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ATTIVITA SVOLTE 
LABORATORIO 1 
ISTITUTO COMPRENSIVO 
VIA DEL CALICE
SCUOLA PRIMARIA 
 CLASSI 
 1A Insegnante: Rosa Ianuale 
 1B Insegnante: Stefania Palumbo 
 2B Insegnante: Caterina Pugliese 
 3B Insegnante: Agata Seminara 
 4A Insegnante: Paola Lattanzi 
 5B insegnante: Carmina Simeone
PREMESSA 
ESSENZIALE LE INSEGNANTI DEL LABORATORIO HANNO EVIDENZIATO CHE 
PER QUANTO RIGUARDA LA 
PAROLA COMPETENZA 
NELLE NUOVE INDICAZIONI SI RIPORTA LA DICITURA DI 
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 
E le parole hanno un significato importante: 
Un 束TRAGUARDO損 竪 un punto di arrivo che per noi della scuola primaria 竪 
valutabile in terza e in quinta, quindi per le classi prima e seconda si tratta solo di un 
primo pezzetto. 
Inoltre 束PER LO SVILUPPO損 presuppone non la gi avvenuta acquisizione di una 
competenza ma un dinamico processo che aiuti a costruirsi competenze, un divenire 
che si trasformer in essere in grado di costruire competenze funzionali.
LE INDICAZIONI 
NAZIONALI: 
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio 
personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunit, 竪 in grado di iniziare ad 
affrontare in autonomia e con responsabilit, le situazioni di vita tipiche della propria et, riflettendo ed 
esprimendo la propria personalit in tutte le sue dimensioni. 
 Negli anni dellinfanzia la scuola accoglie, promuove e arricchisce lesperienza vissuta dei bambini in 
una prospettiva evolutiva  
 Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare le esperienze con 
approcci educativi attivi, 竪 finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza 
progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi.
LE INDICAZIONI 
NAZIONALI: 
 Traguardi per lo sviluppo delle competenze 
 Al termine della scuola dellinfanzia, della scuola 
primaria e della scuola secondaria di primo grado, 
vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle 
competenze relativi ai campi di esperienza ed alle 
discipline. 
 Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli 
insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da 
percorrere e aiutano a finalizzare lazione educativa 
allo sviluppo integrale dellallievo.
LE INDICAZIONI 
NAZIONALI: 
 Certificazione delle competenze 
 La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo 
dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e 
per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione. 
 Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta allautonomia didattica 
delle comunit professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e 
la valutazione delle competenze. Particolare attenzione sar posta a come 
ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse  conoscenze, abilit, 
atteggiamenti, emozioni  per affrontare efficacemente le situazioni che la realt 
quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialit e attitudini. 
 Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle 
competenze 竪 possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e 
della scuola secondaria di primo grado, attraverso i modelli che verranno adottati a 
livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la 
padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e 
orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.
TRAGUARDO PER LO SVILUPPO DELLA 
SEGUENTE COMPETENZA 
FISSATO DAL LABORATORIO 1: 
saper raccontare nella propria vita reale 
delle esperienze vissute esplicitando gli 
eventi (in modo chiaro e nel giusto 
ordine cronologico) ma anche le 
sensazioni e le emozioni.
ATTIVITA 
CLASSI 1A 1B 2B 
LA GABBIANELLA E IL GATTO 
Progetto Continuit con la Scuola dellInfanzia (bambini 5 anni) 
Le aree strategiche individuate rappresentate da curricoli disciplinari verticali: 
Il Progetto Continuit ha visto impegnati gli alunni di 5 anni con gli alunni di prima. 
Allo stesso modo si 竪 lavorato insieme per alcuni momenti con gli alunni di seconda. 
Per la Scuola Primaria: le diverse attivit proposte hanno affrontato in modo trasversale le seguenti discipline: italiano, storia arte 
e immagine, musica 
Per la Scuola dellInfanzia: i seguenti Campi di Esperienza: i discorsi e le parole .
ATTIVITA 
CLASSI 1A 1B 2B 
Le fasi essenziali del lavoro svolto in classe 
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO: Lattivit 竪 stata divisa 
in vari momenti: 
Il primo in cui si 竪 assistito alla visione di un film-cartone svolto 
sia in aula dalle classi 1B (che ha la LIM) e 2B, 
che in aula-laboratorio/informatica dalla classe 1A. 
Gli altri sia in aula che nei laboratori di informatica, di musica, 
di immagine e nelle aule della scuola dellinfanzia e in teatro 
(per la recita finale)
ATTIVITA 
CLASSI 1A 1B 2B 
Dopo la visione del film si 竪 discusso in classe e si 竪 chiesto agli alunni quale aspetto li avesse colpiti maggiormente. 
Per questa attivit sono state date delle consegne: chiedere la parola per intervenire, fare degli interventi attinenti allargomento trattato. 
I bambini della 1B e della 2B si sono confrontati tra loro su ci嘆 che pi湛 li avesse colpiti e hanno riassunto le parti principali. E questo ha 
permesso di verificare una differenza di acquisizione e di apprendimento tra i bambini di prima e quelli di seconda. 
Lintera storia, per esigenze didattiche, 竪 stata suddivisa in sei sequenze. Le insegnanti hanno predisposto parti scritte della storia e 
ognuna 竪 stata letta dallinsegnante e/o dagli alunni. Si sono alternati momenti di lettura collettiva dal libro cartaceo a momenti di lettura 
individuale. 
Come attivit laboratoriale 竪 stato predisposto del materiale per la realizzazione di un proprio libricino che racconta la storia utilizzando 
frasi essenziali e immagini pi湛 significative. 
