2. Periodo preromano
La rocca, fortificata per fini militari,
in una posizione scelta fin dai tempi
pi湛 antichi in quanto strategica per il
controllo e la difesa della Valle
Caudina, fu eretta sulla collina a
dominio della citt. Alla Torre,
infatti, si riconosce unorigine
preromana, attribuibile alle
popolazioni italiche che transitarono
e abitarono il luogo, principalmente
sannitiche, fautrici dei fiorenti
rapporti commerciali ed economici,
favoriti tra laltro dalla via Appia,
strada di collegamento tra Roma e
Benevento.
3. Periodo romano
Ancora i Romani ne continuarono a fare
uso come punto di avvistamento
nemico e controllo del territorio,
servendosi del Monsarcis monte
fortificato, da cui, secondo alcuni
studiosi, deriva il suo attuale nome.
Con le invasioni barbariche essa sub狸 i
primi danni fino a diventare una rocca
abbandonata e in disuso
4. Alto medioevo
Ledificio 竪 costituito principalmente da due
corpi cilindrici. Il nucleo centrale, pi湛 alto e
stretto, fu edificato dai Longobardi nel VII
secolo, per essere usato come torre
davvistamento.
LVIII secolo, segnato dalle conquiste
longobarde, riport嘆 la struttura a nuova
vita, restaurata e laddove necessario
ricostruita e affiancata da una nuova
costruzione che potesse fortificare
ulteriormente il luogo, il Castello.
Il nuovo complesso vedeva collegati i diversi
edifici da un passaggio sotterraneo, utile
zona di riparo, spostamento e fuga durante
gli attacchi nemici.
5. Periodo rinascimentale
La successiva ricostruzione aragonese,
confer狸 al complesso laspetto attuale.
Tra la fine del XV e gli inizi del XVI
secolo, Francesco di Giorgio Martini,
artista senese, amico e collaboratore di
Leonardo da Vinci, fece ampliare la
Torre su ordine del Re, per renderla pi湛
adatta al tipo di guerra che si stava
sviluppando, sempre pi湛 caratterizzato
dalluso delle armi da fuoco e
dellartiglieria.
6. Fu Ferdinando II di Borbone che ne
ridefin狸 il valore simbolico destinando
la Torre e il Castello a prigione del
Regno di Napoli, ricordata tra le pi湛
dure, in cui furono rinchiusi patrioti
come Nicola Prisco e Michele Pironti.
Tra i prigionieri, celebre rimane la
storia del napoletano Carlo Poerio, cui
竪 stata dedicata una piazza nel centro
della citt. Levidenza storica di
utilizzo della struttura come carcere
deriva dal ritrovamento di aree adibite
per i reclusi oltre a esplicite iscrizioni
sui muri, inneggianti libert di
pensiero e ideale..
Periodo Risorgimentale
7. La Torre chiude definitivamente le
sbarre delle sue celle e della sua storia
nel 1936.
Oggi 竪 adibita a sede del Museo
Archeologico Nazionale del Sannio
Caudino insieme al Castello.
Allinterno dellantica Torre 竪 esposto il
ratto di Europa, celebre cratere di
Asteas.
La struttura 竪 visitabile grazie
allimpegno di unassociazione di
volontari, detta Sentinelle della Torre,
che opera in accordo con il Comune e
la Soprintendenza.
Periodo contemporaneo
8. Il vaso di Assteas
Assteas fu un ceramografo e ceramista greco,
attivo a Paestum nel IV secolo a.C. Nelle
decorazioni dei vasi a figure rosse su fondo
nero dipinse scene mitologiche e teatrali. La
sua opera pi湛 famosa 竪 il cratere che porta il
suo nome, che riproduce il ratto di Europa: il
vaso, inizialmente trafugato da un operaio edile
nel territorio di Sant'Agata de' Goti, venne
esposto presso il Getty Museum dal 1981 al
2005. Al termine dello stesso anno torn嘆
in Italia, a seguito di lunghe e complesse
indagini del Comando per la Tutela del
Patrimonio Culturale dell'Arma Carabinieri. Oggi
il cratere 竪 esposto presso la Torre del Castello
di Montesarchio, in provincia di Benevento, sede
del Museo Archeologico Nazionale del Sannio
Caudino.