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Piano di intervento
per il sostegno abitativo
Conferenza stampa
23 maggio 2014
La Delibera approvata ieri dalla Giunta capitolina dà il via libera al nuovo
Piano di intervento per il sostegno abitativo di Roma Capitale:
12 milioni di euro di fondi regionali saranno investiti per ridisegnare
strumenti e finalità delle politiche abitative.
Cosa cambia rispetto al passato:
cambia la qualità dell’assistenza e le sue finalità
volte a un recupero di autonomia dei nuclei che vivono situazioni
di disagio abitativo e socio – economico
Le parole d’ordine del Piano
 Stop alla concentrazione del disagio abitativo in singole strutture
(come succedeva nei cosiddetti ‘residence’)
 Recupero della capacità di agire delle famiglie in 'precarietà abitativa'
Personalizzazione degli interventi
 Razionalizzazione delle risorse: si spende meno e si spende meglio
40.000
Famiglie in
emergenza abitativa
a Roma (Cresme)
7.000 Le sentenze di sfratto emesse in un anno a
Roma, di cui oltre l’80% per morosità
27,4% Quanto incide il costo dell’affitto sul reddito familiare.
Nei primi anni Novanta era il 10,2%
35.000 nuclei in ‘precarietà abitativa’:
dispongono di un reddito che però non
permette di sostenere un mutuo o un affitto
5.000 nuclei in precarietà assoluta:
non sono in condizioni di poter vivere
in uno spazio dignitoso e sicuro
Obiettivi del Piano
• Garantire un’adeguata sistemazione alloggiativa ai nuclei che vivono in particolari
condizioni di disagio attraverso un Servizio di Assistenza Alloggiativa Temporanea
• Avviare il Buono Casa previsto dalla delibera della Giunta Capitolina n. 368/13
e destinato ai nuclei attualmente ospitati nei C.A.A.T.
•Erogare il Contributo all'affitto previsto dalla delibera del Consiglio Comunale
n. 163/1998 attraverso i Municipi
Le risorse
Delibera Regione Lazio n.136/2014
Misura 6: Inclusione Sociale – Sottomisura 6.2
Contrasto al disagio abitativo
7.182.000 euro per l’anno 2013
5.000.000 euro per l’anno 2014
I finanziamenti, che potranno essere spesi negli anni 2014 – 2015,
saranno così ripartiti:
• 7.182.000 euro per il Servizio di assistenza abitativa temporanea
• 2.755.600 euro per l’avvio del Buono Casa
• 2.250.000 euro per il Contributo all’affitto (Municipi)
‘Buono Casa’
Presa in carico ‘globale’ del nucleo familiare
ricovero abitativo temporaneo
piano di intervento personalizzato basato su esigenze e risorse del nucleo familiare
in coordinamento con i servizi sociali territoriali al fine di sostenerlo verso l’autonomia
Servizio di Assistenza Alloggiativa Temporanea
Destinatari
Famiglie che si trovano in situazioni di disagio socio-abitativo in seguito a:
•sgomberi dovuti a calamità o catastrofi, per motivi di sicurezza o demolizioni
•provvedimenti esecutivi di sfratto per morosità incolpevole
Famiglie ospitate nei Caat che non sono nelle condizioni socio-
economiche
di accedere al Buono Casa
Non essere assegnatari
di alloggi Erp
né proprietari
di altri immobili
Reddito massimo
(anno precedente la
richiesta)
18.000 Euro
Servizio di Assistenza Alloggiativa Temporanea
Altri requisiti
1.700
‘Buono Casa’:
migliore soluzione abitativa, minori costi per Roma Capitale
Il Dipartimento Politiche Abitative attualmente gestisce 31 C.A.A.T.
con Delibera n. 384/2013 sono passate sotto la responsabilità del Dipartimento
anche le 18 strutture precedentemente gestite dal Dipartimento Politiche Sociali
le famiglie attualmente
assistite nei 31 C.A.A.T.