Lo stesso 竪 stato poi letto dagli alunni di 1A e 1B ai bambini di 5 anni della scuola dellinfanzia, formando dei gruppi diversi e in vari 
momenti e assumendosi il ruolo di TUTORING. E anche qui 竪 stata introdotta una discussione sollecitata dalle insegnanti e condotta 
dai bambini di prima e si 竪 osservato in primis che la differenza di un solo anno ha una notevole importanza e il ruolo di tutor aiuta ad 
esprimersi al meglio creando un clima di cooperazione. 
Gli alunni, sempre divisi per gruppi, hanno realizzato dei cartelloni che riportava la storia. 
Questo ha permesso di valutare il loro modo di elaborare e raccontare ci嘆 che avevano appreso dal lavoro con le insegnanti e con i 
compagni. 
A conclusione del progetto continuit con linfanzia infine la classe 1B ha realizzato la Recita finale con i bambini di 5 anni.
CLASSE 1A
CLASSE 1A
CLASSE 1B
CLASSE 1B
CLASSE 2B
CLASSE 1B 2B
ATTIVITA 
CLASSI 1A 1B 2B 
Le modalit di valutazione delle competenze da perseguire: 
Ogni attivit 竪 stata osservata e registrata in apposite griglie di osservazione 
VERIFICA E VALUTAZIONE SOMMARIA SULLA CLASSE 
VERIFICA E VALUTAZIONE SOMMARIA SULLA CLASSE 
POCO ABBASTANZA MOLTO 
COINVOLGIMENTO ALUNNI 
SVILUPPO CAPACITA COMUNICATIVE 
CONDIVISIONE DEL PERCORSO A LIVELLO EMOTIVO 
RIFLESSIONE SULLA DIVERSITA, AMICIZIA, SOLIDARIETA 
AGLI ALUNNI PIACE PARLARE DI SE, DELLA FAMIGLIA, DELLA 
SCUOLA 
EFFICACIA DEGLI STRUMENTI USATI
ATTIVITA 1 
CLASSE 3B 4A 5B 
Analisi del livello di competenza iniziale 
La prima attivit 竪 stata svolta per classi miste (terza, quarta e quinta). Le insegnanti, dopo aver diviso i bambini in gruppi 
misti, hanno utilizzato la biblioteca, laula di musica e laula di immagine. Dopo aver formato un cerchio, a turno ogni 
bambino 竪 stato chiamato a scegliere tra alcuni biglietti appositamente predisposti dove erano indicati alcuni racconta 
della vita quotidiana (Racconta cosa hai visto ieri sera in tv, racconta cosa fai di solito prima di andare a letto, racconta una 
gita con la classe,). 
NOME: . 
Racconta 
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE 
SI NO ABBASTANZA POCO 
Ricostruisce verbalmente 
unesperienza vissuta 
Espone in modo chiaro 
Usa un lessico appropriato 
Rispetta lordine cronologico 
Rispetta il limite temporale indicato
ATTIVITA 1 
CLASSE 3B 4A 5B 
Le principali problematiche emerse: 
Durante la prima attivit la creazione di gruppi misti non ha portato ai 
risultati attesi: i bambini pi湛 piccoli erano intimiditi e in imbarazzo. 
Losservazione ha infatti evidenziato una notevole differenza nel livello di 
competenza iniziale, pertanto si 竪 deciso di continuare le attivit lavorando 
allinterno dei singoli gruppi classe
ATTIVITA 2 
CLASSE 3B 
Sollecitare labitudine al parlare e la capacit/abitudine allascolto 
Qualche giorno prima ai bambini 竪 stata data la consegna di pensare ad un episodio relativo al proprio vissuto familiare-scolastico-sportivo- 
che li ha particolarmente colpiti, da raccontare poi durante lattivit. Si 竪 chiesto loro di elaborare il racconto seguendo le 
seguenti consegne: ricostruire lesperienza vissuta esponendo in modo chiaro, usando un lessico appropriato, rispettando lordine 
cronologico e rispettando il limite di tempo indicato. 
Lattivit si 竪 svolta nel teatro della scuola per sottolineare il ruolo dei due bambini che si pongono al centro della scena mentre tutti gli 
altri in cerchio si pongono come pubblico in ascolto. 
Di volta in volta sono stati tirati a sorte i nominativi di due bambini: il primo doveva raccontare, mentre il secondo doveva ascoltare-valutare 
e poi rielaborare quanto il compagno aveva riferito, facendo poi a cambio tra loro. 
Sono stati osservati e valutati entrambi i bambini sia nel racconto preparato sia nel racconto di ci嘆 che si 竪 ascoltato. 
NOME: BAMBINO1 
SI (10-9) ABBASTA 
NZA 
(8-7) 
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE 
POCO (6) NO (5) 
Ricostruisce verbalmente 
unesperienza vissuta 
Espone in modo chiaro 
Usa un lessico appropriato 
Rispetta lordine cronologico 
Rispetta il limite temporale indicato 
NOME: 
SI (10-9) ABBASTANZA 
(8-7) 
POCO (6) NO (5) 
Verbalizza 
ci嘆 che ha ascoltato? 
Espone in modo chiaro 
Usa un lessico appropriato 
Rispetta lordine cronologico 
Rispetta il limite temporale indicato
ATTIVITA 2 
CLASSE 3B 
Al bambino che ascolta 竪 stata fornita una scheda dove ha potuto valutare il suo grado di 
comprensione: 
NOME: SI NO ABBASTANZA POCO 
HO CAPITO CIO CHE HO ASCOLTATO? 
HO CAPITO TUTTE LE PAROLE USATE DAL COMPAGNO? 
HO CAPITO LORDINE CRONOLOGICO DEI FATTI ASCOLTATI? 
RIESCO A RIESPORRE QUANTO HO ASCOLTATO?
