Sergio Vesconi
41属 Corso Nazionale TPM
Imola, 4-7 aprile 2017
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Reperimento e individuazione del donatore di organi e tessuti
2. sin donante non hay
transplante
Lidentificazione del potenziale donatore (PD) 竪 il
prerequisito per arrivare alleffettiva donazione, al prelievo
e quindi al trapianto
3. REPERIMENTO E IDENTIFICAZIONE DEL
DONATORE DI ORGANI E TESSUTI
Obiettivi della presentazione:
COSA CERCARE
DOVE CERCARE
QUANTI PD POSSIAMO ATTENDERCI DI TROVARE?
COME COSTRUIRE UN PROGRAMMA DI QUALITY ASSUREMENT
INDICARE INIZIATIVE UTILI AL MIGLIORAMENTO
4. Identificazione del potenziale
donatore di organi e tessuti
PD multiorgano +/- tessuti a cuore
battente (DBD)
PD multiorgano a cuore fermo (DCD)
PD multitessuto a cuore fermo (DCD)
PD cornee a cuore fermo (DCD)
Le tipologie di donatori
5. Identificazione e riconoscimento del PD:
IL PD MULTIORGANO DBD
Paziente con
- devastante lesione cerebrale (primitiva-secondaria)
- ricoverato in TI
- sottoposto a VM,
- la cui morte viene accertata con metodo neurologico (BD)
6. LESIONE NEUROLOGICA ACUTA
PRIMO SOCCORSO
TERAPIA INTENSIVADEGENZA
RIABILITAZIONE ACC ACC
AME
MORTE ENCEFALICA
IL PERCORSO DEL NEUROLESO GRAVE
NON OPPOSIZIONEPRELIEVO ORGANI E TESSUTI
OPPOSIZIONEMORGUE
7. Studio Accord 2014
1600 pazienti, in15 paesi, 66 ospedali
CIRCA IL 50% DEI PAZIENTI CHE
MUOIONO IN T.I. PER LESIONE
CEREBRALE ACUTA VA INCONTRO
A MORTE CEREBRALE=
POTENZIALE DONATORE
1360
700
610 560
510 380 24%
DONATORI
Non intubati
AME
diagnosi clinica ME
DACL in TI
- 75%
8. Registro nazionale neurolesi CNT
anni 2007- 2011
Numero % pmp
DACL TI 27.490
21,1%
93
Brain
Death
10.976 38,9 37
Donatori
effettivi
5.792 53,2 19,7
20. Silent Brain Death
Morte encefalica accertata (BD)
DELTA valori attesi vs valori osservati
=
Silent brain death
21. Gruppo di Lavoro CNT
Italia 2011
Decessi
totali TI
24.733 100 24.733
osservato atteso
DACL TI 6.105 24,3% 24,3%
4.946-8.656
(20-35%)
Brain
Death
2.126 8,7% 34,8%
2473-4328
(50%)
Donatori
effettivi
1.123 4,5% 52,8%
1484-2597
(60%)
25. Identificazione PD fuori TI
Monitorare attraverso rilevazione dati SDO
pertinenti
Importanza del donatore anziano rispetto
alle policy di non accettazione
Basso indice di utilizzo, ma contributo non
trascurabile allattivit di trapianto
Aspetti etici-desistenza terapeutica
Gestione rapporti famigliari
Disponibilit posti letto in T.I.
26. Potenziale donazione fuori TI
Decessi con lesioni cerebrali (SDO)
Indicatori pi湛 calibrati
SDO: codice neurologico ICD 9 in 1属-2属 posizione
Decessi DACL < 3 giorni
Et ( p.e < 85 anni)
DACL fuori TI
E-R: 270/ 14.000 decessi: 2%
Lombardia (2016): 352/ 35.044 decessi: <1%
27. Potenziale donazione fuori TI
Monitoraggio dei dati (rilevazione SDO)
Audit con revisione sistematica della
casistica
Ridefinizione dei PDTA del paz. neurocritico
grave
Gestione del percorso di fine vita
Condivisione interdisciplinare dellopzione
donazione
Formazione
28. Potenziale donazione fuori TI
Decessi con lesioni cerebrali (SDO)
Monitoraggio del dato:
presenza in H di un paz. con grave cerebrolesione
Procedura con trigger di segnalazione al
Coordinamento in tempo reale (< 24 h)
Audit con revisione documentazione (PDTA)
29. CONCLUSIONI 1
COSA cercare
Ogni soggetto con lesioni neurologiche gravi va
considerato un potenziale donatore di organi
DOVE cercare
La terapia intensiva 竪 il luogo dove viene eseguita
la diagnosi di morte cerebrale con standard
neurologico, premessa indispensabile al processo
di donazione degli organi
30. CONCLUSIONI 2
QUANTI trovare
Il monitoraggio prospettico delle morti con
lesioni cerebrali acute (DACL) in T.I. si conferma
lo strumento pi湛 efficace per unobiettiva
valutazione della potenzialit di donazione.
