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“NAPOLI SHOES”: LA RETE DEI CALZATURIERI NAPOLETANI
Napoli li 09/07/2013
1
2
Indice
Rete d’impresa: aspetti fiscali
Quadro normativo di riferimento
Agevolazioni fiscali
Napoli Shoes
Perché una rete
Componenti
Tipologia di rete
Programma di rete
Funzionamento della rete Napoli Shoes
Piano operativo ante costituzione della rete
1 step: rete “leggera”
2 step: rete “pesante”
Struttura della rete
Piano operativo post costituzione della rete
“NAPOLI SHOES”
3
PERCHE’ UNA RETE
IMPRESE DEL POLO
CALZATURIERO CHE VOGLIONO
LAVORARE “IN TEAM”
MANTENENDO LA PROPRIA
AUTONOMIA PRODUTTIVA,
AMMINISTRATIVA,
COMMERCIALE, E
LOCALIZZAZIONE
TERRITORIALE
Fortificare la competitività nazionale soprattutto
internazionale
OBIETTIVO PRINCIPALE
FARE “BUSINESS”
INSIEME PER VINCERE LA
SFIDA DEI NUOVI
MERCATI
Promuovere il “Made in Naples” per una
produzione di alta qualità da destinare ai mercati
UE ed extra (es. Cina , altri paesi asiatici,
Giappone, Russia ed USA)
Promuovere progetti tendenti ad innovare i
processi ed i prodotti (RES)
Promuovere progetti comuni di formazione del
personale dipendente
Migliorare l’affidabilità complessiva delle singole
imprese verso i terzi
4
SEGUE: PERCHE’ UNA RETE
Accedere agli incentivi fiscali di rete
Vantare un miglior rating bancario per accedere ad
un maggiore credito con migliore pricing
Implementare azioni congiunte commerciali, di
comunicazione e marketing
Affermare un brand che possa tipizzare un vero
prodotto di rete
Aumentare la propria capacita produttiva
incrementando i fatturati
5
COMPONENTI
N. 9 IMPRESE DEL POLO
CALZATURIERO NAPOLETANO
(ARZANO, CASORIA,
TEVEROLA) CHE HANNO
MANIFESTATO LA PROPRIA
“FINALITA’ D’INTENTO”
FATTURATO COMPLESSIVO DI € 50 ML/ ANNUO
N.B. MOLTE SONO ALTRE
IMPRESE CHE VOGLIONO
ADERIRE
INVESTIMENTI PER CIRCA € 30 ML
ADDETTI IMPIEGATI CIRCA 500
MOL DI € 5 ML /ANNUO
6
MEDIA DI 5,5 ML
AD AZIENDA
MEDIA DI N.55
ADDETTI AD
AZIENDA
MEDIA DI 0,5
MGL AD
AZIENDA
SEGUE: COMPONENTI
7
SCELTA DELLE AZIENDE
ADERENTI FATTA CON LA
MASSIMA ATTENZIONE
UN TEAM DI SPECIALISTI (STUDIO SENESE/
CAMPANIA INNOVAZIONE) HA SVOLTO UN
CHECK-AZIENDALE
CRITERI
Produzione artigianale di alta qualità e fatta
esclusivamente in Italia
Solidità economica e finanziaria
Rispetto della legalità
Equilibrio produttivo donna /uomo
Capacità di lavorare in team con management
attento alle novità
Propensione all’ esportazione
SEGUE: COMPONENTI
Obiettivi quantitativi di “Napoli
shoes” con implementazione della
rete a max 15 aziende
INCREMENTO VOLUME D’AFFARI: € 40 ML/ANNUO
PRODUZIONE GIORNALIERA: 100 PAIA PER AZIENDA
DA UN MIN. DI 200.000 AD UN MAX. DI 400.000
PAIA/ANNUE COME PRODOTTO DI RETE
GIRO D’AFFARI GLOBALE € 100 ML/ANNUO
€ 32 ML DONNA
€ 8 ML UOMO
8
TIPOLOGIA DI RETE
Contratto di rete associativa con
attività esterna VERTICALE E/O DI
FILIERA
Ufficio stile
NAPOLI SHOES
Redatto con atto pubblico notarile in
modo che la rete possa avere
autonomia patrimoniale rispetto alle
singole imprese aderenti
Con fondo patrimoniale autonomo
ed organo comune di gestione
MISTA
Per lavorare sul
“progetto” e
realizzare un
prodotto specifico
di rete
Produttori di materie prime
Produttori di accessori
Distribuzione e logistica
Trasformatori ed assemblatori
calzaturieri
ORIZZONTALE
9
Atto notarile in
data 25/02/2013
