Convegno “APP & GAME Il benessere dei giovani verso comunità media-educative” 9-10 Giugno 2014 Ex Convento S. Francesco Pordenone
1. Associazione Salusmundi
Progetto Meeting: ti racconto la mia salute
A.S. 2012-2013
dott.ssa Laura Prosdocimo Psicologa
App&Game Il benessere dei giovani
verso comunità media-educative
9-10 Giugno 2014
Ex Convento San Francesco Pordenone
3. PEER EDUCATION è una strategia educativa
volta ad attivare un processo naturale di
passaggio “di conoscenze, d’emozioni e
d’esperienze” da parte di alcuni membri del
gruppo ad altri membri di pari status.
4. La peculiarità della peer education è di essere
“un’esperienza di giovani tra i giovani”: il fatto
importante è che non c’è una relazione di
potere (Harvey, 1996 e Kranzer, 1999)
7. «Se tratti una persona come se fosse ciò che
potrebbe essere, diventerà ciò che potrebbe
essere» J.W. Goethe
8. Fare Peer Education significa riconoscere un valore
alle esperienze di vita e alle idee degli adolescenti
9. La Peer Education è un intervento che nasce
all’interno dell’ambiente fisico, sociale, in cui vivono i
destinatari cui si rivolge, quindi può essere un
intervento tagliato su misura rispetto a questi ultimi,
alle loro peculiari necessità e problematiche.
10. Tre diversi modelli :
il modello puro
il modello misto
il modello dell’Empowered Peer Education
11. Empowerment
Costrutto che comprende l’insieme di
conoscenze, competenze, modalità relazionali
che permettono a individui e a gruppi di porsi
obiettivi, di elaborare strategie per raggiungerli,
utilizzando risorse esistenti.
12. Nel progetto sono presenti le tre pietre miliari
dell’empowerment:
Empowerment
Influenzamento
Visione critica
della realtà
Partecipazione
13. ž Il Peer Educator viene
scelto dai compagni in base
a schede di autovalutazione
ž progetta un percorso da
condividere con il gruppo
ž fa ricerca nel contesto
ž elabora dei contenuti da
discutere con il gruppo
ž svolge un ruolo attivo nella
scuola come “agente di
cambiamento”
15. 32,4 % degli italiani
cercano informazioni
sulla salute in internet
(Censis 2012)
16. “Il mondo dei social network influenza spesso la nostra vita e ci
portano ad omologarci: con lo stesso stile, abitudini, interessi,
invece noi crediamo che sia importante essere se
stessi…” (Marco e Michele)
19. Un individuo media literate...
Ø usa i mezzi di comunicazione in modo accorto ed efficace
Ø utilizza il pensiero critico quando valuta i messaggi dei mezzi di
comunicazione
Ø valuta la credibilità delle diverse fonti
Ø comprende l’enorme potere delle immagini ed è in grado di
decifrarle
Ø è consapevole dell’ampiezza dell’universo comunicativo e sa
apprezzarne le diverse prospettive
Ø è in grado di esprimersi in modo chiaro e creativo utilizzando
differenti mezzi di comunicazione
Ø riconosce l’influenza dei mezzi di comunicazione sulle credenze,
sui valori e sui comportamenti delle persone
Center for Media Literacy
20. Attività educativa e didattica, finalizzata a
trasmettere competenze critiche, interpretative e
creative relative all’utilizzo dei media. Lo scopo :
offrire alle nuove generazioni non solo le chiavi
per la comprensione dei media, ma anche
suscitare nuovi ‘artigiani’ per una migliore qualità
dei media e per un apporto costruttivo della loro
cultura alla civiltà degli uomini."
