Sergio Vesconi
39属 Corso Nazionale TPM
Imola, 12-15 aprile 2016
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Reperimento e individuazione del donatore di organi e tessuti
1. REPERIMENTO E IDENTIFICAZIONE DEL
DONATORE DI ORGANI E TESSUTI
39属 CORSO NAZIONALE PER COORDINATORI ALLA
DONAZIONE E AL PRELIEVO DI ORGANI E
TESSUTI
2. Miglioramento del
procurement
Per ottimizzare lazione di procurement
occorre definire un sistema e gli strumenti
che consentano:
Stimare il cd potenziale di donazione
Valutare la performance del processo
Individuare e analizzare le fasi critiche
Definire gli interventi correttivi
3. sin donante non hay
transplante
Lidentificazione del potenziale donatore
(PD) 竪 il prerequisito per arrivare alleffettiva
donazione, al prelievo e quindi al trapianto
4. REPERIMENTO E IDENTIFICAZIONE DEL
DONATORE DI ORGANI E TESSUTI
obiettivi della presentazione:
COSA CERCARE
DOVE CERCARE
QUANTI POTENZIALI DONATORI POSSIAMO
ATTENDERCI DI TROVARE?
COME Costruire un programma di quality
assurance
Indicare iniziative utili al miglioramento
5. Identificazione del potenziale donatore (PD)
PD multiorgano +/- tessuti a
cuore battente (DBD)
PD multiorgano a cuore fermo
(DCD)
PD multitessuto a cuore fermo
(DCD)
PD cornee
6. Identificazione e riconoscimento del
potenziale donatore (PD)
PD multiorgano
Paziente con devastante lesione cerebrale
(primitiva-secondaria) ricoverato in TI e
sottoposto a VM, il cui quadro clinico evolve
verso la morte che viene accertata con
metodo neurologico (BD)
7. LESIONE NEUROLOGICAACUTA
PRIMO SOCCORSO
TERAPIA INTENSIVADEGENZA
RIABILITAZIONE ACC ACC
AME
MORTE ENCEFALICA
IL PERCORSO DEL NEUROLESO GRAVE
NON OPPOSIZIONEPRELIEVO ORGANI E TESSUTI
OPPOSIZIONEMORGUE
8. Studio Accord 2014
CIRCA IL 40% DEI PAZIENTI CHE
MUOIONO IN T.I. PER LESIONE
CEREBRALE ACUTA VA
INCONTRO A MORTE
CEREBRALE= E UN
POTENZIALE DONATORE
1360
700
610 560
510 380
9. Italia, 2007-2011
numero % pmp
DACL TI 27.490
21,1%
93
Brain
Death
10.976 38,9 37
Donatori
effettivi
5.792 53,2 19,7
10. dati registro italiano 2007-11
andamento processo diagnosi-accertamento-
donazione
DALC BD diagnosi BD accertata Donatori effettivi
41,8
38,9
21,1
100
12. Indicatori attivit di procurement
indicatore indicatore fattori valutazione
Popolazione di
riferimento
PROC 0 DACL pmp
93
(valore medio Italia)
Identificazione
PD organi
PROC 2 AME/DACL
< 20% insufficiente
21-40% adeguato
> 40% eccellente
Efficienza
globale di
procurement
PROC 1
Donatori
effettivi/DACL
TI
< 15% insufficiente
16-30% adeguato
> 30% eccellente
20. Identificazione PD fuori TI
Monitorare attraverso rilevazione dati SDO
pertinenti
Importanza del donatore anziano rispetto
alle policy di non accettazione
Basso indice di utilizzo, ma contributo non
trascurabile allattivit di trapianto
Aspetti etici-desistenza terapeutica
Gestione rapporti famigliari
Disponibilit posti letto in T.I.
21. Potenziale donazione fuori TI
Decessi con lesioni cerebrali (SDO)
Indicatori pi湛 calibrati
SDO: codice neurologico ICD 9 in 1属-2属 posizione
Decessi DACL < 3 giorni
Et ( p.e < 85 anni)
DACL fuori TI
E-R: 270/ 14.000 decessi: 2%
Lombardia: 600/ 38.000 decessi: 1,6%
Monitoraggio dei dati
Audit con revisione
22. Potenziale donazione fuori
TI
Monitoraggio dei dati (rilevazione SDO)
Audit con revisione sistematica della
casistica
Ridefinizione dei PDTA del paz. neurocritico
grave
Gestione del percorso di fine vita
Condivisione interdisciplinare dellopzione
donazione
Formazione
24. Donatore (multi)-organo DCD
Classificazione di Maastricht
Categoria 1 e 2: uncontrolled DCD
Indicatori per definizione della potenzialit di
donazione:
n. decessi ACC in H (P.S. e U.O.) con caratteristiche
cliniche di idoneit per et, patologia,
Categoria 3: controlled DCD
Revisione sistematica delle casistiche TI gen, NCH,
CCH
25. Identificazione e riconoscimento del
potenziale donatore (PD)
PD multiorgano +/- tessuti DBD
PD multiorgano DCD (cuore fermo)
PD multitessuto (DCD)
Potenzialit: n. decessi ACC in H (P.S.