Attualmente la possibilit di incrementare la
donazione a cuore battente (DBD) 竪 subordinato
al ricovero in T.I. dei pazienti con gravi lesioni
cerebrali acute e legata allatteggiamento verso
la procedura di accertamento della morte con
standard neurologico.
31. CONCLUSIONI 3
Le marcate differenze nel tasso di donazione nelle
diverse regioni possono derivare anche dalle
sensibili differenze nei modelli di gestione del
paziente neuroleso grave .
La disseminazione dei modelli pi湛 sostenibili di
gestione di questi soggetti, che comprendano
lidentificazione sistematica dei potenziali donatori,
contribuisce al miglioramento sia dei risultati clinici
sia della potenzialit di donazione.
In questo senso la donazione di organi diventa un
valore aggiunto di qualit nel trattamento dei pazienti
con grave cerebro lesione acuta
33. Donatore (multi)-organo DCD
Classificazione di Maastricht
Categoria 1 e 2: uncontrolled DCD
Indicatori per definizione della potenzialit di donazione:
n. decessi ACC in H (P.S. e U.O.) con caratteristiche
cliniche di idoneit per et, patologia,
Categoria 3: controlled DCD
Revisione sistematica delle casistiche TI gen, NCH, CCH
34. Identificazione e riconoscimento
del potenziale donatore (PD)
PD multiorgano +/- tessuti DBD
PD multiorgano DCD (cuore fermo)
PD multitessuto (DCD)
Potenzialit: n. decessi ACC in H (P.S. e U.O.) con
caratteristiche cliniche di idoneit per et, patologia,
SDO,Audit
PD cornee (DCD)
35. Identificazione e riconoscimento del
potenziale donatore (PD)
PD multiorgano +/- tessuti DBD
PD multiorgano DCD (cuore fermo)
PD multitessuto (DCD)
PD cornee (DCD):
Potenzialit: 20% dei decessi globali H
Monitoraggio per U.O.
Monitoraggio attivazione procedure
Audit
36. Il miglioramento del procurement
Per ottimizzare lazione di procurement occorre
definire un sistema e gli strumenti che
consentano di:
- Stimare il cd potenziale di donazione
- Valutare la performance del processo
- Individuare e analizzare le fasi critiche
- Definire gli interventi correttivi
37. Conclusione 3
Quality Assurance
COME migliorare il procurement:
monitorare in continuo la performance
definendo un sistema di Quality Assurance
attraverso questi fattori:
il coinvolgimento del sistema sanitario e della
struttura nel suo complesso
la definizione degli indicatori
lorganizzazione di audit interni-esterni
formazione e aggiornamento del personale
Editor's Notes
#3: Una delle fasi attraverso le quali passa Il miglioramento dellattivit di procurement 竪 lottimizzazione del processo di identificazione dei potenziali donatori: il sistema deve poter garantire la messa in campo delle iniziative mirate a questo scopo, con particolare riguardo al monitoraggio e alla valutazione continua delle performance delle strutture, nel loro complesso (livello nazionale-regionale) e a livello singolo, anche in relazione agli obiettivi dei programmi di trapianto.
Come vedremo pi湛 avanti, le definizione degli indicatori 竪 lelemento chiave di questo tipo di approccio, che consente non solo di valutare la prestazione ma di individuare i punti critici del processo e programmare eventuali interventi correttivi.
#4: Obiettivi generali della presentazione, con particolare riferimento al programma di quality assurance continua ovvero di valutazione della performance in ambito trapiantologico, individuare criticit e proporre correttivi. Sottolineare che il programma di QA 竪 compito del coordinatore locale allinterno della propria organizza zione sanitaria, che deve farsi carico del tema (per esempio obiettivo della direzione strategica).
#5: Distingue per comodit espositiva i diversi tipi di Potenziale Donatore (PD) a seconda del processo (DBD: donation brain death), DCD (donation cardiac death)
La presentazione per questioni di tempo 竪 centrata in prevalenza sulla DBD, ma dal punto di vista del metodo lapproccio 竪 sostanzialmente analogo, si tratta di conoscere e utilizzare gli indicatori proposti dal sistema e utilizzarli nelle diverse realt.
