Alessandro Giuliani (http://www.alessandrogiuliani.it) consulente tecnico legale di ReteONU presenta il lavoro degli ultimi mesi del direttivo dell'associazione: una proposta di legge per il riordino del settore dell'usato.
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#Ravenna2013 - Una proposta di legge per gli operatori dell'usato
1. Verso una legge di riordino
del settore del riutilizzo
Alessandro Giuliani
2. Il mondo dell’usato in Italia:
- più di 80,000 famiglie coinvolte
- almeno 2 miliardi di Euro di volume d’affari
all’anno
- 2 milioni di metri cubi al mese, sottratti allo
smaltimento
3. L’Europa parla di «prevenzione» ovvero:
misure, prese prima che un materiale sia
diventato un rifiuto, che ridu-cano la quantità
dei rifiuti, anche attraverso il riutilizzo dei
prodotti o l’estensione del loro ciclo di vita.
(DIRETTIVA 2008/98/CE)
4. Uno degli obiettivi di Rete ONU, evidenziati già
nella carta di Torino (aprile 2011), è quello di
affrontare la questione legislativa di questo
importante settore, oggi ancora nebulosa e
lacunosa.
5. Rete ONU ha saputo, in primis, discutere allo
stesso tavolo con operatori diversi che
rappresentano realtà estremamente variegate.
6. Grazie al contributo di tutto il direttivo, a partire
dal presidente Augusto Lacala,
Rete ONU ha saputo elaborare una boza di
proposta di legge condivisa tra tutti i
rappresentanti del mondo dell’usato.
7. Il principio base di Rete ONU
è stato quello di considerare
tutti gli attori del mondo dell’usato
come parte fondamentale di un qualsiasi piano
di prevenzione.
8. La proposta di legge si è
concretizzata con la collaborazione
dell’avv.to Pietro Amico
e del suo staff
(studio Spaxius)
9. I principi base della proposta sono di tipo:
• Economico (maggiore equità per tutti)
• Sociale (inclusione delle fasce più disagiate)
11. Punti salienti della proposta
1. Definire concretamente l’operatore del riuso
con l’obiettivo di dare la massima dignità a chi
opera in questo settore e che vuole essere
riconosciuto a qualsiasi livello
12. Punti salienti della proposta
2. Normare l’attività di vendita di prodotti
usati, effettuata da attività di carattere
artigianale, commerciale e di servizi e stabilire
criteri equi di tracciabilità
13. Punti salienti della proposta
3. Puntare sulla valorizzazione del settore,
soprattutto in termini ecologici, considerandolo
di interesse pubblico
14. Punti salienti della proposta
4. Valorizzare i mercati storici (Porta
Portese, Baloon) definendo i criteri per i quali un
mercato dell’usato sia da considerarsi
espressione della cultura e del territorio, a
valenza storica, di tradizione, di particolare
pregio.
15. Punti salienti della proposta
5. Creare un Consorzio Nazionale del Riuso
composto da rappresentanti del settore e retto
da uno statuto approvato dal Ministero
dell’Ambiente
17. Il Consorzio Nazionale del Riuso
Promuoverà la differenziazione dei rifiuti in
modo da permettere agli operatori del riuso un
facile accesso ai beni riutilizzabili
18. Il Consorzio Nazionale del Riuso
Coordinerà la definizione di accordi di
programma con Regioni ed Enti locali per
favorire la valorizzazione dei mercati dell’usato e
per creare una filiera del riuso.
19. Il Consorzio Nazionale del Riuso
Raccorderà le associazioni di categoria, gli
operatori economici e le pubbliche
amministrazioni.
20. Il Consorzio Nazionale del Riuso
Predisporrà delle campagne, in accordo con le
pubbliche amministrazioni, per favorire la
conoscenza della pratica del riuso
21. Punti salienti della proposta
6. La proposta interseca i «centri di raccolta» per
l’istituzione di un sistema integrato che renda
possibile il conferimento da parte degli operatori
e lo svolgimento di attività di preparazione al
riutilizzo
22. Punti salienti della proposta
7. La proposta tocca anche l’ambito urbanistico
per permettere alle attività del riutilizzo di
insediarsi in spazi produttivi - artigianali
23. Punti salienti della proposta
8. La proposta affronta anche la questione
fiscale con una richiesta di rimodulazione IVA e
prevedendo, in alcuni casi, regimi previdenziali
agevolati.
24. Oltre a quanto citato in termini
economici, ambientali e di inclusione sociale
questa legge di riordino punta decisamente
all’emersione di un settore che non può
emergere sia per la carenza legislativa che le
interpretazioni diverse in base all’ente o
addirittura all’addetto di turno
25. E Ora?
Sono in corso dei contatti per trasmettere la
proposta ai ministeri e alle commissioni
competenti