2. Il telescopio
In questo breve lavoro cercher嘆 di dare
alcune nozioni elementari circa la
strumentazione ad uso amatoriale con
qualche cenno alle soluzioni professionali
3. Possiamo abitualmente dividere ci嘆 che compone
un telescopio in tre parti diverse:
Il tubo ottico
La montatura
La base o
piedistallo
4. Il tre piedi come base
A seconda della dimensioni del tubo ottico quindi del suo
peso complessivo di testa equatoriale, la struttura che
tiene il tutto deve essere ben proporzionata ed atta a
sostenere il peso senza cedimenti o flessioni. Per
strumenti fino a circa 25 cm di diametro abitualmente si
adoperano i classici tre piedi in legno o metallo.
5. Testa
equatoriale EQ6
su tre piedi
metallico
Questo accessorio ha la comodit di essere
facilmente trasportabile in quanto 竪 abitualmente
composto da tre strutture allungabili collegate
tra loro da un triangolo, quando non vengono
adoperate occupano poco spazio. Non sono
certo il meglio della stabilit ed hanno un
ingombro di base generalmente generoso che al
buio pu嘆 essere un serio inconveniente.
6. Il tre piedi necessita di un accurato lavoro di
messa in bolla, cio竪 di posizionare perfettamente
parallela al terreno, la base della testa
equatoriale. I tre elementi che compongono il
supporto non hanno regolazioni micrometriche in
altezza ma sono abitualmente a frizione o a slitta
pertanto di difficile sistemazione.
Il vantaggio, oltre allingombro ridotto, 竪 quello di
potersi adattare a qualsiasi asperit del terreno.
7. Per posizionare questo
tipo di supporto occorre
una bolla da porre alla
base dove si monter la
testa equatoriale.
Bisogna verificare il
livellamento in tutte le
direzioni per essere
sicuri di non dover in
seguito, ricorrere a
continue correzioni di
inseguimento.
8. Il supporto a colonna
Un altro tipo di supporto e quello cos狸 detto a colonna.
Si tratta di una, in genere robusta colonna metallica, con
tre piedi di supporto ed una flangia circolare dove
montare la testa equatoriale.
I piedi recano abitualmente le cosiddette viti calanti che
permettono una comoda regolazione con bolla del
sistema.
9. Particolare delle viti calanti
Inconveniente:
In caso di terreno morbido,
la vite tende a penetrare
nello stesso. Occorre uno
spessore che impedisca
quanto detto.
10. Ildisupporto a colonna ha
Questo tipo supporto oltre allinconveniente del peso,
anche quello dellingombro, a meno che i piedi non siano
smontabili.
Non si adatta alle asperit del terreno e se ci sono dislivelli
notevoli, bisogna mettere spessori sotto una o pi湛 viti calanti.
Il vantaggio di questo supporto 竪 sicuramente la stabilit.
Si adatta molto bene alla configurazione Newton e non si adatta
affatto a Cassegrain e rifrattori perch辿 la colonna dovrebbe
essere molto lunga e quindi flessibile a meno di dimensioni e
pesi inaccettabili.
Non corretto
Corretto
11. Il supporto a colonna
Non c竪 dubbio che la soluzione migliore per
la stabilit dello strumento 竪 una base fissa,
costituita da una struttura in ferro e
muratura. Questo tipo di supporto diventa
indispensabile per strumenti da 40 cm in su
di diametro. E infatti impensabile pensare al
trasporto di simili strumenti se non carrellati
con tutta la serie di inconvenienti che si
verificano con questa soluzione.
12. Sopra il tre piedi che ci mettiamo?
E chiaro che ci va qualcosa per tenere la parte ottica dello
strumento.
Per piccoli ed economici strumenti si va dalla semplice forcella
che consente movimenti altazimutali, a piccole montature
equatoriali non motorizzate.
Queste soluzioni sono previste per principianti e sono adatte a
modeste e brevi osservazione della luna e dei pianeti.
Gli oggetti osservati escono dalloculare in breve tempo ed
abitualmente loperatore dopo breve uso, si stanca ed
abbandona lo strumento.
La testa equatoriale pertanto deve essere motorizzata almeno
in AR.
13. Ricordiamoci che la testa equatoriale 竪 il
cuore meccanico dello strumento e spesso
contiene anche il suo cervello elettronico.
14. Naturalmente una
montatura che si
rispetti deve essere in
grado di gestire anche
lasse di declinazione.