STRUTTURA DELLA RETE
10
MERCATO
INPUT / OUTPUT
DISTRIBUZIONE
PACKAGING
CALPIERRE
UFFICIO STILE
PRODUZIONE
MATERIE PRIME
VERTICALE
DI FILIERA
ORIZZONTALE
DI MANIFATTURA
IMPRESE CALZATURIERE ED
ACCESSORISTICA
STRUTTURA MISTA
DEI MILLE
FRANCESCO
BENIGNO
FRANCO
FEDELE
GIANNI DE
SIMONE -
MANILA
MARTIN
CLAY
TIFFILERRE 18 KT
PROGRAMMA DI RETE
 Acquisti centralizzati (comitato d’acquisto) di materie prime, servizi e
formazione per razionalizzare i costi di gestione ed avere più mark up;
 creare una scuola di formazione per l’avvio all’attività di artigiano calzaturiero
AREA
ACQUISTI
AREA
PRODUTTIVA
 Il prodotto di rete consente di partecipare ad un progetto produttivo comune,
senza che vi siano ingerenze sul know how specifico di ciascun aderente;
 il controllo delle vendite permette di conoscere i modelli ed i colori più richiesti
in modo da migliorare le performance produttive e di vendita
 Aumentare la singola capacità di vendere sul mercato nazionale ed
internazionale;
 aiutare i venditori a disfarsi di parte dell’invenduto (circa 20%) in modo da
fidelizzare in misura maggiore;
 logica analoga per campionari e rimanenze
 Costi ed iniziative saranno spalmati su più imprese con abbattimento del
costo a carico di ciascuna impresa
11
AREA
COMMERCIALE
AREA
MARKETING
AREA
FINANZA
 Possibilità di migliorare l’accesso al credito disponendo di un “rating di rete”;
 opportunità di agevolazioni fiscali
MIGLIORAMENTO
COMPLESSIVO
DELLA “CULTURA
D’IMPRESA”
FUNZIONAMENTO DELLA RETE “NAPOLI SHOES”
12
PIANO OPERATIVO ANTE COSTITUZIONE DELLA RETE
Per avvio attività di screening
consegna allo studio dei bilanci 2010 – 2011 – 2012, oltre mod. unico 2013 –
redditi 2012 e visura CCIAA aggiornata
ENTRO 04/02
ENTRO 06/02
ENTRO 11/02
ENTRO 25/02
Conclusione attività di screening per determinazione criteri di ripartizione
delle quote di partecipazione al fondo patrimoniale di rete
Riunione con il gruppo fondatore di “Napoli Shoes”
Sottoscrizione del contratto di rete con atto pubblico notarile
13
ENTRO 21/02
Riunione con il gruppo fondatore di “Napoli Shoes” per definire gli ultimi
dettagli del “contratto di rete”
PIANO OPERATIVO POST COSTITUZIONE DELLA RETE
14
PROGRAMMA
DI RETE
 SCAMBIO DI INFORMAZIONI TRA LE IMPRESE ADERENTI
 FORMAZIONE PERSONALE DIPENDENTE
 SCELTE STRATEGICHE DI MARKETING CON ATTUAZIONE AFFIDATA A CONSULENTI ESTERNI
 ORGANIZZAZIONE IN COMUNE DI EVENTI E FIERE
 CREAZIONE DI UN SOFTWARE DI RETE PER SCAMBIO DI INFORMAZIONI E MIGLIORAMENTO DELLE
SINERGIE COMUNICATIVE DI RETE
SOLO CON ATTIVITA’ INTERNA
LA RETE FUNZIONA SOLO TRA GLI ADERENTI E
NON HA CONTATTO DIRETTO CON IL MERCATO
1 STEP
“RETE LEGGERA”
FINO AL 31/12/2013
SEGUE: PIANO OPERATIVO POST COSTITUZIONE DELLA RETE
15
COMITATO DI GESTIONE
“LEGGERO” CON COMPITI
SOLO DI COORDINAMENTO E
DI CONTROLLO
FONDO PATRIMONIALE
“LEGGERO” E
DISTRIBUITO PER QUOTE
UGUALI
ASSET DI RETE
FASI GIA’
ATTUATE
FUNZIONA
COME UN
CDA
NOMINA DI UN TEAM DI
COORDINATORI
COMMERCIALI DI RETE
RICHIESTA ACCESSO AL
FONDO PER LA
FORMAZIONE DEL
PERSONALE
CREAZIONE DEL
COMITATO D’ACQUISTO
“LOGO DI RETE” E SI STA
STUDIANDO UN MARCHIO
PER LA PRODUZIONE DI
RETE
AFFIDATO AD UNA SOCIETA’
COMMERCIALE ESPERTA
DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE
ACCESSO DI RETE A FIERE
DEL SETTORE
IN STUDIO L’APERTURA DI
UNO SHOW ROOM
PERMANENTE A SHANGHAI
