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TEST 6
Acquisitore dati - Progetto DOLFRANG - Prototipo 5 open source
Acquisizioni del 21/05/2015 e del 23/07/2015
1 Dati generali
Data, localit e posizione: 21/05 e 23/07/2015, Como (CO), Via Zezio.
Interno di edificio in ristrutturazione.
Condizioni meteo esterne: 21/05/2015: 18属C allombra, brezza vivace;
23/07/2015: 30属C, no vento.
Assi considerati: X, Y, Z; orientazione specificata nel seguito.
Acquisitore USB: Hear Our Earth, 19/02/2015 - Rev. 1 con 3 distinti gain.
Frequenza propria dei 3 geofoni: 4.5 Hz.
Frequenza di campionamento: 500 Hz
Obiettivo: valutazione delle frequenze proprie di vibrazione di un edificio.
Variazione delle frequenze prima e dopo interventi strutturali.
Software acquisizione: Dolfrang ver. 4.4; Theremino HAL ver. 5.2
Software elaborazione: Geopsy ver. 2.9.1 (geopsypack-2.7.0)
Si ringraziano per la cortese disponibilit: il Responsabile Unico del Procedimento Arch.
Francesco Vitola, il Progettista delle Strutture Ing. Gabriele Salvatoni, il Direttore dei Lavori
delle Strutture Arch. Daniele Del Bianco, lImpresa Esecutrice CO.EDIL srl Edilizia.
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2 Breve descrizione delledificio e degli interventi previsti
Si tratta di un esistente complesso unitario di edifici in muratura, risalente alla seconda
met del 1700. Nellultimo periodo 竪 stato sede dellIstituto La Presentazione, storico
ricovero per donne, generalmente insegnanti trasferitesi dal Sud Italia e straniere. Chiuso
dal 2010, 竪 oggi oggetto di totale ristrutturazione per essere destinato a residenze
universitarie.
Il corpo est, prospiciente la Via Zezio, e quello ovest, fronteggiante il giardino lungo Via
Briantea, sono costituiti da 3 piani fuori terra (compreso il Piano Terra). Il corpo nord (lato
Via Ciceri) e quello sud hanno 2 piani fuori terra. Completano il complesso altri corpi di
fabbrica: un edificio con 2 piani fuori terra e una cappella a un piano fuori terra, ma avente
altezza paragonabile al precedente. Sono presenti alcuni locali nel Piano Sotterraneo in
zone molto limitate e circoscritte, tanto da poter considerare il complesso impostato per le
sole elevazioni. Il complesso occupa unarea di 6.600 m2
, dei quali 3.500 m2
dalledificio.
vista aerea delledificio
Da un punto di vista strutturale ledificio prima degli interventi statici presentava una
struttura portante in elevazione con pareti in muratura in pietra a spacco. I solai di piano
erano generalmente in legno salvo sporadiche eccezioni in c.a.. La copertura aveva
orditura portante lignea con capriate.
In sede di indagini preliminari le pareti portanti interne ed esterne dellintero fabbricato si
presentavano con una muratura in pietrame squadrato e malta. Sono state anche
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rinvenute locali alterazioni della muratura con inserimenti di laterizi. Inoltre la malta
manifestava locali e circoscritti fenomeni di degrado, correlati alla vetust del fabbricato.
Tipiche ed originarie situazioni di consistenza della muratura e di composizione dei solai
Ledificio 竪 soggetto a vincolo di bene architettonico e paesaggistico. Il progetto 竪
impostato sulla conservazione dello stato dei luoghi, sia pure facendo ricorso ad una serie
di interventi di ripristino e di consolidamento statico. Quindi, sulla base di una intensa e
sistematica preliminare campagna di saggi su murature e solai, corredata con alcune
prove di carico, 竪 stato possibile conseguire una adeguata conoscenza (da un punto di
vista normativo LC3) sulla geometria delle strutture, sullo stato di conservazione, sulle
caratteristiche di resistenza dei materiali, sui dettagli di collegamento tra le varie strutture
verticali/orizzontali e sulle azioni permanenti agenti nello stato di fatto.
