Presentazione della Tesi di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura. Redazione Piano Urbano del Traffico con attenzione verso mobilità dolce e utenti deboli
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Piano Urbano del Traffico Adrano, mobilità dolce pedonale e ciclabile
1. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA EDILE-
ARCHITETTURA
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E ARCHITETTURA
DIRETTIVE PER LA REDAZIONE DEL PIANO
PARTICOLAREGGIATO PER LA SICUREZZA DELLA
MOBILITÀ VIARIA NEL COMUNE DI ADRANO:
AZIONI E STRATEGIE A FAVORE DELLE UTENZE DEBOLI
TESI DI LAUREATESI DI LAUREA
AMOROSO ANTONINOAMOROSO ANTONINO
Relatore :Relatore :
Chia.mo Prof. Ing. Salvatore LeonardiChia.mo Prof. Ing. Salvatore Leonardi
2. Dati su traffico e sicurezza
Il 70 % degli spostamenti di ogni giorno avviene su una distanza minore di 10 km e il
50% avviene all’interno dei comuni. Inoltre, il 70 % degli incidenti avviene in ambito
urbano e lì avvengono gran parte dei problemi di congestione e di superamento delle
soglie di qualità dell’aria
Le difficoltà che incontra il pedone sono
molteplici: dalle situazioni di pericolosità
che si verificano nelle aree di
intersezione tra traffico automobilistico e
pedonale, alle condizioni di scarsa
salubrità dovute alle emissioni di gas
nocivi da parte del traffico motorizzato,
al degrado urbano che caratterizza
alcune aree disincentivando l’andare a
piedi.
3. PUT: Piano Urbano del Traffico
1) Obbligatorio per comuni superiori ai 30.000 abitanti
2) Costituisce uno strumento di programmazione di un definito periodo il cui scopo è quello di
formulare gli interventi di riorganizzazione degli spazi per la circolazione e la sosta finalizzati al
miglioramento della mobilità, della sicurezza stradale e dell'ambiente urbano
Per migliorare la sicurezza degli spostamenti e prevenire problemi legati al traffico urbano, ci è stato
fornito uno strumento dal Nuovo Codice della Strada (Art. 36 D.L. 30 aprile 1992, n. 285) e dalla
successiva circolare attuativa del 24 giugno 1995 n°146 (Direttive per la redazione, adozione ed
attuazione dei piani urbani del traffico).
3) Piano di “immediata realizzabilità”, con l’obiettivo di contenere al massimo, mediante interventi di
modesto onere economico, le criticità della circolazione
4) 3 Livelli di progettazione: Piano Generale del Traffico Urbano, Piani Particolareggiati, Piani
Esecutivi
COMUNE DI RIFERIMENTO: ADRANO
4. Inquadramento territoriale
Inquadramento
urbanistico
Dal 2013 Città a
vocazione turistica
Dal 2014 Etna Patrimonio
dell’UNESCO
Mura ciclopiche, 400 a.C.
circa
Castello Normanno, 1075 d.C
36000 Abitanti circa
Vista dalla copertura del
Castello, a sinistra monastero di
S.Lucia, a destra Parco della
Vittoria
8. Localizzazione degli incidenti e definizione ambito d’intervento
La distribuzione è abbastanza
proporzionale al territorio, ma sono
state comunque individuate alcune
aree a maggiore incidentalità e su cui è
possibile intervenire in maniera più
decisa per raggiungere gli obiettivi del
progetto.
Le aree più critiche sono state
individuate:
• lungo via Pier Santi Mattarella,
(parallela di via Cappuccini), in
prossimità degli incroci con le vie
trasversali;
• nel tratto compreso tra via Pio
La Torre, via Kafka e via Donatello;
• in generale in tutta la parte a sud del
centro storico (via Cappuccini, via
Catania, via Casale dei Greci)
10. Stato di Fatto - Comportamenti
Abitudine nel percorrere
un’unica arteria stradale per
raggiungere più
destinazioni, con il risultato
di sovraccaricarla e
congestionarla
Mancato rispetto della
segnaletica stradale
Parcheggio non regolato e
frequentemente fuori dalle
aree previste, con
l’invasione della corsia di
marcia e dei marciapiedi
12. Progetto – Nuovi modi di muoversi in Città
Col divieto di transito sulle
arterie maggiormente
congestionate, si invita la
gente a PENSARE PRIMA
LA DESTINAZIONE da
raggiungere e quindi a
percorrere dei PERCORSI
VELOCI appositamente
pensati in funzione della
destinazione
Nell’area in cui sono
presenti le due scuole,
elementare e media, è stata
introdotta una ZONA 30, in
cui la velocità massima
consentita è di 30 Km/h.
