Relazione tecnico scientifica sull'analisi quali-quantitativa eseguita da Tecno-Bios di Apollosa siglata dal Prof. Eugenio Luigi Iorio presidente dell'Osservatorio Internazionale sullo Stress Ossidativo.
1 of 5
Download to read offline
More Related Content
QUALITA' OMEGA 3 PUFAGENICS 2016
1. 1
Osservatorio Internazionale dello Stress Ossidativo Via Paolo Grisignano, 21. 84127 Salerno.
Relazione tecnico-scientifica Olio PufaGenics速
A cura del dr. Eugenio Luigi Iorio, MD, PhD.
La presente relazione tecnico-scientifica ha lo scopo di interpretare e commentare,
sulla base delle evidenze disponibili, i risultati di una serie di analisi chimiche eseguite
presso i Laboratori Tecno-Bios s. r. l. di Apollosa (provincia di Benevento) su campioni di
olio Pufagenics速
, commercializzato dallazienda Metagenics s. r. l. di Milano, committente
di questo report.
I risultati pervenuti alla mia attenzione sotto forma di tabelle, grafici e testi
esplicativi, sono relativi: 1) alla composizione percentuale in acidi grassi; 2) alla forma
molecolare di tali sostanze; 3) al profilo ossidativo del prodotto; 4) al contenuto di
elementi indesiderati.
La composizione percentuale in acidi grassi 竪 stata determinata in campioni di olio
in triplicato, abbinando lesame gas-cromatografico convenzionale con la spettrometria di
massa, un approccio attualmente considerato come il golden standard nel
campo della lipidomica. Pertanto, risultati ottenuti sono altamente affidabili. Di
norma, purtroppo, il profilo degli acidi grassi di un campione biologico viene ottenuto
attraverso la sola gas-cromatografia, senza alcun controllo basato sulla massa molecolare
degli analiti.
Dai report pervenuti in mio possesso, la frazione quantitativamente pi湛 consistente
(circa il 40%) dellolio Pufagenics速
(in seguito indicato come prodotto o
formulazione) risulta essere quella degli acidi grassi poliinsaturi (PUFA) essenziali, -3 ed
-6.
Della suddetta frazione, la componente -3 竪 preponderante (35%) e
comprende quasi lintera sequenza metabolica, a partire dal precursore, lacido
留linolenico (0.4%), fino al prodotto terminale, lacido docosoesaenoico (DHA) (12.1%),
passando attraverso gli intermedi eicosapentaenoico (EPA) (20.5%) e docosopentaenoico
(DPA) (2.3%). EPA e DHA sono presenti ambedue in quantit significative, con un
rapporto di 1.7. interessante rilevare che il DHA, di cui sono noti i vantaggiosi
effetti sulle funzioni neurologiche e visive, 竪 presente a livelli percentualmente
superiori a quelli che mediamente si riscontrano nel cervello umano (7.2%). La
presenza di quantit analiticamente rilevabili di acido 留linolenico pu嘆 conferire al
prodotto un valore nutrizionale aggiunto, perch辿 questa sostanza 竪 presente in pochissimi
alimenti, praticamente solo nei semi e nellolio di lino e, in misura minore, nelle noci;
inoltre, essa pu嘆 contribuire ad innalzare, insieme al DPA, i livelli dei metaboliti intermedi
2. 2
Osservatorio Internazionale dello Stress Ossidativo Via Paolo Grisignano, 21. 84127 Salerno.
della serie -3 consentendo cos狸 allorganismo, in opportune condizioni metaboliche, di
sintetizzare una quota aggiuntiva di EPA e di DHA per via endogena. Sul piano pratico, il
rilievo contemporaneo dei principali metaboliti della stessa sequenza enzimatica (quella,
cio竪, che porta alla sintesi dei principali -3 a partire dal loro precursore) nel medesimo
campione biologico suggerisce fortemente che il profilo di questultimo 竪 compatibile
con unorigine naturale del prodotto ed una sua limitata manipolazione.
Infatti, un olio sottoposto a processi fisico-chimici di purificazione avrebbe dato esito
solamente ai picchi cromatografici di EPA e DHA.