1° STEP: RETE “LEGGERA”
16
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
 COLLABORAZIONE TRA LE IMPRESE
PER UN MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI E NON VI E’
ALCUN RAPPORTO DIRETTO DELLA RETE CON IL
MERCATO NE’ IN FASE DI INPUT E NEANCHE IN FASE
DI OUTPUT
 FONDO PATRIMONIALE “LEGGERO”, CIOE’
ADATTO SOLO A COPRIRE I COSTI DI MANTENIMENTO
DELLA RETE
 FLESSIBILITA’ DELLA RETE DI IMPRESA POICHE’
VIENE MANTENUTA PIENA AUTONOMIA NELLA FASE
DECISIONALE, PRODUTTIVA E COMMERCIALE
 COMITATO DI GESTIONE CHE AGISCE PIU’ IN FASE
DI CONTROLLO DELL’OPERATO DELLE SINGOLE
IMPRESE CHE IN FASE PROPOSITIVA PER LO
SVILUPPO DELLE STESSE
 DIFFICOLTA’ A RICORRERE AD UN CREDITO
BANCARIO DI RETE
 POCO RAFFORZAMENTO DELLA COMPETITIVITA’
DELLE IMPRESE ADERENTI
 MANCANZA DELLA SOGGETTIVITA’ GIURIDICA
DELLA RETE
 NON SI REALIZZA UN PRODOTTO DI RETE
SOLO CON ATTIVITA’ INTERNA
17
2° STEP: RETE “PESANTE”
RETE PESANTE
“DEFINITIVA”
MISTA / ATTIVITA’ INTERNA
ED
ESTERNA
LA RETE AVRA’ CONTATTO DIRETTO CON IL MERCATO DI RIFERIMENTO
LA RETE E’ ADATTA AD IMPRESE CHE HANNO NECESSITA’ DI CRESCERE IN
COMPETITIVITA’ MA, ANCHE IN CRESCITA “REALE” DI STRUTTURA, SOLIDITA’ FINANZIARIA
E FATTURATO
18
ESEMPIO DI FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVO E COMMERCIALE DI
“NAPOLI SHOES” C.D. “PESANTE”
MERCATO
NAPOLI SHOES
UFFICIO COMMERCIALE DI
RETE ACQUISISCE ORDINI
DI PRODOTTO
DISTRIBUZIONE ORDINI
ALLE IMPRESE ADERENTI
UFFICIO STILE
PRODUZIONE MATERIE
PRIME
PACKAGING
IMPRESE
CALZATURIERE
IMPRESE DI
DISTRIBUZIONE DI
RETE
IN FASE DI OUTPUT
IN FASE DI INPUT
19
SEGUE 2° IPOTESI: RETE PESANTE
LA RETE E’ ADATTA AD IMPRESE CHE VOGLIONO SVILUPPARE UNO SPECIFICO “PRODOTTO DI RETE”,
INDIVIDUANDO O ATTRIBUENDO A CIASCUNA IMPRESA ADERENTE SPECIFICI COMPITI (ESEMPIO
PRODUTTIVITA’, COMMERCIALE E/O DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE)
20
SEGUE 2° IPOTESI: RETE PESANTE
PROGRAMMA DI RETE
ATTIVITA’ INTERNA
SCAMBIO DI INFORMAZIONI TRA LE IMPRESE ADERENTI
 FORMAZIONE PERSONALE DIPENDENTE
 SCELTE STRATEGICHE DI MARKETING CON ATTUAZIONE AFFIDATA A CONSULENTI ESTERNI
 ORGANIZZAZIONE IN COMUNE DI EVENTI E FIERE
 CREAZIONE DI UN SOFTWARE DI RETE PER SCAMBIO DI INFORMAZIONI E MIGLIORAMENTO DELLE SINERGIE
COMUNICATIVE DI RETE
ATTIVITA’ ESTERNA
 INCREMENTO DELLA PRODUTTIVITA’ DI RETE CON CREAZIONE DI UNO SPECIFICO “PRODOTTO DI RETE”
OPPURE CON UTILIZZO DELLE IMPRESE ADERENTI IN RELAZIONE ALLA LORO REALIZZAZIONE PRODUTTIVA
 DOTAZIONE DI UNA SEDE “DI RETE” DOVE CONCENTRARE PERSONALE AMMINISTRATIVO, COMMERCIALE E
STRATEGICO PER LO SVILUPPO DELLA RETE
21
SEGUE 2° IPOTESI: RETE PESANTE
ASSET DI RETE
FONDO PATRIMONIALE “PESANTE” E
DISTRIBUITO CON CRITERI NON
PARITETICI MA PROPORZIONALI
COMITATO DI GESTIONE “PESANTE”
CON COMPITI DI GESTIONE E
SVILUPPO
PARAMETRI
RICAVI SU INDEBITAMENTO
FINANZIARIO(R/I)
FORMATO DA UN NUMERO VARIABILE
DA UN MIN DI 3 AD UN MAX DI 7 SCELTI
CON DEMOCRATICITA’
PATRIMONIO NETTO SU ATTIVITA’
(PN/A)
NUMERO DI SCARPE ANNUE
PRODOTTE/ TOT. PROD. IMPRESE
ADERENTI
∑
22
SEGUE 2° IPOTESI: RETE PESANTE
MISTA
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
 FONDO PATRIMONIALE “PESANTE” ADATTO A
RENDERE PATRIMONIALMENTE AUTONOMA LA
RETE VERSO I TERZI (C.D. PATRIMONIALITA’
GIURIDICA DELLA RETE)
 MINORE FLESSIBILITA’ DELLA STRUTTURA DI
RETE RISPETTO ALLA C.D. RETE LEGGERA.