Il progetto strutturale essenzialmente prevede:
- consolidamento dellintero sistema di fondazioni superficiali. In alcuni casi 竪 previsto
il ricorso a sottomurazioni;
- consolidamento dei solai esistenti con diverse metodologie (rifacimenti lignei
parziali, getti collaboranti di c.a. alleggerito e utilizzo di connettori per lunione
legno-calcestruzzo);
- nuovi solai di piano con struttura portante in profilati metallici;
- rinforzo di alcuni fornici esistenti con architravi metalliche e spalle in muratura;
- consolidamenti locali della muratura esistente;
- realizzazione di nuove scale di collegamento ai vari piani.
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Lintervento strutturale ha lo scopo di consolidare/rinforzare le strutture esistenti carenti,
senza alterazione del comportamento globale delledificio, che mantiene la dislocazione e
la consistenza originaria dei maschi murari.
3 Obiettivo della sperimentazione
In questa nota si intende mettere in evidenza la variazione di comportamento delle
strutture per effetto di opere di consolidamento, valutando le frequenze principali con il
metodo dei microtremori.
In particolare, in uno dei corpi di fabbrica, in una zona sul 2属 solaio in elevazione (ultimo
solaio con destinazione residenziale), in prossimit del vano scala, 竪 stato posizionato lo
strumento di acquisizione in 2 distinti tempi:
- 21/05/2015: la struttura del solaio di tutto il piano era quella lignea originaria. Erano
stati demoliti tutti i tramezzi a tutti i piani e rimosse le finiture superficiali al piano in
questione. Ai piani sottostanti (fondazioni, piano terra e 1属 piano) erano gi stati
eseguiti gli interventi di consolidamento previsti;
- 23/07/2015: la struttura del solaio del piano in questione era stata oggetto di
consolidamento mediante getto di c.a. collegato allassito con elementi metallici a
vite e solidarizzato alle murature con barre metalliche bloccate con resina
epossidica. Tutte le opere erano al rustico delle strutture.
Parte di pianta architettonica del 2属 piano con indicata la posizione dello strumento
N
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Situazione al 21/05/2015 zona corridoio - solaio tipo SE21
Progetto di consolidamento Parte di pianta strutturale del solaio sul 1属 piano
Progetto di consolidamento Sezioni tipo zona corridoio
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4 Alcuni brevi richiami di dinamica delle strutture
Nel seguito si richiamano brevemente alcune nozioni di dinamica delle strutture, utili per la
discussione dei risultati ottenuti con la sperimentazione.
4.1 Loscillatore elementare
Il primo aspetto da considerare 竪 il comportamento di un sistema dinamico ad un grado di
libert, ossia loscillatore elementare, rappresentato nella figura seguente
oscillatore elementare
dove: x 竪 la coordinata che individua in ogni istante la posizione del sistema, m 竪 la massa
del sistema e K 竪 la rigidezza della molla. La molla esercita sulla massa una forza di
richiamo proporzionale allo spostamento (molla elastica lineare). Applicando il secondo
principio della dinamica si trova lequilibrio del sistema.
Per semplicit non viene considerato il modello che tiene conto delleffetto dello
smorzamento.
Lequazione differenziale ordinaria, lineare, a coefficienti costanti, del 2属 ordine,
omogenea, che rappresenta il comportamento del sistema 竪 la seguente
ヌ + =0
dove ヌ 竪 la derivata seconda di x rispetto al tempo, ossia laccelerazione (per completezza
ヌ 竪 la derivata prima di x rispetto al tempo, ossia la velocit).
Riscrivendola in altra forma si ha
ヌ + 1
2
=0
dove
1 = 鐃
竪 la pulsazione naturale del sistema.
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In assenza di forze esterne il moto libero del sistema 竪 regolato dalla seguente relazione
= 0 1 +
0
1
1
dove le condizioni iniziali sono
鐃
( = 0) = 0
ヌ( = 0) = ppppppC
Allora le oscillazioni libere del sistema sono oscillazioni armoniche con pulsazione 1
dipendente unicamente da m e K
Oscillatore elementare: (a) solo spostamento iniziale, (b) sola velocit iniziale. T1 periodo proprio del sistema
Quindi il periodo proprio del sistema 竪 pari a
1 =
2
1
Linverso del periodo 竪 la frequenza
1 =
1
2
ossia le oscillazioni libere del sistema hanno una frequenza proporzionale alla radice
quadrata della rigidezza K e inversamente proporzionale alla radice quadrata della massa
m. In altri termini la frequenza decresce con la massa e cresce con la rigidezza.
