Presentazione effettuata durante un seminario a Ravenna, I PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELLA PIANIFICAZIONE DEI COMUNI" 5 febbraio 2015 nell'ambito del progetto europeo BUMP
1 of 27
Download to read offline
More Related Content
Come coinvolgere cittadini e stakeholder: strumenti ed esperienze della Regione Emilia-Romagna nna
1. Sabrina Franceschini
Servizio Comunicazione, Educazione alla sostenibilit,
strumenti di partecipazione
I processi di partecipazione nella pianificazione dei
comuni
Sala Buzzi - Ravenna, 5 febbraio 2015
Come coinvolgere cittadini e
stakeholder: strumenti ed esperienze
della Regione Emilia-Romagna
2. Partecipazione
Agenda
Lecosistema della partecipazione della
Regione ER
Comunicazione e strumenti per la
partecipazione
La piattaforma iopartecipo+
2 casi regionali
3. Partecipazione
Lecosistema della partecipazione
Legge
3/2010Tecnico di
garanzia (AL)
Nucleo
Tecnico di
integrazione
eell
Strutture
della Giunta
Sessione
annuale
programma
Sessione
annuale
relazione
Bando
finanziamento
progetti eell
StrumentiStrutture/soggetti
Gruppo
comCitt
6. Partecipazione
Questa 竪 una storia che comincia nel 2004
La Regione Emilia-Romagna ha sviluppato progetti di
eDemocracy fin dal 2004, con Partecipa.net prima ed Io
Partecipo poi, ha sperimentato soluzioni per il coinvolgimento
dei cittadini e la partecipazione degli stessi alle politiche
regionali e locali.
2004
2008
2009
2011
2013
2015?
7. Partecipazione
Contesto
I cambiamenti avvenuti in 10
anni, sia dal punto di visto
politico-sociale, che di
dinamiche, abitudini e stili di
consumo dei nuovi mezzi di
comunicazione, fin alla mutata
situazione normativa ( dal livello
europeo, a quello regionale di
settore fin alla legge 3/2010) ha
richiesto un ripensamento ed
una evoluzione delle
metodologie e degli strumenti.
Nel 2012 si comincia a
sviluppare il nuovo progetto.
8. Partecipazione
Obiettivi dellistituzione
realizzare uno spazio web che stimoli ed agevoli la
partecipazione dei cittadini dellEmilia-Romagna alla
definizione, realizzazione e/o valutazione delle politiche
regionali.
offrire ai cittadini uninformazione completa e sinottica sulle
politiche regionali che prevedono momenti di
partecipazione, attuando cos狸 anche un principio di
trasparenza.
E quelli degli utenti?
Cosa ne sappiamo? Spesso si progetta pi湛 sulla base dei
vincoli (interni) dellorganizzazione. C竪 un bisogno di
cambiamento, e anche una volont di, ma si naviga a
vistaquesta volta abbiamo scelto una strada diversa
9. Partecipazione
Progettazione in codesign
Il progetto si 竪 sviluppato con unintensa attivit di
progettazione partecipata realizzata nel periodo febbraio-
giugno 2013 attraverso 4 focus group, con diversi
stakeholders in rappresentanza di altrettante realt sia
istituzionali che private, e con un test rivolto agli utenti on line
per verificare lo strumento prototipo da produrre.
10. Partecipazione
Concept: le piazze della partecipazione
Il risultato 竪 un ambiente
completamente nuovo che
utilizza la metafora della
piazza, luogo che per
eccellenza nelle citt
riunisce i cittadini, per
ricreare in uno spazio
virtuale relazioni e
discussioni sulle politiche
pubbliche. Le piazza della
partecipazione offrono
strumenti che vanno dai
classici forum, ai blog, a
sondaggi o questionari per
discutere e scegliere tra le
soluzioni possibili.
12. Partecipazione
I primi risultati
ioPartecipo+ 竪 da oltre un anno una piattaforma in uso con
allattivo 16 piazze, 1 premio vinto ( eGov 2013), una richiesta
di riuso ( Regione Calabria). Gli strumenti ci sono, i contenuti
anche.