ATTIVITA 3 
CLASSE 3B 
LA GABBIANELLA E IL GATTO 
Sviluppare la capacit di intervenire in una discussione. Il dibattito 
La terza attivit 竪 stata divisa in due momenti, il primo in cui si 竪 assistito alla visione di un film-cartone si 竪 svolto in aula, 
mentre il secondo in cui si 竪 sviluppato un dibattito si 竪 tenuto in giardino. 
Obiettivi di apprendimento: 
Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola; 
Comprendere largomento e le informazioni principali dei discorsi affrontati. 
Per la registrazione dei risultati 竪 stata utilizzata la seguente scheda di osservazione: 
ALUNNI Interviene nella discussione Chiede la parola per intervenire Deve essere sollecitato 
nella discussione 
Interviene pi湛 
volte 
Lintervento 竪 
attinente 
allargomento 
trattato 
Trae 
considerazioni 
personali 
SI A VOLTE NO SI A VOLTE NO SI NO SI NO SI NO SI NO
ATTIVITA 3 
CLASSE 3B 
Ai bambini 竪 stata data la consegna di prestare attenzione non solo alla trama della storia, ma anche alle riflessioni che possono emergere 
dalla visione del film. 
I bambini hanno assistito al film con attenzione e partecipazione, manifestando anche momenti di commozione, specie nel momento 
finale. 
Poi si 竪 fatto un breve riassunto della trama del film, e si 竪 chiesto ai bambini quale aspetto li avesse colpiti maggiormente. 
Anche per questa attivit sono state date ai bambini delle consegne: chiedere la parola per intervenire, fare degli interventi attinenti 
allargomento trattato, riportare esperienze personali traendo delle considerazioni proprie. 
Gli argomenti della discussione: 
Le PROMESSE(IL gatto Zorba fa tre promesse alla gabbiana Kengah); 
L ACCOGLIENZA (I gatti accolgono la gabbianella Fortunata nella loro famiglia) 
Linsegnante propone delle domande guida: 
Cos竪 per voi una promessa? 
Avete mai promesso qualcosa a qualcuno? (genitori, fratelli, nonni, amici,)? 
Avete sempre mantenuto le vostre promesse? 
Qualcuno vi ha mai promesso qualcosa che poi non ha mantenuto? 
Come ci si sente quando una promessa non viene mantenuta? 
Cosa significa accogliere qualcuno? 
Fate qualche esempio di accoglienza. 
Vi sentite accolti dagli altri? 
Vi siete mai sentiti poco accolti? Come vi siete sentiti?
ATTIVITA 4 
CLASSE 3B 
Potenziamento della competenza che si vuole sviluppare attraverso il racconto di una procedura 
La quarta attivit si 竪 svolta in due momenti, il primo nel salone della scuola dove i bambini hanno avuto la possibilit di 
trovare ognuno un proprio spazio, il secondo in classe dove ogni bambino 竪 stato chiamato a mostrare e raccontare il 
proprio lavoro ai compagni. 
Questa attivit si poneva come obiettivo il potenziamento della competenza sulla quale questo laboratorio sta lavorando, il 
racconto orale, attraverso la descrizione orale di una procedura. 
Sono stati predisposti 18 fogli, formato A3: 
Inoltre in un cesto ho messo 18 biglietti ripiegati 
contenenti ciascuno una procedura: 
Cosa fai la mattina per preparati a venire a scuola 
Cosa fa la mamma per preparare una torta/un 
ciambellone 
Come si prepara un panino 
Cosa fai la sera per preparati ad andare a letto 
Come si prepara un panino con la nutella 
Cosa fai per fare un disegno 
Come si prepara una spremuta darancia 
Come si apparecchia la tavola
ATTIVITA 4 
CLASSE 3B 
Losservazione-valutazione 竪 stata registrata in una tabella cos狸 predisposta:
ATTIVITA 5 
CLASSE 3B 
Attivit di riflessione sulle procedure usate quando ci viene richiesto di raccontare qualcosa 
La quinta e ultima attivit si 竪 svolta nellaula delle attivit espressive. Qui i bambini sono stati chiamati ancora 
una volta a condividere con i compagni un racconto ed infine a riorganizzare, prima verbalmente (con domande 
guida) e poi graficamente (con unattivit creativa), tutte le fasi del racconto orale. 
Questa attivit ha avuto lo scopo di far riflettere i bambini su tutte le procedure che si mettono in atto quando ci 
viene richiesto di raccontare qualcosa. Per far ci嘆 si 竪 lavorato su tre fronti: innanzitutto siamo partiti dai singoli 
racconti, poi abbiamo svolto una riflessione-dibattito con domande guida, infine siamo passati ad unattivit 
espressiva di sintesi di ci嘆 che si 竪 detto nel dibattito. 
La scelta dellaula delle attivit espressive quindi non 竪 stata casuale, infatti serviva un luogo dove i bambini 
potessero sentirsi sereni e liberi di raccontare la loro esperienza: questa volta 竪 stato chiesto di ricordare un 
episodio triste della loro vita.
ATTIVITA 5 
CLASSE 3B 
Quando tutti hanno finito il loro racconto 竪 stato distribuito un foglio contenente quattro domande: 
Qual 竪 la prima cosa che hai dovuto fare quando ti 竪 stato chiesto di raccontare un episodio della tua vita accaduto tempo fa? 
Nel ripensare a questo episodio hai seguito un ordine cronologico? Hai messo in ordine le tue idee? 
Hai raccontato tutto quello che 竪 realmente accaduto o hai tralasciato qualcosa? 
Hai usato nel tuo racconto parole e termini appropriati? 
Si 竪 lasciato ai bambini il tempo per riflettere sulle domande e, se volevano, di appuntarsi le risposte sul retro del foglio. 
