I.C. Viale Vega - 1D "Vita al castello di Ostia Antica"Giorgina Gilardi
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Il progetto 竪 stato realizzato dalla classe 1D, classe sperimentale con tablet e LIM, ed 竪 stato ideato dall'insegnante di lettere (Giorgina Gilardi) in collaborazione con le insegnanti di musica (Luisa Santaniello) e arte (Gemma Lanzi).
Liniziale progetto La scuola adotta un monumento, promosso dal Dipartimento Servizi educativi e scolastici del Comune di Roma insieme alla Sovrintendenza Capitolina, 竪 stato via via rielaborato in un progetto molto pi湛 ampio, che ha coinvolto i ragazzi non solo in una ricerca sulla parte architettonica, storica e artistica del borghetto, ma anche sulla vita quotidiana in un castello medievale.
In questo modo il mondo virtuale dei nuovi ambienti di apprendimento, rappresentati dai tablet e dalla LIM presente in aula, sono stati via via ampiamente interconnessi con lambiente reale, storico e artistico del borghetto medievale di Ostia Antica. Sono state effettuate ricerche sia tramite internet, sia ricerche bibliografiche, oltre a rielaborazioni del tema del castello medievale attraverso il disegno.
A questi lavori 竪 stata affiancata, grazie alla collega di musica, una performance musicale con canto e strumenti di alcuni temi tipicamente medievali, ma anche di un tema che rappresenta quanto ancora il castello colpisca il nostro immaginario. Tali filmati costituiscono laudio del filmato risultato del lavoro.
Questa mattina, 18 Ottobre San Luca, ho incominciato a ricevere auguri di Buon Onomastico da compagne e compagni di classe del Liceo Paolo Sarpi - BG, famosi come La Terza D del '76.
Ben presto l' amico Fulvio ci ha ricordato che un altro Luca della Terza D del '76 era ancor pi湛 da festeggiare e che avremmo dovuto brindare con lui.
E' stato un pomeriggio carico di pensieri ed emozioni, rileggendo e rivedendo quanto ci ha lasciato.
RIP caro, indimenticabile e indimenticato LucaD
http://bit.ly/RESISTENZA_VENETO_STRAGE_COMANDANTI_LAICI_CARISMATICI
Audio video recente, con una prospettiva inedita sulla storia della resistenza locale
/sergiobernardi/presentations
Tutte le mie pubblicazioni su temi storici ed ambientali locali, sulle rive del Muson (TV)
-Nel cerchio magico di Pio X, come prete autista del vescovo di Treviso.
Il monaco Longhin viene scelto da Giuseppe Sarto appena diventa papa, come fedelissimo esecutore della riforma del clero locale.
Don Giuseppe coltiva, in questo ambiente ideale, lo speciale feeling con il mondo germanico, che gli sar di prezioso aiuto, come peace keeper.
Cappellano militare nella guerra dEtiopia
Scrive le sue memorie qualche decennio dopo, racconta con sorprendente candore la sintonia della sua chiesa con il fascismo nella guerra coloniale.
Formalmente non 竪 nemmeno volontario, 竪 stato proposto ed ha ubbidito.
La sua missione era quella di sostenere la fede dei combattenti, oggettivamente anche il morale bellico.
Bravo, uccidi pi湛 che puoi, stai facendo la cosa giusta!
Quella chiesa non si 竪 dissociata in modo tale che la condanna morale fosse percepita chiaramente dai suoi fedeli, neanche di fronte allorrore delle bombe chimiche.
In che misura don Giuseppe era in sintonia con la gerarchia, quando raccontava tutti questi misfatti alcuni decenni dopo? La risposta 竪 difficilissima.
Ricordo ai pi湛 giovani che, nel 1965, Don Milani inizi嘆 una battaglia pionieristica, solitaria e perdente allinizio, contro labominio morale dellistituzione stessa dei cappellani militari.
-Peace keeper durante la resistenza
Il parroco di Loria ha un importantissimo ruolo istituzionale, ovviamente non formalizzato.
Gestisce le situazioni critiche, tutti gli arresti di partigiani, o sospetti tali, della pedemontana, nella zona di competenza del giudice tedesco Kaiser.
Fascista? Partigiano? Che etichette idiote!
Personalmente vorrei capire un po' meglio il don Giuseppe Menegon, uomo di fede, di cultura e politico, alcune delle tante facce di questo uomo geniale e poliedrico.
Spero che altri, meglio di me, contribuiscano a riscoprire e rivitalizzarne la memoria.
Consiglio agli incauti, ai superficiali, ai "webeti", a quelli con il paraocchi, di non affrontare con leggerezza la materia, non 竪 proprio roba per loro.
PER NON DIMENTICARE...70属 ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DI AUSCHWITZMaestraCibernella
油
RACCOLTA DI POESIE E TESTI ELABORATI DAI RAGAZZI DELLA SCUOLA PRIMARIA GIANNI RODARI PER RIFLETTERE SULLA SHOAH IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA E DEL 70属ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DI AUSCHWITTZ - 2015 GENNAIO - ITALY
http://bit.ly/RESISTENZA_VENETO_STRAGE_COMANDANTI_LAICI_CARISMATICI
Audio video recente, con una prospettiva inedita sulla storia della resistenza locale
/sergiobernardi/presentations
Tutte le mie pubblicazioni su temi storici ed ambientali locali, sulle rive del Muson (TV)
-Nel cerchio magico di Pio X, come prete autista del vescovo di Treviso.
Il monaco Longhin viene scelto da Giuseppe Sarto appena diventa papa, come fedelissimo esecutore della riforma del clero locale.
Don Giuseppe coltiva, in questo ambiente ideale, lo speciale feeling con il mondo germanico, che gli sar di prezioso aiuto, come peace keeper.
