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Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org
Foligno, 23 gennaio 2012
Avv. Simone Aliprandi
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Interoperabilità e standard aperti
per l'innovazione tecnologica
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DEFINIZIONI: INTEROPERABILITA' [1]
Interoperability means the ability of information
and communication technology (ICT) systems
and of the business processes they support to
exchange data and to enable the sharing of
information and knowledge.
(fonte: European Interoperability Framework,
http://ec.europa.eu/idabc)
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DEFINIZIONI: INTEROPERABILITA' [2]
Per interoperabilità intenderemo la capacità di
sistemi diversi di leggere e scrivere stessi
formati di dati e/o di interagire secondo
protocolli stabiliti. In questo contesto varrà
distinguere tra la capacità di parlare la stessa
lingua (intelligibilità del formato dei dati) dalla
capacità di aderire ad un medesimo modello
comportamentale (adozione di un qualche
protocollo definito).
(continua)
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DEFINIZIONI: INTEROPERABILITA' [2]
Questo secondo tipo di interoperabilità (che
diremo operativa) va assumendo una sempre
maggiore importanza pratica, via via che
l’interazione tra sistemi informatici viene sempre
più spesso definita in termini di servizio erogato
piuttosto che di dato scambiato (e.g., i cosiddetti
Web Service). L’interoperabilità operativa può
dunque essere realizzata senza che sussista
l’interoperabilità del dato.
(continua)
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DEFINIZIONI: INTEROPERABILITA' [2]
L’adozione di standard aperti, siano essi riferiti ai
formati di dati od ai protocolli, resta comunque
condizione necessaria (per quanto non
sufficiente) per l’interoperabilità.
(fonte: Relazione finale della Task Force Interoperabilità e
Open Source, Provincia Autonoma di Trento, 2005, par. 3.1.1)
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DEFINIZIONI: STANDARD [1]
Modello o tipo di un determinato prodotto, o
insieme di norme fissate allo scopo di ottenere
l’unificazione delle caratteristiche
(standardizzazione) del prodotto medesimo, da
chiunque e comunque fabbricato. Anche,
insieme degli elementi che individuano le
caratteristiche di un determinato processo
tecnico.
(fonte: www.treccani.it)
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DEFINIZIONI: STANDARD [2]
Il termine inglese standard deriva dal vocabolo
francese antico estendart, avente il significato di
stendardo, insegna. Il termine italiano che più si
avvicina a standard è “norma”. Uno standard è
infatti una norma accettata, un modello di
riferimento a cui ci si uniforma affinché sia
ripetuto successivamente.
(fonte: it.wikipedia.org)
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DEFINIZIONI: STANDARD [3]
Serie di dettagliate indicazioni tecniche di diritto
sostenute da una riconosciuta organizzazione
non commerciale o governativa, impiegate per
stabilire uniformità in un settore di sviluppo
hardware o software. Lo standard nasce da un
processo formale, in cui un gruppo in
cooperazione o un comitato definisce una serie
di specifiche dopo aver svolto uno studio
approfondito su metodi, approcci, tendenze e
sviluppi tecnologici in atto.
(continua)
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DEFINIZIONI: STANDARD [3]
Gli standard proposti sono quindi ratificati o
approvati da un’organizzazione riconosciuta e
sono adottati nel tempo col consenso generale
mentre i prodotti basati sullo standard diventano
sempre più prevalenti sul mercato.
(fonte: Dizionario di informatica, Mondadori)
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STANDARD APERTO: la definizione dell'ITU-T
Open Standards are standards made available to
the general public and are developed (or
approved) and maintained via a collaborative
and consensus driven process. Open Standards
facilitate interoperability and data exchange
among different products or services and are
intended for widespread adoption.
(fonte: www.itu.int/ITU-T/othergroups/ipr-
adhoc/openstandards.html)
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STANDARD APERTO:
i quattro requisiti secondo l'Unione Europea
1) è adottato e mantenuto da un’organizzazione
non-profit ed il cui sviluppo avviene sulle basi di
un processo decisionale aperto e a disposizione
di tutti gli interlocutori interessati e le cui
decisioni vengono prese per consenso o a
maggioranza;
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STANDARD APERTO:
i quattro requisiti secondo l'Unione Europea
2) il documento di specifiche è disponibile
liberamente oppure ad un costo nominale. Deve
essere possibile farne copie, riusarle e
distribuirle liberamente senza alcun costo
aggiuntivo;
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STANDARD APERTO:
i quattro requisiti secondo l'Unione Europea
3) eventuali diritti di copyright, brevetti o marchi
registrati sono irrevocabilmente concessi sotto
forma di royalty-free;
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STANDARD APERTO:
i quattro requisiti secondo l'Unione Europea
4) non è presente alcun vincolo al riuso, alla
modifica e all’estensione dello standard.
