1. Verso una citt migliore Integrazione e sicurezza urbana La prospettiva degli operatori e degli stakeholders territoriali Moreno Toigo Ilaria Rapetti Pisa, 10 Giugno 2011
2. Presentazione della ricerca Rilevazione tra Gennaio e Febbraio 2011 1.568 persone invitate, 528 risposte (33,7%) Categorie coinvolte : associazioni di categoria, dirigenti scolastici, enti locali (sindaci, assessori e tecnici), forze dellordine, giornalisti, medici, organizzazioni religiose, partiti politici, polizia municipale, professionisti (architetti, avvocati, consulenti del lavoro), sindacati, terzo settore, universit, servizi sociali e vigilanza privata Il questionario 竪 articolato Modulo A: Territorio di riferimento e aree di interesse Modulo B: Il concetto di integrazione: la sua definizione Modulo C: La situazione sul territorio Modulo D: Discriminazioni, segregazione e sicurezza urbana Modulo E: Diritti sociali e servizi pubblici Modulo F: Dati personali: qualificazione del testimone
3. Chi ha risposto? 1.568 persone invitate 528 risposte Il maggior numero di risposte dal Terzo Settore, da avvocati e consulenti del lavoro Tassi di risposta pi湛 elevati dai Dirigenti Scolastici, Polizia Municipale e Tecnici del settore urbanistica
4. Interesse verso il progetto interessato a partecipare alle iniziative nellambito di questo progetto?
15. Pregiudizi e luoghi comuni ostili ... ci vogliono classi per soli stranieri ... portano via il lavoro agli italiani ... fanno perdere le nostre radici culturali ... nelle scuole fanno rallentare il programma ... non 竪 giusto che costruiscano moschee perch辿 nei loro paesi non si possono costruire chiese ... costano troppo (sanit, sociale, casa, etc.) ... sono favoriti nell'assegnazione delle case popolari ... sono troppi, pi湛 del 20% ... in maggioranza sono clandestini ... fanno aumentare la criminalit ... non pagano le tasse ... non si vogliono integrare ... 竪 meglio aiutarli a casa loro ... in maggioranza lavorano in nero
16. Pregiudizi e luoghi comuni positivi ... sono pochi ... fanno lavori che gli italiani non vogliono pi湛 fare ... sono sfruttati sul lavoro ... arricchiscono la nostra cultura ... contribuiscono a pagare le nostre pensioni ... sono una risorsa economica per il nostro paese ... sono molto istruiti ... vengono per sfuggire a guerra, fame e carestie ... contribuiscono allo sviluppo del paese d'origine ... garantiscono l'assistenza agli anziani ... ricevono dallo Stato meno di quanto pagano in tasse ... fanno crescere la natalit ... vengono discriminati ... dovrebbero avere il diritto di voto
21. Il circolo vizioso del degrado urbano Immigrati e altre categorie marginali si insediano negli immobili peggiori e meno costosi Gli immobili liberi vengono acquistati dai mercanti del sonno, abbandonati al degrado e riaffittati a categorie marginali I residenti non appartenenti a categorie marginali si trasferiscono in altre aree I valori immobiliari diminuiscono e i servizi peggiorano
23. I diritti degli italiani e quelli degli stranieri in che misura sono garantiti alcuni diritti agli italiani e agli stranieri?
24. I servizi pubblici per i cittadini quanto sono adeguati i principali servizi pubblici rispetto ai bisogni dei cittadini ?
25. I servizi pubblici per gli stranieri quanto sono adeguati i principali servizi pubblici rispetto ai bisogni degli stranieri ?
26. Come fermare il degrado? Integrazione politiche sociali, istruzione, urbanistica Favorire il mix sociale e di funzioni urbane Combattere la rendita immobiliare parassitaria Programmazione urbanistica per la sicurezza: CPTED
27. CPTED: Crime Prevention Through Environmental Design Norma UNI CEN TR 14383: Prevenzione del crimine attraverso la pianificazione urbana Quattro strategie fondamentali: Territorialit e senso di appartenenza Sorveglianza naturale Controllo naturale degli accessi Manutenzione e uso continui degli spazi
32. Grazie per lattenzione! Per saperne di pi湛 www.simurgricerche.it [email_address] http://integrazionepisa.wordpress.com/
Editor's Notes
#3: Lindagine 竪 rimasta attiva per circa un mese e mezzo (da met Gennaio alla fine di Febbraio 2011) e, in questo arco di tempo, in 528 (circa il 33,7% del totale) hanno risposto al questionario.