IN OGNI CASO LE IMPRESE MANTENGONO LE
PROPRIE AUTONOMIE PRODUTTIVE, COMMERCIALI
E LA PROPRIA LOCALIZZAZIONE
 MAGGIORE POSSIBILITA’ DI RICORRERE AL
“CREDITO BANCARIO” DI RETE
 COLLABORAZIONE TRA IMPRESE PER UN
MAGGIORAMENTO DI PROCESSI E DI PRODOTTI
 NECESSITA’ DI CREARE UNA SPECIFICA “SEDE DI
RETE” PER UN SUO OPPORTUNO FUNZIONAMENTO
AMMINISTRATIVO/COMMERCIALE
 CREAZIONE DI UN “PRODOTTO DI RETE”,
AUTONOMO DALLE PRODUZIONI DI CIASCUNA
IMPRESA ADERENTE
 COMITATO DI GESTIONE OPERATIVO AL
MASSIMO
 SCELTE STRATEGICHE E COMMERCIALI
CONDIVISE PER GIUNGERE AD UNA COMPLETA
INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
RETI D’ IMPRESA: ASPETTI FISCALI
23
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
ASPETTI FISCALI
 Introdotto con i commi da 2-quater a 2 – septies dell’art. 42 del D.L n.
78/2010
 Circolare A.E. n. 15/E del 14/4/2011 (espone gli aspetti del contratto di
rete)
 Circolare A.E n. 4/E del 15/2/2011 (disciplina l’asseverazione del
programma)
 Art. da 1 a 4 del DM 25/2/2011 (disciplina gli organismi abilitati
all’assunzione del programma di rete)
 Ris. n. 70/E del 30/6/2011 (esclude la soggettività tributaria del contratto di
rete, ma consente alla rete di richiedere il codice fiscale)
24
AGEVOLAZIONE FISCALE
SOGGETTI BENEFICIARI
AGEVOLAZIONE
FISCALE
ART. 42 D.L. 78/2010
25
IMPRESE ADERENTI AL
CONTRATTO DI RETE
MISURA AGEVOLATIVA
SOSPENSIONE DEGLI UTILI
DESTINATI AL FONDO
PATRIMONIALE COMUNE
DA ULTIMARE PER GLI
INVESTIMENTI DI RETE
SEGUE: AGEVOLAZIONE FISCALE
SOTTOSCRIZIONE CONTRATTO DI
RETE
PRESUPPOSTI OGGETTIVI
(COMMA 2-QUATER, ART. 42 D.L.
78/2010)
DESTINAZIONE DEGLI UTILI
ACCANTONATI A NUOVI
INVESTIMENTI
FONDO PATRIMONIALE COMUNE
CONDIZIONE
ESSENZIALE PER
COSTITUIRE UNA RETE
CON “PERSONALITA’
GIURIDICA”
26
COMMA 4-QUATER ART.3
D.L. 5/2009
• ISCRIZIONE NELLA
SEZIONE ORDINARIA
DEL REGISTRO DELLE
IMPRESE
• CONTRATTO DI RETE
CON ATTO PUBBLICO
O ALTRA FORMA
SPECIFICATA DALLA
LEGGE
SEGUE: AGEVOLAZIONE FISCALE
N.3 Interpretazioni dell’agenzia delle entrate
contrastanti fra loro ai fini della fruizione
dell’agevolazione fiscale
CIRC. AGENZIA DELLE ENTRATE 15/E/2011 –
RIS. 89/E/2011
27
CIRC. AGENZIA DELLE ENTRATE 20/E/2013
AGEVOLAZIONE
FISCALE E’ POSSIBILE
SE E’ STATO ISTITUITO
UN FONDO
PATRIMONIALE
COMUNE
AGEVOLAZIONE
FISCALE E’ POSSIBILE
SE LA RETE E’
STIPULATA PER ATTO
PUBBLICO
AGEVOLAZIONE FISCALE CHE NON E’ POSSIBILE
USUFRUIRE NEL CASO IN CUI LA RETE ABBIA
“PERSONALITA’ GIURIDICA”
ELEMENTI ESSENZIALI PER
L’OTTENIMENTO DELLA
PERSONALITA’ GIURIDICA AI SENSI
DEL COMMA 4-QUATER ART. 3 D.L.
