ospedaliero Infermiere Distretto/Ospedaliero Operatore Socio Sanitario  Distretto/Ospedaliero Psicologo Terapista della riabilitazione  Assistente sociale Fisiatra Geriatra Psichiatra Rappresentanti del mondo del  Volontariato Mediatore Culturale LE FIGURE COINVOLTE 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011
Grazie Prossima lezione  Mercoledi 2 Febbraio  11.30-13.30 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011

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  • 1. CORSO O.S.S 2011 UNITA’ DIDATTICA 3.9b B.V.Cecina Interventi sanitari per la persona con disturbi dell’invecchiamento e geriatrici. Docente Alessandra Ingrasci [email_address]
  • 2. PROGRAMMA DEL MODULO Contenuti didattici: Servizi Sanitari per la persona anziana Il lavoro in equipe e l’approccio multidimensionale La qualità della vita nella fase anziana Assistenza di base L’accompagnamento nella fase terminale Attività : Approccio alla persona con demenza Peculiarità del nucleo Alzheimer La riduzione della contensione fisica in RSA : da intervento estemporaneo di accudimento a trattamento terapeutico 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011
  • 3. 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011 25 GEN 2011 “ I Servizi Sanitari per la persona anziana.” Lezione 1
  • 4. 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011 CHI E’ L’ANZIANO
  • 5. 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011 ETA’ MEDIA DI 76,6 ANNI ETA’ MEDIA DI 83 ANNI Età di mezzo - 45/60 primi segni di invecchiamento Senescenza naturale - 60/70 insorgenza di malattie Senilità conclamata - 70/90 aumento dei problemi assistenziali e sociali Longevità - 90 anni grandi vecchi QUALCHE DATO… Da quanto sopra deriva la necessità di adeguare i sistemi socio-sanitari verso un'organizzazione in grado di curare e di prevenire le cronicità dovute alle modificazioni che in età anziana riguardano tutti gli apparati del nostro organismo, sia a causa dell’invecchiamento stesso che di malattie. Queste modifiche non riguardano solo la sfera personale, fisica della persona anziana, ma arrivano ad influenzare tutto ciò che riguarda anche il contesto sociale e culturale della persona, con la nascita di bisogni assistenziali su cui noi operatori di servizi sanitari dobbiamo regolare sempre più la tipologia dei nostri interventi.
  • 6. L’INVECCHIAMENTO PRIMARIO SECONDARIO = MODIFICAZIONI DELL’ORGANISMO
  • 7. MODIFICAZIONI FISICHE A CARICO DEI VARI APPARATI Cardiovascolare Respiratorio Urogenitale Digerente Muscolo scheletrico Organi di senso ecc MODIFICAZIONI PSICOLOGICHE RIGUARDANO VARIE SFERE Interazione Cambiamento nei rapporti familiari, vedovanza Ruolo Sociale Memoria Sesso Isolamento ecc L’INVECCHIAMENTO primario
  • 8. 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011 In Toscana sono presenti:oltre 150.000 pazienti con farmaci antidiabetici, un quinto dei quali trattato con insulina circa 770.000 pazienti in cura con farmaci antiipertensivi; si verificano circa 11.000 infarti miocardici acuti poco meno di 11.000 sono gli ictus cerebrali che si verificano ogni anno; i pazienti toscani con più di 65 anni affetti da bronco pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) sono circa 100.000; gli anziani ultrasessantacinquenni affetti da scompenso cardiaco sono circa 55.000. Molte di queste patologie sono compresenti nella stessa persona: gli anziani residenti nella Regione Toscana con almeno 3 malattie croniche sono stimati in circa il 9% degli ultrasessantacinquenni (oltre 70.000 persone). Malattie croniche… L’INVECCHIAMENTO secondario