#4: Lindagine 竪 rimasta attiva per circa un mese e mezzo (da met Gennaio alla fine di Febbraio 2011) e, in questo arco di tempo, in 528 (circa il 33,7% del totale) hanno risposto al questionario. Come si pu嘆 notare, la quota pi湛 consistente del campione 竪 costituita da professionisti (avvocati, architetti, geometri, etc) che complessivamente rappresentano quasi il 30% delle risposte, seguiti da operatori del Terzo Settore (associazioni di volontariato e cooperative sociali), da Amministratori (sindaci e assessori) e funzionari degli Enti Locali e da operatori sociali (assistenti sociali e responsabili di settore). E interessante evidenziare che le categorie che hanno dato avuto tassi di risposta pi湛 elevati non sono quelle che sono normalmente quelle pi湛 interessate dalle tematiche relative allimmigrazione (servizi sociali), ma i dirigenti scolastici (tasso di risposta del 34%), la Polizia Municipale (36%) e i tecnici del settore urbanistica (38%). Riguardo il settore di attivit, i rispondenti sono per lo pi湛 operatori del settore sociali (44,1%). Il 18,5% opera, invece, nel campo della giustizia ed il 14,6% in quello del lavoro ed economia. I restanti settori (politica, urbanistica, istruzione, sicurezza e mass-media) rappresentano circa il 23%. Riguardo alla zona di riferimento il numero pi湛 elevato di risposte proviene dallArea Pisana (187 risposte), seguta dalla Valdera (116). Bisogna notare che 126 risposte fanno riferimento a persone per le quali non era possibile attribuire a priori una zona di attivit. Il tasso di risposta pi湛 elevato tuttavia riguarda lAlta Val di Cecina, che ha avuto il 43,4% di tasso di risposta.
#5: Il 63% delle persone che hanno portato a termine il questionario, ben 198 persone, ha dichiarato di essere interessato a partecipare alle iniziative che verranno organizzate dalla Provincia di Pisa sulle tematiche toccate dal questionario. Ancora pi湛 alta la percentuale di coloro che sono interessanti a ricevere comunicazioni per essere informati sui temi del progetto (74%, 233 persone). Il numero di adesioni pi湛 elevato in assoluto proviene da esponenti del terzo settore (50), dai servizi sociali (35) e da amministratori locali (9 Sindaci e 17 Assessori). Notevole anche la risposta di categorie meno direttamente coinvolte, come gli avvocati (20 sono interessati a essere chiamati) e i Dirigenti Scolastici (14). In termini relativi, il maggior interesse 竪 manifestato dagli operatori sociali (pi湛 del 30% vuole essere coinvolto) e dai Dirigenti scolastici (26%).
#6: Come tutti gli indici sintetici, anche quello elaborato dallISMU si fonda su assunti in parte arbitrari. Per questo motivo si 竪 cercato di stabilire il peso dei diversi indicatori chiamati a comporre lIndice Sintetico di Integrazione sulla base delle risposte dei testimoni privilegiati interpellati. Gli indici di importanza, ottenuti richiedendo la valutazione della rilevanza del singolo indicatore utilizzando una scala da 0 a 10, rivelano lattribuzione di un peso maggiore allindicatore sociale (Indice di importanza: 7,3) e a quello culturale (7,2). Risulta rilevante anche lintegrazione economica (6,8), mentre lindicatore relativo allintegrazione politica ottiene il punteggio pi湛 basso (5,7).
#7: Limmagine cerca di offrire una visione sintetica delle parole maggiormente utilizzate dagli intervistati per definire il concetto di integrazione.
#8: Il 54% dei rispondenti si 竪 dichiarato incapace di effettuare una valutazione, indicando come un fenomeno cos狸 complesso risulti di difficile interpretazione anche da parte degli osservatori privilegiati. Tra coloro che invece hanno proposto una stima, risulta rilevante la percentuale di chi non registra differenze significative tra la situazione della provincia di Pisa e quella delle altre province toscane (72%). Il livello di integrazione nella provincia di Pisa 竪 considerato invece peggiore dal 18% degli interrogati che hanno fornito una risposta, migliore dal 10%.
