Prodotti più sicuri e condizioni eque nel mercato interno
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PRODOTTI PIÙ SICURI E
CONDIZIONI EQUE NEL
MERCATO INTERNO
14 febbraio 2013 a cura di Renato Brunetta
2. PRODOTTI PIÙ SICURI E CONDIZIONI EQUE NEL
MERCATO INTERNO
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In data 13 febbraio 2013 la Commissione europea ha
proposto nuove norme per rendere più sicuri i
prodotti di consumo che circolano nel mercato unico
e potenziare la vigilanza per tutti i prodotti non
alimentari, compresi quelli importati da paesi terzi.
3. PRODOTTI PIÙ SICURI E CONDIZIONI EQUE NEL
MERCATO INTERNO
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QUESTA INIZIATIVA:
contribuirà a rafforzare la tutela dei consumatori e a creare condizioni
eque per le imprese. I prodotti non sicuri non dovrebbero raggiungere i
consumatori, ma se ciò accadesse sarà possibile ritirarli rapidamente dal
mercato grazie a migliori tecniche di identificazione e tracciabilità.
Una volta adottate dal Parlamento europeo e dal Consiglio, le nuove
norme saranno applicate dalle autorità nazionali di vigilanza del mercato
degli Stati membri, che potranno contare su una cooperazione rafforzata e
disporranno di strumenti più efficaci per effettuare i controlli.
Le due proposte legislative (da un lato la tracciabilità dei prodotti,
dall'altro la sorveglianza del mercato interno) sono integrate in un piano
pluriennale che delinea 20 azioni concrete da realizzare entro il 2015 per
migliorare la vigilanza del mercato nell’ambito del quadro normativo
attuale e fino all'entrata in vigore delle nuove norme.
4. PRODOTTI PIÙ SICURI E CONDIZIONI EQUE NEL
MERCATO INTERNO
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Questo nuovo pacchetto lanciato dalla Commissione europea
comprende le tipologie di prodotti non alimentari a più alto
rischio di contraffazione come farmaci, componentistica auto,
cosmetici, articoli di moda, musica, su cui si abbatte una nuova
stretta della Commissione volta a garantire al consumatore
maggiore sicurezza e fiducia negli acquisti.
L’intervento arriva per l’appunto sotto forma di pacchetto "a
quattro mani" firmato dai commissari Antonio Tajani (Imprese)
e Tonio Borg (Salute).
5. TRACCIABILITÀ OBBLIGATORIA
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Il consumatore sarà in grado di sapere esattamente cosa
compra grazie a un’etichettatura che identifichi chiaramente
le caratteristiche e l’origine del prodotto.
Per i beni fabbricati in Europa, l’impresa potrà scegliere se
indicare genericamente "Made in Europe" o più precisamente,
"Made in Germany", piuttosto che "Made in Italy" o "Made in
France".
Una disposizione del tutto compatibile con le regole
dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), in
quanto non discriminatoria, applicandosi allo stesso modo a
merci Ue e non.
6. TRACCIABILITÀ OBBLIGATORIA
6
È questa la grande differenza rispetto alla proposta sul Made
in del 2005, recentemente ritirata, che imponeva la marcatura
solo ai prodotti importati dai Paesi terzi.
Tajani si aspetta che questa disposizione possa essere
fortemente sostenuta dal Parlamento europeo, che lo scorso 17
gennaio ha adottato una risoluzione in cui sottolineava
l'importanza di una corretta informazione del consumatore.
7. SORVEGLIANZA DEL MERCATO
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La sorveglianza di mercato è infatti ad oggi disciplinata da
diversi testi normativi e la Commissione vuole semplificare la
legislazione esistente.
L’obiettivo è un maggiore e più efficace coordinamento tra le
autorità di sorveglianza, ad esempio attraverso il
potenziamento della banca dati ICSMS che permetterà lo
scambio quotidiano di informazioni tra le diverse autorità.
Previsto un Forum Europeo per la sorveglianza di Mercato, al
quale parteciperanno le autorità di tutti gli Stati Membri ma
dove potranno essere invitati anche i rappresentanti delle
associazioni di imprese.
8. LE DICHIARAZIONI DI ANTONIO TAJANI
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Antonio Tajani, Vicepresidente e Commissario europeo per
l'Industria e l'imprenditoria, ha dichiarato:
«Per cogliere tutti i benefici economici del mercato unico
abbiamo bisogno di norme sofisticate in materia di sicurezza dei
prodotti, che devono essere sostenute da un sistema di attuazione
efficace e ben coordinato a livello di Unione. Coordinando
meglio i controlli di sicurezza, in particolare alle frontiere esterne
dell'UE, combatteremo anche la concorrenza sleale di operatori
scorretti, disonesti o criminali».
«Tutti i prodotti dovranno avere il marchio ‘made in’».
9. LE DICHIARAZIONI DI ANTONIO TAJANI
«MADE IN»
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Le nuove regole sul ‘made in’, a differenza della vecchia proposta
che la Commissione Ue ha ritirato, sono «perfettamente compatibili
con il Wto» in quanto «non discriminatorie perché si applicano sia
alle merci Ue che non Ue, quindi tutti i prodotti dovranno avere il
marchio ‘made in’» assicura Antonio Tajani, che ha inoltre chiesto
all’Europarlamento di sostenere fortemente la proposta della
Commissione, che risponde alle sua richiesta d’intervento.
Il nuovo articolo 7 del regolamento adottato dalla Commissione Ue,
relativo all’obbligo dell’indicazione d’origine dei prodotti, fa
riferimento, ha spiegato Tajani, alle norme esistenti che «consentono
il riavvicinamento della legislazione per garantire il funzionamento
del mercato interno».
