際際滷

際際滷Share a Scribd company logo
A cura di Giorgio Puglia
Parte 1
Il telescopio




 In questo breve lavoro cercher嘆 di dare
     alcune nozioni elementari circa la
  strumentazione ad uso amatoriale con
qualche cenno alle soluzioni professionali
Possiamo abitualmente dividere ci嘆 che compone
un telescopio in tre parti diverse:
Il tubo ottico

La montatura


La base o
piedistallo
Il tre piedi come base




A seconda della dimensioni del tubo ottico quindi del suo
peso complessivo di testa equatoriale, la struttura che
tiene il tutto deve essere ben proporzionata ed atta a
sostenere il peso senza cedimenti o flessioni. Per
strumenti fino a circa 25 cm di diametro abitualmente si
adoperano i classici tre piedi in legno o metallo.
Testa
  equatoriale EQ6
  su tre piedi
  metallico




Questo accessorio ha la comodit di essere
facilmente trasportabile in quanto 竪 abitualmente
composto da tre strutture allungabili collegate
tra loro da un triangolo, quando non vengono
adoperate occupano poco spazio. Non sono
certo il meglio della stabilit ed hanno un
ingombro di base generalmente generoso che al
buio pu嘆 essere un serio inconveniente.
Il tre piedi necessita di un accurato lavoro di
messa in bolla, cio竪 di posizionare perfettamente
parallela al terreno, la base della testa
equatoriale. I tre elementi che compongono il
supporto non hanno regolazioni micrometriche in
altezza ma sono abitualmente a frizione o a slitta
pertanto di difficile sistemazione.
Il vantaggio, oltre allingombro ridotto, 竪 quello di
potersi adattare a qualsiasi asperit del terreno.
Per posizionare questo
tipo di supporto occorre
una bolla da porre alla
base dove si monter la
testa equatoriale.
Bisogna verificare il
livellamento in tutte le
direzioni per essere
sicuri di non dover in
seguito, ricorrere a
continue correzioni di
inseguimento.
Il supporto a colonna
Un altro tipo di supporto e quello cos狸 detto a colonna.
Si tratta di una, in genere robusta colonna metallica, con
tre piedi di supporto ed una flangia circolare dove
montare la testa equatoriale.
I piedi recano abitualmente le cosiddette viti calanti che
permettono una comoda regolazione con bolla del
sistema.
Particolare delle viti calanti


                        Inconveniente:
                        In caso di terreno morbido,
                        la vite tende a penetrare
                        nello stesso. Occorre uno
                        spessore che impedisca
                        quanto detto.
Ildisupporto a colonna ha
Questo tipo supporto oltre allinconveniente del peso,
anche quello dellingombro, a meno che i piedi non siano
smontabili.
Non si adatta alle asperit del terreno e se ci sono dislivelli
notevoli, bisogna mettere spessori sotto una o pi湛 viti calanti.
Il vantaggio di questo supporto 竪 sicuramente la stabilit.
Si adatta molto bene alla configurazione Newton e non si adatta
affatto a Cassegrain e rifrattori perch辿 la colonna dovrebbe
essere molto lunga e quindi flessibile a meno di dimensioni e
pesi inaccettabili.


                      Non corretto




                              Corretto
Il supporto a colonna
Non c竪 dubbio che la soluzione migliore per
la stabilit dello strumento 竪 una base fissa,
costituita da una struttura in ferro e
muratura. Questo tipo di supporto diventa
indispensabile per strumenti da 40 cm in su
di diametro. E infatti impensabile pensare al
trasporto di simili strumenti se non carrellati
con tutta la serie di inconvenienti che si
verificano con questa soluzione.
Sopra il tre piedi che ci mettiamo?
E chiaro che ci va qualcosa per tenere la parte ottica dello
strumento.
Per piccoli ed economici strumenti si va dalla semplice forcella
che consente movimenti altazimutali, a piccole montature
equatoriali non motorizzate.
Queste soluzioni sono previste per principianti e sono adatte a
modeste e brevi osservazione della luna e dei pianeti.
Gli oggetti osservati escono dalloculare in breve tempo ed
abitualmente loperatore dopo breve uso, si stanca ed
abbandona lo strumento.
La testa equatoriale pertanto deve essere motorizzata almeno
in AR.
Ricordiamoci che la testa equatoriale 竪 il
cuore meccanico dello strumento e spesso
contiene anche il suo cervello elettronico.
Naturalmente una
montatura che si
rispetti deve essere in
grado di gestire anche
lasse di declinazione.



