2. Fa uno strano effetto pensare ¡°secolo scorso¡± quando sono passati soltanto pochi anni! Tante cose della piccola quotidianit¨¤, sopravvissute al loro tempo, le ho conosciute, altre le ho vissute, altre sono passate nel ¡°dimenticatoio¡±, soppiantate da nuove tecnologie¡ E voi ricordate o vi hanno raccontato qualcosa?
3. Eravamo pi¨´ semplici, allora, ci bastava una barchetta come questa (o anche di carta, che importa, la fantasia non affonda) per salirci sopra con l¡¯immaginazione e ritrovarsi lontano nel mondo e nel tempo.
4. Trascorsi l¡¯infanzia a giocare nei prati, alle prese con le spine di rovo o con le punture di vespe (che fanno un male terribile!). ¡° Volevo raccogliere la menta, ma come distinguerla dall¡¯ortica: le foglie sembrano uguali¡±. E la mamma: ¡°Toccala¡± . Grazie mamma, per avermi permesso di sperimentare e capire da me, questo e tanto altro ancora. Cominciai a scrivere con la Biro, ma in casa c¡¯erano ancora i quaderni neri coi bordi rossi, pennino e calamaio .
5. Leggevo ancora a stento ma le figure dei fotoromanzi aiutavano: le storie finivano col matrimonio , poi nasceva un bel bambino...
6. Romanzi rosa, mitologia¡ Gli eroi belli e perseguitati mi colpivano e tendevo a trasferirne il mito sui ragazzi. Mia madre, puntualmente, mi riportava con i piedi per terra: ¡°l¡¯uomo mangia e s¡¯abbuffa, suda , ¨¨ rumoroso e puzza¡±. Il giorno dopo pensavo: ¡°alla larga da ¡®sto mostro!¡± Ma, cos¨¬ preparata, poi ho sposato un uomo trovandolo di gran lunga migliore : grazie mamma.
7. Le figurine Panini dei calciatori Se noi femminucce sognavamo sui fotoromanzi, i maschi, invece, erano attratti dai giornalini a fumetti e dalla raccolta delle figurine dei calciatori, oggetto di scambio. Ma il ¡°clou¡± del divertimento era il cinema domenicale.
8. Mio padre mi portava a vedere Kolossal, gladiatori, Franco e Ciccio, Tot¨°, Fabrizi, Peppino ed Eduardo: Forse da questi assorbii il senso dell¡¯umorismo come ¡°valore¡±, un punto di forza nei momenti critici, inevitabili, della vita. C¡¯erano anche, ¨¨ vero, ¡°La dolce vita¡± e ¡°La ciociara¡±, ma quando uscirono erano vietati ai minori. Potei vederli solo pi¨´ avanti. A poco a poco, per¨°, persi interesse per il cinema, attratta dai ¡°quattro salti in famiglia¡±.
9. Eravamo ancora al ballo della mattonella e spegnere la luce per vedere se i genitori erano all¡¯erta era un classico: lo erano! La luce veniva riaccesa in un nano-secondo. Resistemmo per un po¡¯, ma poi capitolammo tutti, lasciandoci travolgere dai nuovi ritmi beat e dall¡¯ondata di novit¨¤ conseguente che segn¨° la fine di un¡¯epoca e l¡¯inizio di un¡¯altra. Bellissimi ricordi per me, insieme alla neve a Roma, ai francobolli e alla Lira.
10. Questo ¨¨ un evento talmente raro che ho annotato le date: 30/12/1939 ma non ero nata; 9/2/1965 che festa: scuole chiuse; 5, 6, 7/3/1971: citt¨¤ paralizzata; 17 e 18/3/1985: dopo 14 anni, abbiamo festeggiato! 10 e 11/2/1986 poi pi¨´ nulla tranne nevischio.
11. I saluti e baci delle cartoline li spedivamo con i francobolli della serie ¡°Turrita¡±, prima dell¡¯avvento della nuova serie ¡°castelli¡±.
13. Qualcuno ha detto: ¡°la giovinezza ¨¨ un periodo troppo importante per essere affidato ai giovani¡± Forse non aveva del tutto torto Musica: ¡°Amarcord¡± ¨C Nino Rota [email_address] Immagini trovate nel web e rielaborate www.micromedia.unisal.it Che tenerezza questa passeggiata nella piccola quotidianit¨¤, indietro nel tempo e all¡¯ombra della storia (volutamente tralasciata): certo eravamo pi¨´ ingenui, meno tecnologici ma, soprattutto, eravamo giovani¡ ¨¨ questo il vero motivo della nostalgia.