10. LE DICHIARAZIONI DI ANTONIO TAJANI
«MADE IN»
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L’intenzione è che le nuove norme possano entrare in vigore a
partire dal 2015, ma devono prima ricevere l’ok di Parlamento e
Consiglio Ue.
L'Aula di Strasburgo lo scorso 14 gennaio aveva adottato una
risoluzione con cui chiedeva alla Commissione d’intervenire per
colmare il vuoto lasciato dal ritiro della sua precedente proposta sul
'made in' e, ha ricordato Tajani, per «garantire ai consumatori una
corretta informazione» sui prodotti acquistati.
11. LE DICHIARAZIONI DI TONIO BORG
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Tonio Borg, Commissario europeo per la Salute e la politica dei
consumatori, ha aggiunto:
«I consumatori si aspettano che i prodotti presenti sul mercato
europeo siano sicuri. Le imprese si aspettano di operare in
condizioni di parità. Le autorità devono disporre di strumenti
adeguati per operare in modo efficiente ed efficace. Il pacchetto
di proposte che la Commissione ha adottato oggi mira a
soddisfare tutte queste aspettative. Siamo convinti che i
consumatori, le imprese e le autorità nazionali trarranno grandi
benefici da norme chiare e coerenti in tutto il mercato unico, da
una vigilanza del mercato più efficace e da una migliore
tracciabilità dei prodotti».
12. NORMATIVA VIGENTE
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Attualmente la normativa dell’Unione in materia di vigilanza
del mercato e sicurezza dei prodotti di consumo è frammentata
e contenuta in diversi testi legislativi, con conseguenti lacune e
doppioni.
Le proposte legislative adottate ieri dalla Commissione
renderanno più coerenti le norme che disciplinano
l’identificazione e la tracciabilità dei prodotti di consumo;
anche i controlli e le modalità di applicazione delle norme di
sicurezza saranno più coordinati.
13. CONTESTO
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Nel mercato unico dell’UE le merci circolano liberamente e i
consumatori e le imprese possono acquistare e vendere prodotti nei
27 Stati membri dell'UE e nei 3 paesi EFTA/SEE. Le norme di
sicurezza dei prodotti dell’UE, sostenute dalle attività di vigilanza
svolte dalle autorità nazionali, sono alla base di un mercato unico
sicuro.
La direttiva 87/357/CEE sulle imitazioni dei prodotti alimentari e la
direttiva 2001/95/CE relativa alla sicurezza generale dei prodotti
saranno sostituite da un nuovo e moderno regolamento sulla
sicurezza dei prodotti di consumo. Le norme che disciplinano la
vigilanza del mercato, contenute in diversi atti legislativi, saranno
fuse in uno strumento giuridico applicabile a tutti i prodotti (non
alimentari).
14. PRINCIPALI NOVITÀ DELLA PROPOSTA
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Gli operatori economici avranno obblighi analoghi quando si tratta
di garantire la sicurezza dei prodotti di consumo e saranno definite
con chiarezza le responsabilità di produttori, importatori e
distributori;
saranno disponibili strumenti più efficaci per far rispettare le
prescrizioni di sicurezza e le altre prescrizioni connesse ai prodotti,
così come per intervenire contro i prodotti pericolosi e non conformi;
sarà più facile tracciare i prodotti di consumo lungo tutta la catena
di fornitura. I produttori e gli importatori dovranno garantire che sui
prodotti sia indicato il paese d’origine. Per i prodotti fabbricati
nell’Unione, l’indicazione farà riferimento all’UE o a uno Stato
membro specifico;
15. PRINCIPALI NOVITÀ DELLA PROPOSTA
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verrà istituito un sistema di vigilanza del mercato maggiormente
cooperativo nell'UE;
le procedure per la notifica dei prodotti pericolosi saranno
semplificate e il sistema di allarme rapido esistente (RAPEX)
funzionerà in sinergia con il sistema di informazione e comunicazione
per la vigilanza del mercato (ICSMS).
16. CHI NE TRARRÀ VANTAGGIO E IN CHE MODO?
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I CONSUMATORI – Prodotti sicuri e conformi in tutta l'UE con un
livello di protezione ancor più elevato. Aumenterà la fiducia dei
consumatori nel mercato interno.
I PRODUTTORI/LE IMPRESE – Norme più coerenti in tutti i settori
merceologici. I costi di adeguamento alla normativa per le imprese
saranno inferiori, in particolare per le piccole e medie imprese.
Grazie ad un migliore coordinamento dei controlli di sicurezza si
elimina la concorrenza sleale da parte di operatori disonesti o
scorretti.
Le proposte saranno ora discusse in sede di Parlamento europeo e
di Consiglio. L'entrata in vigore della nuova normativa è prevista
per il 2015.
17. LA PRESENTAZIONE DEL PACCHETTO IN ITALIA
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Il pacchetto sarà presentato al pubblico italiano oggi, 14 febbraio,
alle ore 14.30 nel corso della conferenza "Prodotti autentici e sicuri:
l'Europa scende in campo".
L’evento avrà luogo a Milano (Sala Leonardo, Palazzo delle Stelline,
Corso Magenta 61) alla presenza di Antonio Tajani, vicepresidente
della Commissione europea e degli eurodeputati Amalia Sartori e
Patrizia Toia, rispettivamente presidente e vicepresidente della
Commissione per l'Industria, la Ricerca e l'Energia del Parlamento
europeo.