Tutto ciò per aumentare la
sicurezza degli utenti deboli
che ogni giorno frequentano
le scuole
14. Progetto – Dettaglio Interventi
INTERVENTI ADOTTATI:
1) introduzione corsia
preferenziale in via
Cappuccini in direzione
centro
2) Deviazione traffico
veicolare leggero su vie
parallele (via Trieste, via
Brunelleschi)
Giunti a questa intersezione,
per chi viaggia in direzione
centro con l’automobile, è
arrivato il momento di
svoltare e seguire dei
percorsi veloci in funzione
della destinazione
15. Progetto – Dettaglio Interventi
INTERVENTI ADOTTATI:
1)creazione di una rete di
marciapiedi e
regolarizzazione dei
parcheggi;
2)avanzamento marciapiedi
in prossimità degli incroci;
3)intersezioni e
attraversamenti pedonali
rialzati,
4)definizione di percorsi
veloci con destinazioni
predefinite per evitare il
sovraccarico di via
Cappuccini
16. Progetto – Dettaglio Interventi
INTERVENTI ADOTTATI:
1)Creazione corsia preferenziale per
mezzi pesanti in direzione Adrano
Ovest;
2)Introduzione percorsi veloci su vie
parallele per mezzi leggeri;
3)Regolarizzazione parcheggi in
prossimità intersezione per aumentare
la sicurezza dei pedoni
17. Progetto – INCROCIO TIPO
La conformazione tipica
dell’incrocio, oltre alle
rampe d’accesso per
disabili, è stata pensata
appositamente per
assecondare la manovra
corretta del veicolo.
In particolare, un raggio di
curvatura ampio del
marciapiede suggerisce la
possibilità di svolta,
mentre, un raggio di
curvatura stretto indica un
divieto d’accesso
18. Progetto – Dettaglio Interventi
L’area della scuola media G.Mazzini e
della scuola elementare S.Giuffrida è
collocata all’interno di una ZONA 30.
Le zone 30 sono delle aree in cui,
lungo gli assi viari, la velocità massima
è di 30 Km orari. Questo intervento è
pensato per migliorare la sicurezza
degli utenti deboli che tutti i giorni la
percorrono per raggiungere la scuola
19. Progetto – Percorsi “Casa-Scuola” e “Casa-Gioco”
Investire sulla creazione di infrastrutture dedicate alla mobilità
dolce, sia per garantire livelli di sicurezza adeguati, sia per
incentivare forme di riqualificazione di spazi collettivi urbani
Le infrastrutture per la mobilità dolce non devono essere
puntuali, ma in forma di rete, per promuovere una conoscenza
del territorio alternativa
Incentivazione della
mobilità pedonale
tramite la creazione di
percorsi protetti casa-
scuola e casa-gioco,
affinchè i bambini
possano muoversi in
sicurezza e possa
nascere in loro
l’abitudine di muoversi
a piedi sia per andare a
scuola la mattina, sia
per raggiungere il luogo
dei giochi il pomeriggio
20. “[…] l’automobile [...] portava con sé la promessa
di movimento rapido e di libero comando dello
spazio”. Essa non solo ha negato uno sviluppo
parallelo dei mezzi di trasporto pubblico, ma ha
addirittura reso il camminare in città difficile, poco
piacevole e in molti casi pericoloso, e il muoversi
in macchina “si ridusse per il fatto della
congestione al passo zoppicante di un pedone che
vacilla” (Mumford, 1938)
“camminare stimola la mente e aiuta a mantenersi in salute” (Rudofsky, 1969)
“Ma per riportare il pedone nel quadro è
necessario trattarlo con il rispetto e l’onore che
oggi accordiamo solamente all’automobile”
(Mumford, 1950)