Risk management e creazione di valore per l’impresa
1. Anna
Borisova
1720754
Claudia
Capotorto
1503978
Mar;na
D’Aurelio
1537521
Ma;lde
Guarino
1732148
RISK
MANAGEMENT
E
CREAZIONE
DI
VALORE
PER
L’IMPRESA
2. RISK MANAGEMENT E CREAZIONE DI VALORE PER L’IMPRESA
Nonostante l’ammonimento di Buffet, i managers conFnuano a farne largo uso nelle imprese e nel mondo
accademico c’è una diffusa convinzione che siano strumenF in grado di aumentare la ricchezza per gli azionisF.
Warren
BuffeB,
nel
2003,
descrive
i
deriva;
come
«financial
weapons
of
mass
destruc4on,
carrying
dangers
that,
while
now
latent,
are
poten4ally
lethal».
1. Come si riflePe il rischio nella dinamica dei corsi azionari?
2. L’uFlizzo di derivaF è associato alla riduzione del rischio?
3. Esiste una relazione tra volaFlità dei flussi e valore d’impresa?
4. Può il risk management creare valore per l’impresa aPraverso l’uso dei derivaF?
3. UN MODELLO PER IL RENDIMENTO AZIONARIO
Ri,t = αi + βiRm,t +γbRb,t +εi,t
Ri,t = αi + βi Rm,t +γr
Δrt
rt
+εi,t
Ri,t +αi + βi Rm,t +γFX
ΔPFX,t
PFX,t
+εi,t
tasso
di
rendimento
del
4tolo
privo
di
rischio
variazione
rela4va
del
tasso
d’interesse
variazione
rela4va
del
tasso
di
cambio
VALORE
DELL’AZIENDA
FATTORE
AGGIUNTIVO
–
valore
di
mercato
dell’azienda
Ri,t
αi
βi
Rm,t
εi,t
γ
–
costante
–
sensibilità
del
valore
dell’azienda
rispeBo
al
rendimento
del
portafoglio
di
mercato
–
rendimento
del
portafoglio
di
mercato
–
termine
d’errore
–
sensibilità
del
valore
dell’azienda
rispeBo
ai
faBori
aggiun;vi
4. 1. COME SI RIFLETTE IL RISCHIO NELLA DINAMICA DEI CORSI AZIONARI?
ISTITUZIONI
FINANZIARIE
INDUSTRIAL
(esposizione
al
rischio
del
tasso
d’interesse)
(esposizione
al
rischio
del
tasso
d’interesse
e
del
tasso
di
cambio)
Il
livello
di
sensibilità
al
tasso
d’interesse
dipende
dalla
“rischiosità”
dell’is;tuzione
finanziaria,
la
quale
si
manifesta
aBraverso
la
differenza
fra
scadenze
degli
asset
e
dei
debi;.
La
sensibilità
al
tasso
d’interesse
è
rilevante
sopraBuBo
per
l’u;lity
industry.
La
sensibilità
del
valore
dell’azienda
dipende
dal
grado
di
presenza
all’estero,
tuBavia,
più
è
grande
la
dimensione
dell’impresa
meno
essa
è
esposta
al
rischio
di
cambio.
I
coefficien4
di
sensibilità
del
valore
dell’azienda
ai
faBori
aggiun4vi
sono
diversi
da
zero?
Sì
rischio
del
tasso
d’interesse
rischio
del
tasso
di
cambio
Dipende
dall’industry
Dipende
5. 2. L’UTILIZZO DI DERIVATI È ASSOCIATO ALLA RIDUZIONE DEL RISCHIO?
Altri studi giungono alla stessa conclusione:
Per testarlo, guardiamo il movimento dei beta nel nostro modello.
ISTITUZIONI
FINANZIARIE
INDUSTRIAL
In
sei
casi
su
sei
c'è
evidenza
di
una
riduzione
della
sensiAvità
dei
rendimenA
azionari
alle
variazioni
dei
tassi
d'interesse
a
seguito
dell'u;lizzo
di
deriva;.
Nonostante
non
vi
sia
unanimità
tra
gli
studi
condoc
(8
studi
su
9
confermano
l'ipotesi),
risulta
una
minore
esposizione
dei
rendimenA
ai
rischi
finanziari,
principalmente
di
cambio.
dimostrando la presenza di un'alta e negaFva correlazione (e dunque di una compensazione) tra uFli/perdite sulla posizione in
derivaF e uFli/perdite derivanF dall'esposizione al soPostante che genera il rischio (Venkatachalam, 1996);
soPolineando l'aumento della capacità di credito evidentemente derivante dalla riduzione del rischio sistemaFco conseguita
grazie all'uso di derivaF (Brewer, Jackson and Moser, 2001).
6. 3. ESISTE UNA RELAZIONE TRA VOLATILITÀ DEI FLUSSI E VALORE D’IMPRESA?
Undesinvestment problem
Copertura rischio finanziario (derivati)
Diminuzione variabilità CF
Investimenti intrapresi
Creazione di valore con il RM
7. Il risk management può creare valore per l'impresa
3. ESISTE UNA RELAZIONE TRA VOLATILITÀ DEI FLUSSI E VALORE D’IMPRESA?
Minton e Schrand (1999)
• Esiste una relazione inversa tra volaFlità dei cash flow e invesFmenF in capitale, ricerca e sviluppo e pubblicità. Le imprese
rinunciano agli invesFmenF piuPosto che ricorrere al mercato per coprire il deficit di cash flow. La sensibilità degli
invesFmenF alla volaFlità è dovuta sopraPuPo al faPo che questa provoca allo stesso tempo necessità di finanziari sul
mercato e aumento del relaFvo costo.