5/2009
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
28

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  • 2. 2 Indice Rete d’impresa: aspetti fiscali Quadro normativo di riferimento Agevolazioni fiscali Napoli Shoes Perché una rete Componenti Tipologia di rete Programma di rete Funzionamento della rete Napoli Shoes Piano operativo ante costituzione della rete 1 step: rete “leggera” 2 step: rete “pesante” Struttura della rete Piano operativo post costituzione della rete
  • 4. PERCHE’ UNA RETE IMPRESE DEL POLO CALZATURIERO CHE VOGLIONO LAVORARE “IN TEAM” MANTENENDO LA PROPRIA AUTONOMIA PRODUTTIVA, AMMINISTRATIVA, COMMERCIALE, E LOCALIZZAZIONE TERRITORIALE Fortificare la competitività nazionale soprattutto internazionale OBIETTIVO PRINCIPALE FARE “BUSINESS” INSIEME PER VINCERE LA SFIDA DEI NUOVI MERCATI Promuovere il “Made in Naples” per una produzione di alta qualità da destinare ai mercati UE ed extra (es. Cina , altri paesi asiatici, Giappone, Russia ed USA) Promuovere progetti tendenti ad innovare i processi ed i prodotti (RES) Promuovere progetti comuni di formazione del personale dipendente Migliorare l’affidabilità complessiva delle singole imprese verso i terzi 4
  • 5. SEGUE: PERCHE’ UNA RETE Accedere agli incentivi fiscali di rete Vantare un miglior rating bancario per accedere ad un maggiore credito con migliore pricing Implementare azioni congiunte commerciali, di comunicazione e marketing Affermare un brand che possa tipizzare un vero prodotto di rete Aumentare la propria capacita produttiva incrementando i fatturati 5
  • 6. COMPONENTI N. 9 IMPRESE DEL POLO CALZATURIERO NAPOLETANO (ARZANO, CASORIA, TEVEROLA) CHE HANNO MANIFESTATO LA PROPRIA “FINALITA’ D’INTENTO” FATTURATO COMPLESSIVO DI € 50 ML/ ANNUO N.B. MOLTE SONO ALTRE IMPRESE CHE VOGLIONO ADERIRE INVESTIMENTI PER CIRCA € 30 ML ADDETTI IMPIEGATI CIRCA 500 MOL DI € 5 ML /ANNUO 6 MEDIA DI 5,5 ML AD AZIENDA MEDIA DI N.55 ADDETTI AD AZIENDA MEDIA DI 0,5 MGL AD AZIENDA
  • 7. SEGUE: COMPONENTI 7 SCELTA DELLE AZIENDE ADERENTI FATTA CON LA MASSIMA ATTENZIONE UN TEAM DI SPECIALISTI (STUDIO SENESE/ CAMPANIA INNOVAZIONE) HA SVOLTO UN CHECK-AZIENDALE CRITERI Produzione artigianale di alta qualità e fatta esclusivamente in Italia Solidità economica e finanziaria Rispetto della legalità Equilibrio produttivo donna /uomo Capacità di lavorare in team con management attento alle novità Propensione all’ esportazione
  • 8. SEGUE: COMPONENTI Obiettivi quantitativi di “Napoli shoes” con implementazione della rete a max 15 aziende INCREMENTO VOLUME D’AFFARI: € 40 ML/ANNUO PRODUZIONE GIORNALIERA: 100 PAIA PER AZIENDA DA UN MIN. DI 200.000 AD UN MAX. DI 400.000 PAIA/ANNUE COME PRODOTTO DI RETE GIRO D’AFFARI GLOBALE € 100 ML/ANNUO € 32 ML DONNA € 8 ML UOMO 8
  • 9. TIPOLOGIA DI RETE Contratto di rete associativa con attività esterna VERTICALE E/O DI FILIERA Ufficio stile NAPOLI SHOES Redatto con atto pubblico notarile in modo che la rete possa avere autonomia patrimoniale rispetto alle singole imprese aderenti Con fondo patrimoniale autonomo ed organo comune di gestione MISTA Per lavorare sul “progetto” e realizzare un prodotto specifico di rete Produttori di materie prime Produttori di accessori Distribuzione e logistica Trasformatori ed assemblatori calzaturieri ORIZZONTALE 9 Atto notarile in data 25/02/2013