Poi si 竪 lasciato spazio al dibattito. 
Dopo il dibattito sono state tratte le CONCLUSIONI: 
Bisogna ricordare lepisodio che vogliamo raccontare: MEMORIA; 
Si devono ordinare le idee: ORDINE; 
Non sempre ci va di raccontare tutto, talvolta non ci va di condividere i nostri pensieri con gli altri (non tutto si pu嘆 o si vuole 
raccontare): SCELTA; 
Esponiamo i fatti oralmente: RACCONTO; 
Esponiamo in modo chiaro: CHIAREZZA; 
Usiamo termini appropriati: LESSICO; 
Facciamo le nostre considerazioni personali: PENSIERI. 
Alla fine sono stati messi a disposizione dei bambini dei petali di cartoncino colorato con i quali i bambini hanno realizzato dei 
fiori-quadro di sintesi: ogni petalo rappresenta uno dei punti su elencati.
ATTIVITA 
CLASSE 4A 5B 
- le fasi essenziali del lavoro svolto in classe: 
il lavoro non 竪 stato svolto unicamente in classe ma per ogni attivit, le insegnanti hanno proposto ai propri alunni, un ambiente 
diverso come la biblioteca, il laboratorio di informatica, latrio, il giardino. Tutte le fasi sono stati essenziali per la riuscita del 
progetto. 
i materiali, gli strumenti e le tecnologie utilizzate: 
i materiali utilizzati sono stati diversi cartelloni, libri, lavagna multimediale (LIM), disegni, griglie di raccolta informazioni. 
- i punti di forza emersi nelle varie attivit realizzate: 
Lesperienza realizzata ha consentito agli alunni: la pianificazione del racconto di un esperienza attraverso la consegna data, la 
cura dellesposizione, larricchimento del lessico per una pi湛 chiara condivisione dellesperienza stessa, il rispetto dell ordine 
cronologico e del tempo indicato. 
Inoltre aver lavorato su gruppi di bambini di et diversa e non appartenenti alla stessa classe ha favorito la socializzazione, il 
superamento dell emozioni e il riconoscimento e luso di diversi registri linguistici. 
- le principali problematiche emerse: 
Non sono emerse problematiche significative durante le diverse fasi del progetto. 
- le eventuali modalit di valutazione delle competenze da perseguire: 
ricadute positive durante quelle attivit quotidiane a carattere comunicativo ed espressivo proprie della lingua orale.
ATTIVITA 
CLASSE 3B 4A 5B
ULTIME OSSERVAZIONI DI 
LABORATORIO 1 
Dal lavoro svolto abbiamo osservato: 
capacit operative, progettuali e manuali... saper formulare ipotesi e previsioni, osservare, registrare, 
classificare, schematizzare, identificare relazioni spazio/temporali, misurare, utilizzare concetti basati su 
semplici relazioni con altri concetti, argomentare, dedurre, prospettare soluzioni e interpretazioni, prevedere 
alternative, produrre rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato. Analizzare e raccontare in 
forma chiara ci嘆 che ha fatto e imparato. 
Eventuali suggerimenti per una nuova impostazione del curricolo: 
Ogni scuola dovrebbe lavorare sul concetto di Continuit e prevedere laboratori e 
progetti che mirino a poter sviluppare in via dinamica lacquisizione di traguardi per lo 
sviluppo損 delle competenze come processo che coglie i cambiamenti e la maturazione dei 
ragazzi e prefissarsi pochi ma essenziali obiettivi che mirino al raggiungimento di 
束competenze損 soprattutto facendo riferimento alle otto competenze chiave europee.
LE OTTO COMPETENZE CHIAVE EUROPEE 
La Commissione Europea ha adottato i termini competenze e competenze chiave preferendolo a competenze di base, in quanto 
generalmente riferito alle capacit di base nella lettura, scrittura e calcolo. Il termine competenza 竪 stato infatti riferito a una 
combinazione di conoscenze, abilit e attitudini appropriate al contesto. Allo stesso tempo, le competenze chiave sono 
quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, linclusione sociale e 
loccupazione. 
Dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio di istruzione o di formazione e servire come base al 
proseguimento dellapprendimento nel quadro delleducazione e della formazione permanente. Si riferiscono, dunque, a tre 
aspetti fondamentali della vita di ciascuna persona: 
la realizzazione e la crescita personale (capitale culturale); 
la cittadinanza attiva e lintegrazione (capitale sociale); 
la capacit di inserimento professionale (capitale umano). 
1.Comunicazione nella madrelingua; 
2.Comunicazione nelle lingue straniere; 
3.Competenza matematica e competenze di base in 
scienza e tecnologia; 
4.Competenza digitale; 
5.Imparare ad imparare; 
6.Competenze sociali e civiche; 
7.Spirito di iniziativa e imprenditorialit; 
8.Consapevolezza ed espressione culturale
 Mantenendo il curricolo sulle sole competenze 
disciplinari si rischia di rimanere alle discipline senza 
perseguire realmente competenze, ma solo abilit; 
 Avere come riferimento per tutti le competenze chiave 
permette una visione integrata del sapere 
束TENIAMO PRESENTE CHE OGGI LA SCUOLA NON E PIU LUNICA AGENZIA 
CHE FORNISCE CONOSCENZA: IL SUO COMPITO SPECIFICO OGGI, E 
PIUTTOSTO QUELLO DI DARE METODI PER ACQUISIRE CONOSCENZA E PER 
ORGANIZZARLA IN SISTEMI SIGNIFICATIVI E PER CONTESTUALIZZARLA 
NELLESPERIENZA. 