Il caso brevemente illustrato consente in via approssimata la schematizzazione di strutture
semplici, quali quelle rappresentate nelle figure seguenti
Esempi di strutture schematizzabili con il modello di oscillatore elementare
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Nel caso di strutture complesse lapproccio mediante la dinamica lagrangiana e quindi
lutilizzo di coordinate generalizzate consente di schematizzare una struttura da un punto
di vista dinamico come un sistema a molti gradi di libert, ossia con molte variabili
generalizzate. Allora, in estrema sintesi, lindividuazione dei modi di vibrazione del sistema
costituisce la base per il calcolo della risposta alle azioni dinamiche. E tale operazione
conduce alla combinazione di modi di vibrare elementari, detti anche modi naturali di
vibrare, dove ognuno pu嘆 essere considerato come un oscillatore semplice caratterizzato
da un distinto valore di periodo T.
Esempio di modello dinamico e modi di vibrare
4.2 Alcune caratteristiche degli edifici in muratura
Un edificio in muratura 竪 progettato e realizzato come un assemblaggio tridimensionale di
muri e solai in modo da garantire un funzionamento scatolare che conferisca stabilit e
robustezza dinsieme.
Le murature offrono ottima resistenza ai carichi verticali (peso proprio, carichi variabili),
che comportano sforzi di compressione. Le azioni orizzontali possono indurre stati di
sollecitazione (trazioni) incompatibili con la capacit di resistenza del materiale. Per la
valutazione della distribuzione delle sollecitazioni sulla struttura 竪 necessario considerare
uno schema scatolare costituito da elementi verticali (pareti) e orizzontali (solai), che
mutuamente vincolati costituiscono la struttura.
Quindi unadeguata resistenza globale si realizza con un buon collegamento tra le pareti e
tra solaio e pareti, in sintesi con il comportamento scatolare, che 竪 caratterizzato dal grado
di connessione, ancor prima che dalle caratteristiche intrinseche dei singoli elementi
strutturali.
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In particolare la rigidezza dei solai nel piano orizzontale assume un ruolo fondamentale.
Solai rigidi ripartiscono le azioni orizzontali tra le pareti in base alla rigidezza di queste ed
alla loro dislocazione nella struttura, favorendo inoltre linstaurarsi di meccanismi di
collasso nel piano di sviluppo delle pareti stesse. Nel caso di solai molto flessibili la
ripartizione delle azioni orizzontali sulle pareti murarie avviene in funzione della relativa
area di influenza per carichi verticali con indipendenza di comportamento nel complesso
della struttura.
Quindi il modello globale di una struttura per un edificio in muratura 竪 costituito da pareti e
solai. I solai svolgono anche la funzione di trasmissione delle forze orizzontali tra le varie
pareti e il solaio con maggiore rigidezza trasmette in modo pi湛 efficace le sollecitazioni alle
pareti stesse, le quali, in questultimo caso, attivano la resistenza nel loro piano principale
di sviluppo.
Esempio di un modello tridimensionale scatolare
Storico esempio di concezione per edificio in muratura e
rappresentazioni di modelli di comportamento per un solaio flessibile e rigido
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5 Sperimentazione con la tecnica dei microtremori secondo il metodo di Nakamura
Quota: +8.15 circa, pavimento del Piano Secondo. Direzione: vedi figura precedente.
Asse Nord secondo lo sviluppo
del muro centrale.
Nota: acquisizioni al mattino. Lavori di cantiere in corso.
Durata della acquisizione: 40 minuti. Numero di dati: 1.200.000, t 0.002 secondi.
Le acquisizioni sono state svolte con gain correlato a resistenza elettrica aggiuntiva di 24k
ohm (ossia gain 1.700). Nel seguito sono riportati i risultati dellelaborazione H/V con
Geopsy nellintervallo 1 20 Hz.