  • 9. 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011 I SERVIZI SANITARI DEDICATI CENTRI DIURNI RESIDENZA SOCIALE ASSISTITA RESIDENZA SANITARIA ASSISTITA ASSISTENZA ALZHEIMER OSPEDALE DI COMUNITA’ ASSISTENZA DOMICILIARE CURE DOMICILIARI MEDICINA D’INIZIATIVA ASSISTENZA SANITARIA IN REGIME DI DEGENZA PER LIVELLO DI INTENSITA’ ASSISTENZIALE IN OSPEDALE SUL TERRITORIO C HRONIC C ARE M ODEL
  • 10. 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011 C ENTRO D IURNO E' un servizio semiresidenziale, dedicato a persone anziane prevalentemente non autosufficienti. Eroga assistenza dalle ore 8 alle ore 18 per sei giorni la settimana con possibilità di turnazione per la domenica e festivi. Modalità di accesso: tramite i servizi Distrettuali a seguito della formulazione del piano di assistenza. Durata dell'intervento: in base al piano di assistenza LA R ESIDENZA SOCIALE A SSISTITA E’ una residenza di dimensioni limitate per l'accoglienza di adulti o anziani in condizioni di solitudine, emarginazione, devianza o di limitata autonomia con modesta dipendenza sociosanitaria, ha un'organizzazione di tipo familiare e può essere autogestita. L'ospitalità può essere temporanea o permanente. L'accesso è consentito previa valutazione del grado di autosufficienza e conseguente stesura del piano individuale di intervento. Vengono fornite prestazioni assistenziali di aiuto alla persona. LE STRUTTURE a disposizione
  • 11. R ESIDENZA SANITARIA A SSISTITA Ospita persone prevalentemente non autosufficienti, con prestazioni diversificate in base ai livelli di non autosufficienza: Stabilizzata Motoria Cognitivo comportamentale Stati vegetativi e pazienti terminali LE STRUTTURE O SPEDALE DI C OMUNITA’ L’Ospedale di Comunità è una struttura della rete assistenziale territoriale e costituisce un’alternativa iniziale alla dimissione o all’assistenza Domiciliare Integrata (ADI) nei casi in cui questa non è possibile o per mancanza di un supporto familiare o perché è necessaria un’assistenza infermieristica continuativa. Offre assistenza infermieristica e alla persona sulle 24 ore . È spesso l’anello di congiunzione tra Ospedale e Territorio. 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011
  • 12. I SERVIZI L' A SSISTENZA D OMICILIARE E’ un servizio erogato direttamente a casa dell'utente, che può comprendere prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative e socio-assistenziali. E’ caratterizzata da vari livelli,che dipendono dalle specifiche necessità della persona che la richiede. A SSISTENZA A LZHEIMER Negli ultimi anni si provvede, nei casi che lo permettono, ad erogare un servizio di assistenza Alzheimer direttamente a domicilio. Dopo la segnalazione del medico curante o dei familiari presso i servizi territoriali, o punti insieme, viene fatta una valutazione in UVM del caso, dal quale poi scaturisce un piano assistenziale che prevede un’ assistenza calibrata alla persona mediante incontri tesi a mantenere le capacità cognitive. 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011
  • 13. I SERVIZI LA MED ICINA D’ IN IZIATIVA Ambulatori infermieristici e socio sanitari inseriti all’interno degli ambulatori dei medici di medicina generale dove attraverso prestazioni infermieristiche si effettuano controlli periodici per tenere sotto osservazione le patologie croniche, e di educazione ad un corretto stile di vita. 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011
  • 14. Medico di Medicina Generale Medico di Distretto/Ospedaliero Infermiere Distretto/Ospedaliero Operatore Socio Sanitario Distretto/Ospedaliero Psicologo Terapista della riabilitazione Assistente sociale Fisiatra Geriatra Psichiatra Rappresentanti del mondo del Volontariato Mediatore Culturale LE FIGURE COINVOLTE 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011
  • 15. Grazie Prossima lezione Mercoledi 2 Febbraio 11.30-13.30 26.01.2011 A. Ingrasci UD 3.9 OSS 2011