A fianco , la forcella
in acciaio trafilato
del nostro 42 con
lasse di
declinazione servito
da un motore PP
Che cosa 竪 una testa equatoriale?




             Lesatta regolazione dellangolo in
             zenit ed azimut della testa
             equatoriale, in funzione della
             latitudine dellosservatore, sar
             trattato nelle prossime diapositive.
Perch辿 la testa equatoriale deve
avere in altezza lo stesso angolo
della latitudine dellosservatore?
Se lasse polare del telescopio non 竪 parallelo allasse di
rotazione della terra, durante losservazione si noter
una deriva delloggetto osservato tanto maggiore quanto
maggiore sar lerrore di parallelismo. E chiaro quindi
che langolo zenitale della testa equatoriale deve avere lo
stesso valore della latitudine dellosservatore e langolo
azimutale perfettamente al polo.
Per il corretto orientamento
                    dellasse polare allineamento
Il solo e pi湛 diffuso metodo per effettuare un buon
dellasse polare 竪 il metodo delle derive o metodo Bigourdan.
Si svolge in due fasi: controllo e regolazione dellangolo in direzione
e controllo dellangolo in altezza.
A meno di notevoli cambiamenti di latitudine del sito osservativo,
langolo in altezza va fatto una solo volta e controllato poi con la
livella sulla base della testa equatoriale.
Molte montature hanno inserita una scala in gradi, della quale 竪 bene
tenere un conto molto approssimativo
Regolazione della testa equatoriale
 Una buona testa equatoriale deve permettere la
 regolazione degli angoli in maniera micrometrica senza
 intervenire sul supporto, cavalletto o colonna che sia.




Vite per la regolazione            Vite e controvite per la
dellaltezza                       regolazione della direzione
Semplice metodo per verificare
    langolo di latitudine
Parliamo un po delle teste
             equatoriali
Prima di andare avanti diamo unocchiata ai tre tipi
principali di teste equatoriali usate per supportare e
muovere il tubo ottico :
1) Alla tedesca; 2) A forcella; 3) Altazimutale.
Equatoriale alla tedesca
Una delle pi湛 diffuse teste equatoriali.
E essenzialmente una T dove il gambo costituisce lasse polare, nel
tratto ortogonale viene montato da una parte la strumento e dallaltra il
contrappeso.
Gi questa soluzione ci fa capire che lasse polare deve essere di
buon calibro per supportare pesi considerevoli, se si tratta di uno
strumento da 25 cm di diametro a salire.
Tra lo strumento, il supporto, la testa equatoriale e i contrappesi si
raggiungono spesso svariate decine e decine di kg che sconsigliano
la trasportabilit a meno che non si disponga di adeguato automezzo.
Si adatta molto bene a strumenti lunghi (rifrattori) consentendone la
completa libert di movimento.
Equatoriale a forcella
                                         Certo che
                                         lideale 竪
                                         quello che
                                         vedrete nella
                                         prossima dia!




Si adatta molto bene a Newton e Cassegrain pur non
consentendo, per questa ultima configurazione, una
comoda visione della zona polare, a meno che non si
adoperi un diagonale.
Non 竪 molto pesante e non richiede contrappesi.
Deve avere caratteristiche di buona indeformabilit e
non deve presentare fenomeni di elasticit
Un bellissimo
esempio di
montatura a
forcella. Oggetto di
desiderio.
Ma noi ci accontentiamo della nostra bella
 forcellona che culla dolcemente il nostro
 42 cm
Montature altazimutali
In effetti le montature altazimutali
computerizzate, oggi sono alla portata degli
astrofili.