(fonte: www.uni.com/uni/controller/it/comunicare/
articoli/2007_1/odf_26300.htm)
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FORMATO APERTO: definizione
Diremo che un formato è aperto se il modo di
rappresentazione dei suoi dati è trasparente e/o
la sua specifica è di pubblico dominio. Si tratta
generalmente (ma non esclusivamente) di
standard fissati da autorità pubbliche e/o
istituzioni internazionali il cui scopo è quello di
fissare norme che assicurino l’interoperabilità tra
software.
(fonte: www.openformats.org/it1)
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RAPPORTO FRA I CONCETTI DI
standard aperto e formato aperto
(fonte: S. Aliprandi, Apriti standard!, www.aliprandi.org/apriti-standard)
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LA NORMATIVA ITALIANA:
la direttiva Stanca del 19 dicembre 2003
La direttiva intende fornire alle PA indicazioni e
criteri tecnici e operativi per gestire più
efficacemente il processo di predisposizione o di
acquisizione di programmi informatici. Nella
scelta delle soluzioni informatiche disponibili sul
mercato le PA dovranno seguire alcuni criteri
fondamentali, quali:
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1. la trasferibilità ad altre amministrazioni delle
soluzioni acquisite;
2. l’interoperabilità e la cooperazione applicativa
tra le amministrazioni;
3. la non dipendenza da un unico fornitore o da
un’unica tecnologia proprietaria;
4. la disponibilità del codice sorgente per
ispezione e tracciabilità;
5. l’esportabilità di dati e documenti in più
formati, di cui almeno uno di tipo aperto.
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Ai fini della presente direttiva si intende:
b. per "formato aperto", un formato dei dati reso
pubblico e documentato esaustivamente;
e. per "standard" una specifica o norma condivisa da
una comunità. Lo standard può essere emanato da un
ente di standardizzazione oppure essersi imposto di
fatto. Nel caso di formati di dati, un formato è
standard quando è definito da un ente di
standardizzazione.
f. per "interoperabilità" la capacità di sistemi
informativi anche eterogenei di condividere,
scambiare e utilizzare gli stessi dati e funzioni
d’interfaccia;
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LA NORMATIVA ITALIANA:
il D. Lgs. 82/2005 (C.A.D.) - Art. 68
2. Le pubbliche amministrazioni nella predisposizione o
nell’acquisizione dei programmi informatici, adottano
soluzioni informatiche che assicurino l’interoperabilità e
la cooperazione applicativa [...] e che consentano la
rappresentazione dei dati e documenti in più formati, di
cui almeno uno di tipo aperto, salvo che ricorrano
peculiari ed eccezionali esigenze.
3. Per formato dei dati di tipo aperto si intende un
formato dati reso pubblico e documentato
esaustivamente.
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LE PRONUNCE DELLA CORTE COST.:
sent. 17 del 2004 e sent. 133 del 2008
«Lo Stato disciplina il coordinamento
informatico, oltre che per mezzo di regole
tecniche, anche quando sussistano esigenze di
omogeneità ovvero anche «profili di qualità dei
servizi» e di «razionalizzazione della stessa»,
funzionali a realizzare l'intercomunicabilità tra i
sistemi informatici delle amministrazioni.»
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Tra il dire e il fare c'è di mezzo...
“e il”
(cit. Elio e le storie tese)
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Forse mancano le norme?
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dall'indice del libro “Apriti standard!”
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BARRIERE ED OSTACOLI
di tipo...