e U.O.) con caratteristiche cliniche di
idoneit per et, patologia,
SDO
Audit
PD cornee (DCD)
26. Identificazione e riconoscimento del
potenziale donatore (PD)
PD multiorgano +/- tessuti DBD
PD multiorgano DCD (cuore fermo)
PD multitessuto (DCD)
PD cornee (DCD):
Potenzialit: 20% dei decessi globali H
Monitoraggio per U.O.
Monitoraggio attivazione procedure
Audit
27. CONCLUSIONI 1
Il monitoraggio prospettico delle morti con
lesioni cerebrali acute (DACL) in T.I. si conferma
lo strumento pi湛 efficace per unobiettiva
valutazione della potenzialit di donazione.
Attualmente la possibilit di incrementare la
donazione a cuore battente (DBD) 竪 subordinato
al ricovero in T.I. dei pazienti con gravi lesioni
cerebrali acute e legata allatteggiamento verso
la procedura di accertamento della morte con
standard neurologico.
28. CONCLUSIONI 2
Le marcate differenze nel tasso di donazione nelle
diverse regioni possono derivare anche dalle
sensibili differenze nei modelli di gestione del
paziente neuroleso grave .
La disseminazione dei modelli pi湛 sostenibili di
gestione di questi soggetti, che comprendano
lidentificazione sistematica dei potenziali donatori,
contribuisce al miglioramento sia dei risultati clinici
sia della potenzialit di donazione.
In questo senso la donazione di organi diventa un
valore aggiunto di qualit nel trattamento dei
pazienti con grave cerebro lesione acuta.
29. Conclusioni 3
Quality Assurance
Per migliorare lazione di procurement 竪
necessario definire un sistema di Quality
Assurance destinato a monitorare in
continuo la performance.
La QA passa attraverso questi fattori:
Coinvolgimento del sistema sanitario
Definizione degli indicatori
Azioni di monitoraggio
Audit interni-esterni
Formazione
32. Identificazione del Potenziale
Donatore
Azioni proattive> interventi finalizzati ad
attivare il processo di identificazione-
segnalazione:
formazione
trigger
Azioni reattive> sistemi di monitoraggio:
indicatori
audit
33. Ciclo della Quality Assurance
Valutazione della performance della struttura
Definizione degli indicatori per misurare
Analisi dei dati
Azioni di monitoraggio
Audit
Individuazione delle criticit
Interventi correttivi
34. Conclusione finale
Il miglioramento dellattivit di donazione passa anche
attraverso il puntuale monitoraggio dei processi di
identificazione dei PD a livello regionale, di struttura e
di unit operativa;
per questo 竪 necessario definire un programma di
Quality Assurance e gli indicatori che permettono di:
misurare le singole performance
individuare i punti critici
definire le azioni correttive
Compito del responsabile locale 竪 proporre e introdurre
allinterno della propria organizzazione un sistema di
QA.
Editor's Notes
#3: Obiettivo della presentazione 竪 illustrare e condividere il metodo necessario per costruire gli indicatori che ci consentono di monitorare e valutare la performance nel campo della donazioni delle singole realt ai vari livelli (nazionale-Regionale-locale)
#4: Una delle fasi attraverso le quali passa Il miglioramento dellattivit di procurement 竪 lottimizzazione del processo di identificazione dei potenziali donatori: il sistema deve poter garantire la messa in campo delle iniziative mirate a questo scopo, con particolare riguardo al monitoraggio e alla valutazione continua delle performance delle strutture, nel loro complesso (livello nazionale-regionale) e a livello singolo, anche in relazione agli obiettivi dei programmi di trapianto.
Come vedremo pi湛 avanti, le definizione degli indicatori 竪 lelemento chiave di questo tipo di approccio, che consente non solo di valutare la prestazione ma di individuare i punti critici del processo e programmare eventuali interventi correttivi.
