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Un titolo per la mia raccoltaUn titolo per la mia raccolta::
«Ma tu zoppichi!»
«Sì, ma solo quando cammino»
Sul portale della scuola:Sul portale della scuola:
Qui si può sbagliare
ascoltareascoltare
Solo dopo
abbiamo qualcosa
da dire
Inclusione ?Inclusione ?
     
Si rischia di pensare l’inclusione come
“chiudere dentro”
Si tratta invece di aprirsi ed aprire e
collocare nel modo i propri attori che imparano
Un sistema include quando
cambia
chi è malevolo?chi è malevolo?
Noi «vogliamo male»
quando i nostri progetti originano da “ciò che manca” e
coinvolgono il dover essere di chi impara,
si costruisce così la fatica di apprendere e si prevedono
sconfitte
Possiamo, però, diventare benevoli se guardiamo alla
potenzialità, i dati di realtà, la fattibilità e il piacere.
La persona che c’è non quella che dovrebbe esserci
RispettoRispetto
Sono sociali “..solo quelle relazioni che si fondano
nell’accettazione dell’altro come legittimo altro nella
convivenza”; U. Maturana
Un altro è legittimo quando “va bene così com’è”
ed è solo così che:
“possiamo sperare si generi il linguaggio”.
Potremmo denominare le relazioni per apprendere come
“progetti di rispetto”
    ““Quale apprendimento in un progetto diQuale apprendimento in un progetto di
inclusione?”inclusione?”
ciascuno impara solo quello che può imparare
il compito pedagogico è :
impedire che si apprenda di meno.
prima si tratta di apprendere e
dopo è possibile far apprendere.
 
A scuola si conversaA scuola si conversa
possiamo pensare all’apprendimento di tutti
come una con-versazione dove
ciascuno – «disabile» a suo modo
si assumere la responsabilità di
“versare con altri”
cose vecchie e cose nuove
così da trasformarle
e stare un po’ meglio di prima
D350D350 conversazioneconversazione
Avviare, mantenere e terminare
uno scambio di pensieri e idee,
attraverso linguaggio verbale, scritto, dei segni
o altre forme di linguaggio,
con una o più persone conosciute o meno,
in contesti formali o informali.
Un mondo di «doppi legami»Un mondo di «doppi legami»
Svogliato : impegnati
Distratto: concentrati
Non sai: devi sapere
Devi ubbidire: spontaneamente
………………
Macchine banali e esseri umaniMacchine banali e esseri umani
Solo le MACCHINE quando si rompono … cioè
non ci danno la risposta giusta, si possono
aggiustare
Gli esseri umani NO: se facciamo domande
vere le risposte sono inaudite
Si tratta di comprenderle
professionalitàprofessionalità
Se il problema è nella scuola
La responsabilità non è solo didattica
Ma «politica»
E con il mio amico GiulianoE con il mio amico Giuliano
ICF e cambiamento culturaleICF e cambiamento culturale
Cambiare pensiero
Cambiare linguaggio
Cambiare le «pratiche»
Imparare
Chi è disabile?Chi è disabile?
Qualunque persona in qualunque momento della
vita
può avere una condizione di salute
che in un ambiente sfavorevole
diventa disabilità
I C F Classificazione internazionale del funzionamento della salute e
della disabilità

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  • 5. chi è malevolo?chi è malevolo? Noi «vogliamo male» quando i nostri progetti originano da “ciò che manca” e coinvolgono il dover essere di chi impara, si costruisce così la fatica di apprendere e si prevedono sconfitte Possiamo, però, diventare benevoli se guardiamo alla potenzialità, i dati di realtà, la fattibilità e il piacere. La persona che c’è non quella che dovrebbe esserci
  • 6. RispettoRispetto Sono sociali “..solo quelle relazioni che si fondano nell’accettazione dell’altro come legittimo altro nella convivenza”; U. Maturana Un altro è legittimo quando “va bene così com’è” ed è solo così che: “possiamo sperare si generi il linguaggio”. Potremmo denominare le relazioni per apprendere come “progetti di rispetto”
  • 7.     ““Quale apprendimento in un progetto diQuale apprendimento in un progetto di inclusione?”inclusione?” ciascuno impara solo quello che può imparare il compito pedagogico è : impedire che si apprenda di meno. prima si tratta di apprendere e dopo è possibile far apprendere.  
  • 8. A scuola si conversaA scuola si conversa possiamo pensare all’apprendimento di tutti come una con-versazione dove ciascuno – «disabile» a suo modo si assumere la responsabilità di “versare con altri” cose vecchie e cose nuove così da trasformarle e stare un po’ meglio di prima
  • 9. D350D350 conversazioneconversazione Avviare, mantenere e terminare uno scambio di pensieri e idee, attraverso linguaggio verbale, scritto, dei segni o altre forme di linguaggio, con una o più persone conosciute o meno, in contesti formali o informali.
  • 10. Un mondo di «doppi legami»Un mondo di «doppi legami» Svogliato : impegnati Distratto: concentrati Non sai: devi sapere Devi ubbidire: spontaneamente ………………
  • 11. Macchine banali e esseri umaniMacchine banali e esseri umani Solo le MACCHINE quando si rompono … cioè non ci danno la risposta giusta, si possono aggiustare Gli esseri umani NO: se facciamo domande vere le risposte sono inaudite Si tratta di comprenderle
  • 12. professionalitàprofessionalità Se il problema è nella scuola La responsabilità non è solo didattica Ma «politica»
  • 13. E con il mio amico GiulianoE con il mio amico Giuliano ICF e cambiamento culturaleICF e cambiamento culturale Cambiare pensiero Cambiare linguaggio Cambiare le «pratiche» Imparare
  • 14. Chi è disabile?Chi è disabile? Qualunque persona in qualunque momento della vita può avere una condizione di salute che in un ambiente sfavorevole diventa disabilità I C F Classificazione internazionale del funzionamento della salute e della disabilità