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Strumenti per la lettura del testo
poetico
Caratteristiche peculiari del discorso poetico sono:
• La divisione in versi (segmenti di testo caratterizzati da una determinata
struttura metrica e da un particolare ritmo);
• La ripresa di gruppi di suoni (attraverso la rima, l’assonanza, la
consonanza, l’alliterazione) e il parallelismo delle strutture sintattiche;
• L’uso creativo del linguaggio;
• La ricchezza di significati (polisemia).
Il verso
L’unità fondamentale del testo poetico è il verso.
È caratterizzato da:
• un numero determinato di sillabe
• uno specifico ritmo.
Il computo delle sillabe
Per calcolare la lunghezza di un verso non è sufficiente applicare le regole
usuali della divisione in sillabe, bisogna anche tener conto delle seguenti
figure metriche:
• la sinalèfe
• la dialèfe
• la sinèresi
• la dieresi.
Tra parole contigue:
• La sinalèfe: la vocale finale di una parola si fonde con la vocale iniziale di quella
seguente;
Di/ mia/ spe/ran/za-o-in/ te/ la/ mag/gior/ par/te (Petrarca)
• La dialèfe: è opposta alla sinalèfe; le due vocali contigue rimangono metricamente
distinte:
o/ a/ni/ma/ cor/te/se/ man/to/va/na (Dante)
All’interno della parole stessa:
• La sinèresi: due vocali contigue, che grammaticalmente, formano due sillabe (iato),
vengono considerate un’unica sillaba:
ed/ er/ra/ l’ar/mo/nia/ per que/sta val/le (Leopardi)
• La dièresi: due vocali contigue, che grammaticalmente, formano una sillaba (dittongo),
vengono computate come due sillabe:
Tal/ mi/ fe/c’ï/o ‘n/ quell/la o/scu/ra co/sta (Dante)
Inoltre occorre osservare l’ultima parola del verso che può essere
piana, sdrucciola, tronca.
• Parola piana:
• Di/ ru/mo/ro/sa/ frà/na = sette sillabe: verso settenario;
• Parola sdrucciola:
• Qual/ mas/so/che/ dal/ vèr/ti/ce = otto sillabe, ma sette posizioni: verso
settenario;
Si conta una sillaba in meno
• Parola tronca:
• Sguar/do/ cer/can/do-il/ ciel = sei sillabe, ma sette posizioni: verso
settenario.
Si conta una sillaba in più
I versi
I versi prendono il nome dal numero delle sillabe o
meglio delle posizioni:
• Bisillabo: ha due sillabe;
• Ternario o trisillabo;
• Quaternario o quadrisillabo;
• Quinario;
• Senario;
• Settenario;
• Ottonario;
• Novenario;
• Decasillabo;
• Endecasillabo.
L’endecasillabo è il verso principale della poesia italiana ed è considerato il verso più lungo della
poesia italiana.
Nella poesia contemporanea si è affermato il verso libero: la lunghezza del verso e il suo ritmo non
seguono schemi prefissati, ma si modellano liberamente secondo gli intenti del poeta.
Schemi di rime:
A
A
B
B
C
C
D
D
RIMA BACIATA
Schemi di rime:
A
B
A
B
RIMA ALTERNATA
Schemi di rime:
A
B
B
A
RIMA INCROCIATA
Schemi di rime:
A
B
A
B
C
B
C
D
C
RIMA INCATENATA
Schemi di rime:
A
B
C
A
B
C
RIMA REPLICATA
Schemi di rime:
A
B
C
C
B
A
RIMA INVERTITA
FINE

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Strumenti per la lettura del testo poetico

  • 1. Strumenti per la lettura del testo poetico
  • 2. Caratteristiche peculiari del discorso poetico sono: • La divisione in versi (segmenti di testo caratterizzati da una determinata struttura metrica e da un particolare ritmo); • La ripresa di gruppi di suoni (attraverso la rima, l’assonanza, la consonanza, l’alliterazione) e il parallelismo delle strutture sintattiche; • L’uso creativo del linguaggio; • La ricchezza di significati (polisemia).
  • 3. Il verso L’unità fondamentale del testo poetico è il verso. È caratterizzato da: • un numero determinato di sillabe • uno specifico ritmo.
  • 4. Il computo delle sillabe Per calcolare la lunghezza di un verso non è sufficiente applicare le regole usuali della divisione in sillabe, bisogna anche tener conto delle seguenti figure metriche: • la sinalèfe • la dialèfe • la sinèresi • la dieresi.
  • 5. Tra parole contigue: • La sinalèfe: la vocale finale di una parola si fonde con la vocale iniziale di quella seguente; Di/ mia/ spe/ran/za-o-in/ te/ la/ mag/gior/ par/te (Petrarca) • La dialèfe: è opposta alla sinalèfe; le due vocali contigue rimangono metricamente distinte: o/ a/ni/ma/ cor/te/se/ man/to/va/na (Dante) All’interno della parole stessa: • La sinèresi: due vocali contigue, che grammaticalmente, formano due sillabe (iato), vengono considerate un’unica sillaba: ed/ er/ra/ l’ar/mo/nia/ per que/sta val/le (Leopardi) • La dièresi: due vocali contigue, che grammaticalmente, formano una sillaba (dittongo), vengono computate come due sillabe: Tal/ mi/ fe/c’ï/o ‘n/ quell/la o/scu/ra co/sta (Dante)
  • 6. Inoltre occorre osservare l’ultima parola del verso che può essere piana, sdrucciola, tronca. • Parola piana: • Di/ ru/mo/ro/sa/ frà/na = sette sillabe: verso settenario; • Parola sdrucciola: • Qual/ mas/so/che/ dal/ vèr/ti/ce = otto sillabe, ma sette posizioni: verso settenario; Si conta una sillaba in meno • Parola tronca: • Sguar/do/ cer/can/do-il/ ciel = sei sillabe, ma sette posizioni: verso settenario. Si conta una sillaba in più
  • 7. I versi I versi prendono il nome dal numero delle sillabe o meglio delle posizioni: • Bisillabo: ha due sillabe; • Ternario o trisillabo; • Quaternario o quadrisillabo; • Quinario; • Senario; • Settenario; • Ottonario; • Novenario; • Decasillabo; • Endecasillabo.
  • 8. L’endecasillabo è il verso principale della poesia italiana ed è considerato il verso più lungo della poesia italiana. Nella poesia contemporanea si è affermato il verso libero: la lunghezza del verso e il suo ritmo non seguono schemi prefissati, ma si modellano liberamente secondo gli intenti del poeta.
  • 15. FINE