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Dott.ssa Marilena Civetta
 Il termine deriva dal greco 留旅隆留粒凌粒旅留, da
  留旅隆凌 (paidos) 束il bambino損 e 留粒
  束guidare, condurre, accompagnare損.

 il suo fine ultimo non 竪 quello di creare
  teorie generali dell'educazione ma di
  costituire modelli di intervento educativo
  spendibili nella pratica educativa immediata
   Pubblicit: deve essere rilevante per una comunit (o
    un gruppo esteso) di persone, non per un singolo
    individuo;
   Contestualit: deve riferirsi ad un contesto specifico
    e concreto su cui agire;
   Multidimensionalit: devono comparire fattori
    interni (psicologici, sociali, etici, relazionali ecc...)
    che      interagiscono    costituendo      un     quadro
    problematico a pi湛 livelli di indagine;
   Risolvibilit: una problematica per poter essere
    definita pedagogica deve contenere una cosiddetta
    "Domanda educativa", cio竪 deve essere tale da essere
    pertinente per le questioni educative e deve essere
    risolvibile dalla pedagogia.
 rivisita e rielabora modelli di intervento gi
  proposti e/o attuati
 esamina e valuta risorse, strumenti e contesti gi
  disponibili per progettare e attuare un
  intervento educativo

Fatto ci嘆 la pedagogia:
 organizza strategicamente le sue conoscenze per
  individuare un possibile percorso educativo da
  realizzare
 elabora    un progetto che sta alla base
  dell'intervento educativo da attuare

(Sintesi da: M. Pellerey, Educare - Manuale diPedagogia come scienza pratico-progettuale - 1999)
  grazie alla progettazione che la pedagogia
  pu嘆 formulare le basi di un intervento
  educativo riferito per嘆 ad uno specifico
  contesto, non si pu嘆 creare un progetto
  educativo unico per tutto e tutti: la
  pedagogia si fa carico dell'analisi di ogni
  problematica presentata progettandone una
  possibile risoluzione

 Ci嘆   implica lanalisi delle situazioni
  educative      disfunzionali   che   hanno
  ripercussioni sul piano comunitario.

(De Giacinto, Educazione come sistema: studio per una
  formalizzazione della teoria pedagogica - 1997)
   BISOGNI FISIOLOGICI La parte bassa della piramide
    comprende tutti quei bisogni considerati primari. Infatti,
    con il mancato soddisfacimento dei bisogni fisiologici
    lindividuo non riuscirebbe a soddisfare quelli in alto alla
    piramide. Alimentazione, riposo, movimento,
    termoregolazione sono i bisogni fondamentali connessi con
    la sopravvivenza
   SICUREZZA La necessit di protezione e tranquillit. Svolge
    un ruolo fondamentale e si potrebbe definire di
    congiungimento tra bisogni primari (orientati verso il
    benessere fisico) e i bisogni secondari (orientati alla sfera
    sociale e psicologica) e determina il suo sviluppo
    psicologico, sociale, affettivo e culturale. La soddisfazione
    del bisogno di sicurezza permette all'individuo di pensare
    alla propria esistenza, presente e futura, nel rispetto dei
    bisogni affettivi ed intellettuali mantenendo la propria
    identit nel rispetto della dignit dell'uomo
   BISOGNI SOCIALI O DI APPARTENENZA La necessit di
    amare ed essere amati; sentirsi parte di un gruppo e di
    cooperare con altri.

   AUTOSTIMA E il bisogno di essere rispettato, apprezzato
    ed approvato, di sentirsi competente e produttivo

   AUTOREALIZZAZIONE Lesigenza di realizzare la propria
    identit e di portare a compimento le proprie aspettative,
    nonch辿 di occupare una posizione soddisfacente nel
    proprio gruppo.