I CONTENUTI DI CONOSCENZA SONO VEICOLI E STRUMENTI DI 
COMPETENZA, NON FINI損 
(Franca Da Re)
Raccomandazione del Parlamento Europeo 
e del Consiglio del 22 aprile 2008  Quadro 
Europeo delle Qualifiche e dei Titoli 
Conoscenze: indicano il risultato dellassimilazione di 
informazioni attraverso lapprendimento. Le conoscenze sono 
linsieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di 
studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o 
pratiche. 
 Abilit : indicano le capacit di applicare conoscenze e di usare 
know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le 
abilit sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, 
intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano labilit manuale e 
luso di metodi, materiali, strumenti). 
Competenze: indicano la comprovata capacit di usare 
conoscenze, abilit e capacit personali, sociali e/o metodologiche, 
in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale 
e/o personale; le competenze sono descritte in termine di 
responsabilit e autonomia.
Pu嘆 una didattica fin qui fondata sugli apprendimenti (conoscenze, 
concetti e applicazioni) aiutare i bambini e i ragazzi a costruirsi 
competenze funzionali ai traguardi prefissati? (La Vita Scolastica di 
Giugno 2014 - Lorella Maurizi )

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Progetto "Competenze in Crescita" Lavoro Laboratorio 1 A.S. 2013/2014

  • 1. ATTIVITA SVOLTE LABORATORIO 1 ISTITUTO COMPRENSIVO VIA DEL CALICE
  • 2. SCUOLA PRIMARIA CLASSI 1A Insegnante: Rosa Ianuale 1B Insegnante: Stefania Palumbo 2B Insegnante: Caterina Pugliese 3B Insegnante: Agata Seminara 4A Insegnante: Paola Lattanzi 5B insegnante: Carmina Simeone
  • 3. PREMESSA ESSENZIALE LE INSEGNANTI DEL LABORATORIO HANNO EVIDENZIATO CHE PER QUANTO RIGUARDA LA PAROLA COMPETENZA NELLE NUOVE INDICAZIONI SI RIPORTA LA DICITURA DI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE E le parole hanno un significato importante: Un 束TRAGUARDO損 竪 un punto di arrivo che per noi della scuola primaria 竪 valutabile in terza e in quinta, quindi per le classi prima e seconda si tratta solo di un primo pezzetto. Inoltre 束PER LO SVILUPPO損 presuppone non la gi avvenuta acquisizione di una competenza ma un dinamico processo che aiuti a costruirsi competenze, un divenire che si trasformer in essere in grado di costruire competenze funzionali.
  • 4. LE INDICAZIONI NAZIONALI: Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunit, 竪 in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilit, le situazioni di vita tipiche della propria et, riflettendo ed esprimendo la propria personalit in tutte le sue dimensioni. Negli anni dellinfanzia la scuola accoglie, promuove e arricchisce lesperienza vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi, 竪 finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi.
  • 5. LE INDICAZIONI NAZIONALI: Traguardi per lo sviluppo delle competenze Al termine della scuola dellinfanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare lazione educativa allo sviluppo integrale dellallievo.
  • 6. LE INDICAZIONI NAZIONALI: Certificazione delle competenze La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione. Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta allautonomia didattica delle comunit professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare attenzione sar posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse conoscenze, abilit, atteggiamenti, emozioni per affrontare efficacemente le situazioni che la realt quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialit e attitudini. Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze 竪 possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.
  • 7. TRAGUARDO PER LO SVILUPPO DELLA SEGUENTE COMPETENZA FISSATO DAL LABORATORIO 1: saper raccontare nella propria vita reale delle esperienze vissute esplicitando gli eventi (in modo chiaro e nel giusto ordine cronologico) ma anche le sensazioni e le emozioni.
  • 8. ATTIVITA CLASSI 1A 1B 2B LA GABBIANELLA E IL GATTO Progetto Continuit con la Scuola dellInfanzia (bambini 5 anni) Le aree strategiche individuate rappresentate da curricoli disciplinari verticali: Il Progetto Continuit ha visto impegnati gli alunni di 5 anni con gli alunni di prima. Allo stesso modo si 竪 lavorato insieme per alcuni momenti con gli alunni di seconda. Per la Scuola Primaria: le diverse attivit proposte hanno affrontato in modo trasversale le seguenti discipline: italiano, storia arte e immagine, musica Per la Scuola dellInfanzia: i seguenti Campi di Esperienza: i discorsi e le parole .
  • 9. ATTIVITA CLASSI 1A 1B 2B Le fasi essenziali del lavoro svolto in classe AMBIENTE DI APPRENDIMENTO: Lattivit 竪 stata divisa in vari momenti: Il primo in cui si 竪 assistito alla visione di un film-cartone svolto sia in aula dalle classi 1B (che ha la LIM) e 2B, che in aula-laboratorio/informatica dalla classe 1A. Gli altri sia in aula che nei laboratori di informatica, di musica, di immagine e nelle aule della scuola dellinfanzia e in teatro (per la recita finale)
  • 10. ATTIVITA CLASSI 1A 1B 2B Dopo la visione del film si 竪 discusso in classe e si 竪 chiesto agli alunni quale aspetto li avesse colpiti maggiormente. Per questa attivit sono state date delle consegne: chiedere la parola per intervenire, fare degli interventi attinenti allargomento trattato. I bambini della 1B e della 2B si sono confrontati tra loro su ci嘆 che pi湛 li avesse colpiti e hanno riassunto le parti principali. E questo ha permesso di verificare una differenza di acquisizione e di apprendimento tra i bambini di prima e quelli di seconda. Lintera storia, per esigenze didattiche, 竪 stata suddivisa in sei sequenze. Le insegnanti hanno predisposto parti scritte della storia e ognuna 竪 stata letta dallinsegnante e/o dagli alunni. Si sono alternati momenti di lettura collettiva dal libro cartaceo a momenti di lettura individuale. Come attivit laboratoriale 竪 stato predisposto del materiale per la realizzazione di un proprio libricino che racconta la storia utilizzando frasi essenziali e immagini pi湛 significative. Lo stesso 竪 stato poi letto dagli alunni di 1A e 1B ai bambini di 5 anni della scuola dellinfanzia, formando dei gruppi diversi e in vari momenti e assumendosi il ruolo di TUTORING. E anche qui 竪 stata introdotta una discussione sollecitata dalle insegnanti e condotta dai bambini di prima e si 竪 osservato in primis che la differenza di un solo anno ha una notevole importanza e il ruolo di tutor aiuta ad esprimersi al meglio creando un clima di cooperazione. Gli alunni, sempre divisi per gruppi, hanno realizzato dei cartelloni che riportava la storia. Questo ha permesso di valutare il loro modo di elaborare e raccontare ci嘆 che avevano appreso dal lavoro con le insegnanti e con i compagni. A conclusione del progetto continuit con linfanzia infine la classe 1B ha realizzato la Recita finale con i bambini di 5 anni.
