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LA PERCEZIONE E LA NUOVA VALUTAZIONE DEI RISCHI
SEA GRUPPO – FANO (PU)
AGGIORNAMENTO R.S.P.P. e A.S.P.P.
Dott.ssa Luciana Forlani - Counselor

RUOLO DEL R.S.P.P.
Passaggio 626 81
Di chi è la colpa?
Aggiornamento RSPP - ASPP

Nelle motivazioni si indica inoltre perché gli operai morti non ebbero alcuna colpa nel disastro, a differenza di quanto invece sostenuto dai difensori degli imputati sia durante il processo di primo grado che in quello di appello:
"aver ricostruito che gli operai non fecero che dare attuazione al piano di emergenza che era stato loro imposto (senza alcuna formazione e informazione dei rischi specifici) esclude totalmente che il loro comportamento possa essere qualificato imprudente, imprevedibile, imprevisto: esso era proprio quello che ci si aspettava che essi facessero, ignari che il vero pericolo per loro non era costituito dalle fiamme cui si avvicinavano ma dall'innescarsi improvviso di una nuvola incandescente che li avrebbe avviluppati senza scampo".
(1 Corte di Appello di Assise di Torino – 28 febbraio 2013).
ThyssenKrupp

CULTURA DELLA COLPA
In un sistema semplice:
CAUSA EFFETTO
In un sistema complesso
Condizioni diverse
Effetto

06 agosto 2005 – TUNINTER – Bari - Djerba

ERRORE UMANO
-Senso solo a posteriori
-Solo un modo giusto per fare le cose e mille modi sbagliati di farle
-Chi ha sbagliato è sbagliato

ARISTOTELE:
Non esiste effetto senza causa
CARTESIO:
Cogito ergo sum
NEWTON:
Metodo scientifico
«Hypotheses non fingo»

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MATRICE DI RISCHIO

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PIRAMIDE DEGLI EVENTI AVVERSI (HEINRICH)

VEDIAMO CIO’ CHE VOGLIAMO
(O CI ASPETTIAMO DI) VEDERE
–PERSONE CHE SBAGLIANO?
–PROBLEMA DI MANUTENZIONE?
–PROBLEMA DI PROCEDURE?
LA SICUREZZA E’ ANCHE ALTRO …..

COGLIERE I SEGNALI DEBOLI
La sicurezza si basa
sul rapporto tra
segnali e risposte

•Esercizio immagini 15 min
•Per ciascuna immagine identificare la matrice del segnale-risposta

PERCEZIONE DEL RISCHIO: E’ la capacità di individuare attraverso le conoscenze e le competenze una fonte di pericolo
PROPENSIONE AL RISCHIO: E’ l’atteggiamento individuale di fronte al pericolo
IL RISCHIO DIPENDE DA UN GIUDIZIO SOGGETTIVO INFLUENZATO DA ASSUNTI, CREDENZE E VALORI.

IL RISCHIO VIENE ELABORATO SECONDO DUE MODALITA’:
-ANALITICA: elaborazione logica delle informazioni, basata su conoscenze teoriche
-ESPERIENZIALE: automatica, fatta di reazioni involontarie dovute allo stimolo e all’emozione che suscita

MODALITA’ ANALITICA:
Le persone fanno esperienza principalmente attraverso immagini sensoriali (visive, uditive, olfattive …)
La comunicazione del rischio fa spesso uso di dati quantitativi, immagini, parole, suoni che possono rispondere in maniera razionale alle percezioni (singoli eventi di causa-effetto)

MODALITA’ ESPERIENZIALE:
La via esperienziale può essere evocata attravaerso il linguaggio producendo immagini mentali;
Maggiore sarà la capacità di indurre emozioni maggiore sarà l’efficacia del messaggio

RICORDO: esperienza personale, immagini e notizie dei media,
FAMILIARITA’: infortuni casalinghi sono accettati rispetto ad un intervento chirurgico
NUMEROSE MORTI : L’aereo rispetto alla macchina
VOLONTA’: a parità di pericolo, viene percepito tre volte più rischioso se non assunto volontariamente

VERSO UN SISTEMA RESILIENTE
La valutazione dei rischi richiede una «necessaria immaginazione»
per anticipare almeno tre tipi di situazione:
-Cosa può andare storto?
-Come può andare storto?
-Cosa si potrebbe fare per ridurre/eliminare
il rischio o per mitigare le conseguenze?

RESILIENZA
Dal latino resalio = rimbalzare
Capacità di un sistema di recuperare la sua funzionalità dopo un evento avverso
L’unica forma di resilienza è quella di un sistema che sa dare risposte forti a segnali deboli

Per comunicare è necessario ascoltare:

Durante la fase di ascolto:
•Non interrompere l’altro
•Non giudicarlo prematuramente
•Non esprimere giudizi che possano bloccare il flusso espressivo altrui
•Non distrarsi e pensare ad altro
•Non correggere l’altro mentre afferma, anche quando non si è d’accordo rimanere in ascolto
•Non cercare di sopraffarlo
•Non cercare di dominarlo
•Non cercare di impartire verità
•Non parlare di sé
Testimoniare interesse e partecipazione attraverso i segnali verbali e il linguaggio del corpo

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STRESS LAVORO CORRELATO

Luciana Forlani
l.forlani@seagruppo.it
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GRAZIE
PER L’ATTENZIONE

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Seagruppo - La percezione e la nuova valutazione dei rischi

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