La componente PUFA -6, percentualmente discreta (circa il 5%), 竪 da
considerarsi del tutto fisiologica, data la matrice ittica della materia prima. A essa non
deve essere necessariamente attribuito un significato negativo, in quanto lacido
linoleico (2.6%) 竪 il precursore dellacido diomo粒linolenico (presente anche
come tale in ragione dello 0.5%), una sostanza ad azione antiinfiammatoria ed
immunomodulatrice. Inoltre, sembra che lacido linoleico, insieme allacido
eicosadienoico (presente al 3.7%), svolga una funzione favorevole nella regolazione del
sonno, essendo un precursore della PGD2.
Completando la famiglia degli acidi grassi insaturi, i monoinsaturi
(monounsatured fatty acids, MUFA) rappresentano da soli la terza frazione pi湛
abbondante della formulazione, raggiungendo cos狸 una percentuale (quasi il 25%) di poco
inferiore a quella raggiunta dalle stesse sostanze nel cervello umano (29.7%). In generale,
un buon livello di acidi grassi monoinsaturi 竪 indispensabile per il
mantenimento della fluidit di tutte le membrane cellulari e, in particolar modo,
di quelle del sistema nervoso, della retina e del cuore, per il mantenimento della
cui funzionalit sono generalmente proposti gli oli di pesce. In particolare, accanto al
prezioso acido oleico (tipico dellolio doliva) (11.8%), si osserva la presenza di un buon
livello (percentualmente superiore a quello dellolio doliva stesso) di acido palmitoleico
(9.6%). A questultimo 竪 stato recentemente attribuito un ruolo non solo di molecola
segnale agevolante la funzione insulinica, ma anche di biomarker di longevit,
essendo stato riscontrato a livelli significativi nelle membrane eritrocitartie di soggetti
novantenni. Daltro canto, lacido eicosenoico, con il suo 3%, quantunque spesso
trascurato nei profili lipidomici, fornisce un elemento originale di sicuro interesse della
formulazione: infatti, nelle sue tre forme isometriche, esso 竪 stato segnalato come
indicatore del processo di senescenza del cristallino (i suoi livelli tendono a ridursi
con il passare del tempo), mostrando anche una relazione inversa con i livelli di IgE e,
quindi, candidandosi a essere monitorato nellatopia. Infine, lacido nervonico, un acido
grasso a lunga catena carboniosa, sebbene presente in misura minima (0.3%), pu嘆
svolgere un ruolo biologico importante, perch辿, oltre ad essere un potenziale marker di
sindrome metabolica, entra a far parte della mielina (infatti, i suoi livelli appaiono ridotti
3. 3
Osservatorio Internazionale dello Stress Ossidativo Via Paolo Grisignano, 21. 84127 Salerno.
nelle malattie demielinizzanti).
Infine, gli acidi grassi saturi (satured fatty acids, SFA) ammontano
complessivamente a circa il 30%. Siccome le linee guida per una corretta alimentazione
suggeriscono di limitare lintroito di tali sostanze, 竪 buona norma tener conto di questo
dato analitico nella definizione del piano nutrizionale giornaliero o settimanale. In realt, a
coloro che, correttamente, intendono attenersi alle suddette linee guida, si rammenta che:
a) lassunzione del prodotto alla posologia consigliata ha un impatto minimo sulla razione
giornaliera di grassi e b) non 竪 tanto lapporto di SFA esogeni come tali a far accrescere
il rischio cardiovascolare, quanto la loro produzione endogena indotta da regimi
ipercalorici (soprattutto a base di carboidrati e cibi ad alto indice glicemico). Pertanto, allo
scopo di ottimizzare lefficacia della formulazione 竪 bene che questa sia inserita nel giusto
contesto nutrizionale, che varia da soggetto a soggetto. Daltronde, nessun prodotto
davvero naturale pu嘆 essere privo di questi che rappresentano componenti
fisiologici di qualsiasi tessuto: anzi, nellolio esaminato il livello di SFA 竪 addirittura
inferiore a quello del cervello umano (45.9%).