A fianco , la forcella
in acciaio trafilato
del nostro 42 con
lasse di
declinazione servito
da un motore PP
15. Che cosa 竪 una testa equatoriale?
Lesatta regolazione dellangolo in
zenit ed azimut della testa
equatoriale, in funzione della
latitudine dellosservatore, sar
trattato nelle prossime diapositive.
16. Perch辿 la testa equatoriale deve
avere in altezza lo stesso angolo
della latitudine dellosservatore?
17. Se lasse polare del telescopio non 竪 parallelo allasse di
rotazione della terra, durante losservazione si noter
una deriva delloggetto osservato tanto maggiore quanto
maggiore sar lerrore di parallelismo. E chiaro quindi
che langolo zenitale della testa equatoriale deve avere lo
stesso valore della latitudine dellosservatore e langolo
azimutale perfettamente al polo.
18. Per il corretto orientamento
dellasse polare allineamento
Il solo e pi湛 diffuso metodo per effettuare un buon
dellasse polare 竪 il metodo delle derive o metodo Bigourdan.
Si svolge in due fasi: controllo e regolazione dellangolo in direzione
e controllo dellangolo in altezza.
A meno di notevoli cambiamenti di latitudine del sito osservativo,
langolo in altezza va fatto una solo volta e controllato poi con la
livella sulla base della testa equatoriale.
Molte montature hanno inserita una scala in gradi, della quale 竪 bene
tenere un conto molto approssimativo
19. Regolazione della testa equatoriale
Una buona testa equatoriale deve permettere la
regolazione degli angoli in maniera micrometrica senza
intervenire sul supporto, cavalletto o colonna che sia.
Vite per la regolazione Vite e controvite per la
dellaltezza regolazione della direzione
21. Parliamo un po delle teste
equatoriali
Prima di andare avanti diamo unocchiata ai tre tipi
principali di teste equatoriali usate per supportare e
muovere il tubo ottico :
1) Alla tedesca; 2) A forcella; 3) Altazimutale.
22. Equatoriale alla tedesca
Una delle pi湛 diffuse teste equatoriali.
E essenzialmente una T dove il gambo costituisce lasse polare, nel
tratto ortogonale viene montato da una parte la strumento e dallaltra il
contrappeso.
Gi questa soluzione ci fa capire che lasse polare deve essere di
buon calibro per supportare pesi considerevoli, se si tratta di uno
strumento da 25 cm di diametro a salire.
Tra lo strumento, il supporto, la testa equatoriale e i contrappesi si
raggiungono spesso svariate decine e decine di kg che sconsigliano
la trasportabilit a meno che non si disponga di adeguato automezzo.
Si adatta molto bene a strumenti lunghi (rifrattori) consentendone la
completa libert di movimento.
23. Equatoriale a forcella
Certo che
lideale 竪
quello che
vedrete nella
prossima dia!
Si adatta molto bene a Newton e Cassegrain pur non
consentendo, per questa ultima configurazione, una
comoda visione della zona polare, a meno che non si
adoperi un diagonale.
Non 竪 molto pesante e non richiede contrappesi.
Deve avere caratteristiche di buona indeformabilit e
non deve presentare fenomeni di elasticit
27. In effetti le montature altazimutali
computerizzate, oggi sono alla portata degli
astrofili.
Anche la nostra associazione ne possiede
una e supporta il C8.
Non si adatta alla fotografia astronomica
perch辿 questo tipo di montatura introduce
una rotazione di campo, quindi a meno di
costose applicazioni (derotatore) 竪 possibile
solo losservazione.
29. Sempre nei nostri sogni, almeno quelli!
Aldo Gagliano e Franco Mura a colloquio
davanti la cupola dellNTT
30. Il moto orario
Ho detto che lasse polare deve girare parallelo
allasse di rotazione terrestre, ma non ho detto in
quanto tempo deve effettuare un giro completo: in
23h 56 e rotti, cio竪 la durata di un giorno siderale.
A parole sembra facile, ma il moto orario deve
obbedire a severe norme di precisione per non
produrre fastidi anche notevoli durante
linseguimento e peggio ancora durante
lacquisizione di una immagine.
31. Abitualmente lasse polare 竪 solidale con una corona dentata, posta in
rotazione da una vite senza fine: in base al numero di denti della corona,
facendo semplici calcoli, si pu嘆 stabilire quanti giri deve fare in un ora lasse
polare del telescopio. Il rapporto di trasmissione tra Vite e corona 竪 sempre
uno/numero denti corona. A questo punto sapendo che il telescopio in un
ora deve ruotare in AR di 15属si po fare facilmente Il calcolo.
