1. &SVILUPPO
ORGANIZZAZIONE
6 Novembre/dicembre 2015
risorse umane con piani di sviluppo,
assessment e formazione.
E non 竪, infine, fortuito nemmeno
il logo di Performant, composto di
tre elementi: un quadrato in basso
a sinistra, che rappresenta la fase
di crisi e messa in discussione delle
certezze, nonch辿 lingaggio iniziale
che serve a sostenere un percorso
di cambiamento; una linea cur-
va, ossia il percorso vero e proprio
di trasformazione; infine, un ton-
do, rappresentazione dellavvenu-
to cambiamento. Si tratta di una
sorta di ideale e replicabile ciclo
delleroe: dalla rinuncia alla pro-
pria zona di comfort fino alla crea-
zione di un nuovo mondo che potr
ulteriormente subire una messa in
discussione, in una sorta di eterno
e continuo cambiamento.
da questa idea di cambiamento
perpetuo che prende il via la nostra
intervista.
Sentiamo spesso parlare di
manager che, vittime dalle in-
temperie che caratterizzano
il contesto attuale e lo rendono
instabile, si lasciano andare
alla deriva senza riuscire a ca-
valcare londa del cambiamen-
to; oppure propendono per una
risposta rigida che si fa scudo
delle armi della pianificazione e
della programmazione. Dal suo
osservatorio privilegiato, quale
fotografia ci pu嘆 restituire?
La percezione 竪 che pianificazione e
programmazione non abbiano pi湛
senso in presenza di cambiamenti
economico-sociali velocissimi e re-
Elite allo Specchio
a cura di Valentina Casali
una fresca mattina autunnale. Ad
accoglierci la squadra di Performant
quasi al completo. Si respira un cli-
ma sereno e creativo; merito delle
persone sorridenti e delle bellissime
installazioni artistiche alle pareti.
Sul muro di ingresso campeggia
una frase, I comportamenti gene-
rano valore, che racchiude il senso
delloperare di Performant.
Roberto Degli Esposti ci racconta
di aver voluto ricreare un ambien-
te confortevole e bello, allinterno
del quale incentivare il confronto
e lo scambio tra i coach. Non 竪 un
caso la scelta di condividere lo spa-
zio con unaltra societ loro part-
ner, Exeo Consulting, che integra i
servizi di Performant supportando
le organizzazioni nella definizione
delle strategie e nella crescita delle
Quando i comportamenti
generano valore
per organizzazioni e persone
Intervista a Roberto Degli Esposti
Managing Partner di Performant by SCOA, Business Coach e Docente SCOA
Generare valore e perseguire risultati concreti nella sfida al cambiamento che interessa tutte le
organizzazioni, grandi e piccole: 竪 questa la mission di Performant, societ di SCOA (The School of
Coaching). Il loro 竪 un metodo specifico che fa leva sui comportamenti. Comportamenti che si pos-
sono osservare, replicare e misurare. Ma soprattutto allenare, perch辿 diventino fonte di vantaggio
competitivo e premessa alla crescita individuale e organizzativa. Ospitati nella sede milanese di
Performant, recentemente inaugurata, abbiamo chiesto a Roberto Degli Esposti, Managing Partner
di Performant by SCOA, Business Coach e Docente SCOA, come si fa a valorizzare, innovando, il
patrimonio di conoscenze gi a disposizione delle aziende. Come si riconoscono i comportamenti
che producono valore e come generarne di nuovi. Quali, infine, le caratteristiche del metodo di bu-
siness coaching che Performant ha elaborato.
2. Elite allo Specchio
&SVILUPPO
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7Novembre/dicembre 2015
pentini. Ci嘆 a cui stiamo assistendo
竪 un generale disorientamento, il
quale, in realt, non 竪 altro che il
frutto di un continuo processo di
trasformazione a cui 竪 necessario
adattarsi. E non solo. Si impone
oggi la creazione di condizioni che
rendano possibile ladattarsi traen-
done anche il massimo vantaggio.
Certamente si tratta di un
obiettivo oneroso. Come lo si
persegue?
Questo processo di adattamento non
竪 semplice e molto ha a che vedere
con la dimensione emotiva, spesso
non troppo tenuta in considerazio-
ne dalle organizzazioni. Tuttavia
alcune aziende cominciano a capire
che lavorare sulle soft skill come
leadership, followership, engagement,
orientamento al cambiamento 竪 un
buon modo per affrontare con suc-
cesso le trasformazioni in atto. A mio
avviso, ci嘆 richiede la comprensione
di unulteriore verit. E cio竪 che il
cambiamento 竪 molto pi湛 simile a
un processo biologico che non a una
mera concatenazione meccanica di
eventi. La riflessione su questo tema
non 竪 ancora giunta pienamente a
maturazione, ma si intravedono i pri-
mi segnali di consapevolezza.