Anche la nostra associazione ne possiede
una e supporta il C8.

Non si adatta alla fotografia astronomica
perch辿 questo tipo di montatura introduce
una rotazione di campo, quindi a meno di
costose applicazioni (derotatore) 竪 possibile
solo losservazione.
I nostri desideri

                    Qui ero
                    un po
                    pi湛
                    magro!
Sempre nei nostri sogni, almeno quelli!




    Aldo Gagliano e Franco Mura a colloquio
    davanti la cupola dellNTT
Il moto orario
Ho detto che lasse polare deve girare parallelo
allasse di rotazione terrestre, ma non ho detto in
quanto tempo deve effettuare un giro completo: in
23h 56 e rotti, cio竪 la durata di un giorno siderale.
A parole sembra facile, ma il moto orario deve
obbedire a severe norme di precisione per non
produrre fastidi anche notevoli durante
linseguimento e peggio ancora durante
lacquisizione di una immagine.
Abitualmente lasse polare 竪 solidale con una corona dentata, posta in
rotazione da una vite senza fine: in base al numero di denti della corona,
facendo semplici calcoli, si pu嘆 stabilire quanti giri deve fare in un ora lasse
polare del telescopio. Il rapporto di trasmissione tra Vite e corona 竪 sempre
uno/numero denti corona. A questo punto sapendo che il telescopio in un
ora deve ruotare in AR di 15属si po fare facilmente Il calcolo.

   .
   Una corona con 360 denti, ogni
   giro delle vite sf, la far ruotare di
   un grado . Pertanto la vite sf deve
   fare in un ora 15 giri.
   Una corona di 144 denti sar fatta
   ruotare in un ora in sei giri della
   vsf e cosi via.
   In definitiva basta dividere il
   numero di denti della corona per
   24 per sapere quanti giri deve fare
   la VSF in un ora
Verifica dei giochi
Un eccessivo gioco di spallamento produrr un movimento
a vuoto del tubo ottico, verificabile tentando di spostare a
mano in AR lo stesso tubo. Se laccoppiamento 竪 buono si
vedr muovere, effettuando questa manovra, la VSF lungo
il suo asse. Se invece laccoppiamento 竪 lasco si muover
solo la corona e la VSF rester ferma.

 Asse del gioco di
 accoppiamento



                                            Asse di
                                            spallamento
Nel caso che vedremo, l accoppiamento tra vite senza
fine e corona 竪 realizzato con la possibilit di regolare in
maniera micrometrica laccoppiamento stesso, inoltre la
vsf si muove tra due cuscinetti registrabili per annullare il
gioco di spallamento.



                                                                Vite e controvite
                                                                per regolare
                                                                laccoppiamento