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● giuridico/economico
(effetti di rete, standard di fatto, accordi
di distribuzione)
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● giuridico/economico
(effetti di rete, standard di fatto, accordi
di distribuzione)
● tecnologico
(interoperabilità, neutralità tecnologica)
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● giuridico/economico
(effetti di rete, standard di fatto, accordi
di distribuzione)
● tecnologico
(interoperabilità, neutralità tecnologica)
● “umano” (psicologici, formativi, sociali)
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messaggio
promozionale
www.aliprandi.org/apriti-standard
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grazie per l'attenzione
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Simone Aliprandi
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simone.aliprandi@gmail.com

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  • 2. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 DEFINIZIONI: INTEROPERABILITA' [1] Interoperability means the ability of information and communication technology (ICT) systems and of the business processes they support to exchange data and to enable the sharing of information and knowledge. (fonte: European Interoperability Framework, http://ec.europa.eu/idabc)
  • 3. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 DEFINIZIONI: INTEROPERABILITA' [2] Per interoperabilità intenderemo la capacità di sistemi diversi di leggere e scrivere stessi formati di dati e/o di interagire secondo protocolli stabiliti. In questo contesto varrà distinguere tra la capacità di parlare la stessa lingua (intelligibilità del formato dei dati) dalla capacità di aderire ad un medesimo modello comportamentale (adozione di un qualche protocollo definito). (continua)
  • 4. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 DEFINIZIONI: INTEROPERABILITA' [2] Questo secondo tipo di interoperabilità (che diremo operativa) va assumendo una sempre maggiore importanza pratica, via via che l’interazione tra sistemi informatici viene sempre più spesso definita in termini di servizio erogato piuttosto che di dato scambiato (e.g., i cosiddetti Web Service). L’interoperabilità operativa può dunque essere realizzata senza che sussista l’interoperabilità del dato. (continua)
  • 5. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 DEFINIZIONI: INTEROPERABILITA' [2] L’adozione di standard aperti, siano essi riferiti ai formati di dati od ai protocolli, resta comunque condizione necessaria (per quanto non sufficiente) per l’interoperabilità. (fonte: Relazione finale della Task Force Interoperabilità e Open Source, Provincia Autonoma di Trento, 2005, par. 3.1.1)
  • 6. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 DEFINIZIONI: STANDARD [1] Modello o tipo di un determinato prodotto, o insieme di norme fissate allo scopo di ottenere l’unificazione delle caratteristiche (standardizzazione) del prodotto medesimo, da chiunque e comunque fabbricato. Anche, insieme degli elementi che individuano le caratteristiche di un determinato processo tecnico. (fonte: www.treccani.it)
  • 7. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 DEFINIZIONI: STANDARD [2] Il termine inglese standard deriva dal vocabolo francese antico estendart, avente il significato di stendardo, insegna. Il termine italiano che più si avvicina a standard è “norma”. Uno standard è infatti una norma accettata, un modello di riferimento a cui ci si uniforma affinché sia ripetuto successivamente. (fonte: it.wikipedia.org)
  • 8. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 DEFINIZIONI: STANDARD [3] Serie di dettagliate indicazioni tecniche di diritto sostenute da una riconosciuta organizzazione non commerciale o governativa, impiegate per stabilire uniformità in un settore di sviluppo hardware o software. Lo standard nasce da un processo formale, in cui un gruppo in cooperazione o un comitato definisce una serie di specifiche dopo aver svolto uno studio approfondito su metodi, approcci, tendenze e sviluppi tecnologici in atto. (continua)
  • 9. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 DEFINIZIONI: STANDARD [3] Gli standard proposti sono quindi ratificati o approvati da un’organizzazione riconosciuta e sono adottati nel tempo col consenso generale mentre i prodotti basati sullo standard diventano sempre più prevalenti sul mercato. (fonte: Dizionario di informatica, Mondadori)
  • 10. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 STANDARD APERTO: la definizione dell'ITU-T Open Standards are standards made available to the general public and are developed (or approved) and maintained via a collaborative and consensus driven process. Open Standards facilitate interoperability and data exchange among different products or services and are intended for widespread adoption. (fonte: www.itu.int/ITU-T/othergroups/ipr- adhoc/openstandards.html)
  • 11. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 STANDARD APERTO: i quattro requisiti secondo l'Unione Europea 1) è adottato e mantenuto da un’organizzazione non-profit ed il cui sviluppo avviene sulle basi di un processo decisionale aperto e a disposizione di tutti gli interlocutori interessati e le cui decisioni vengono prese per consenso o a maggioranza;