  • 17. ATTIVITA CLASSI 1A 1B 2B Le modalit di valutazione delle competenze da perseguire: Ogni attivit 竪 stata osservata e registrata in apposite griglie di osservazione VERIFICA E VALUTAZIONE SOMMARIA SULLA CLASSE VERIFICA E VALUTAZIONE SOMMARIA SULLA CLASSE POCO ABBASTANZA MOLTO COINVOLGIMENTO ALUNNI SVILUPPO CAPACITA COMUNICATIVE CONDIVISIONE DEL PERCORSO A LIVELLO EMOTIVO RIFLESSIONE SULLA DIVERSITA, AMICIZIA, SOLIDARIETA AGLI ALUNNI PIACE PARLARE DI SE, DELLA FAMIGLIA, DELLA SCUOLA EFFICACIA DEGLI STRUMENTI USATI
  • 18. ATTIVITA 1 CLASSE 3B 4A 5B Analisi del livello di competenza iniziale La prima attivit 竪 stata svolta per classi miste (terza, quarta e quinta). Le insegnanti, dopo aver diviso i bambini in gruppi misti, hanno utilizzato la biblioteca, laula di musica e laula di immagine. Dopo aver formato un cerchio, a turno ogni bambino 竪 stato chiamato a scegliere tra alcuni biglietti appositamente predisposti dove erano indicati alcuni racconta della vita quotidiana (Racconta cosa hai visto ieri sera in tv, racconta cosa fai di solito prima di andare a letto, racconta una gita con la classe,). NOME: . Racconta GRIGLIA DI OSSERVAZIONE SI NO ABBASTANZA POCO Ricostruisce verbalmente unesperienza vissuta Espone in modo chiaro Usa un lessico appropriato Rispetta lordine cronologico Rispetta il limite temporale indicato
  • 19. ATTIVITA 1 CLASSE 3B 4A 5B Le principali problematiche emerse: Durante la prima attivit la creazione di gruppi misti non ha portato ai risultati attesi: i bambini pi湛 piccoli erano intimiditi e in imbarazzo. Losservazione ha infatti evidenziato una notevole differenza nel livello di competenza iniziale, pertanto si 竪 deciso di continuare le attivit lavorando allinterno dei singoli gruppi classe
  • 20. ATTIVITA 2 CLASSE 3B Sollecitare labitudine al parlare e la capacit/abitudine allascolto Qualche giorno prima ai bambini 竪 stata data la consegna di pensare ad un episodio relativo al proprio vissuto familiare-scolastico-sportivo- che li ha particolarmente colpiti, da raccontare poi durante lattivit. Si 竪 chiesto loro di elaborare il racconto seguendo le seguenti consegne: ricostruire lesperienza vissuta esponendo in modo chiaro, usando un lessico appropriato, rispettando lordine cronologico e rispettando il limite di tempo indicato. Lattivit si 竪 svolta nel teatro della scuola per sottolineare il ruolo dei due bambini che si pongono al centro della scena mentre tutti gli altri in cerchio si pongono come pubblico in ascolto. Di volta in volta sono stati tirati a sorte i nominativi di due bambini: il primo doveva raccontare, mentre il secondo doveva ascoltare-valutare e poi rielaborare quanto il compagno aveva riferito, facendo poi a cambio tra loro. Sono stati osservati e valutati entrambi i bambini sia nel racconto preparato sia nel racconto di ci嘆 che si 竪 ascoltato. NOME: BAMBINO1 SI (10-9) ABBASTA NZA (8-7) GRIGLIA DI OSSERVAZIONE POCO (6) NO (5) Ricostruisce verbalmente unesperienza vissuta Espone in modo chiaro Usa un lessico appropriato Rispetta lordine cronologico Rispetta il limite temporale indicato NOME: SI (10-9) ABBASTANZA (8-7) POCO (6) NO (5) Verbalizza ci嘆 che ha ascoltato? Espone in modo chiaro Usa un lessico appropriato Rispetta lordine cronologico Rispetta il limite temporale indicato
  • 21. ATTIVITA 2 CLASSE 3B Al bambino che ascolta 竪 stata fornita una scheda dove ha potuto valutare il suo grado di comprensione: NOME: SI NO ABBASTANZA POCO HO CAPITO CIO CHE HO ASCOLTATO? HO CAPITO TUTTE LE PAROLE USATE DAL COMPAGNO? HO CAPITO LORDINE CRONOLOGICO DEI FATTI ASCOLTATI? RIESCO A RIESPORRE QUANTO HO ASCOLTATO?