                                                                 Cuscinetti
                                                                 registrabili per
                                                                 regolare lo
                                                                 spallamento
Che cosa fa girare la VSF?
Una volta si adoperavano i motori sincroni, per intenderci
quelli che si trovano nei timers delle lavatrici, il loro
movimento 竪 stabile perch辿 legato alla frequenza di rete
(50 hz). Questi motori, per uso telescopico, avevano
bisogno della rete elettrica a 220V. Meglio ancora se alla
rete veniva interposto un accessorio elettronico chiamato
variatore di frequenza questo accessorio permetteva,
come dice la denominazione di variare leggermente in pi湛
o in meno la frequenza di alimentazione del motore,
permettendo cos狸 di realizzare una accelerazione o
decelerazione del moto orario, condizione preziosa nel
caso di riprese fotografiche.
Il mio vecchio variatore di frequenza alimentato a
12Vdc ed uscita a 220 ac +/- 20%
Le nuove tecniche
Oggi i motori sincroni sono stati completamente sostituiti
da i motori passo passo. Questi motori sono molto versatili
perch辿 possono ruotare alle velocit pi湛 svariate
permettendo cos狸, per esempio, il puntamento rapido dello
strumento e il suo moto siderale. Ovviamente devono
essere alimentati da un driver che consente tutto questo.
Unaltra grande prerogativa del motore pp 竪 quella che il
driver 竪 quasi sempre interfacciabile con un PC. Pertanto,
visto la loro estrema precisione, se il PC possiede una
banca dati di oggetti da osservare, il comando in passi,
pu嘆 essere trasmesso al driver che far muovere il motore
di tot passi puntando il telescopio dove voluto.
Motore passo passo con riduzione
 a cinghia dentata montato sul
         nostro 42 cm.
Motore passo-passo principio di
       passo-
        funzionamento
                   Elettrificando un avvolgimento,
                   (B), lindotto 竪 costretto ad
                   assumere, per effetto magnetico,
                   la posizione orizzontale e compie
                   un passo.
                    Elettrificando laltro
                   avvolgimento (D), lindotto
                   assume la posizione verticale,
                   altro passo. Quando sono
                   elettrificati contemporaneamente
                   i due avvolgimenti, lindotto
                   compie mezzo passo (A e C).

                  Il motore pp ha un
                  minimo di 4 fili per il
                  suo comando
Motore brushless
Ancora meglio del motore PP 竪 il motore
brushless ovvero senza spazzole.
Ha unefficienza elettrica e meccanica superiore al
PP, e possono essere realizzati motori di grande
potenza con infinite applicazioni ove occorre
unassoluta precisione di movimento.
Sui moderni telescopi professionali, motori di
questo genere sono calettati direttamente
sullasse di declinazione senza riduzioni.
Si tratta di soluzioni molto costose ancora lontane
dalluso dilettantistico
Il sistema del nostro 42 cm
 Motori pp del   Fotocamera     Focheggiatore   Apertura e
 telescopio      digitale       elettronico     rotazione cupola




                                                   Interfaccia

  Driver
  (DA2)
                         PC

Pulsantiera                               Attualmente manca
                         Rete             solo il movimento
                                          cupola.
Ringrazio per lattenzione.
Giorgio Puglia