#9: Osservando i casi particolari, risulta significativo il dato relativo al Valdarno, zona per cui il 63% dei testimoni privilegiati ha sottolineato un maggiore livello di integrazione rispetto alla realt provinciale. La zona della Valdarno si configura infatti come una delle mete privilegiate dei flussi migratori, garantendo maggiori possibilit di inserimento lavorativo (in particolar modo nello sviluppato settore conciario) e offrendo, di conseguenza, migliori occasioni di integrazione.
#10: la nazionalit considerata meno integrata sia quella cinese, seguita dal gruppo eterogeneo dei migranti provenienti da Paesi del continente africano (esclusi il Marocco e il Senegal, considerati a s辿 stanti dati i massicci flussi provenienti da questi territori). Per quanto riguarda gli scarti a favore di una considerazione dellintegrazione di determinate nazionalit come migliore rispetto a quella media provinciale, risultano salienti i casi della popolazione proveniente dal Sud America e dallAlbania, Paese legato al nostro da intensi flussi migratori. Viene considerata generalmente migliore anche lintegrazione di immigrati provenienti dalle Filippine, dal Senegal e dai Paesi dellEst, spesso ben inseriti allinterno del mercato del lavoro locale.
#11: La crisi economica e la mancanza di lavoro sono state indicate dal 69,8% dei rispondenti, una percentuale legata alla problematica congiuntura attuale. 晦i稼岳艶乙姻温噛庄看稼艶 sembra ostacolata significativamente anche dal lavoro nero o irregolare e dalle differenze culturali. Il razzismo e la mancanza o non applicazione della normativa per lintegrazione non risultano invece limiti decisivi allintegrazione, con rispettivamente il 13,3% e il 13,1% di scelte.
#12: se il lavoro nero o irregolare veniva indicato come fenomeno capace di ostacolare lintegrazione nel 49% delle risposte (il risultato pi湛 alto, secondo solo alla crisi economica e alla mancanza di lavoro), la lotta al lavoro nero si configura come un obiettivo prioritario dal punto di vista dei testimoni privilegiati, ottenendo il 70% delle scelte. Le stesse argomentazioni valgono per la promozione della conoscenza reciproca tra italiani e stranieri, indicata come intervento necessario nel 67% delle risposte: le differenze culturali venivano infatti segnalate come ostacoli allintegrazione nel 47% dei casi. Non vengono invece percepiti come prioritari gli interventi volti a limitare gli ingressi delle comunit pi湛 difficili da integrare (14,9%), cos狸 come non risulterebbe utile una riforma in senso restrittivo dellattuale normativa sul soggiorno e sulla cittadinanza (12,7%)
#13: maggiori barriere allaccesso alle abitazioni da parte degli stranieri allinterno di ogni area territoriale della provincia di Pisa. Uniche eccezioni, lAlta Val di Cecina e la Val Cornia, dove le risposte negative superano di pochi punti percentuali quelle positive. Risulta tuttavia saliente il dato riguardante la Val di Cecina e la Val di Cornia, aree in cui le difficolt di accesso allabitazione sono attribuite da pi湛 del 20% dei rispondenti esclusivamente a comportamenti discriminatori da parte dei proprietari degli immobili. Anche in Valdera linfluenza del pregiudizio pare determinante nel produrre disuguaglianze di accesso alla casa dal 25% dei rispondenti.
#14: I fenomeni discriminatori allinterno della provincia vengono generalmente indicati come poco frequenti o abbastanza frequenti. Risulta di significativo interesse il riferimento, tra le manifestazioni di intolleranza pi湛 comuni, a comportamenti legati alla dimensione abitativa (il rifiuto di concedere immobili in affitto agli stranieri, i conflitti condominiali, labbandono delle zone con pi湛 alta concentrazione di residenti immigrati). Gli episodi di razzismo e intolleranza e labbandono delle scuole ad alta presenza di immigrati si manifestano pi湛 raramente, con bassa frequenza. A livello di zona si notano differenze interessanti. La zona in cui gli episodi di ostilit e intolleranza si manifestano pi湛 frequentemente 竪 lArea Pisana, dove, oltre alle questioni legate allabitazione e alla convivenza, risultano abbastanza diffuse anche le richieste di intervento delle forze dellordine e i conflitti per laccesso ai servizi pubblici.