  • 22. ATTIVITA 3 CLASSE 3B LA GABBIANELLA E IL GATTO Sviluppare la capacit di intervenire in una discussione. Il dibattito La terza attivit 竪 stata divisa in due momenti, il primo in cui si 竪 assistito alla visione di un film-cartone si 竪 svolto in aula, mentre il secondo in cui si 竪 sviluppato un dibattito si 竪 tenuto in giardino. Obiettivi di apprendimento: Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola; Comprendere largomento e le informazioni principali dei discorsi affrontati. Per la registrazione dei risultati 竪 stata utilizzata la seguente scheda di osservazione: ALUNNI Interviene nella discussione Chiede la parola per intervenire Deve essere sollecitato nella discussione Interviene pi湛 volte Lintervento 竪 attinente allargomento trattato Trae considerazioni personali SI A VOLTE NO SI A VOLTE NO SI NO SI NO SI NO SI NO
  • 23. ATTIVITA 3 CLASSE 3B Ai bambini 竪 stata data la consegna di prestare attenzione non solo alla trama della storia, ma anche alle riflessioni che possono emergere dalla visione del film. I bambini hanno assistito al film con attenzione e partecipazione, manifestando anche momenti di commozione, specie nel momento finale. Poi si 竪 fatto un breve riassunto della trama del film, e si 竪 chiesto ai bambini quale aspetto li avesse colpiti maggiormente. Anche per questa attivit sono state date ai bambini delle consegne: chiedere la parola per intervenire, fare degli interventi attinenti allargomento trattato, riportare esperienze personali traendo delle considerazioni proprie. Gli argomenti della discussione: Le PROMESSE(IL gatto Zorba fa tre promesse alla gabbiana Kengah); L ACCOGLIENZA (I gatti accolgono la gabbianella Fortunata nella loro famiglia) Linsegnante propone delle domande guida: Cos竪 per voi una promessa? Avete mai promesso qualcosa a qualcuno? (genitori, fratelli, nonni, amici,)? Avete sempre mantenuto le vostre promesse? Qualcuno vi ha mai promesso qualcosa che poi non ha mantenuto? Come ci si sente quando una promessa non viene mantenuta? Cosa significa accogliere qualcuno? Fate qualche esempio di accoglienza. Vi sentite accolti dagli altri? Vi siete mai sentiti poco accolti? Come vi siete sentiti?
  • 24. ATTIVITA 4 CLASSE 3B Potenziamento della competenza che si vuole sviluppare attraverso il racconto di una procedura La quarta attivit si 竪 svolta in due momenti, il primo nel salone della scuola dove i bambini hanno avuto la possibilit di trovare ognuno un proprio spazio, il secondo in classe dove ogni bambino 竪 stato chiamato a mostrare e raccontare il proprio lavoro ai compagni. Questa attivit si poneva come obiettivo il potenziamento della competenza sulla quale questo laboratorio sta lavorando, il racconto orale, attraverso la descrizione orale di una procedura. Sono stati predisposti 18 fogli, formato A3: Inoltre in un cesto ho messo 18 biglietti ripiegati contenenti ciascuno una procedura: Cosa fai la mattina per preparati a venire a scuola Cosa fa la mamma per preparare una torta/un ciambellone Come si prepara un panino Cosa fai la sera per preparati ad andare a letto Come si prepara un panino con la nutella Cosa fai per fare un disegno Come si prepara una spremuta darancia Come si apparecchia la tavola
  • 25. ATTIVITA 4 CLASSE 3B Losservazione-valutazione 竪 stata registrata in una tabella cos狸 predisposta:
  • 26. ATTIVITA 5 CLASSE 3B Attivit di riflessione sulle procedure usate quando ci viene richiesto di raccontare qualcosa La quinta e ultima attivit si 竪 svolta nellaula delle attivit espressive. Qui i bambini sono stati chiamati ancora una volta a condividere con i compagni un racconto ed infine a riorganizzare, prima verbalmente (con domande guida) e poi graficamente (con unattivit creativa), tutte le fasi del racconto orale. Questa attivit ha avuto lo scopo di far riflettere i bambini su tutte le procedure che si mettono in atto quando ci viene richiesto di raccontare qualcosa. Per far ci嘆 si 竪 lavorato su tre fronti: innanzitutto siamo partiti dai singoli racconti, poi abbiamo svolto una riflessione-dibattito con domande guida, infine siamo passati ad unattivit espressiva di sintesi di ci嘆 che si 竪 detto nel dibattito. La scelta dellaula delle attivit espressive quindi non 竪 stata casuale, infatti serviva un luogo dove i bambini potessero sentirsi sereni e liberi di raccontare la loro esperienza: questa volta 竪 stato chiesto di ricordare un episodio triste della loro vita.
  • 27. ATTIVITA 5 CLASSE 3B Quando tutti hanno finito il loro racconto 竪 stato distribuito un foglio contenente quattro domande: Qual 竪 la prima cosa che hai dovuto fare quando ti 竪 stato chiesto di raccontare un episodio della tua vita accaduto tempo fa? Nel ripensare a questo episodio hai seguito un ordine cronologico? Hai messo in ordine le tue idee? Hai raccontato tutto quello che 竪 realmente accaduto o hai tralasciato qualcosa? Hai usato nel tuo racconto parole e termini appropriati? Si 竪 lasciato ai bambini il tempo per riflettere sulle domande e, se volevano, di appuntarsi le risposte sul retro del foglio. Poi si 竪 lasciato spazio al dibattito. Dopo il dibattito sono state tratte le CONCLUSIONI: Bisogna ricordare lepisodio che vogliamo raccontare: MEMORIA; Si devono ordinare le idee: ORDINE; Non sempre ci va di raccontare tutto, talvolta non ci va di condividere i nostri pensieri con gli altri (non tutto si pu嘆 o si vuole raccontare): SCELTA; Esponiamo i fatti oralmente: RACCONTO; Esponiamo in modo chiaro: CHIAREZZA; Usiamo termini appropriati: LESSICO; Facciamo le nostre considerazioni personali: PENSIERI. Alla fine sono stati messi a disposizione dei bambini dei petali di cartoncino colorato con i quali i bambini hanno realizzato dei fiori-quadro di sintesi: ogni petalo rappresenta uno dei punti su elencati.