Quali sono le difficolt maggio-
ri allemergere di tale consa-
pevolezza? Perch辿 le persone
fanno cos狸 fatica a operare una
svolta?
Perch辿 non sono abituate ad ascolta-
re, prima di tutto. Questo per via di
una cultura gerarchica che prevede
Roberto degli Esposti
Laureato in Economia e Commercio allUniversit Bocconi di Milano, ha speso i primi nove anni della sua carriera
in una societ internazionale di consulenza impegnandosi prevalentemente in progetti nei settori retail, finanza,
moda ed editoria. Passato poi a ruoli manageriali, prima come Direttore del personale poi come Amministratore
Delegato, ha avuto incarichi sempre mirati al cambiamento, se non veri e propri turnaround. Nel suo percorso pro-
fessionale ha lavorato per aziende sia imprenditoriali sia controllate da fondi di investimento. Terminata questa fase,
si 竪 concentrato su progetti di start up, con un ruolo manageriale e imprenditoriale.
Managing partner e business coach, opera oggi in SCOA su progetti di coaching di impresa e sviluppo organizza-
tivo. Ha creato una linea di business rivolta alle PMI italiane, finalizzata allo sviluppo delle performance aziendali
con conseguente arricchimento dellofferta di servizi di SCOA. Si 竪 inoltre dedicato al rafforzamento e sviluppo del
team di professionisti SCOA sia attraverso nuovi inserimenti sia con la realizzazione di team di lavoro.
Roberto Degli Esposti nella sala blu dove si allena allascolto e alla contemplazione
3. &SVILUPPO
ORGANIZZAZIONE
8 Novembre/dicembre 2015
la rappresentazione osservabile delle
competenze e, come tali, hanno la ca-
ratteristica di essere replicabili, dun-
que allenabili. Ma anche misurabili.
Per attivarne di nuovi 竪 basilare la
volont dei singoli di acquisirli. Senza
lingaggio personale o della squadra
non c竪 allenamento che tenga.
Certamente non 竪 facile n辿 scontato,
perch辿 lessere umano tende a met-
tere in atto i comportamenti che gi
conosce,percorrendolaviadellacon-
servazione. Ci嘆 costituisce un grande
ostacolo alla trasformazione e sono i
manager, per primi, a dover percepi-
re il pericolo. Loro normale tendenza
竪, infatti, la convinzione di non avere
pi湛 nulla da imparare. Per i collabo-
ratori, invece, 竪 pi湛 semplice.
Ci spiega?
Si tratta del fenomeno della semplifi-
cazione imitativa. In molte aziende i
collaboratori tendono ad assumere i
comportamenti del capo perch辿 quei
comportamenti sono associati al suc-
cesso personale. Ma se 竪 il capo, per
primo, a non sentire lingaggio per-
sonale, 竪 molto difficile che riesca a
trasmetterlo ai collaboratori.
che vi siano persone che istruisco-
no e persone che vengono istruite.
In tali contesti lascolto non 竪 con-
templato; in entrambe le direzioni
e, a maggior ragione, nel senso che
va dal basso verso lalto. Ci嘆 che, a
prescindere dal modello organizza-
tivo, occorre instillare nelle persone
竪 unattitudine allascolto reciproco,
a cominciare dai manager. Dunque
allenare ad assumere comporta-
menti che generino valore.
Quali sono questi comporta-
menti? E come li si distingue
dagli altri?
Esistono due categorie di comporta-
menti, quelli che funzionano e quel-
li che non funzionano. Ovviamente
in riferimento allo specifico conte-
sto e non in maniera aprioristica.
Per sapere se un comportamento
funziona lo si deve osservare con
gli occhi degli altri nella dimensio-
ne della comunicazione, sia quella
one-to-one sia quella che avviene
allinterno dei gruppi.
E per generarne di nuovi?
I comportamenti non sono altro che
Il cambiamento deve pertan-
to partire dalla testa. Ma chi e
come deve essere il leader?
Chiunque pu嘆 essere leader e non
sempre bisogna esserlo. Per consegui-
re gli obiettivi e ottenere il successo
del team un bravo capo deve anche
imparare a essere follower. Le rela-
zioni allinterno dellorganizzazione
e dei team evolvono, infatti, e mutano
costantemente, in ragione di un am-
biente in cambiamento e in funzio-
ne della trasformazione degli attori
stessi. Nella dinamica che si genera,
a ciascuno pu嘆 accadere di giocare il
ruolo del leader e di vestire i panni
del follower. Sono le situazioni a det-
tare i comportamenti da adottare, i
quali, una volta osservati, determina-
no lassunzione del comando (leader)
o il sostegno alla realizzazione (follo-
wer). Un esempio calzante 竪 quello
della pallacanestro. Il buon capitano
竪 colui che sa fare un passo indietro
e passare la palla alla persona pi湛
adatta, in quello specifico contesto, a
trasformare il tiro in canestro.