  • 10. STRUTTURA DELLA RETE 10 MERCATO INPUT / OUTPUT DISTRIBUZIONE PACKAGING CALPIERRE UFFICIO STILE PRODUZIONE MATERIE PRIME VERTICALE DI FILIERA ORIZZONTALE DI MANIFATTURA IMPRESE CALZATURIERE ED ACCESSORISTICA STRUTTURA MISTA DEI MILLE FRANCESCO BENIGNO FRANCO FEDELE GIANNI DE SIMONE - MANILA MARTIN CLAY TIFFILERRE 18 KT
  • 11. PROGRAMMA DI RETE  Acquisti centralizzati (comitato d’acquisto) di materie prime, servizi e formazione per razionalizzare i costi di gestione ed avere più mark up;  creare una scuola di formazione per l’avvio all’attività di artigiano calzaturiero AREA ACQUISTI AREA PRODUTTIVA  Il prodotto di rete consente di partecipare ad un progetto produttivo comune, senza che vi siano ingerenze sul know how specifico di ciascun aderente;  il controllo delle vendite permette di conoscere i modelli ed i colori più richiesti in modo da migliorare le performance produttive e di vendita  Aumentare la singola capacità di vendere sul mercato nazionale ed internazionale;  aiutare i venditori a disfarsi di parte dell’invenduto (circa 20%) in modo da fidelizzare in misura maggiore;  logica analoga per campionari e rimanenze  Costi ed iniziative saranno spalmati su più imprese con abbattimento del costo a carico di ciascuna impresa 11 AREA COMMERCIALE AREA MARKETING AREA FINANZA  Possibilità di migliorare l’accesso al credito disponendo di un “rating di rete”;  opportunità di agevolazioni fiscali MIGLIORAMENTO COMPLESSIVO DELLA “CULTURA D’IMPRESA”
  • 12. FUNZIONAMENTO DELLA RETE “NAPOLI SHOES” 12
  • 13. PIANO OPERATIVO ANTE COSTITUZIONE DELLA RETE Per avvio attività di screening consegna allo studio dei bilanci 2010 – 2011 – 2012, oltre mod. unico 2013 – redditi 2012 e visura CCIAA aggiornata ENTRO 04/02 ENTRO 06/02 ENTRO 11/02 ENTRO 25/02 Conclusione attività di screening per determinazione criteri di ripartizione delle quote di partecipazione al fondo patrimoniale di rete Riunione con il gruppo fondatore di “Napoli Shoes” Sottoscrizione del contratto di rete con atto pubblico notarile 13 ENTRO 21/02 Riunione con il gruppo fondatore di “Napoli Shoes” per definire gli ultimi dettagli del “contratto di rete”
  • 14. PIANO OPERATIVO POST COSTITUZIONE DELLA RETE 14 PROGRAMMA DI RETE  SCAMBIO DI INFORMAZIONI TRA LE IMPRESE ADERENTI  FORMAZIONE PERSONALE DIPENDENTE  SCELTE STRATEGICHE DI MARKETING CON ATTUAZIONE AFFIDATA A CONSULENTI ESTERNI  ORGANIZZAZIONE IN COMUNE DI EVENTI E FIERE  CREAZIONE DI UN SOFTWARE DI RETE PER SCAMBIO DI INFORMAZIONI E MIGLIORAMENTO DELLE SINERGIE COMUNICATIVE DI RETE SOLO CON ATTIVITA’ INTERNA LA RETE FUNZIONA SOLO TRA GLI ADERENTI E NON HA CONTATTO DIRETTO CON IL MERCATO 1 STEP “RETE LEGGERA” FINO AL 31/12/2013
  • 15. SEGUE: PIANO OPERATIVO POST COSTITUZIONE DELLA RETE 15 COMITATO DI GESTIONE “LEGGERO” CON COMPITI SOLO DI COORDINAMENTO E DI CONTROLLO FONDO PATRIMONIALE “LEGGERO” E DISTRIBUITO PER QUOTE UGUALI ASSET DI RETE FASI GIA’ ATTUATE FUNZIONA COME UN CDA NOMINA DI UN TEAM DI COORDINATORI COMMERCIALI DI RETE RICHIESTA ACCESSO AL FONDO PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE CREAZIONE DEL COMITATO D’ACQUISTO “LOGO DI RETE” E SI STA STUDIANDO UN MARCHIO PER LA PRODUZIONE DI RETE AFFIDATO AD UNA SOCIETA’ COMMERCIALE ESPERTA DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE ACCESSO DI RETE A FIERE DEL SETTORE IN STUDIO L’APERTURA DI UNO SHOW ROOM PERMANENTE A SHANGHAI