21/05/2015 prima dellintervento di consolidamento del solaio del 2属 piano
Note di elaborazione: finestre da 20s a 40s, bad sample threshold 86%, n属 finestre 10
23/07/2015 dopo dellintervento di consolidamento del solaio del 2属 piano
Note di elaborazione: finestre da 20s a 40s, bad sample threshold 16%, n属 finestre 15
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19/10/2015 pagina 11 di 24
Nel caso del 21/05/2015, prima del consolidamento del solaio, i valori principali di
frequenza ottenuti sono
frequenza Hz H/V
2.15 4.47
2.96 2.85
4.49 2.92
5.37 2.68
6.79 2.60
9.64 2.42
11.94 2.15
Nel caso del 23/07/2015, dopo il consolidamento del solaio, i valori principali di frequenza
ottenuti sono
frequenza Hz H/V
2.40 5.13
4.24 3.11
5.61 2.17
Ledificio in questione 竪 un immobile con vincolo di bene architettonico e paesaggistico e il
cui concordato ed approvato progetto di consolidamento 竪 impostato sulla conservazione
dello stato dei luoghi, lobiettivo degli interventi sul patrimonio monumentale 竪 assimilabile
ad un miglioramento, fermo restando che 束lincremento del livello di sicurezza locale deve
essere ottenuto senza prevedere interventi che stravolgano o comunque modifichino
sostanzialmente la concezione originaria del complesso edilizio e delle successive fasi
costruttive ad esso organicamente connesse e fisiologicamente connaturate損.
Dalle misure svolte si possono esporre due considerazioni:
1) il comportamento strutturale per gli effetti delle forze orizzontali 竪 variato, risultando pi湛
definito e meno disgregato di quello rilevato prima dellintervento;
2) lincremento della frequenza principale 竪 pari a
2.40 2.15
2.15
= 0.116 +11.6%
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19/10/2015 pagina 12 di 24
Rammentando le peculiarit di un oscillatore elementare, tale variazione di frequenza, sia
pure considerando lapporto di materiale per le lavorazioni (ossia un incremento di massa),
significa sostanzialmente un incremento di rigidezza del sistema.
Tenendo presente che i lavori eseguiti non hanno comportato variazioni della geometria
della dislocazione delle pareti, n辿 la loro sostituzione o la sostanziale variazione della
consistenza meccanica, questo incremento di rigidezza 竪 da ricercare nel miglioramento
del comportamento scatolare.
Nel seguito si espongono i risultati dellelaborazione H/V rotate (lo strumento di misura 竪
stato posizionato con lasse Nord parallelo allo sviluppo del muro centrale;
nellelaborazione tale direzione ha angolo 0属)
21/05/2015 prima 23/07/2015 dopo
Note di elaborazione:
prima - finestre da 20s a 40s, bad sample threshold 86%, n属 finestre 10 10 10
dopo - finestre da 20s a 40s, bad sample threshold 16%, n属 finestre 15 15 15
Si pu嘆 notare la migliore identificazione delle frequenze dopo lintervento e che il valore
della frequenza principale 竪 nella direzione perpendicolare al muro centrale.
In termini di composizione del segnale dei 2 canali orizzontali (Nord e Est, nel piano
delledificio) si espongono i risultati dellelaborazione Spectrum rotate. Si annota che il
segnale elaborato deve essere equalizzato per tenere conto del comportamento dei
geofoni alle basse frequenze
13. Corrado Pecora lisia.cp@gmail.com
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21/05/2015 prima 23/07/2015 dopo
Note di elaborazione:
prima - finestre da 20s a 40s, bad sample threshold 41%, n属 finestre 11 11 11
dopo - finestre da 20s a 40s, bad sample threshold 15%, n属 finestre 12 12 12
In termini di analisi spettrale dei singoli 3 canali si espongono i risultati dellelaborazione
Spectrum. Anche in questo caso il segnale elaborato deve essere equalizzato
21/05/2015 prima
23/07/2015 dopo
Note di elaborazione: come le precedenti
14. Corrado Pecora lisia.cp@gmail.com
19/10/2015 pagina 14 di 24
Dalle elaborazioni illustrate si pu嘆 notare la variazione del comportamento sul canale Est
(direzione perpendicolare al muro centrale).