   (Scala dei bisogni di Maslow)
ELEMENTI ESSENZIALI DI UN PROGETTO:

   Intestazione
   Committenza
   Utenza
   Operatori
   Motivazioni ed obiettivi
   Metodologie e tecniche di intervento
   Attivit
   Materiali e sussidi
   Luogo, calendari e orari
   Criteri di verifica e valutazione
   Preventivo di spesa
   Data e firma
 Individuare  la finalit
 definire gli obiettivi a lungo  medio- breve
  termine
 scegliere le strategie dintervento
 Valutare il contesto
 Effettuare losservazione
 Scegliere i mezzi di valutazione
 Creare un progetto e la sua programmazione
 disporre  di pi湛 ipotesi alternative
 saper valutare le ipotesi alternative
 saper    utilizzare dati e informazioni
  relativi al problema
 Saper  flessibilizzare il progetto in base ai
  bisogni specifici della persona
 Multifattorialit
 Il Piano di assistenza individualizzato - PAI
 Attraverso la definizione del Piano
  Assistenziale Individualizzato (PAI) si
  esaminano attentamente i vari aspetti delle
  attivit di vita dellutente.
  la strutturazione degli interventi di
  assistenza rivoltiallutenza secondo le
  modalit e i tempi pi湛 rispondenti al suo
  particolare bisogno.
 Lequipe  che prender in carico la nuova
  situazione cercher di rendere
  personalizzato il processo assistenziale.
 Il concetto di attivit di vita riguarda
  linsieme di tutte quelle azioni ed operazioni
  che ogni persona compie per interagire con
  l'ambiente biologico, psicologico e sociale. Il
  risultato di ci嘆 non 竪 mediato solo
  dall'esecuzione delle azioni ed operazioni
  stesse, ma anche dall'influsso dell'ambiente
  circostante, che pu嘆 agevolarle od
  ostacolarle. Le azioni/operazioni che le
  persone
 Le azioni/operazioni che le persone
 compiono sono numerose, ma possono essere
  raggruppate in un numero ristretto di
  categorie:
 1. comunicazione
 2. igiene personale
 3. mobilizzazione
 4. riposo e sonno
 5. alimentazione
 6. eliminazione
 7. respirazione e controllo della
  temperatura
 Processo   interpretativo    e   decisionale
 complesso, intenzionale, sistematico,

 Valutazione    Processo
 Utilizzazione di elementi informativi per la
  strutturazione del giudizio
 Scelta di criteri ai quali riferirsi per la
  registrazione e interpretazione dei dati
  raccolti
 Verifica - Prove
 Funzione di controllo del raggiungimento
  degli obiettivi
 Menomazione:    perdita o anomalia
 Disabilit:      limitazione       nellattivit
  conseguente a menomazione 
 Handicap:      condizione      di     svantaggio
  conseguente a menomazione o disabilit che
  in un certo soggetto limita o impedisce
  ladempimento del ruolo normale in
  relazione allet, al sesso, ai fattori socio-
  culturali (documento dellOMS -1980)