#5: Obiettivi generali della presentazione, con particolare riferimento al programma di quality assurance continua ovvero di valutazione della performance in ambito trapiantologico, individuare criticit e proporre correttivi. Sottolineare che il programma di QA 竪 compito del coordinatore locale allinterno della propria organizzazione sanitaria, che deve farsi carico del tema (per esempio obiettivo della direzione strategica).
#6: Distingue per comodit espositiva i diversi tipi di Potenziale Donatore (PD) a seconda del processo (DBD: donation brain death), DCD (donation cardiac death)
La presentazione per questioni di tempo 竪 centrata in prevalenza sulla DBD, ma dal punto di vista del metodo lapproccio 竪 sostanzialmente analogo, si tratta di conoscere e utilizzare gli indicatori proposti dal sistema e utilizzarli nelle diverse realt.
#7: DBD: donatore multiorgano a cuore battente (morte encefalica)
#8: Questo 竪 in sintesi il percorso clinico-assistenziale di una soggetto con grave cereberolesione acuta, di origine traumatica, vascolare, postanossica, infettiva, neoplastica, ecc:
Alcuni di questi, ricoverati in TI, nonostante i trattamenti, possono andare incontro al quadro clinico della cd morte encefalica, quindi ad accertamento (AME) e successivamente, se ci sono le condizioni (idoneit e consenso) alla donazione di organi e tessuti.
E ovvio, ma vale al pena di sottolinearlo, che se il percorso clinico non prevede il ricovero in TI (sostanzialmente per motivi di desistenza terapeutica e presunta futilit) 竪 preclusoa levoluzione verso la ME, e quindi la possibilit di donazione a cuore battente.
#9: Come si pu嘆 stimare e valutare la potenzialit di donazione, di un sistema sanitario e via via, restringendo il campo di ossservazione, di una singola struttura?
Alcuni dati possono contribuire a definire la stima della potenzialit di donazione, parliamo di DBD:
lL punto di partenza 竪 rappresentato dal numero di soggetti ricoverati in TI che decedono per Lesioni cerebrali acute (Death Acute Cerebra Lesion, DACL)
Lo studio europeo Accord (2014, 1600 pazienti con grave cerebrolesione, in15 paesi, 66 ospedali ) descrive la evoluzione (in termini %) per le singole fasi del processo a partire anche dalla mancata intubazione/ricovero in TI dei pazienti con gravi neurolesioni (15%). Nella met circa dei casi residui, viene posta una diagnosi clinica di sospetta ME, ma laccertamento formale viene effettuato solo nell88% dei casi; altri si perdono per vari motivi (accertamento non completato, mancata segnalazione, assenza dei parenti), quindi per mancato consenso e/o non idoneit clinica: diventano donatori circa 380 dei 1600 iniziali, pari al 24% dei soggetti deceduti in TI per lesioni cerebrali acute.
#10: Vediamo alcuni dati tratti dal registro nazionali cerebrolesioni in 5 anni cumulati: oltre 27.000 DACL TI, il 39% va incontro a BD e circa la met di questi va incontro a donazione:
Il risultato finale 竪 che si registrano quasi 6.000 donatori effettivi, pari al 22% dei DACL TI, un dato quindi leggermente inferiore allatteso., se rapportato ai dati internazionali.
Il dato pmp introduce il concetto di per milione popolazione, consente di standardizzare i risultati, confrontarle le singole realt con se stesse nel tempo e con le altre.
#11: Riassume alcuni dati:Fatto 100 il numero dei DACL in TI, dai dati registro italiano risulta che nel 41,8 % viene diagnosticata la BD, accertata nel 39,9 con effettiva donazione nel 21,1%
#12: tabella con i dati del registro. Cumulativi per i 5 anni, per regione, numero DACL, % dei DACL registrati, per pmp, numero delle BD individuate con diagnosi clinica, accertate con CAM, valori in % del totale, e dati di donatori effettivi pmp. Da sottolineare la ampie variazioni regionali a partire dal dato iniziale, DACL TI, che varia da 148 a 65, senza spiegazioni epidemiologiche (codifica SDO? Politiche di ricovero?, ?) in generale il dato DACL potrebbe essere ricompreso tra il 20 e il 35% dei decessi in TI globali, tenendo conto delle caratteristiche specifiche
#13: Indicatori Procurement:
PROC 0: numero di DACL in TI pmp: esprime il potenziale globale di donazione della realt in esame, lanalisi degli scostamenti (che abbiamo visto sono assai ampi nelle realt italiane) deve tenere in conto fattori quali:
Le capacit di monitoraggio-identificazione a livello di TI, delle politiche di ricovero e trattamento NCH/TI, dellapproccio del fine vita, della disponibilit di posti letto intensivi ecc.