Per quanto attiene il valore della frequenza del periodo principale si annota che la
relazione semplificata proposta dal D. M. Inff. 14/01/2008 Norme tecniche per le
costruzioni non 竪 applicabile. Ledificio in questione presenta irregolarit in pianta ed in
altezza: non tutti i maschi murari si sviluppano con continuit dalla fondazione alla
copertura (nel caso qui illustrato si vedano le piante architettonica del 2属 piano e strutturale
del solaio sul 1属 piano, illustrate in precedenza) e i diversi edifici, che compongono il
complesso immobiliare, hanno diverso numero di piani in elevazione con continuit di
sviluppo in pianta delle murature ai piani comuni.
Tale situazione 竪 ben illustrata in un articolo, reperibile in internet, Valutazione del periodo
proprio degli edifici nellarea di Catania, Lombardo Rigano Muzzetta Grasso, 2008,
relativamente al confronto tra la formula semplificata prevista dalla norma, altre reperibili in
letteratura e lanalisi di rapporti spettrali H/V per edifici in muratura isolati o meno.
Occorre altres狸 precisare che la citata Normativa pone lattenzione sul problema degli
edifici in aggregato, attestando che i metodi di verifica di uso generale per gli edifici di
nuova costruzione possono non essere adeguati (par. 8.7.1).
Quindi nellottica di un intervento di miglioramento il confronto tra le situazioni ante e post
operam consente un giudizio sul conseguimento dellobiettivo prefisso in progetto. La
valutazione della singola situazione deve essere vista nellambito dellanalisi del
complesso del manufatto al fine di individuare lUnit Strutturale. Ma questo esula dagli
scopi della presente nota di carattere sperimentale.
5.1 Analisi tempo frequenza
Tutte le elaborazioni finora svolte fanno uso della trasformata di Fourier, utile strumento
per analizzare le componenti di frequenza di un segnale.
Per嘆 occorre fare una considerazione sullutilizzo di tale strumento matematico: se si
prende la trasformata di Fourier sullintero asse del tempo non 竪 possibile stabilire in quale
momento sorge una particolare frequenza. Quindi la Trasformata di Fourier fornisce
una misura media del peso delle diverse frequenze nel segnale in esame in tutta la sua
durata.
15. Corrado Pecora lisia.cp@gmail.com
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La Trasformata di Fourier a tempo breve (Short Time Fourier Transform) fa uso di una
operazione di windowing sul segnale. Ossia, riducendo lintervallo di durata del segnale, si
calcola localmente lo spettro e si pu嘆 avere una idea del contenuto spettrale del segnale in
esame relativamente al particolare intervallo di tempo.
Geopsy consente di operare anche con questa tecnica: definendo uno specifico intervallo
di tempo, si eseguono le solite finestrature locali, magari facendo uso di un parziale
accavallamento (overlap) per ottenere una descrizione pi湛 graduale e meglio interpolata
dello spettro.
Inoltre, sempre in tema di Trasformata di Fourier, lapplicazione di questo strumento
matematico ad uno stesso segnale una volta percorrendo lasse dei tempi da sinistra a
destra e una volta in modo contrario conduce al medesimo risultato.
Comunque esiste un problema di risoluzione: ridotte finestre sullasse dei tempi
comportano scarsa risoluzione in termini di frequenza e viceversa finestre di dimensione
maggiore comportano un intervallo di tempo pi湛 ampio, cio竪 perdita di risoluzione su
questo asse, malgrado la migliore informazione in termini di frequenza.
esempi di risoluzione tempo frequenza
tratto da Introduction to wavelet, Fengxiang Qiao, Texas Southern University
Quanto espresso 竪 un noto principio della meccanica quantistica, noto come principio di
indeterminazione di Heisenberg, che stabilisce i limiti della conoscenza dei valori che
grandezze fisiche assumono contemporaneamente in un sistema fisico. In termini pi湛
generali, quando due grandezze fisiche, dette osservabili fisiche, non possono essere
misurate entrambe nello stesso momento sono dette incompatibili. E poich辿 il principio di
indeterminazione esprime l'impossibilit di determinare contemporaneamente con
16. Corrado Pecora lisia.cp@gmail.com
19/10/2015 pagina 16 di 24
precisione i valori di variabili incompatibili, l'osservatore dovr scegliere quale misura
privilegiare e disporre gli strumenti di conseguenza.