Numeri? Dallapertura 2800 iscritti alla piattaforma, 34.000
visitatori
e una prima valutazione degli utenti
Da marzo ad aprile 2014 竪 stata realizzata una piccola
indagine per la valutazione del processo di codesign e di
quello sul PORFSR con 2 modalit:
Survey on-line
Interviste mirate dal vivo ad un gruppo ristretto di
stakeholder di vari mondi (tecnici, imprese, no-profit, enti di
controllo).
13. Partecipazione
SWOT
Gli strumenti on-line permettono di
ampliare il coinvolgimento e di avere
risposte e informazioni in tempo reale.
Uso di nuove forme di consultazione con
tecniche dedicate di facilitazione e
percorsi strutturati: percorsi integrati di
focus group, workshop, World Caf辿,
Forum combinati con social networks.
Scarso coordinamento politico-
istituzionale tra strumenti di
consultazione e tavoli di concertazione
istituzionali consolidati.
Difficolt a coinvolgere su temi complessi
e tecnici vari stakeholder, in particolare
singoli cittadini, al di l della gamma di
strumenti off-on line messi a disposizione
Sviluppo di consapevolezza e
competenze indirette nei
partecipanti/stakeholders rispetto ai
contenuti delle policies regionali
Possibilit di combinare partecipazione
on-line e off-line con accesso a fonti di
open data della Regione.
Paradosso dellofferta di strumenti di
consultazione rispetto alla domanda
effettiva e alla partecipazione
Eccesso di aspettative verso nuove
modalit di stakeholder engagement e
nuovi canali rispetto alle effettive
ricadute
Dalle due sperimentazioni emergono vari elementi che
possono essere riassunti e sintetizzati come punti di forza,
debolezza, opportunit e rischi.
S
O
W
T
15. Partecipazione
Buona Mobilit: un inquadramento sul processo partecipativo
Primo evento partecipativo promosso e realizzato dalla
Regione in attuazione della L.R. 3/2010.
Scopo: favorire la partecipazione pubblica in funzione
dellelaborazione del nuovo Piano Regionale Integrato dei
Trasporti (PRIT 2020), il principale strumento di
pianificazione della Regione.
Grande sfida per lAssessorato Mobilit e Trasporti:
rendere chiari e comprensibili per i cittadini i temi del
PRIT e aprirsi a un importante momento di dialogo,
confronto e ascolto su temi apparentemente lontani come
la pianificazione.
Forma aggiuntiva di partecipazione rispetto alle forme
di partecipazione dei soggetti portatori di interesse
previste dalla legge di settore (L.R. 30/98).Teresa Valentina Sblendorio
Direzione generale Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilit
16. Partecipazione
Le finalit del processo partecipativo
Teresa Valentina Sblendorio
Direzione generale Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilit
17. Partecipazione
La metodologia utilizzata
Lanalisi di diverse ipotesi di intervento e dei relativi strumenti
metodologi, il confronto sui soggetti da coinvolgere, sui temi da porre
alla discussione (si 竪 cercato di individuare argomenti di interesse diretto
per i cittadini, sui quali potessero essere espressi punti di vista basati su
proprie esperienze) e sulle possibili alternative, hanno portato a
progettare un processo di ascolto aperto a un pubblico vasto:
le cittadine e i cittadini dellEmilia-Romagna
Metodologia scelta: Open space technology (OST),
incontri in presenza in cui sono stati alternati momenti di
discussione per piccoli gruppi (8 gruppi da circa 15
persone ciascuno) a fasi di confronto tra tutti i partecipanti
(sessioni plenarie):
- primo incontro: 26/2/2011;
- secondo incontro di restituzione dei risultati: 1/10/2011.
Teresa Valentina Sblendorio
Direzione generale Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilit
18. Partecipazione
Il reclutamento dei cittadini partecipanti
Obiettivo: coinvolgere circa 200 persone provenienti da tutta
lEmilia-Romagna.
Adesione su base volontaria/autoselezione: partecipazione aperta
agli interessati fino a raggiungimento di posti disponibili (bonus dato ai
partecipanti: 45 euro in ticket ferroviari).
Escluso il campionamento casuale: maggiore rappresentativit ma
costi troppo elevati.