Il PROC 1 descrive lefficienza globale del procurement, rapporto tra donatori effettivi/ DACL, accettabili valori > 16%, eccellenti > 30%
PROC 2 descrive lefficienza nel processo di identificazione del potenziale donatore a partite dai soggetti deceduti per DACL , non inferiori al 20%, eccellente performance se > 40%.
#14: A diversi livelli (nazionale, regionale, locale, di area) si possono rilevare sistematicamente i dati che descrivono il processo, standardizzarli (pmp) e individuare scostamenti e possibilii punti critici
#15: Si rivedono le fasi del processo per identificare le possibili cause di interruzione del processo, partendo dalla diagnosi clinica di BD in TI (ovviamente questa 竪 la precondizione).
Il mancato riconoscimento del quadro clinico di BD (anche per ragioni di natura organizzativa o per presenza di condizioni di esclusione pregiudiziale alleventuale donazione) 竪 una delle principali cause di blocco del processo: in Italia il dato di BD 竪 di circa 37 pmp, a fronte di valori attesi di circa 50 pmp. Ogni passaggio pu嘆 essere monitorato con specifiche rilevazioni
#16: Lo scostamento tra i valori attesi di DB e quelli osservati pu嘆 evidenziare il cd fenomeno della silen brain death
Soggetti che vanno incontro a BD, ma che non vengono identificati come tali, e quindi segnalati, per vari motivi:
Inadeguata formazione personale area critica, inefficienza organizzativa, pregiudizio clinico: lanalisi critica del fenomeno 竪 necessaria
#17: La stima 竪 confermata dai dati del gruppo di lavoro CNT 2011: dato di DACL (24,3 % dei decessi totali TI) 竪 in linea con latteso, si conferma la perdita di segnalazione di BD che 竪 pari al 35% a fronte di un atteso di circa 3.000 (se BD fosse il 50% dei DACL), con non meno di 1500 donatori effettivi, mantenendo le stesse performance. Il dato 竪 coerente con un tasso di BD nazionale del 50 pmp: 3.000/anno, ma potrebbe anche essere pi湛 basso, tenendo conto delle precedenti osservazioni.
#18: I dati del registro nazionale mostrano come nella fascia di et 71-80 il tasso di conversione: morte con lesioni neurologiche/accertamenti diminuisce bruscamente e senza apparenti ragioni cliniche.
Pregiudizio?
#20: . Abbiamo definito quindi il potenziale globale di donazione (DACL TI): un altro punto che deve essere oggetto di monitoraggio, 竪 quello relativo ai pazienti con gravi lesioni neurologiche (devastanti) non vengono ricoverati in TI, ma seguono un diverso percorso assistenziale, per esempio SU, neurologia, area medica.
Il tema dellidentificazione dei PD fuori dalle TI (documento di benchmark ONT Spagna) pu嘆 essere significativo e deve essere oggetto di monitoraggio
#21: da sottolineare alcuni elementi: rilevare il fenomeno, tenendo conto che pur con un relativo basso indice di efficienza, il processo di donazione nel soggetto anziano ha un valore significativo in termini numerici, ma il percorso clinico 竪 segnato da fattori di policy ospedaliera
#22: Il fenomeno deve essere monitorato con opportuni strumenti, partendo dalla SDO, con tutti i limiti della codifica. In dettaglio, usando come indicatore i decessi con ICD9 neurologici in 1-2 posizione, con ricovero breve, con et < 85 anni, si evidenzia come si sia di fronte a un fenomeno non trascurabile, in ER 270 in un anno, circa 600 in Lombardia.
#24: Per quanto riguarda la DCD occorre definire la potenzialit di donazione, analizzando i dati SDO sullo storico per definire il numero e le caratteristiche del case mix:
#25: Nella nostre realt attualmente si fa riferimento alla DCD della categoria 1 e 2 di Maastricht, che definisce i soggetti con ACC intra o extraospedaliero (cd non controllato, meglio non atteso): per definire il potenziale di donazione
#26: Per la donazione multitessuto a cuore fermo, analoghe considerazioni, definire il potenziale di donazione
#27: Per la donazione di cornee, definire la potenzialit: secondo dati internazionali, 20% come indicatore globale (comprende gi tutte le cause di non donazione), utile il monitoraggio anche delle cause di non attivazione delle procedure per evidenziare motivazioni non valide ecc e individuare i correttivi.