I team in grado di esprimere i mi-
gliori risultati sono proprio quelli al
cui interno i ruoli di leadership e di
followership sono continuamente e
tacitamente riassegnati, in vista del-
la situazione da affrontare.
I grandi leader sono dunque,
prima di tutto, eccellenti
follower
S狸, ed essere follower 竪 un mestiere
ricco di sfide, tanto quanto essere
leader. Il miglior allenamento che si
possa fare 竪 quello allumilt.
Quindi lallenamento alla lea-
dership dei capi parte dallac-
quisizione di un comportamen-
to umile. Su che cosa, invece,
occorre lavorare per stimolare
la leadership nei collaboratori?
Prima di qualsiasi altra cosa, 竪 im-
portante lavorare sulla responsabi-
lizzazione e, di conseguenza, sulla
Elite allo Specchio
Linstallazione artistica di Anja Puntari che accoglie i visitatori nella nuova sede. I visitatori sono invitati
a inserire una moneta allinterno di uno o pi湛 di questi salvadanai, ognuno dei quali rappresenta una
competenza che necessita allenamento
4. &SVILUPPO
ORGANIZZAZIONE
9Novembre/dicembre 2015
Elite allo Specchio
ta del termine feedback impone una
riflessione. La traduzione concettua-
le sarebbe critica. Ma considerare il
feedback una critica porterebbe ad
annullare il concetto di scambio reci-
proco. Piuttosto che allenarsi a dare
feedback, mi sembra allora pi湛 utile al-
lenarsi a riceverlo e a ricercarlo, ognu-
no per la propria crescita personale.
Non vi 竪 poi bisogno di individuare
degli spazi o dei momenti ad hoc
per scambiarsi il feedback. Il feed-
back pu嘆, infatti, essere non verbale
e del tutto intangibile. Basta dunque
mettersi allascolto per cogliere quei
segnali, anche fisici, che portano a
smettere un comportamento che
non funziona e a generarne di nuo-
vi. Aumentare le capacit di ascolto
竪 lunico modo perch辿 il feedback
trovi terreno fertile.
cultura dellerrore. Non sempre i
capi accettano che i collaboratori
imparino dagli errori e i sistemi di
performance management certa-
mente non premiano chi sbaglia
nel perseguimento degli obiettivi.
Occorre pertanto superare questa
visione, ponendo le condizioni or-
ganizzative affinch辿 lerrore non
solo non venga sanzionato, ma pos-
sa anche essere compreso.
Il secondo passo consiste nellaiu-
tare le persone a uscire dai propri
successi. Perch辿 non c竪 niente di
pi湛 dannoso del successo quando
si vuole cambiare. Crogiolarsi nel
successo porta spesso a replicare nel
futuro un comportamento conside-
rato vincente nel passato. Mutate
le condizioni e gli obiettivi non 竪
detto che lo stesso comportamento
sia altrettanto funzionale.
E qui entra in gioco la dimensio-
ne della crisi. La leadership, indi-
pendentemente da chi la esercita,
diventa determinante nel produrre
una trasformazione quando 竪 capa-
ce di generare delle crisi.
Il successo come freno al cam-
biamento e la crisi come mo-
tivo scatenante. Possiamo ap-
profondire?
Nella crisi si generano sempre nuo-
ve opportunit. I capi devono, dun-
que, guidare la dimensione emotiva
dei collaboratori nella comprensio-
ne che le crisi sono necessarie. E
poi produrre le condizioni affinch辿
dalla crisi si possa uscire, non tan-
to attraverso lelaborazione, quanto
tramite la messa in pratica di un
comportamento.
Sono la pratica e la persistenza della
praticanelperseguireipropriobiettivi
a produrre la trasformazione. E lalle-
namento non 竪 altro che la replica di
una pratica volta al suo affinamento.
Il compito del manager nellin-
dividuare obiettivi chiari per
la squadra e nellallenare le
persone a raggiungerli presup-
pone un massiccio lavoro sulla
comunicazione, che 竪 sempre
scambioreciprocotradueparti
una emittente e una ricevente
, allinterno del quale assume
importanza la dimensione del
feedback
Gi il fatto che nella lingua italiana
non esista una traduzione appropria-
Roberto Degli Esposti nella sala viola dedicata allinnovazione e al change management
Performant by SCOA
Performant by SCOA nasce nel maggio 2015 con lo scopo di dare un nome a un brand di servizi rivolti alle
imprese. Performant by SCOA possiede gi un portfolio di esperienze e di successo maturato in SCOA negli
ultimi anni, attraverso lapplicazione degli strumenti e delle metodologie del Business Coaching nelle aziende.