.
Una corona con 360 denti, ogni
giro delle vite sf, la far ruotare di
un grado . Pertanto la vite sf deve
fare in un ora 15 giri.
Una corona di 144 denti sar fatta
ruotare in un ora in sei giri della
vsf e cosi via.
In definitiva basta dividere il
numero di denti della corona per
24 per sapere quanti giri deve fare
la VSF in un ora
32. Verifica dei giochi
Un eccessivo gioco di spallamento produrr un movimento
a vuoto del tubo ottico, verificabile tentando di spostare a
mano in AR lo stesso tubo. Se laccoppiamento 竪 buono si
vedr muovere, effettuando questa manovra, la VSF lungo
il suo asse. Se invece laccoppiamento 竪 lasco si muover
solo la corona e la VSF rester ferma.
Asse del gioco di
accoppiamento
Asse di
spallamento
33. Nel caso che vedremo, l accoppiamento tra vite senza
fine e corona 竪 realizzato con la possibilit di regolare in
maniera micrometrica laccoppiamento stesso, inoltre la
vsf si muove tra due cuscinetti registrabili per annullare il
gioco di spallamento.
Vite e controvite
per regolare
laccoppiamento
Cuscinetti
registrabili per
regolare lo
spallamento
34. Che cosa fa girare la VSF?
Una volta si adoperavano i motori sincroni, per intenderci
quelli che si trovano nei timers delle lavatrici, il loro
movimento 竪 stabile perch辿 legato alla frequenza di rete
(50 hz). Questi motori, per uso telescopico, avevano
bisogno della rete elettrica a 220V. Meglio ancora se alla
rete veniva interposto un accessorio elettronico chiamato
variatore di frequenza questo accessorio permetteva,
come dice la denominazione di variare leggermente in pi湛
o in meno la frequenza di alimentazione del motore,
permettendo cos狸 di realizzare una accelerazione o
decelerazione del moto orario, condizione preziosa nel
caso di riprese fotografiche.
35. Il mio vecchio variatore di frequenza alimentato a
12Vdc ed uscita a 220 ac +/- 20%
36. Le nuove tecniche
Oggi i motori sincroni sono stati completamente sostituiti
da i motori passo passo. Questi motori sono molto versatili
perch辿 possono ruotare alle velocit pi湛 svariate
permettendo cos狸, per esempio, il puntamento rapido dello
strumento e il suo moto siderale. Ovviamente devono
essere alimentati da un driver che consente tutto questo.
Unaltra grande prerogativa del motore pp 竪 quella che il
driver 竪 quasi sempre interfacciabile con un PC. Pertanto,
visto la loro estrema precisione, se il PC possiede una
banca dati di oggetti da osservare, il comando in passi,
pu嘆 essere trasmesso al driver che far muovere il motore
di tot passi puntando il telescopio dove voluto.
37. Motore passo passo con riduzione
a cinghia dentata montato sul
nostro 42 cm.
38. Motore passo-passo principio di
passo-
funzionamento
Elettrificando un avvolgimento,
(B), lindotto 竪 costretto ad
assumere, per effetto magnetico,
la posizione orizzontale e compie
un passo.
Elettrificando laltro
avvolgimento (D), lindotto
assume la posizione verticale,
altro passo. Quando sono
elettrificati contemporaneamente
i due avvolgimenti, lindotto
compie mezzo passo (A e C).
Il motore pp ha un
minimo di 4 fili per il
suo comando
39. Motore brushless
Ancora meglio del motore PP 竪 il motore
brushless ovvero senza spazzole.
Ha unefficienza elettrica e meccanica superiore al
PP, e possono essere realizzati motori di grande
potenza con infinite applicazioni ove occorre
unassoluta precisione di movimento.
Sui moderni telescopi professionali, motori di
questo genere sono calettati direttamente
sullasse di declinazione senza riduzioni.
Si tratta di soluzioni molto costose ancora lontane
dalluso dilettantistico
40. Il sistema del nostro 42 cm
Motori pp del Fotocamera Focheggiatore Apertura e
telescopio digitale elettronico rotazione cupola
Interfaccia
Driver
(DA2)
PC
Pulsantiera Attualmente manca
Rete solo il movimento
cupola.