#15: Agli stakeholders 竪 stato inoltre richiesto di indicare in ordine di importanza gli interventi considerati maggiormente adatti a contrastare la diffusione del razzismo e facilitare quindi processi di interazione costruttiva fra stranieri e italiani. Le proposte che hanno ottenuto maggiori consensi sono quelle relative allimplementazione di percorsi educativi allinterno delle scuole, alla promozione del rispetto delle regole, allavvio di occasioni di incontro e scambio culturale fra le comunit e alla richiesta ai mass media di una maggiore attenzione a non diffondere o consolidare pregiudizi. Le iniziative legate invece alla limitazione dei flussi migratori in entrata, in particolare quelli di determinate nazionalit, sono state indicate nella maggior parte dei casi come di scarsa utilit.
#18: Questi sono i pregiudizi/luoghi comuni che gli intervistati ritengono pi湛 diffusi nella societ: al primo posto il legame tra immigrazione e criminalit, seguito dalla convinzione che vengano favoriti nellassegnazione delle case popolari, dallidea che lavorino prevalentemente in nero, che non paghino le tasse e portino via il lavoro agli italiani. E bene ricordare e sottolineare che si tratta di pregiudizi, cio竪 sono smentiti dai dati e dalle ricerche esistenti. Alla luce di ci嘆, sorprende constatare che anche i testimoni intervistati condividano, seppur in misura minore di quanto siano diffuse nella societ, alcune di queste stesse idee.
#19: La slide mette in evidenza che: pi湛 della met degli intervistati (e anche degli operatori sociali) ritiene che in maggioranza gli stranieri lavorino in nero (竪 vero piuttosto il contrario vedi ricerca sul mercato del lavoro di Lucca) Il 38% che non vogliono integrarsi (e lo pensa anche un operatore sociale su 3!); Il 37% che non paghino le tasse (30% tra gli operatori sociali); Il 35% che fanno aumentre la criminalit; Il 25% che in maggioranza sono clandestini. Si tratta di dati sorprendenti proprio perch辿 le risposte arrivano da persone che hanno unesperienza diretta del fenomeno migratorio. Sorprende soprattutto la quota di operatori sociali convinta di queste idee infondate. E mia convinzione che questi pregiudizi possano tradursi in discriminazioni nellerogazione dei servizi pubblici.
#20: Lespansione della criminalit viene messa direttamente in relazione con limmigrazione anche dagli stakeholders intervistati. Bench辿, come abbiamo visto prima lopinione che gli stranieri influiscano sulla crescita della criminalit sia condivisa da circa 1/3 degli intervistati, alla domanda diretta pi湛 del 70% ritiene che limmigrazione abbia influito sulla crescita di furti, spaccio, aggressioni e prostituzione. Al contrario, su altri reati come il vandalismo, gli omicidi e le truffe, i rispondenti pensano che linfluenza dei cittadini immigrati sia trascurabile.
#21: Come abbiamo gi accennato, lopinione pubblica tende spesso ad associare limmigrazione alla criminalit. Spesso, soprattutto nei momenti di crisi economica, la popolazione tende a riversare sui cittadini stranieri le proprie paure vedendo in queste persone la causa di tutti i mali. Purtroppo lapproccio allarmistico dei media non fa altro che aumentare fobie e forme di pregiudizio che spesso non trovano riscontro nei fatti, anzi, spesso sono in contraddizione con la realt dei fatti. Uno degli aspetti su cui le opinioni pi湛 frequentemente sono slegate dai dati di fatto 竪 quello che riguarda landamento dei tassi di criminalit. La percezione dellopinione pubblica sullandamento dei principali fenomeni criminali 竪 influenzata dai mass media e da eventi che tendono a generare allarmi non sempre fondati. Limmigrazione e la presenza di stranieri sul territorio 竪 sicuramente uno dei fattori che pi湛 influenzano la percezione di insicurezza e lidea che la criminalit stia crescendo a dismisura. Anche persone addette ai lavori e mediamente meglio informate come gli stakeholders che abbiamo intervistato, alla domanda specifica che abbiamo rivolto loro nel questionario, hanno manifestato la stessa tendenza che sembra caratterizzare lopinione pubblica: la grande maggioranza ritiene infatti che tutte le tipologie di reato, tranne gli omicidi, siano negli ultimi anni in crescita.