Performant by SCOA supporta le organizzazioni nella loro trasformazione partendo dal principio che il soste-
gno allabilitazione di nuovi comportamenti generi valore. Performant by SCOA 竪 effective business coaching,
ovvero il sostegno allo sviluppo delle performance di singoli individui, di team e di intere organizzazioni.
5. Elite allo Specchio
&SVILUPPO
ORGANIZZAZIONE
10 Novembre/dicembre 2015
Oggi si sente tanto parlare di
aziende etiche e di carte dei
valori. Ma come si fa a com-
piere il salto dalla teoria alla
pratica? Come, cio竪, i valori si
rendono vitali?
Bisogna farli leggere attraverso i
comportamenti. , anche in questo
caso, una questione di allenamento.
Noi aiutiamo le aziende sostenendo-
le con percorsi di coaching, indivi-
duali e di gruppo, alla cui base sta
sempre un concetto: il bilancio tra la
dimensione emotiva e quella logica.
Quando queste due dimensioni tro-
vano una ragionevole coesistenza, le
persone entrano nelle condizioni di
far evolvere i propri comportamenti.
Qual 竪 la specificit del model-
lo di coaching che avete elabo-
rato e che utilizzano tutti i vo-
stri coach?
Il nostro approccio si pu嘆 riassume-
re nellacronimo PROVA, che sta
per Presente, Orizzonte, Via e Azio-
ne. Consiste nel fare in modo che le
persone, attraverso il percorso di
coaching, comprendano la situazio-
ne presente, definiscano lorizzonte
a cui tendere, traccino una via at-
traverso cui raggiungerlo ed entrino
in azione.
Appena entrano in azione, inizia il
nostro compito che 竪 quello di al-
lenatori. Lallenamento avviene in
palestre comportamentali e consi-
ste nellesercitare i comportamenti
allinterno della propria agenda e
nel rispetto degli impegni preesi-
stenti. Non si tratta dunque di un
lavoro in pi湛.
Dopodich辿 interveniamo, in sessio-
ni successive, cercando di stimolare
una riflessione sui comportamenti
adottati e sulla loro funzionalit o
meno rispetto alle specifiche situa-
zioni che si verificano in agenda.
il coachee che deve acquisire la
consapevolezza dei propri compor-
tamenti, imparando a distingue-
re se quel comportamento 竪 stato
utile oppure no e come lo si pu嘆
migliorare.
E come avviene lapprendi-
mento dei coach che si affida-
no a voi?
La nostra scuola di coaching si rivol-
ge a coloro che esercitano o aspira-
no a esercitare il mestiere di coach.
Come allinterno dei percorsi che
proponiamo alle aziende, anchessa
ha per nucleo dellapprendimento il
modello PROVA. Lobiettivo 竪 dun-
que quello di stimolare, finanche
nei professionisti, la generazione di
un equilibrio che gli permetter di
migliorare le proprie performance
e di intervenire migliorando quelle
degli altri (i coachee). Solo coach
che hanno raggiunto il giusto bilan-
cio tra dimensione emotiva e logi-
ca possono aiutare le persone nelle
aziende a trovare il loro equilibrio e
a fare la differenza.
Facendo leva sui principi e gli
strumenti del coaching sono
tante le aziende che avete aiu-
tato nel migliorare la propria
performance. Quali sono i van-
taggi concreti per chi sceglie di
affidarsi a voi nello sviluppo
del proprio capitale umano?
A contraddistinguerci 竪 il fatto di
avere messo le tecniche dellexe-
cutive e business coaching a servi-
zio della generazione di valore. La
scuola 竪 il nostro fiore allocchiello e
considero un ulteriore motivo di or-
goglio il fatto che stiamo lavorando
per far s狸 che la stessa possa offrire
non solo percorsi alle persone che
aspirano a diventare coach, ma an-
che a coloro che vogliono utilizzare
gli strumenti caratteristici del coa-
ching nel proprio mestiere e nella
gestione delle sfide quotidiane;
questo con maggiore consapevolez-
za dei propri comportamenti e una
pi湛 ampia attenzione allascolto.
Se vogliamo vivere il presente con
gli occhi del futuro, il coaching 竪 il
giusto strumento per iniziare la tra-
sformazione.
Roberto Degli Esposti ci accoglie nella nuova sede