In sintesi, il profilo degli acidi grassi del campione di olio PufaGenics速
esaminato, da
considerarsi affidabile sulla base delle performance delle tecniche analitiche impiegate,
presenta elementi originali quali, ad esempio, il contenuto significativo di acido
palmitoleico ovvero di precursori e metaboliti intermedi della sintesi degli -3 che
possono fornire un valore aggiunto a quello tradizionalmente ascritto ad un olio di pesce,
fermo restando che eventuali propriet osservate in vitro devono sempre trovare il loro
puntuale riscontro in vivo. Ovviamente, la scienza dellalimentazione, a scopo preventivo o
curativo (i PUFA devono essere necessariamente assunti col cibo), cos狸 come la
farmacologia, a scopo terapeutico (le dislipidemie sono nelle indicazioni dei PUFA), fanno
riferimento a una serie di rapporti es. SFA/MUFA o -6/-3 ottimali che sarebbe
opportuno fossero rispettati nei rispettivi nutraceutici. Nel caso della formulazione
analizzata, purtroppo, 竪 praticamente impossibile ritrovare tali rapporti, a meno che non si
intervenga manipolando chimicamente la materia prima (es. transesterificazione e
purificazione), cosa che il produttore sembra aver scelto di evitare o contenere gi in
partenza, per preservare il carattere naturale dellolio. Comunque, se si considera che gli
acidi grassi sono destinati ad essere incorporati nelle lipoproteine circolanti e, quindi, nelle
membrane cellulari, per quanto possa valere, la percentuale degli acidi grassi insaturi
(MUFA+PUFA) riscontrata nel campione analizzato 竪 praticamente sovrapponibile a quella
della plasmamembrana eritrocitaria, con un rapporto SFA/MUFA, (che in una membrana
normale non dovrebbe superare il range 1.7-2.0) pari a 1.4.
Il secondo set di analisi, eseguito accoppiando le tecniche NMR ed IR, consente di
dedurre che gli acidi grassi del campione di olio esaminato sono sotto forma di
esteri glicerici (acilgliceroli o gliceridi): in altre parole, essi sono stabilmente legati
4. 4
Osservatorio Internazionale dello Stress Ossidativo Via Paolo Grisignano, 21. 84127 Salerno.
attraverso il loro residuo carbonilico ad uno degli atomi di ossigeno del glicerolo.
Daltronde, il basso livello di acidit titolabile come acido oleico libero (0.32%), che porta il
prodotto agli standard di un olio extravergine di oliva (limitatamente a questo parametro)
竪 una conferma del livello naturalmente ridotto di forme libere di acidi grassi nella
formulazione. Sul piano biologico, tenendo conto che i grassi e gli oli alimentari presenti in
natura sono miscele di acilgliceroli, gli acidi grassi presenti in PufaGenics速
sono
candidati a subire lo stesso destino metabolico di qualsiasi olio assunto con il
cibo, dallassorbimento intestinale fino allincorporazione nelle lipoproteine o nelle
membrane cellulari. A questo proposito 竪 bene ricordare che una buona parte degli
integratori a base di -3 oggi disponibili sul mercato, viene sistematicamente sottoposta a
processi di transesterificazione allo scopo di migliorarne lassorbimento intestinale, ma
con ci嘆 generando, dagli acidi grassi naturalmente presenti nelle matrici biologiche, degli
esteri metilici, sostanze, quindi, totalmente di sintesi. Sembra che a questi processi sia
legata la capacit di formulazioni del genere di fondere alcune materie plastiche.
Siccome gli acidi grassi insaturi, in modo particolare i PUFA, sono suscettibili a
processi indesiderati di natura ossidativa, per lo pi湛 mediati dalle specie reattive
dellossigeno, che vanno dalla conversione cis-trans fino alla perossidazione lipidica
propriamente detta, il campione 竪 stato sottoposto ad esami specifici, come si conviene a
qualsiasi olio destinato alluso alimentare, al momento dellapertura del flacone che lo
conteneva e a distanza di 30 giorni. Lunico acido grasso trans rilevato 竪 stato quello
dellacido palmitoleico, ad una concentrazione (0.5%) da considerarsi del tutto fisiologica,
in quanto il fenomeno dellisomeria cis-trans pu嘆 verificarsi naturalmente, in misura
estremamente ridotta, gi nelle macromolecole lipidiche del pesce da cui deriva lolio. Il
titolo di perossidi (16.4 mEq O2/kg), al momento dellapertura del flacone, appare
nella norma, se ci si riferisce allolio extravergine di oliva (valori di riferimento 20 mEq
O2/kg), aumentando, come atteso, dopo 30 giorni di esposizione continua allaria ed alla
luce (fenomeno che, ovviamente, comporta anche una variazione della composizione
percentuale degli acidi grassi). In sintesi, i dati analitici suggeriscono che lolio
PufaGenics速
esibisce un favorevole profilo di sicurezza riguardo ai processi
ossidativi, che devono essere sempre estremamente contenuti negli oli alimentari.