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  • 2. Il termine deriva dal greco 留旅隆留粒凌粒旅留, da 留旅隆凌 (paidos) 束il bambino損 e 留粒 束guidare, condurre, accompagnare損. il suo fine ultimo non 竪 quello di creare teorie generali dell'educazione ma di costituire modelli di intervento educativo spendibili nella pratica educativa immediata
  • 3. Pubblicit: deve essere rilevante per una comunit (o un gruppo esteso) di persone, non per un singolo individuo; Contestualit: deve riferirsi ad un contesto specifico e concreto su cui agire; Multidimensionalit: devono comparire fattori interni (psicologici, sociali, etici, relazionali ecc...) che interagiscono costituendo un quadro problematico a pi湛 livelli di indagine; Risolvibilit: una problematica per poter essere definita pedagogica deve contenere una cosiddetta "Domanda educativa", cio竪 deve essere tale da essere pertinente per le questioni educative e deve essere risolvibile dalla pedagogia.
  • 4. rivisita e rielabora modelli di intervento gi proposti e/o attuati esamina e valuta risorse, strumenti e contesti gi disponibili per progettare e attuare un intervento educativo Fatto ci嘆 la pedagogia: organizza strategicamente le sue conoscenze per individuare un possibile percorso educativo da realizzare elabora un progetto che sta alla base dell'intervento educativo da attuare (Sintesi da: M. Pellerey, Educare - Manuale diPedagogia come scienza pratico-progettuale - 1999)
  • 5. grazie alla progettazione che la pedagogia pu嘆 formulare le basi di un intervento educativo riferito per嘆 ad uno specifico contesto, non si pu嘆 creare un progetto educativo unico per tutto e tutti: la pedagogia si fa carico dell'analisi di ogni problematica presentata progettandone una possibile risoluzione Ci嘆 implica lanalisi delle situazioni educative disfunzionali che hanno ripercussioni sul piano comunitario. (De Giacinto, Educazione come sistema: studio per una formalizzazione della teoria pedagogica - 1997)
  • 6. BISOGNI FISIOLOGICI La parte bassa della piramide comprende tutti quei bisogni considerati primari. Infatti, con il mancato soddisfacimento dei bisogni fisiologici lindividuo non riuscirebbe a soddisfare quelli in alto alla piramide. Alimentazione, riposo, movimento, termoregolazione sono i bisogni fondamentali connessi con la sopravvivenza SICUREZZA La necessit di protezione e tranquillit. Svolge un ruolo fondamentale e si potrebbe definire di congiungimento tra bisogni primari (orientati verso il benessere fisico) e i bisogni secondari (orientati alla sfera sociale e psicologica) e determina il suo sviluppo psicologico, sociale, affettivo e culturale. La soddisfazione del bisogno di sicurezza permette all'individuo di pensare alla propria esistenza, presente e futura, nel rispetto dei bisogni affettivi ed intellettuali mantenendo la propria identit nel rispetto della dignit dell'uomo
  • 7. BISOGNI SOCIALI O DI APPARTENENZA La necessit di amare ed essere amati; sentirsi parte di un gruppo e di cooperare con altri. AUTOSTIMA E il bisogno di essere rispettato, apprezzato ed approvato, di sentirsi competente e produttivo AUTOREALIZZAZIONE Lesigenza di realizzare la propria identit e di portare a compimento le proprie aspettative, nonch辿 di occupare una posizione soddisfacente nel proprio gruppo. (Scala dei bisogni di Maslow)
  • 8. ELEMENTI ESSENZIALI DI UN PROGETTO: Intestazione Committenza Utenza Operatori Motivazioni ed obiettivi Metodologie e tecniche di intervento Attivit Materiali e sussidi Luogo, calendari e orari Criteri di verifica e valutazione Preventivo di spesa Data e firma
  • 9. Individuare la finalit definire gli obiettivi a lungo medio- breve termine scegliere le strategie dintervento Valutare il contesto Effettuare losservazione Scegliere i mezzi di valutazione Creare un progetto e la sua programmazione
  • 10. disporre di pi湛 ipotesi alternative saper valutare le ipotesi alternative saper utilizzare dati e informazioni relativi al problema
  • 11. Saper flessibilizzare il progetto in base ai bisogni specifici della persona Multifattorialit Il Piano di assistenza individualizzato - PAI Attraverso la definizione del Piano Assistenziale Individualizzato (PAI) si esaminano attentamente i vari aspetti delle attivit di vita dellutente. la strutturazione degli interventi di assistenza rivoltiallutenza secondo le modalit e i tempi pi湛 rispondenti al suo particolare bisogno.
  • 12. Lequipe che prender in carico la nuova situazione cercher di rendere personalizzato il processo assistenziale. Il concetto di attivit di vita riguarda linsieme di tutte quelle azioni ed operazioni che ogni persona compie per interagire con l'ambiente biologico, psicologico e sociale. Il risultato di ci嘆 non 竪 mediato solo dall'esecuzione delle azioni ed operazioni stesse, ma anche dall'influsso dell'ambiente circostante, che pu嘆 agevolarle od ostacolarle. Le azioni/operazioni che le persone
  • 13. Le azioni/operazioni che le persone compiono sono numerose, ma possono essere raggruppate in un numero ristretto di categorie: 1. comunicazione 2. igiene personale 3. mobilizzazione 4. riposo e sonno 5. alimentazione 6. eliminazione 7. respirazione e controllo della temperatura
  • 14. Processo interpretativo e decisionale complesso, intenzionale, sistematico, Valutazione Processo Utilizzazione di elementi informativi per la strutturazione del giudizio Scelta di criteri ai quali riferirsi per la registrazione e interpretazione dei dati raccolti Verifica - Prove Funzione di controllo del raggiungimento degli obiettivi
  • 15. Menomazione: perdita o anomalia Disabilit: limitazione nellattivit conseguente a menomazione Handicap: condizione di svantaggio conseguente a menomazione o disabilit che in un certo soggetto limita o impedisce ladempimento del ruolo normale in relazione allet, al sesso, ai fattori socio- culturali (documento dellOMS -1980)