Allayannis e Weston (2003)
• La volaFlità degli introiF e quella dei cash flow sono entrambe valutate negaFvamente dagli invesFtori, due variabili
significaFvamente e negaFvamente associate al valore dell'impresa. L'enFtà di questo effePo è molto rilevante, sopraPuPo
in caso di aumento della volaFlità e sopraPuPo con riguardo ai reddiF, consideraF da alcuni agenF del mercato indice di
stabilità finanziaria. L'impaPo è diverso a seconda di dimensioni, livello di leva finanziaria e di introiF e cash flow della singola
impresa.
Shin e Stulz (2000)
• Esiste una relazione negaFva tra volaFlità aPesa dell'equity e rendimenF per gli azionisF. Tale relazione è persistente nel
tempo ed economicamente significaFva, sopraPuPo nelle imprese più "deboli" per ricchezza finanziaria e opportunità di
crescita. La componente della volaFlità responsabile di quesF risultaF è quella relaFva al rischio idiosincraFco. Esiste infap
una relazione posiFva tra il beta e la ricchezza degli azionisF.
8. 4. PUÒ IL RISK MANAGEMENT CREARE VALORE PER L’IMPRESA ATTRAVERSO
L’USO DEI DERIVATI?
Dieci recenF studi empirici hanno provato a rispondere a questa domanda; nove di quesF hanno uFlizzato come proxy del
valore dell’impresa la Q di Tobin.
ISTITUZIONI
FINANZIARIE
INDUSTRIAL
• relazione
posi;va
tra
IR
e
FX
Risk
Management;
• creazione
di
valore
per
l’impresa.
• relazione
posi;va
tra
IR
e
FX
Risk
Management;
• creazione
di
valore
per
l’impresa.
Allayas
e
Weston
scoprirono
che
FX
Hedging
porta
ad
un
premio
di
4.8%
per
le
imprese
con
esposizione
a
FX.
Correlazione
o
Casualità?
Guay
e
Kothari
ritengono
che
tale
premio
non
possa
essere
spiegato
dalle
limitate
esposizioni
ai
deriva;
delle
imprese:
la
relazione
posi;va
tra
valore
e
deriva;
è
invece
il
riflesso
della
tendenza
di
imprese
di
successo
ad
u;lizzare
tali
strumen;.
9. 4. PUÒ IL RISK MANAGEMENT CREARE VALORE PER L’IMPRESA
ATTRAVERSO L’USO DEI DERIVATI?
COMMODITY PRICE RISK MANAGEMENT
I risultaF mostrano che l’eventuale creazione di valore da parte del Risk Management dipende da se l’impresa è un’UFlizzatrice o una
ProduPrice
UTILIZZATRICE
DI
COMMODITIES
PRODUTTRICE
DI
COMMODITIES
relazione
posi;va
tra
Risk
Management
e
creazione
di
valore
per
l’impresa
relazione
nulla
o
nega;va
tra
Risk
Management
e
creazione
di
valore
per
l’impresa
Carter,
Rogers
e
Simkins
scoprirono
che
l’u;lizzo
degli
strumen;
di
copertura
sui
prezzi
del
petrolio
si
associava
ad
un
aumento
del
valore
dell’impresa,
infac:
Il
prezzo
delle
azioni
di
tuBe
le
compagnie
aeree
era
molto
sensibile
al
prezzo
del
petrolio;
il
prezzo
delle
compagnie
aeree
che
u;lizzavano
strumen;
di
copertura
aveva
un
premi
più
alto
del
12-‐16%
rispeBo
al
prezzo
di
compagnie
aeree
che
non
optavano
per
il
Risk
Management.
Jin
e
Jorion
dimostrano
che
nelle
Imprese
produBrici
Olio
e
Gas
l’u;lizzo
di
strumen;
di
copertura
riduce
la
sensibilità
del
prezzo
delle
azioni
al
prezzo
dell’olio
e
del
gas,
tuBavia
non
appare
alcuna
creazione
di
valore:
gli
inves;tori
prendono
posizione
su
tali
azioni
proprio
per
oBenere
l’esposizione
ai
prezzi
delle
commodi;es.
10. CONCLUSIONI
Al contrario di quanto dimostrato dal CAPM, i rischi finanziari di prezzo possono influenzare il rendimento aPeso azionario, e di
conseguenza il prezzo delle azioni. Il risk management nelle imprese, tramite l’uso dei derivaF, riesce a gesFre i rischi diversificabili
provocando una diminuzione della sensibilità dei rendimenF azionari a quesF ulFmi. Alcuni studi suggeriscono che l’uso di strumenF di
copertura potrebbe addiriPura portare a una minore esposizione al rischio di mercato (β) Ma in che modo ciò si traduce effepvamente
in valore aggiunto per l’impresa?
Infine, è fondamentale informare dell’apvità di risk management e dei risultaF conseguiF, per poter beneficiare di impap posiFvi sul
raFng dell’impresa.
Al diminuire della volaFlità dei cash flows, diminuisce anche la probabilità per l’impresa di trovarsi in una situazione di
tensione finanziaria o di dover rinunciare a profiPevoli opportunità di invesFmento;
• Probabile fenomeno di self selecFon;
• Reazione degli azionisF;
• Altri effep dell’uso di derivaF.
L’uso dei derivaF per gesFre rischio di cambio e di tasso d’interesse incrementa il valore azionario, producendo un effePo
anche superiore alle aPese. Sorgono, tuPavia, alcuni dubbi:
L’uso dei derivaF per coprire il rischio di prezzo delle commodiFes produce un incremento del valore delle azioni per
quanto riguarda gli uFlizzatori. Lo stesso non risulta per I produPori. Nel giudicare l’efficacia del risk management, risulta
determinante il Fpo di rischio fronteggiato.