#6: DBD: donatore multiorgano a cuore battente (morte encefalica)
#7: Questo 竪 in sintesi il percorso clinico-assistenziale di una soggetto con grave cereberolesione acuta, di origine traumatica, vascolare, postanossica, infettiva, neoplastica, ecc:
Alcuni di questi, ricoverati in TI, nonostante i trattamenti, possono andare incontro al quadro clinico della cd morte encefalica, quindi ad accertamento (AME) e successivamente, se ci sono le condizioni (idoneit e consenso) alla donazione di organi e tessuti.
E ovvio, ma vale al pena di sottolinearlo, che se il percorso clinico non prevede il ricovero in TI (sostanzialmente per motivi di desistenza terapeutica e presunta futilit) 竪 preclusoa levoluzione verso la ME, e quindi la possibilit di donazione a cuore battente.
#8: Come si pu嘆 stimare e valutare la potenzialit di donazione, di un sistema sanitario e via via, restringendo il campo di ossservazione, di una singola struttura?
Alcuni dati possono contribuire a definire la stima della potenzialit di donazione, parliamo di DBD:
lL punto di partenza 竪 rappresentato dal numero di soggetti ricoverati in TI che decedono per Lesioni cerebrali acute (Death Acute Cerebra Lesion, DACL)
Lo studio europeo Accord (2014, 1600 pazienti con grave cerebrolesione, in15 paesi, 66 ospedali ) descrive la evoluzione (in termini %) per le singole fasi del processo a partire anche dalla mancata intubazione/ricovero in TI dei pazienti con gravi neurolesioni (15%). Nella met circa dei casi residui, viene posta una diagnosi clinica di sospetta ME, ma laccertamento formale viene effettuato solo nell88% dei casi; altri si perdono per vari motivi (accertamento non completato, mancata segnalazione, assenza dei parenti), quindi per mancato consenso e/o non idoneit clinica: diventano donatori circa 380 dei 1600 iniziali, pari al 24% dei soggetti deceduti in TI per lesioni cerebrali acute.
#9: Vediamo alcuni dati tratti dal registro nazionali cerebrolesioni in 5 anni cumulati: oltre 27.000 DACL TI, il 39% va incontro a BD e circa la met di questi va incontro a donazione:
Il risultato finale 竪 che si registrano quasi 6.000 donatori effettivi, pari al 22% dei DACL TI, un dato quindi leggermente inferiore allatteso., se rapportato ai dati internazionali.
Il dato pmp introduce il concetto di per milione popolazione, consente di standardizzare i risultati, confrontarle le singole realt con se stesse nel tempo e con le altre.
#10: Riassume alcuni dati:Fatto 100 il numero dei DACL in TI, dai dati registro italiano risulta che nel 41,8 % viene diagnosticata la BD, accertata nel 39,9 con effettiva donazione nel 21,1%
#13: Indicatori Procurement:
PROC 0: numero di DACL in TI pmp: esprime il potenziale globale di donazione della realt in esame, lanalisi degli scostamenti (che abbiamo visto sono assai ampi nelle realt italiane) deve tenere in conto fattori quali:
Le capacit di monitoraggio-identificazione a livello di TI, delle politiche di ricovero e trattamento NCH/TI, dellapproccio del fine vita, della disponibilit di posti letto intensivi ecc.
Il PROC 1 descrive lefficienza globale del procurement, rapporto tra donatori effettivi/ DACL, accettabili valori &gt; 16%, eccellenti &gt; 30%
PROC 2 descrive lefficienza nel processo di identificazione del potenziale donatore a partite dai soggetti deceduti per DACL , non inferiori al 20%, eccellente performance se &gt; 40%.