37 milioni
la spesa sostenuta da Roma Capitale
per l’affitto dei 31 C.A.A.T.
‘Buono Casa’
5.000 euro
una tantum
Fino a 800 euro mensili
per 4 anni (rinnovabili)
a copertura
del canone d’affitto
 superare la vecchia politica di assistenza alloggiativa con un strumenti
mirati all’integrazione sociale e all’emancipazione dei nuclei familiari
favorire l’accesso al mercato privato delle locazioni
rendere autonome le famiglie
‘Buono Casa’
Destinatari
•Residenza anagrafica presso uno dei 31 C.A.A.T.
•Reddito non superire ai 18.000 euro nell’anno precedente la richiesta
L’accesso al ‘Buono casa’ NON pregiudica i diritti acquisiti
relativi all’assegnazione di alloggi Erp
Come ottenere il ‘Buono Casa’
• L’erogazione del ‘buono’ sarà subordinata a una ‘Manifestazione di interesse’
sottoposta ai nuclei familiari ospitati nei C.A.A.T. che dovrà essere trasmessa
al Dipartimento Politiche Abitative
• Il Dipartimento farà tutte le verifiche necessarie ad accertare i requisiti e
compilerà un elenco dei richiedenti
• Successivamente alla pubblicazione dell’elenco, sarà necessario compilare e
consegnare al Dipartimento un modulo di ‘Richiesta di erogazione del Buono
Casa’, corredato dalla copia del compromesso di locazione
• Per l’erogazione del ‘Buono’ sarà necessario presentare copia del contratto
d’affitto e fornire i dati del locatore
Contributo all’affitto
Sostegno alle famiglie per il superamento dell’emergenza abitativa
previsto dalla Delibera del Consiglio Comunale n. 163/1998
L’erogazione del contributo ha l’obiettivo di
prevenire situazioni di emergenza abitativa
evitando che i nuclei familiari in difficoltà economiche diventino morosi

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Schede def.

  • 1. Piano di intervento per il sostegno abitativo Conferenza stampa 23 maggio 2014
  • 2. La Delibera approvata ieri dalla Giunta capitolina dà il via libera al nuovo Piano di intervento per il sostegno abitativo di Roma Capitale: 12 milioni di euro di fondi regionali saranno investiti per ridisegnare strumenti e finalità delle politiche abitative. Cosa cambia rispetto al passato: cambia la qualità dell’assistenza e le sue finalità volte a un recupero di autonomia dei nuclei che vivono situazioni di disagio abitativo e socio – economico
  • 3. Le parole d’ordine del Piano  Stop alla concentrazione del disagio abitativo in singole strutture (come succedeva nei cosiddetti ‘residence’)  Recupero della capacità di agire delle famiglie in 'precarietà abitativa' Personalizzazione degli interventi  Razionalizzazione delle risorse: si spende meno e si spende meglio
  • 4. 40.000 Famiglie in emergenza abitativa a Roma (Cresme) 7.000 Le sentenze di sfratto emesse in un anno a Roma, di cui oltre l’80% per morosità 27,4% Quanto incide il costo dell’affitto sul reddito familiare. Nei primi anni Novanta era il 10,2% 35.000 nuclei in ‘precarietà abitativa’: dispongono di un reddito che però non permette di sostenere un mutuo o un affitto 5.000 nuclei in precarietà assoluta: non sono in condizioni di poter vivere in uno spazio dignitoso e sicuro
  • 5. Obiettivi del Piano • Garantire un’adeguata sistemazione alloggiativa ai nuclei che vivono in particolari condizioni di disagio attraverso un Servizio di Assistenza Alloggiativa Temporanea • Avviare il Buono Casa previsto dalla delibera della Giunta Capitolina n. 368/13 e destinato ai nuclei attualmente ospitati nei C.A.A.T. •Erogare il Contributo all'affitto previsto dalla delibera del Consiglio Comunale n. 163/1998 attraverso i Municipi