Infine, siccome le specie ittiche sono suscettibili allinquinamento marino da parte di
metalli pesanti e altri minerali tossici, fino al punto che pu嘆 esserne compromessa la
sicurezza alimentare, il campione di olio PufaGenics速
竪 stato sottoposto a determinazione,
mediante spettrometria di assorbimento atomico al plasma, degli 8 pi湛 comuni elementi
considerati nocivi per lUomo (arsenico, cadmio, cobalto, cromo, mercurio, nichel, piombo
e rame). Lolio ha presentato livelli del tutto trascurabili (<0.1 mg/kg) degli
elementi testati, confermando il buon profilo di sicurezza alimentare gi
evidenziato dalla precedente analisi.==========================
5. 5
Osservatorio Internazionale dello Stress Ossidativo Via Paolo Grisignano, 21. 84127 Salerno.
Riferimenti bibliografici
Byberg K, ymar K, Aksnes L. Fatty acids in cord blood plasma, the relation to soluble
CD23 and subsequent atopy. Prostaglandins Leukot Essent Fatty Acids. 2008. 78 (1): 61
65.
Iorio EL, Ferreri C. Lipidomica. In: Trattato Italiano di Medicina di Laboratorio, di Angelo
Burlina. Piccin, Padova. 2009. Volume IX. Pp. 341350.
Irmisch G, Schl辰fke D, Gierow W, Herpertz S, Richter J. Fatty acids and sleep in depressed
inpatients. Prostaglandins Leukot Essent Fatty Acids. 2007. 76 (1): 17.
Mohanty BP, Bhattacharjee S, Paria P, Mahanty A, Sharma AP. Lipid biomarkers of lens
aging. Appl Biochem Biotechnol. 2013. 169 (1): 192200.
Nunes EA, Rafacho A. Implications of palmitoleic acid (palmitoleate) on glucose
homeostasis, insulin resistance and diabetes. Curr Drug Targets. 2015. Dec 9.
Oda E, Hatada K, Kimura J, Aizawa Y, Thanikachalam PV, et Al. Relationships between
serum unsaturated fatty acids and coronary risk factors: negative relations between
nervonic acid and obesity-related risk factors. Int Heart J. 2005. 46 (6): 975985.
Puca AA, Andrew P, Novelli V, Viviani Anselmi C, Somalvico F, et Al. fatty acid profile of
erythrocyte membranes as possible biomarker of longevity. Rejuvenation Research. 2008.
11 (1). DOI: 10.1089/rej.2007.0566
Sargent JR, Coupland K, Wilson R. Nervonic acid and demyelinating disease. Med
Hypotheses. 1994. 42 (4): 237242.
La presente relazione, composta di CINQUE PAGINE INCLUSA LA PRESENTE, basata su
referti analitici forniti dal committente e sulla revisione della letteratura scientifica, viene
rilasciata direttamente allinteressato in formato digitale protetto per gli usi consentiti dalla
legge in ambito sanitario. Essa ha mera finalit informativa e in nessun caso pu嘆 essere
usata per prevenire o curare o diagnosticare malattie o svolgere attivit che spettano
solamente al medico. Si diffida, quindi, chiunque legga il presente materiale, dal farne un
uso improprio o, comunque, non consentito dalle vigenti leggi. LAutore non risponde di
eventuali inesattezze inavvertitamente sfuggite alla revisione del manoscritto, ma si rende
disponibile ad apportare eventuali correzioni se validamente supportate.
Salerno, 04 ottobre 2016. Dr. Eugenio Luigi Iorio, MD, PhD.
Presidente dellOsservatorio Internazionale
dello Stress Ossidativo