#22: Attraverso il questionario abbiamo cercato di tracciare una sorta di mappa della presenza straniera sul territorio provinciale, attraverso lantenna dei testimoni privilegiati interpellati, chiedendo di segnalare le zone di maggiore insediamento e i principali luoghi di ritrovo, nonch辿 le scuole dove 竪 pi湛 massiccia la presenza straniera. E noto, infatti, che a destare allarme sociale sono soprattutto le zone dei centri urbani dove si notano elevate densit di presenza straniera. Talvolta questo fenomeno si associa a fenomeni di degrado urbano, degrado che viene di conseguenza imputato alla presenza straniera, mentre spesso 竪 vero il contrario: sono le dinamiche del mercato immobiliare (degli affitti in particolare) che spingono gli immigrati verso le aree urbane pi湛 degradate, segregandoli in spazi per i quali si innesca un circolo vizioso di degrado e segregazione etnica
#23: La grande maggioranza delle segnalazioni, tuttavia, riguardano la sola area Pisana, per la quale, il 70% degli intervistati segnala una o pi湛 zone di degrado. Per lo pi湛 queste zone si concentrano nel comune di Pisa dove, secondo gli stakeholders, la stazione ferroviaria rappresenta il luogo maggiormente degradato. Altre zone segnalate a Pisa sono: piazza delle Vettovaglie, il ponte delle Bocchette ed in generale il centro storico. A Pontedera 竪 segnalata la zona della Stazione ferroviaria, la zona Oltrera e quella del Villaggio scolastico. Nel Valdarno la zona pi湛 segnalata 竪 quella dellex-conceria Gozzini, che versa in stato di abbandono. La figura seguente sintetizza le parole pi湛 frequenti nelle segnalazioni dei testimoni privilegiati.
#24: Secondo gli intervistati, la maggior parte dei fondamentali diritti sociali e costituzionali per gli stranieri non vengono garantiti in modo sufficiente e in tutti i casi esiste una forte differenza con gli italiani. Se ci嘆 竪 abbastanza ovvio e risaputo per quanto riguarda il diritto di voto, negato dalla normativa vigente ai cittadini stranieri, 竪 interessante notare che il diritto che risulta essere meno garantito per gli stranieri 竪 quello della sicurezza sul lavoro, per il quale si riscontra anche un ampia differenza di tutela con gli italiani (-37%). Sicurezza sul lavoro, lavoro e casa sono i diritti meno garantiti agli stranieri, ma anche per gli italiani stessi il livello di tutela offerto 竪 considerato insufficiente. In particolare, per quanto riguarda il lavoro, sia gli italiani che gli stranieri sembrano accomunati dalla stesso destino negativo.
#25: Abbiamo chiesto agli intervistati un giudizio sui principali servizi pubblici presenti sul territorio, sia rispetto alla loro capacit generale di far fronte alle esigenze dei cittadini, sia rispetto alla loro adeguatezza a far fronte alle specifiche richieste e bisogni della popolazione straniera. Le risposte sono state sintetizzate su una scala da 1 a 10, dove 6 rappresenta la sufficienza, 1 lassenza del servizio, 10 leccellenza. A livello generale, si osserva che, delle dieci tipologie di servizio pubblico elencate, solo 5 raggiungono la sufficienza. Al primo posto, troviamo le scuole con una media di 6,9, seguite dai servizi sanitari (6,7), dalla Questura (6,1), Inps/Inail (6,1) e Servizi Sociali (6). Sul versante opposto, le valutazioni peggiori riguardano i servizi culturali (5,3), i trasporti pubblici (5,4) e i Centri per lImpiego (5,7).
#26: Per i bisogni dei cittadini stranieri, nessun servizio pubblico raggiunge la sufficienza. Particolarmente negativa la valutazione di due categorie di servizi che potrebbero giocare un ruolo importante nel favorire il processo di integrazione: i servizi sportivi e i servizi culturali ottengono rispettivamente il voto di 4,6 e 4. Praticare sport, andare al cinema e a teatro, frequentare i musei sono attivit che, creando molteplici occasioni di incontro e di apprendimento possono stimolare la conoscenza reciproca, le interazioni e, in ultima analisi, un pi湛 rapido inserimento nella societ e nella cultura autoctona.