More Related Content

Strumenti amatoriali

  • 1. A cura di Giorgio Puglia Parte 1
  • 2. Il telescopio In questo breve lavoro cercher嘆 di dare alcune nozioni elementari circa la strumentazione ad uso amatoriale con qualche cenno alle soluzioni professionali
  • 3. Possiamo abitualmente dividere ci嘆 che compone un telescopio in tre parti diverse: Il tubo ottico La montatura La base o piedistallo
  • 4. Il tre piedi come base A seconda della dimensioni del tubo ottico quindi del suo peso complessivo di testa equatoriale, la struttura che tiene il tutto deve essere ben proporzionata ed atta a sostenere il peso senza cedimenti o flessioni. Per strumenti fino a circa 25 cm di diametro abitualmente si adoperano i classici tre piedi in legno o metallo.
  • 5. Testa equatoriale EQ6 su tre piedi metallico Questo accessorio ha la comodit di essere facilmente trasportabile in quanto 竪 abitualmente composto da tre strutture allungabili collegate tra loro da un triangolo, quando non vengono adoperate occupano poco spazio. Non sono certo il meglio della stabilit ed hanno un ingombro di base generalmente generoso che al buio pu嘆 essere un serio inconveniente.
  • 6. Il tre piedi necessita di un accurato lavoro di messa in bolla, cio竪 di posizionare perfettamente parallela al terreno, la base della testa equatoriale. I tre elementi che compongono il supporto non hanno regolazioni micrometriche in altezza ma sono abitualmente a frizione o a slitta pertanto di difficile sistemazione. Il vantaggio, oltre allingombro ridotto, 竪 quello di potersi adattare a qualsiasi asperit del terreno.
  • 7. Per posizionare questo tipo di supporto occorre una bolla da porre alla base dove si monter la testa equatoriale. Bisogna verificare il livellamento in tutte le direzioni per essere sicuri di non dover in seguito, ricorrere a continue correzioni di inseguimento.
  • 8. Il supporto a colonna Un altro tipo di supporto e quello cos狸 detto a colonna. Si tratta di una, in genere robusta colonna metallica, con tre piedi di supporto ed una flangia circolare dove montare la testa equatoriale. I piedi recano abitualmente le cosiddette viti calanti che permettono una comoda regolazione con bolla del sistema.
  • 9. Particolare delle viti calanti Inconveniente: In caso di terreno morbido, la vite tende a penetrare nello stesso. Occorre uno spessore che impedisca quanto detto.
  • 10. Ildisupporto a colonna ha Questo tipo supporto oltre allinconveniente del peso, anche quello dellingombro, a meno che i piedi non siano smontabili. Non si adatta alle asperit del terreno e se ci sono dislivelli notevoli, bisogna mettere spessori sotto una o pi湛 viti calanti. Il vantaggio di questo supporto 竪 sicuramente la stabilit. Si adatta molto bene alla configurazione Newton e non si adatta affatto a Cassegrain e rifrattori perch辿 la colonna dovrebbe essere molto lunga e quindi flessibile a meno di dimensioni e pesi inaccettabili. Non corretto Corretto
  • 11. Il supporto a colonna Non c竪 dubbio che la soluzione migliore per la stabilit dello strumento 竪 una base fissa, costituita da una struttura in ferro e muratura. Questo tipo di supporto diventa indispensabile per strumenti da 40 cm in su di diametro. E infatti impensabile pensare al trasporto di simili strumenti se non carrellati con tutta la serie di inconvenienti che si verificano con questa soluzione.
  • 12. Sopra il tre piedi che ci mettiamo? E chiaro che ci va qualcosa per tenere la parte ottica dello strumento. Per piccoli ed economici strumenti si va dalla semplice forcella che consente movimenti altazimutali, a piccole montature equatoriali non motorizzate. Queste soluzioni sono previste per principianti e sono adatte a modeste e brevi osservazione della luna e dei pianeti. Gli oggetti osservati escono dalloculare in breve tempo ed abitualmente loperatore dopo breve uso, si stanca ed abbandona lo strumento. La testa equatoriale pertanto deve essere motorizzata almeno in AR.
  • 13. Ricordiamoci che la testa equatoriale 竪 il cuore meccanico dello strumento e spesso contiene anche il suo cervello elettronico.
  • 14. Naturalmente una montatura che si rispetti deve essere in grado di gestire anche lasse di declinazione. A fianco , la forcella in acciaio trafilato del nostro 42 con lasse di declinazione servito da un motore PP