21. Non è:
fare un video …professionale
realizzare un prodotto multimediale
non è solo saper usare le nuove tecnologie
avere la app o strumenti digitali ultimo modello
23. Il blog del progetto
ž Contatto e interazione tra tutti i soggetti coinvolti
ž Possibilità di comunicare in tempi rapidi
ž Opportunità di consultare e scaricare materiali
ž Trovare informazioni affidabili riguardanti la salute
ž Memoria degli sviluppi del progetto e dei materiali
raccolti
24. " Enti coinvolti: 7 Istituti scolastici, classi 2°, 7
Agenzie educative, ragazzi : 250
" Peer educators Insegnanti formati : 31 + 16
" Realizzati 2 Blogs
" DVD
" Rivista Pensieri dentro il Meeting annuale
" Questionari HBSC elaborati 118
" Partecipazione evento finale : 400 studenti
Progetto Meeting Ti racconto la mia salute : risultati
25. Progetto Meeting Ti racconto la mia salute : punti di forza
Ø Buona attività di rete tra enti
Ø Utilizzo efficace dei ragazzi degli strumenti social
Ø Valutazione dello stato di salute dei ragazzi (hbsc)-
valutazione del progetto finale
Ø Modello partecipativo e disponibilità a mettersi in gioco
Ø Formazione docenti/educatori e peers sulla peer e media
education
@@@
Ø Incontro tra adulti e ragazzi di provenienza diversa e
gruppi formali/informali
Ø Opportunità per collaborare con il gruppo classe per
attività extradidattiche
Ø Opportunità per dar voce ai loro bisogni, alla creatività e al
pensiero critico
26. u Impossibilità di rilevare nel breve periodo eventuali
variazione di stile di vita
u Difficoltà a riconoscere i rispettivi ruoli (facilitatore/
peer) nel breve periodo
u Diffidenza degli adulti nell’utilizzo del blog
u Programmazione impegnativa per i docenti ?
u Scarsi strumenti informatici nelle scuole
u Incognita sulla continuità del progetto (quali
docenti referenti ? quali gruppi ? quale sostegno
economico ?)
Progetto Meeting Ti racconto la mia salute : criticità
29. I pilastri SHE
Approccio globale alla salute nel contesto scolastico
Partecipazione :esiste un senso di appartenenza tra gli
studenti, il personale scolastico e i genitori.
Qualità scolastica le Scuole che Promuovono Salute
favoriscono migliori processi di insegnamento e di
apprendimento e migliori risultati, con alunni in salute che
imparano meglio e un personale in salute che lavora meglio.
Evidenza :Si sviluppano nuovi approcci e pratiche basati sulla
ricerca esistente ed in corso.
Scuola e comunità: Le scuole sono viste come soggetti attivi
per lo sviluppo di comunità
LA DICHIARAZIONE DI ODENSE:
IL NOSTRO ABC PER EQUITÀ, ISTRUZIONE/EDUCAZIONE E SALUTE
31. Obiettivi generali
Acquisire
consapevolezza
della qualità dello
stile di vita
socialmente diffusa
attraverso i media
Favorire l’interazione
tra mondo adulto e
adolescenti e tra
pari.
Obiettivi specifici
Sviluppare un
pensiero critico sui
comportamenti che
possono ostacolare
il proprio benessere;
Esperire le
competenze
multimediali per un
utilizzo consapevole
dei media;
Potenziare le
capacità di vita per
la vita (life skills).
Obiettivi trasversali
Promuovere la
partecipazione attiva
Fare esperienza
dell’apprendere facendo
(learning by doing)
Sperimentare
l’autonomia dei giovani
Progetto MEETING :
32. FASE 1 Presentazione
del progetto/
individuazione referenti
FASE 2 : Formazione
docenti- nomina dei
peer-Valutazione ex
ante
FASE 3: Formazione
Peer /attività di gruppo
FASE 4: Realizzazione
di una ricerca
intervento/Valutazione
in itinere e condivisione
fine 1°anno
FASE 5 (2°anno):
Realizzazione del
progetto ideato-
Valutazione ex post
Durata 2 anni
3°anno possibile
continuità nel
tempo
33. Risultati attesi:
q Addozione da parte delle scuole coinvolte della
metodologia Peer e Media Education anche per
altre finalità interne
q Cambiamenti nello stile di vita
q Acquisizione di maggiori competenze multimediali
q Sviluppo delle abilità di coping e empowerment
q Migliore qualità di vita percepita