  • 16. 1° STEP: RETE “LEGGERA” 16 PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA  COLLABORAZIONE TRA LE IMPRESE PER UN MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI E NON VI E’ ALCUN RAPPORTO DIRETTO DELLA RETE CON IL MERCATO NE’ IN FASE DI INPUT E NEANCHE IN FASE DI OUTPUT  FONDO PATRIMONIALE “LEGGERO”, CIOE’ ADATTO SOLO A COPRIRE I COSTI DI MANTENIMENTO DELLA RETE  FLESSIBILITA’ DELLA RETE DI IMPRESA POICHE’ VIENE MANTENUTA PIENA AUTONOMIA NELLA FASE DECISIONALE, PRODUTTIVA E COMMERCIALE  COMITATO DI GESTIONE CHE AGISCE PIU’ IN FASE DI CONTROLLO DELL’OPERATO DELLE SINGOLE IMPRESE CHE IN FASE PROPOSITIVA PER LO SVILUPPO DELLE STESSE  DIFFICOLTA’ A RICORRERE AD UN CREDITO BANCARIO DI RETE  POCO RAFFORZAMENTO DELLA COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE ADERENTI  MANCANZA DELLA SOGGETTIVITA’ GIURIDICA DELLA RETE  NON SI REALIZZA UN PRODOTTO DI RETE SOLO CON ATTIVITA’ INTERNA
  • 17. 17 2° STEP: RETE “PESANTE” RETE PESANTE “DEFINITIVA” MISTA / ATTIVITA’ INTERNA ED ESTERNA LA RETE AVRA’ CONTATTO DIRETTO CON IL MERCATO DI RIFERIMENTO LA RETE E’ ADATTA AD IMPRESE CHE HANNO NECESSITA’ DI CRESCERE IN COMPETITIVITA’ MA, ANCHE IN CRESCITA “REALE” DI STRUTTURA, SOLIDITA’ FINANZIARIA E FATTURATO
  • 18. 18 ESEMPIO DI FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVO E COMMERCIALE DI “NAPOLI SHOES” C.D. “PESANTE” MERCATO NAPOLI SHOES UFFICIO COMMERCIALE DI RETE ACQUISISCE ORDINI DI PRODOTTO DISTRIBUZIONE ORDINI ALLE IMPRESE ADERENTI UFFICIO STILE PRODUZIONE MATERIE PRIME PACKAGING IMPRESE CALZATURIERE IMPRESE DI DISTRIBUZIONE DI RETE IN FASE DI OUTPUT IN FASE DI INPUT
  • 19. 19 SEGUE 2° IPOTESI: RETE PESANTE LA RETE E’ ADATTA AD IMPRESE CHE VOGLIONO SVILUPPARE UNO SPECIFICO “PRODOTTO DI RETE”, INDIVIDUANDO O ATTRIBUENDO A CIASCUNA IMPRESA ADERENTE SPECIFICI COMPITI (ESEMPIO PRODUTTIVITA’, COMMERCIALE E/O DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE)
  • 20. 20 SEGUE 2° IPOTESI: RETE PESANTE PROGRAMMA DI RETE ATTIVITA’ INTERNA SCAMBIO DI INFORMAZIONI TRA LE IMPRESE ADERENTI  FORMAZIONE PERSONALE DIPENDENTE  SCELTE STRATEGICHE DI MARKETING CON ATTUAZIONE AFFIDATA A CONSULENTI ESTERNI  ORGANIZZAZIONE IN COMUNE DI EVENTI E FIERE  CREAZIONE DI UN SOFTWARE DI RETE PER SCAMBIO DI INFORMAZIONI E MIGLIORAMENTO DELLE SINERGIE COMUNICATIVE DI RETE ATTIVITA’ ESTERNA  INCREMENTO DELLA PRODUTTIVITA’ DI RETE CON CREAZIONE DI UNO SPECIFICO “PRODOTTO DI RETE” OPPURE CON UTILIZZO DELLE IMPRESE ADERENTI IN RELAZIONE ALLA LORO REALIZZAZIONE PRODUTTIVA  DOTAZIONE DI UNA SEDE “DI RETE” DOVE CONCENTRARE PERSONALE AMMINISTRATIVO, COMMERCIALE E STRATEGICO PER LO SVILUPPO DELLA RETE