  • 12. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 STANDARD APERTO: i quattro requisiti secondo l'Unione Europea 2) il documento di specifiche è disponibile liberamente oppure ad un costo nominale. Deve essere possibile farne copie, riusarle e distribuirle liberamente senza alcun costo aggiuntivo;
  • 13. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 STANDARD APERTO: i quattro requisiti secondo l'Unione Europea 3) eventuali diritti di copyright, brevetti o marchi registrati sono irrevocabilmente concessi sotto forma di royalty-free;
  • 14. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 STANDARD APERTO: i quattro requisiti secondo l'Unione Europea 4) non è presente alcun vincolo al riuso, alla modifica e all’estensione dello standard. (fonte: www.uni.com/uni/controller/it/comunicare/ articoli/2007_1/odf_26300.htm)
  • 15. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 FORMATO APERTO: definizione Diremo che un formato è aperto se il modo di rappresentazione dei suoi dati è trasparente e/o la sua specifica è di pubblico dominio. Si tratta generalmente (ma non esclusivamente) di standard fissati da autorità pubbliche e/o istituzioni internazionali il cui scopo è quello di fissare norme che assicurino l’interoperabilità tra software. (fonte: www.openformats.org/it1)
  • 16. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 RAPPORTO FRA I CONCETTI DI standard aperto e formato aperto (fonte: S. Aliprandi, Apriti standard!, www.aliprandi.org/apriti-standard)
  • 17. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 LA NORMATIVA ITALIANA: la direttiva Stanca del 19 dicembre 2003 La direttiva intende fornire alle PA indicazioni e criteri tecnici e operativi per gestire più efficacemente il processo di predisposizione o di acquisizione di programmi informatici. Nella scelta delle soluzioni informatiche disponibili sul mercato le PA dovranno seguire alcuni criteri fondamentali, quali:
  • 18. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 1. la trasferibilità ad altre amministrazioni delle soluzioni acquisite; 2. l’interoperabilità e la cooperazione applicativa tra le amministrazioni; 3. la non dipendenza da un unico fornitore o da un’unica tecnologia proprietaria; 4. la disponibilità del codice sorgente per ispezione e tracciabilità; 5. l’esportabilità di dati e documenti in più formati, di cui almeno uno di tipo aperto.
  • 19. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 Ai fini della presente direttiva si intende: b. per "formato aperto", un formato dei dati reso pubblico e documentato esaustivamente; e. per "standard" una specifica o norma condivisa da una comunità. Lo standard può essere emanato da un ente di standardizzazione oppure essersi imposto di fatto. Nel caso di formati di dati, un formato è standard quando è definito da un ente di standardizzazione. f. per "interoperabilità" la capacità di sistemi informativi anche eterogenei di condividere, scambiare e utilizzare gli stessi dati e funzioni d’interfaccia;
  • 20. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 LA NORMATIVA ITALIANA: il D. Lgs. 82/2005 (C.A.D.) - Art. 68 2. Le pubbliche amministrazioni nella predisposizione o nell’acquisizione dei programmi informatici, adottano soluzioni informatiche che assicurino l’interoperabilità e la cooperazione applicativa [...] e che consentano la rappresentazione dei dati e documenti in più formati, di cui almeno uno di tipo aperto, salvo che ricorrano peculiari ed eccezionali esigenze. 3. Per formato dei dati di tipo aperto si intende un formato dati reso pubblico e documentato esaustivamente.
  • 21. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 LE PRONUNCE DELLA CORTE COST.: sent. 17 del 2004 e sent. 133 del 2008 «Lo Stato disciplina il coordinamento informatico, oltre che per mezzo di regole tecniche, anche quando sussistano esigenze di omogeneità ovvero anche «profili di qualità dei servizi» e di «razionalizzazione della stessa», funzionali a realizzare l'intercomunicabilità tra i sistemi informatici delle amministrazioni.»
  • 22. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 Tra il dire e il fare c'è di mezzo... “e il” (cit. Elio e le storie tese)
  • 23. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 Forse mancano le norme?
  • 24. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 dall'indice del libro “Apriti standard!”
  • 25. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 BARRIERE ED OSTACOLI di tipo...
  • 26. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 ● giuridico/economico (effetti di rete, standard di fatto, accordi di distribuzione)
  • 27. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 ● giuridico/economico (effetti di rete, standard di fatto, accordi di distribuzione) ● tecnologico (interoperabilità, neutralità tecnologica)
  • 28. Avv. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 ● giuridico/economico (effetti di rete, standard di fatto, accordi di distribuzione) ● tecnologico (interoperabilità, neutralità tecnologica) ● “umano” (psicologici, formativi, sociali)
  • 29. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 messaggio promozionale www.aliprandi.org/apriti-standard
  • 30. Simone Aliprandi - www.copyleft-italia.it | www.aliprandi.org Foligno, 23 gennaio 2012 grazie per l'attenzione - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Simone Aliprandi www.aliprandi.org simone.aliprandi@gmail.com