  • 28. ATTIVITA CLASSE 4A 5B - le fasi essenziali del lavoro svolto in classe: il lavoro non 竪 stato svolto unicamente in classe ma per ogni attivit, le insegnanti hanno proposto ai propri alunni, un ambiente diverso come la biblioteca, il laboratorio di informatica, latrio, il giardino. Tutte le fasi sono stati essenziali per la riuscita del progetto. i materiali, gli strumenti e le tecnologie utilizzate: i materiali utilizzati sono stati diversi cartelloni, libri, lavagna multimediale (LIM), disegni, griglie di raccolta informazioni. - i punti di forza emersi nelle varie attivit realizzate: Lesperienza realizzata ha consentito agli alunni: la pianificazione del racconto di un esperienza attraverso la consegna data, la cura dellesposizione, larricchimento del lessico per una pi湛 chiara condivisione dellesperienza stessa, il rispetto dell ordine cronologico e del tempo indicato. Inoltre aver lavorato su gruppi di bambini di et diversa e non appartenenti alla stessa classe ha favorito la socializzazione, il superamento dell emozioni e il riconoscimento e luso di diversi registri linguistici. - le principali problematiche emerse: Non sono emerse problematiche significative durante le diverse fasi del progetto. - le eventuali modalit di valutazione delle competenze da perseguire: ricadute positive durante quelle attivit quotidiane a carattere comunicativo ed espressivo proprie della lingua orale.
  • 30. ULTIME OSSERVAZIONI DI LABORATORIO 1 Dal lavoro svolto abbiamo osservato: capacit operative, progettuali e manuali... saper formulare ipotesi e previsioni, osservare, registrare, classificare, schematizzare, identificare relazioni spazio/temporali, misurare, utilizzare concetti basati su semplici relazioni con altri concetti, argomentare, dedurre, prospettare soluzioni e interpretazioni, prevedere alternative, produrre rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato. Analizzare e raccontare in forma chiara ci嘆 che ha fatto e imparato. Eventuali suggerimenti per una nuova impostazione del curricolo: Ogni scuola dovrebbe lavorare sul concetto di Continuit e prevedere laboratori e progetti che mirino a poter sviluppare in via dinamica lacquisizione di traguardi per lo sviluppo損 delle competenze come processo che coglie i cambiamenti e la maturazione dei ragazzi e prefissarsi pochi ma essenziali obiettivi che mirino al raggiungimento di 束competenze損 soprattutto facendo riferimento alle otto competenze chiave europee.
  • 31. LE OTTO COMPETENZE CHIAVE EUROPEE La Commissione Europea ha adottato i termini competenze e competenze chiave preferendolo a competenze di base, in quanto generalmente riferito alle capacit di base nella lettura, scrittura e calcolo. Il termine competenza 竪 stato infatti riferito a una combinazione di conoscenze, abilit e attitudini appropriate al contesto. Allo stesso tempo, le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, linclusione sociale e loccupazione. Dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio di istruzione o di formazione e servire come base al proseguimento dellapprendimento nel quadro delleducazione e della formazione permanente. Si riferiscono, dunque, a tre aspetti fondamentali della vita di ciascuna persona: la realizzazione e la crescita personale (capitale culturale); la cittadinanza attiva e lintegrazione (capitale sociale); la capacit di inserimento professionale (capitale umano). 1.Comunicazione nella madrelingua; 2.Comunicazione nelle lingue straniere; 3.Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4.Competenza digitale; 5.Imparare ad imparare; 6.Competenze sociali e civiche; 7.Spirito di iniziativa e imprenditorialit; 8.Consapevolezza ed espressione culturale
  • 32. Mantenendo il curricolo sulle sole competenze disciplinari si rischia di rimanere alle discipline senza perseguire realmente competenze, ma solo abilit; Avere come riferimento per tutti le competenze chiave permette una visione integrata del sapere 束TENIAMO PRESENTE CHE OGGI LA SCUOLA NON E PIU LUNICA AGENZIA CHE FORNISCE CONOSCENZA: IL SUO COMPITO SPECIFICO OGGI, E PIUTTOSTO QUELLO DI DARE METODI PER ACQUISIRE CONOSCENZA E PER ORGANIZZARLA IN SISTEMI SIGNIFICATIVI E PER CONTESTUALIZZARLA NELLESPERIENZA. I CONTENUTI DI CONOSCENZA SONO VEICOLI E STRUMENTI DI COMPETENZA, NON FINI損 (Franca Da Re)
  • 33. Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 aprile 2008 Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli Conoscenze: indicano il risultato dellassimilazione di informazioni attraverso lapprendimento. Le conoscenze sono linsieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Abilit : indicano le capacit di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilit sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano labilit manuale e luso di metodi, materiali, strumenti). Competenze: indicano la comprovata capacit di usare conoscenze, abilit e capacit personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilit e autonomia.
  • 34. Pu嘆 una didattica fin qui fondata sugli apprendimenti (conoscenze, concetti e applicazioni) aiutare i bambini e i ragazzi a costruirsi competenze funzionali ai traguardi prefissati? (La Vita Scolastica di Giugno 2014 - Lorella Maurizi )