  • 21. 21 SEGUE 2° IPOTESI: RETE PESANTE ASSET DI RETE FONDO PATRIMONIALE “PESANTE” E DISTRIBUITO CON CRITERI NON PARITETICI MA PROPORZIONALI COMITATO DI GESTIONE “PESANTE” CON COMPITI DI GESTIONE E SVILUPPO PARAMETRI RICAVI SU INDEBITAMENTO FINANZIARIO(R/I) FORMATO DA UN NUMERO VARIABILE DA UN MIN DI 3 AD UN MAX DI 7 SCELTI CON DEMOCRATICITA’ PATRIMONIO NETTO SU ATTIVITA’ (PN/A) NUMERO DI SCARPE ANNUE PRODOTTE/ TOT. PROD. IMPRESE ADERENTI ∑
  • 22. 22 SEGUE 2° IPOTESI: RETE PESANTE MISTA PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA  FONDO PATRIMONIALE “PESANTE” ADATTO A RENDERE PATRIMONIALMENTE AUTONOMA LA RETE VERSO I TERZI (C.D. PATRIMONIALITA’ GIURIDICA DELLA RETE)  MINORE FLESSIBILITA’ DELLA STRUTTURA DI RETE RISPETTO ALLA C.D. RETE LEGGERA. IN OGNI CASO LE IMPRESE MANTENGONO LE PROPRIE AUTONOMIE PRODUTTIVE, COMMERCIALI E LA PROPRIA LOCALIZZAZIONE  MAGGIORE POSSIBILITA’ DI RICORRERE AL “CREDITO BANCARIO” DI RETE  COLLABORAZIONE TRA IMPRESE PER UN MAGGIORAMENTO DI PROCESSI E DI PRODOTTI  NECESSITA’ DI CREARE UNA SPECIFICA “SEDE DI RETE” PER UN SUO OPPORTUNO FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVO/COMMERCIALE  CREAZIONE DI UN “PRODOTTO DI RETE”, AUTONOMO DALLE PRODUZIONI DI CIASCUNA IMPRESA ADERENTE  COMITATO DI GESTIONE OPERATIVO AL MASSIMO  SCELTE STRATEGICHE E COMMERCIALI CONDIVISE PER GIUNGERE AD UNA COMPLETA INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
  • 23. RETI D’ IMPRESA: ASPETTI FISCALI 23
  • 24. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO ASPETTI FISCALI  Introdotto con i commi da 2-quater a 2 – septies dell’art. 42 del D.L n. 78/2010  Circolare A.E. n. 15/E del 14/4/2011 (espone gli aspetti del contratto di rete)  Circolare A.E n. 4/E del 15/2/2011 (disciplina l’asseverazione del programma)  Art. da 1 a 4 del DM 25/2/2011 (disciplina gli organismi abilitati all’assunzione del programma di rete)  Ris. n. 70/E del 30/6/2011 (esclude la soggettività tributaria del contratto di rete, ma consente alla rete di richiedere il codice fiscale) 24
  • 25. AGEVOLAZIONE FISCALE SOGGETTI BENEFICIARI AGEVOLAZIONE FISCALE ART. 42 D.L. 78/2010 25 IMPRESE ADERENTI AL CONTRATTO DI RETE MISURA AGEVOLATIVA SOSPENSIONE DEGLI UTILI DESTINATI AL FONDO PATRIMONIALE COMUNE DA ULTIMARE PER GLI INVESTIMENTI DI RETE
  • 26. SEGUE: AGEVOLAZIONE FISCALE SOTTOSCRIZIONE CONTRATTO DI RETE PRESUPPOSTI OGGETTIVI (COMMA 2-QUATER, ART. 42 D.L. 78/2010) DESTINAZIONE DEGLI UTILI ACCANTONATI A NUOVI INVESTIMENTI FONDO PATRIMONIALE COMUNE CONDIZIONE ESSENZIALE PER COSTITUIRE UNA RETE CON “PERSONALITA’ GIURIDICA” 26 COMMA 4-QUATER ART.3 D.L. 5/2009 • ISCRIZIONE NELLA SEZIONE ORDINARIA DEL REGISTRO DELLE IMPRESE • CONTRATTO DI RETE CON ATTO PUBBLICO O ALTRA FORMA SPECIFICATA DALLA LEGGE
  • 27. SEGUE: AGEVOLAZIONE FISCALE N.3 Interpretazioni dell’agenzia delle entrate contrastanti fra loro ai fini della fruizione dell’agevolazione fiscale CIRC. AGENZIA DELLE ENTRATE 15/E/2011 – RIS. 89/E/2011 27 CIRC. AGENZIA DELLE ENTRATE 20/E/2013 AGEVOLAZIONE FISCALE E’ POSSIBILE SE E’ STATO ISTITUITO UN FONDO PATRIMONIALE COMUNE AGEVOLAZIONE FISCALE E’ POSSIBILE SE LA RETE E’ STIPULATA PER ATTO PUBBLICO AGEVOLAZIONE FISCALE CHE NON E’ POSSIBILE USUFRUIRE NEL CASO IN CUI LA RETE ABBIA “PERSONALITA’ GIURIDICA” ELEMENTI ESSENZIALI PER L’OTTENIMENTO DELLA PERSONALITA’ GIURIDICA AI SENSI DEL COMMA 4-QUATER ART. 3 D.L. 5/2009