Iscrizioni per via telematica attraverso un modulo
di registrazione on line (problema del digital divide).
Criteri di selezione:
1. provenienza territoriale
2. genere
3. et
4. data di iscrizione
Teresa Valentina Sblendorio
Direzione generale Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilit
19. Partecipazione
Chi ha partecipato allevento
60%
40%
Uomini Donne
Provincia di Bologna Provincia di Ferrara Provincia di Forl狸
Provincia di Modena Provincia di Parma Provincia di Piacenza
Provincia di Ravenna Provincia di Reggio E. Provincia di Rimini
Allavviso pubblico hanno risposto circa 250 cittadini, tra i quali
la Regione ha selezionato circa 180 partecipanti sulla base dei criteri
gi citati e resi noti fin da subito.
Allevento si sono presentate 142 persone (il 21% dei selezionati non
ha partecipato senza comunicarlo e quindi senza possibilit di essere
sostituiti) + circa 30 ragazzi delle scuole Istituto tecnico per geometri
Saffi-Alberti di Forl狸 e lIstituto professionale A. Ferrari di Maranello.
Quanto ha inciso il bonus?
Teresa Valentina Sblendorio
Direzione generale Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilit
20. Partecipazione
Leffetto della partecipazione sulle decisioni
Lobiettivo principale del processo partecipativo Buona Mobilit era
quello di raccogliere suggerimenti, proposte e critiche da parte dei
cittadini rispetto ai temi della mobilit e ai trasporti, utili allelaborazione
del nuovo Piano dei trasporti. Era chiaro dagli obiettivi e dalle finalit
delliniziativa (dichiarati e resi espliciti sin dallinizio) che non sarebbero
state messe in discussione scelte infrastrutturali gi avviate ed
approvate nel precedente Piano dei trasporti del 98, ma che la
partecipazione dei cittadini serviva a definire lordine delle priorit
rispetto ad alcune politiche e strategie regionali.
Per questo si ritiene che il processo abbia raggiunto gli
obiettivi che ci si era prefissati
MA prima gli eventi calamitosi che hanno colpito
lEmilia-Romagna nel 2012 e poi le scelte politiche della
Giunta hanno rallentato il processo di approvazione del
nuovo PRIT, attualmente ancora in fase di adozione.
Teresa Valentina Sblendorio
Direzione generale Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilit
21. Partecipazione
SEINONDA 竪 un processo partecipativo complesso che
ha come finalit quella di rendere gli stakeholders
istituzionali e non (Enti, aziende, comunit locali, cittadini,
associazioni, organizzazioni,) veri protagonisti del
percorso di elaborazione del Piano di Gestione del
Rischio di Alluvioni: informare, rendere consapevoli,
raccogliere conoscenze specifiche sul territorio ed
indicazioni che consentano di elaborare contenuti del
Piano rispondenti alle esigenze della cittadinanza, questi i
molteplici obiettivi del processo, per raggiungere i quali si
sono organizzati incontri, workshop, predisposte pagine
web dedicate, elaborati una apposita guida, un glossario,
documenti e report esplicativi.
SEINONDA: un inquadramento sul processo
partecipativo
22. Partecipazione
La direttiva 2007/60/ce afferma che nellelaborazione delle mappe di
pericolosit e del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni
la comunicazione, la consultazione e la partecipazione
pubblica rivestono un ruolo strategico
La Regione ha avviato la progettazione di un percorso di partecipazione
che, come previsto dalla norma, ha (tra laltro) come obiettivi:
Mettere a disposizione del pubblico i risultati delle varie azioni
previste ( mappe e piano gestione)
Assicurare e incoraggiare il coinvolgimento dei pubblici in tutte le fasi
Raccogliere indicazioni per possibili azioni di mitigazione del rischio
nellelaborazione del Piano di Gestione
Obiettivi
23. Partecipazione
PROCESSO PARTECIPATO
Maggio 2013 - Dicembre 2014
OFFLINE ONLINE
PREPARAZIONEPARTECIPAZIONEFINE
Web ioPartecipo+:
Piazza Riservata Cabina di Regia
Workshop tecnico della
Cabina di Regia
Meeting Istituzionale
9 incontri tecnici
partecipati
Web ioPartecipo+:
Piazza pubblica SEINONDA per
consultazione online
2 Workshop di
approfondimento
sul territorio
2 Workshop tematici
specifici,
Convegno in:
Esonda
13Maggio
2013
2Dicembre
2013
Feb.Apr.