  • 15. Che cosa 竪 una testa equatoriale? Lesatta regolazione dellangolo in zenit ed azimut della testa equatoriale, in funzione della latitudine dellosservatore, sar trattato nelle prossime diapositive.
  • 16. Perch辿 la testa equatoriale deve avere in altezza lo stesso angolo della latitudine dellosservatore?
  • 17. Se lasse polare del telescopio non 竪 parallelo allasse di rotazione della terra, durante losservazione si noter una deriva delloggetto osservato tanto maggiore quanto maggiore sar lerrore di parallelismo. E chiaro quindi che langolo zenitale della testa equatoriale deve avere lo stesso valore della latitudine dellosservatore e langolo azimutale perfettamente al polo.
  • 18. Per il corretto orientamento dellasse polare allineamento Il solo e pi湛 diffuso metodo per effettuare un buon dellasse polare 竪 il metodo delle derive o metodo Bigourdan. Si svolge in due fasi: controllo e regolazione dellangolo in direzione e controllo dellangolo in altezza. A meno di notevoli cambiamenti di latitudine del sito osservativo, langolo in altezza va fatto una solo volta e controllato poi con la livella sulla base della testa equatoriale. Molte montature hanno inserita una scala in gradi, della quale 竪 bene tenere un conto molto approssimativo
  • 19. Regolazione della testa equatoriale Una buona testa equatoriale deve permettere la regolazione degli angoli in maniera micrometrica senza intervenire sul supporto, cavalletto o colonna che sia. Vite per la regolazione Vite e controvite per la dellaltezza regolazione della direzione
  • 20. Semplice metodo per verificare langolo di latitudine
  • 21. Parliamo un po delle teste equatoriali Prima di andare avanti diamo unocchiata ai tre tipi principali di teste equatoriali usate per supportare e muovere il tubo ottico : 1) Alla tedesca; 2) A forcella; 3) Altazimutale.
  • 22. Equatoriale alla tedesca Una delle pi湛 diffuse teste equatoriali. E essenzialmente una T dove il gambo costituisce lasse polare, nel tratto ortogonale viene montato da una parte la strumento e dallaltra il contrappeso. Gi questa soluzione ci fa capire che lasse polare deve essere di buon calibro per supportare pesi considerevoli, se si tratta di uno strumento da 25 cm di diametro a salire. Tra lo strumento, il supporto, la testa equatoriale e i contrappesi si raggiungono spesso svariate decine e decine di kg che sconsigliano la trasportabilit a meno che non si disponga di adeguato automezzo. Si adatta molto bene a strumenti lunghi (rifrattori) consentendone la completa libert di movimento.
  • 23. Equatoriale a forcella Certo che lideale 竪 quello che vedrete nella prossima dia! Si adatta molto bene a Newton e Cassegrain pur non consentendo, per questa ultima configurazione, una comoda visione della zona polare, a meno che non si adoperi un diagonale. Non 竪 molto pesante e non richiede contrappesi. Deve avere caratteristiche di buona indeformabilit e non deve presentare fenomeni di elasticit
  • 24. Un bellissimo esempio di montatura a forcella. Oggetto di desiderio.
  • 25. Ma noi ci accontentiamo della nostra bella forcellona che culla dolcemente il nostro 42 cm
  • 27. In effetti le montature altazimutali computerizzate, oggi sono alla portata degli astrofili. Anche la nostra associazione ne possiede una e supporta il C8. Non si adatta alla fotografia astronomica perch辿 questo tipo di montatura introduce una rotazione di campo, quindi a meno di costose applicazioni (derotatore) 竪 possibile solo losservazione.
  • 28. I nostri desideri Qui ero un po pi湛 magro!
  • 29. Sempre nei nostri sogni, almeno quelli! Aldo Gagliano e Franco Mura a colloquio davanti la cupola dellNTT
  • 30. Il moto orario Ho detto che lasse polare deve girare parallelo allasse di rotazione terrestre, ma non ho detto in quanto tempo deve effettuare un giro completo: in 23h 56 e rotti, cio竪 la durata di un giorno siderale. A parole sembra facile, ma il moto orario deve obbedire a severe norme di precisione per non produrre fastidi anche notevoli durante linseguimento e peggio ancora durante lacquisizione di una immagine.