#14: A diversi livelli (nazionale, regionale, locale, di area) si possono rilevare sistematicamente i dati che descrivono il processo, standardizzarli (pmp) e individuare scostamenti e possibilii punti critici
#15: A diversi livelli (nazionale, regionale, locale, di area) si possono rilevare sistematicamente i dati che descrivono il processo, standardizzarli (pmp) e individuare scostamenti e possibilii punti critici
#16: A diversi livelli (nazionale, regionale, locale, di area) si possono rilevare sistematicamente i dati che descrivono il processo, standardizzarli (pmp) e individuare scostamenti e possibilii punti critici
#17: A diversi livelli (nazionale, regionale, locale, di area) si possono rilevare sistematicamente i dati che descrivono il processo, standardizzarli (pmp) e individuare scostamenti e possibilii punti critici
#18: A diversi livelli (nazionale, regionale, locale, di area) si possono rilevare sistematicamente i dati che descrivono il processo, standardizzarli (pmp) e individuare scostamenti e possibilii punti critici
#19: A diversi livelli (nazionale, regionale, locale, di area) si possono rilevare sistematicamente i dati che descrivono il processo, standardizzarli (pmp) e individuare scostamenti e possibilii punti critici
#20: A diversi livelli (nazionale, regionale, locale, di area) si possono rilevare sistematicamente i dati che descrivono il processo, standardizzarli (pmp) e individuare scostamenti e possibilii punti critici
#21: Lo scostamento tra i valori attesi di DB e quelli osservati pu嘆 evidenziare il cd fenomeno della silen brain death
Soggetti che vanno incontro a BD, ma che non vengono identificati come tali, e quindi segnalati, per vari motivi:
Inadeguata formazione personale area critica, inefficienza organizzativa, pregiudizio clinico: lanalisi critica del fenomeno 竪 necessaria
#22: La stima 竪 confermata dai dati del gruppo di lavoro CNT 2011: dato di DACL (24,3 % dei decessi totali TI) 竪 in linea con latteso, si conferma la perdita di segnalazione di BD che 竪 pari al 35% a fronte di un atteso di circa 3.000 (se BD fosse il 50% dei DACL), con non meno di 1500 donatori effettivi, mantenendo le stesse performance. Il dato 竪 coerente con un tasso di BD nazionale del 50 pmp: 3.000/anno, ma potrebbe anche essere pi湛 basso, tenendo conto delle precedenti osservazioni.
#23: I dati del registro nazionale mostrano come nella fascia di et 71-80 il tasso di conversione: morte con lesioni neurologiche/accertamenti diminuisce bruscamente e senza apparenti ragioni cliniche.
Pregiudizio?
#25: . Abbiamo definito quindi il potenziale globale di donazione (DACL TI): un altro punto che deve essere oggetto di monitoraggio, 竪 quello relativo ai pazienti con gravi lesioni neurologiche (devastanti) non vengono ricoverati in TI, ma seguono un diverso percorso assistenziale, per esempio SU, neurologia, area medica.
Il tema dellidentificazione dei PD fuori dalle TI (documento di benchmark ONT Spagna) pu嘆 essere significativo e deve essere oggetto di monitoraggio
#26: da sottolineare alcuni elementi: rilevare il fenomeno, tenendo conto che pur con un relativo basso indice di efficienza, il processo di donazione nel soggetto anziano ha un valore significativo in termini numerici, ma il percorso clinico 竪 segnato da fattori di policy ospedaliera
#27: Il fenomeno deve essere monitorato con opportuni strumenti, partendo dalla SDO, con tutti i limiti della codifica. In dettaglio, usando come indicatore i decessi con ICD9 neurologici in 1-2 posizione, con ricovero breve, con et &lt; 85 anni, si evidenzia come si sia di fronte a un fenomeno non trascurabile, in ER 270 in un anno, circa 600 in Lombardia.
#29: Il fenomeno deve essere monitorato con opportuni strumenti, partendo dalla SDO, con tutti i limiti della codifica. In dettaglio, usando come indicatore i decessi con ICD9 neurologici in 1-2 posizione, con ricovero breve, con et &lt; 85 anni, si evidenzia come si sia di fronte a un fenomeno non trascurabile, in ER 270 in un anno, circa 600 in Lombardia.
#33: Per quanto riguarda la DCD occorre definire la potenzialit di donazione, analizzando i dati SDO sullo storico per definire il numero e le caratteristiche del case mix:
#34: Nella nostre realt attualmente si fa riferimento alla DCD della categoria 1 e 2 di Maastricht, che definisce i soggetti con ACC intra o extraospedaliero (cd non controllato, meglio non atteso): per definire il potenziale di donazione
#35: Per la donazione multitessuto a cuore fermo, analoghe considerazioni, definire il potenziale di donazione
#36: Per la donazione di cornee, definire la potenzialit: secondo dati internazionali, 20% come indicatore globale (comprende gi tutte le cause di non donazione), utile il monitoraggio anche delle cause di non attivazione delle procedure per evidenziare motivazioni non valide ecc e individuare i correttivi.
#37: Obiettivo della presentazione 竪 illustrare e condividere il metodo necessario per costruire gli indicatori che ci consentono di monitorare e valutare la performance nel campo della donazioni delle singole realt ai vari livelli (nazionale-Regionale-locale)