  • 6. Le risorse Delibera Regione Lazio n.136/2014 Misura 6: Inclusione Sociale – Sottomisura 6.2 Contrasto al disagio abitativo 7.182.000 euro per l’anno 2013 5.000.000 euro per l’anno 2014 I finanziamenti, che potranno essere spesi negli anni 2014 – 2015, saranno così ripartiti: • 7.182.000 euro per il Servizio di assistenza abitativa temporanea • 2.755.600 euro per l’avvio del Buono Casa • 2.250.000 euro per il Contributo all’affitto (Municipi)
  • 7. ‘Buono Casa’ Presa in carico ‘globale’ del nucleo familiare ricovero abitativo temporaneo piano di intervento personalizzato basato su esigenze e risorse del nucleo familiare in coordinamento con i servizi sociali territoriali al fine di sostenerlo verso l’autonomia Servizio di Assistenza Alloggiativa Temporanea Destinatari Famiglie che si trovano in situazioni di disagio socio-abitativo in seguito a: •sgomberi dovuti a calamità o catastrofi, per motivi di sicurezza o demolizioni •provvedimenti esecutivi di sfratto per morosità incolpevole Famiglie ospitate nei Caat che non sono nelle condizioni socio- economiche di accedere al Buono Casa
  • 8. Non essere assegnatari di alloggi Erp né proprietari di altri immobili Reddito massimo (anno precedente la richiesta) 18.000 Euro Servizio di Assistenza Alloggiativa Temporanea Altri requisiti
  • 9. 1.700 ‘Buono Casa’: migliore soluzione abitativa, minori costi per Roma Capitale Il Dipartimento Politiche Abitative attualmente gestisce 31 C.A.A.T. con Delibera n. 384/2013 sono passate sotto la responsabilità del Dipartimento anche le 18 strutture precedentemente gestite dal Dipartimento Politiche Sociali le famiglie attualmente assistite nei 31 C.A.A.T. 37 milioni la spesa sostenuta da Roma Capitale per l’affitto dei 31 C.A.A.T.
  • 10. ‘Buono Casa’ 5.000 euro una tantum Fino a 800 euro mensili per 4 anni (rinnovabili) a copertura del canone d’affitto  superare la vecchia politica di assistenza alloggiativa con un strumenti mirati all’integrazione sociale e all’emancipazione dei nuclei familiari favorire l’accesso al mercato privato delle locazioni rendere autonome le famiglie
  • 11. ‘Buono Casa’ Destinatari •Residenza anagrafica presso uno dei 31 C.A.A.T. •Reddito non superire ai 18.000 euro nell’anno precedente la richiesta L’accesso al ‘Buono casa’ NON pregiudica i diritti acquisiti relativi all’assegnazione di alloggi Erp
  • 12. Come ottenere il ‘Buono Casa’ • L’erogazione del ‘buono’ sarà subordinata a una ‘Manifestazione di interesse’ sottoposta ai nuclei familiari ospitati nei C.A.A.T. che dovrà essere trasmessa al Dipartimento Politiche Abitative • Il Dipartimento farà tutte le verifiche necessarie ad accertare i requisiti e compilerà un elenco dei richiedenti • Successivamente alla pubblicazione dell’elenco, sarà necessario compilare e consegnare al Dipartimento un modulo di ‘Richiesta di erogazione del Buono Casa’, corredato dalla copia del compromesso di locazione • Per l’erogazione del ‘Buono’ sarà necessario presentare copia del contratto d’affitto e fornire i dati del locatore
  • 13. Contributo all’affitto Sostegno alle famiglie per il superamento dell’emergenza abitativa previsto dalla Delibera del Consiglio Comunale n. 163/1998 L’erogazione del contributo ha l’obiettivo di prevenire situazioni di emergenza abitativa evitando che i nuclei familiari in difficoltà economiche diventino morosi