2014
Giu.
2014
Sett.Ott.
2014
Dicembre
2014
Incontro finale
prima fase
Report finale
prima fase
SEINONDA
Partecipazione
Lug.
2014
Action Planning
Cabina di Regia
PROCESSO PARTECIPATO
Maggio 2013 - Dicembre 2014
OFFLINE ONLINE
PREPARAZIONEPARTECIPAZIONEFINE
Web ioPartecipo+:
Piazza Riservata Cabina di Regia
Workshop tecnico della
Cabina di Regia
Meeting Istituzionale
9 incontri tecnici
partecipati
Web ioPartecipo+:
Piazza pubblica SEINONDA per
consultazione online
2 Workshop di
approfondimento
sul territorio
2 Workshop tematici
specifici,
Convegno in:
Esonda
13Maggio
2013
13Maggio
2013
2Dicembre
2013
2Dicembre
2013
Feb.Apr.
2014
Feb.Apr.
2014
Giu.
2014
Sett.Ott.
2014
Sett.Ott.
2014
Dicembre
2014
Dicembre
2014
Incontro finale
prima fase
Report finale
prima fase
SEINONDA
Partecipazione
Lug.
2014
Lug.
2014
Action Planning
Cabina di Regia
24. Partecipazione
Il processo SEINONDA si 竪 sviluppato con momenti di partecipazione in
presenza (Workshop) e con lutilizzo della nuova piattaforma ioPartecipo+ per
la consultazione online.
La metodologia utilizzata
OFFLINE
I laboratori partecipativi hanno utilizzato metodi di
coinvolgimento, ascolto, comunicazione e
facilitazione arricchiti, resi efficaci e operativi
attraverso luso del Mosaico Digitale (Mod狸)
prevedendo momenti di creativit collettiva e
situazioni di co-progettazione ed elaborazione di
proposte e idee in gruppi di lavoro.
ONLINE
E' stata creata una piazza virtuale SEINONDA
che, oltre a raccogliere documenti e informazioni
utili per conoscere i contenuti del processo
(compreso un Glossario), mette a disposizione
strumenti di dialogo quali i forum, o di raccolta di
opinioni, quali i sondaggi.
25. Partecipazione
Alcuni dati del processo SEINONDA
1 convegno istituzionale con 138 partecipanti
8 incontri provinciali con 328 partecipanti
2 workshop territoriali con 62 partecipanti, guidati, per ogni
incontro, da 24 tecnici della Cabina di Regia e relatori
466 locandine degli eventi
480 diari del Partecipante
Oltre 3000 contatti nella Piazza SEINONDA
2 Sondaggi on line con oltre 100 partecipanti
Oltre 500 proposte dai portatori di interesse partecipanti ai
Workshops
37 questionari restituiti, compilati da soggetti diversi (4
province, 25 comuni o unioni di comuni, 6 enti gestori reti,
2 altri enti)
26. Partecipazione
Quali esigenze emergono da parte
dei cittadini
Informazione ed educazione
(soprattutto nelle scuole),
conoscenza, consapevolezza,
Maggiore coordinamento delle
istituzioni pubbliche
Protezione, manutenzione e
sorveglianza del territorio
Autoprotezione
Centralit dei Piani di Emergenza
di Protezione Civile Comunali
(semplici e in linguaggio non
tecnico, sintetici, concreti, pratici,
aggiornati frequentemente)
Non solo attenzione per i propri
beni ma anche per gli altri
(solidariet sociale)
tradotti in alcuni principi di base del
PGRAisura
garantire informazione e
partecipazione: misura concreta e
continua di prevenzione e di
preparazione prevista dal piano
predisporre documenti semplici,
sintetici, anche in linguaggio non
tecnico
approfondimento delle conoscenze
e delle tematiche del rischio
diffondere la conoscenza dei piani
di emergenza e supportarne
laggiornamento