Cappellano militare nella guerra dEtiopia
Scrive le sue memorie qualche decennio dopo, racconta con sorprendente candore la sintonia della sua chiesa con il fascismo nella guerra coloniale.
Formalmente non 竪 nemmeno volontario, 竪 stato proposto ed ha ubbidito.
La sua missione era quella di sostenere la fede dei combattenti, oggettivamente anche il morale bellico.
Bravo, uccidi pi湛 che puoi, stai facendo la cosa giusta!
Quella chiesa non si 竪 dissociata in modo tale che la condanna morale fosse percepita chiaramente dai suoi fedeli, neanche di fronte allorrore delle bombe chimiche.
In che misura don Giuseppe era in sintonia con la gerarchia, quando raccontava tutti questi misfatti alcuni decenni dopo? La risposta 竪 difficilissima.
Ricordo ai pi湛 giovani che, nel 1965, Don Milani inizi嘆 una battaglia pionieristica, solitaria e perdente allinizio, contro labominio morale dellistituzione stessa dei cappellani militari.
-Peace keeper durante la resistenza
Il parroco di Loria ha un importantissimo ruolo istituzionale, ovviamente non formalizzato.
Gestisce le situazioni critiche, tutti gli arresti di partigiani, o sospetti tali, della pedemontana, nella zona di competenza del giudice tedesco Kaiser.
Fascista? Partigiano? Che etichette idiote!
Personalmente vorrei capire un po' meglio il don Giuseppe Menegon, uomo di fede, di cultura e politico, alcune delle tante facce di questo uomo geniale e poliedrico.
Spero che altri, meglio di me, contribuiscano a riscoprire e rivitalizzarne la memoria.
Consiglio agli incauti, ai superficiali, ai "webeti", a quelli con il paraocchi, di non affrontare con leggerezza la materia, non 竪 proprio roba per loro.
PER NON DIMENTICARE...70属 ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DI AUSCHWITZMaestraCibernella
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RACCOLTA DI POESIE E TESTI ELABORATI DAI RAGAZZI DELLA SCUOLA PRIMARIA GIANNI RODARI PER RIFLETTERE SULLA SHOAH IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA E DEL 70属ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DI AUSCHWITTZ - 2015 GENNAIO - ITALY
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LA VITA DOPO AUSCHWITZ di Boris Cyrulnik
Boris Cyrulnik, celebre psichiatra francese, ha un passato tormentato alle
spalle: i genitori, di origine ebraica, sono stati rinchiusi e assassinati nel campo
di concentramento di Auschwitz quando lui era ancora un bambino. Rimasto
solo, 竪 caduto prigioniero dei nazisti ma 竪 riuscito a salvarsi per miracolo
nascondendosi nel bagno della sinagoga della sua citt. Dopo aver trascorso
l'infanzia come un fuggitivo, in casa di famiglie che lo ospitavano e in
orfanotrofio, terminata la guerra ha scelto di diventare psichiatra. Pur
lavorando ogni giorno con traumi e sofferenze da superare, soltanto di recente
竪 riuscito ad affrontare il proprio passato, per testimoniare a voce alta l'orrore vissuto e le
conseguenze dolorose che ha dovuto affrontare crescendo. "La vita dopo Auschwitz" 竪 un
viaggio nella memoria, un'esplorazione profonda dei ricordi di un passato che emerge dopo un
lungo silenzio. La memoria, ci dice Cyrulnik, non racconta la verit storica dei fatti, ma un'altra
verit, soggettiva ma non per questo meno reale: un meccanismo dal potere salvifico che
cancella, seleziona e modifica quello che 竪 accaduto e che nel tempo ha plasmato i nostri
ricordi per rendere il dolore accettabile aiutandoci a superare i traumi vissuti. Attraverso la sua
storia, Cyrulnik si rivolge a tutti coloro che cercano di scappare da un passato difficile: un
lavoro paziente, in cui l'autore si 竪 messo in gioco, accettando di essere per la prima volta
soggetto e oggetto della propria ricerca.
TI RICORDI LA CASA ROSSA? di Giulio Scarpati
Mentre una madre perde inesorabilmente la memoria, il figlio non fa che
ricordare, anzi impara a ricordare. Il racconto della Casa Rossa 竪 questo viaggio
inversamente proporzionale, perch辿 ora il tempo non fa pi湛 da fissativo ma da
solvente: il dissolversi delle memorie della madre 竪 il set dei ricordi del figlio.
Nell'itinerario percorso in direzioni contrarie c'竪 la ricerca di un appuntamento,
la rinnovata speranza di incontrarsi in qualche fortunato luogo dell'anima. Come
la Casa Rossa, nel Cilento, dove si trovano le radici e le memorie, assieme
autentiche e mitiche, di una famiglia. Risalendo di ricordo in ricordo, Giulio
Scarpati "riracconta" alla madre, affetta dal morbo di Alzheimer, la storia della sua famiglia:
ripercorre tutte le tappe del consueto viaggio a Licosa, per anni loro meta estiva e luogo a lei
particolarmente caro, fa il ritratto nitido della persona vitale che era prima di ammalarsi,
percorre ogni possibile strada per farla reagire e restituirle i ricordi delle cose, dei nomi, di una
vita intera. E attorno alla Casa Rossa, il cuore della memoria condivisa, ruotano gli aneddoti
pi湛 malinconici e pi湛 divertenti, a partire dal periodo della guerra e dai vecchi rituali cilentani,
l'esplorarsi dei corpi, la scoperta del sesso. Passando per le vicende del Giulio angelo biondo,
ragazzino sempre obbediente, al quale si contrappone l'alter ego Giulio il pazzo, meno
inquadrato e pi湛 artista.