In figura viene riportato un grafico che sintetizza lapplicazione del principio di
indeterminazione
tratto da https://georgemdallas.wordpress.com/2014/05/14/wavelets-4-dummies-signal-processing-fourier-
transforms-and-heisenberg/
La posizione della sfera 竪 riportata sullasse delle ascisse e la sua velocit sullasse delle
ordinate. Il punto rosso indica la velocit effettiva e la sua posizione nel grafico, ma si pu嘆
vedere che 竪 circondato da aree delimitate (ossia caselle). Tali caselle rappresentano
l'incertezza che si ha su un certo valore. Ogni casella ha la stessa area delle altre. Poich辿
l'area rappresenta lincertezza sulla velocit / posizione, ne consegue che vi 竪 sempre una
quantit minima di incertezza nella misurazione dei due valori. Per esempio, la casella blu
竪 alta e stretta. Il fatto che sia sottile intorno alla posizione della sfera indica che questa
misura 竪 abbastanza certa della posizione. Tuttavia, affinch辿 la casella mantenga la
stessa area delle altre, deve svilupparsi lungo l'asse delle ordinate, il che indica che non
c竪 certezza sul valore della velocit. Larea della casella rappresenta la quantit di
incertezza di una misura e tale quantit di incertezza 竪 anche chiamata risoluzione della
misura.
Una soluzione alla questione della rappresentazione tempo frequenza 竪 la Trasformata
Wavelet. Con questa tecnica, dovuta a Morlet e Grossman, il segnale viene elaborato
mediante lutilizzo di una forma donda oscillante di lunghezza finita e decadimento rapido,
anche nota come wavelet madre. La peculiarit di tale trasformazione 竪 quella di
17. Corrado Pecora lisia.cp@gmail.com
19/10/2015 pagina 17 di 24
consentire una rappresentazione in tempo frequenza, fermo restando il principio di
indeterminazione.
Geopsy 竪 un ambiente di analisi molto potente, che consente di svolgere anche
elaborazioni in tempo frequenza mediante il Time Frequency Analysis toolbox (TFA)
che fa uso della wavelet madre di Morlet. Maggiori informazioni si possono trovare sulla
tesi di dottorato di Miriam Kristekova (http://www.quest-itn.org/library/software/time-
frequency-signal-analysis), che ha contribuito allo sviluppo del plugin geopsytfa per
Geopsy.
Il toolbox trasforma il segnale mediante una wavelet di Morlet modificata, che ha
lespressione
dove fi 竪 la frequenza centrale e m 竪 un parametro (m grande significa maggiore
risoluzione in termini di frequenza, m piccolo maggiore risoluzione in termini di tempo.)
Nel seguito si espongono le elaborazioni svolte utilizzando il toolbox TFA, al fine di
mettere in evidenza le caratteristiche dei segnali prima e dopo lintervento di
consolidamento.
Dato che lanalisi si svolge relativamente ad ogni singolo canale, il segnale deve essere
equalizzato. Lintervallo di frequenze va da 2Hz a 6Hz, in modo da visualizzare la risposta
del sistema in relazione alla frequenza principale. Il numero di suddivisioni lineari di tale
intervallo 竪 pari a 31. I parametri della wavelet madre sono indicati in tabella
m fi [Hz] t scala di tempo f scala di
frequenza
10 4 0.755 0.105
1 4 0.239 0.333
100 4 2.387 0.033
Tutti i grafici sono rapportati al medesimo asse dei tempi (met del totale) e nellambito
della singola analisi relativa allo stesso giorno i 3 segnali sono confrontati con la
medesima legenda a colori.
24. Corrado Pecora lisia.cp@gmail.com
19/10/2015 pagina 24 di 24
Grazie al parametro m si riesce a focalizzare meglio il valore della frequenza, sia pure a
discapito di una collocazione temporale precisa.
Anche con queste elaborazioni si riescono a mettere in evidenza:
- la diversit di comportamento tra il prima e il dopo lintervento, con una migliore
identificazione a interventi avvenuti;
- i valori di frequenza sui canali Est e Nord, da correlare ai risultati dellanalisi H/V
mostrati in precedenza;
- la presenza in un sufficientemente definito intervallo di tempo delle varie frequenze.
Grazie per lattenzione.