  • 31. Abitualmente lasse polare 竪 solidale con una corona dentata, posta in rotazione da una vite senza fine: in base al numero di denti della corona, facendo semplici calcoli, si pu嘆 stabilire quanti giri deve fare in un ora lasse polare del telescopio. Il rapporto di trasmissione tra Vite e corona 竪 sempre uno/numero denti corona. A questo punto sapendo che il telescopio in un ora deve ruotare in AR di 15属si po fare facilmente Il calcolo. . Una corona con 360 denti, ogni giro delle vite sf, la far ruotare di un grado . Pertanto la vite sf deve fare in un ora 15 giri. Una corona di 144 denti sar fatta ruotare in un ora in sei giri della vsf e cosi via. In definitiva basta dividere il numero di denti della corona per 24 per sapere quanti giri deve fare la VSF in un ora
  • 32. Verifica dei giochi Un eccessivo gioco di spallamento produrr un movimento a vuoto del tubo ottico, verificabile tentando di spostare a mano in AR lo stesso tubo. Se laccoppiamento 竪 buono si vedr muovere, effettuando questa manovra, la VSF lungo il suo asse. Se invece laccoppiamento 竪 lasco si muover solo la corona e la VSF rester ferma. Asse del gioco di accoppiamento Asse di spallamento
  • 33. Nel caso che vedremo, l accoppiamento tra vite senza fine e corona 竪 realizzato con la possibilit di regolare in maniera micrometrica laccoppiamento stesso, inoltre la vsf si muove tra due cuscinetti registrabili per annullare il gioco di spallamento. Vite e controvite per regolare laccoppiamento Cuscinetti registrabili per regolare lo spallamento
  • 34. Che cosa fa girare la VSF? Una volta si adoperavano i motori sincroni, per intenderci quelli che si trovano nei timers delle lavatrici, il loro movimento 竪 stabile perch辿 legato alla frequenza di rete (50 hz). Questi motori, per uso telescopico, avevano bisogno della rete elettrica a 220V. Meglio ancora se alla rete veniva interposto un accessorio elettronico chiamato variatore di frequenza questo accessorio permetteva, come dice la denominazione di variare leggermente in pi湛 o in meno la frequenza di alimentazione del motore, permettendo cos狸 di realizzare una accelerazione o decelerazione del moto orario, condizione preziosa nel caso di riprese fotografiche.
  • 35. Il mio vecchio variatore di frequenza alimentato a 12Vdc ed uscita a 220 ac +/- 20%
  • 36. Le nuove tecniche Oggi i motori sincroni sono stati completamente sostituiti da i motori passo passo. Questi motori sono molto versatili perch辿 possono ruotare alle velocit pi湛 svariate permettendo cos狸, per esempio, il puntamento rapido dello strumento e il suo moto siderale. Ovviamente devono essere alimentati da un driver che consente tutto questo. Unaltra grande prerogativa del motore pp 竪 quella che il driver 竪 quasi sempre interfacciabile con un PC. Pertanto, visto la loro estrema precisione, se il PC possiede una banca dati di oggetti da osservare, il comando in passi, pu嘆 essere trasmesso al driver che far muovere il motore di tot passi puntando il telescopio dove voluto.
  • 37. Motore passo passo con riduzione a cinghia dentata montato sul nostro 42 cm.
  • 38. Motore passo-passo principio di passo- funzionamento Elettrificando un avvolgimento, (B), lindotto 竪 costretto ad assumere, per effetto magnetico, la posizione orizzontale e compie un passo. Elettrificando laltro avvolgimento (D), lindotto assume la posizione verticale, altro passo. Quando sono elettrificati contemporaneamente i due avvolgimenti, lindotto compie mezzo passo (A e C). Il motore pp ha un minimo di 4 fili per il suo comando
  • 39. Motore brushless Ancora meglio del motore PP 竪 il motore brushless ovvero senza spazzole. Ha unefficienza elettrica e meccanica superiore al PP, e possono essere realizzati motori di grande potenza con infinite applicazioni ove occorre unassoluta precisione di movimento. Sui moderni telescopi professionali, motori di questo genere sono calettati direttamente sullasse di declinazione senza riduzioni. Si tratta di soluzioni molto costose ancora lontane dalluso dilettantistico
  • 40. Il sistema del nostro 42 cm Motori pp del Fotocamera Focheggiatore Apertura e telescopio digitale elettronico rotazione cupola Interfaccia Driver (DA2) PC Pulsantiera Attualmente manca Rete solo il movimento cupola.