Marco Zanello
42¡ã Corso Nazionale TPM
Caserta, 3 - 6 ottobre 2017
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Trattamento intensivo del donatore
1. 3 ¨C 6 ottobre 2017 Caserta
TRATTAMENTO INTENSIVO DEL
DONATORE
Marco Zanello
Universit¨¤ degli Studi di Bologna
IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna
Anestesia e Rianimazione Ospedale Bellaria
2. Gli organi trapiantabili con successo
sono quelli
a rischio indagato di lesivit¨¤ per il
ricevente,
con alta vitalit¨¤ biologica
e con conservate prerogative
funzionali in quanto
precedentemente normoperfusi
3. ? Perdita della omeostasi aggregante corporea
? Diminuzione della perfusione e
dell¡¯ossigenazione di organi e tessuti
? Alterazioni funzionali e strutturali di cellule,
tessuti, organi e apparati anche correlati alla
morte encefalica e agli eventi pre-morte
4. ¢ÙRiconoscere gli effetti del mancato
controllo encefalico (stato di ME) su
costanti fisiologiche somatiche
¢ÚUtilizzare gli strumenti di terapia intensiva
¡°Goal-directed¡± e ¡°Tailor-made¡± (terapie,
procedure, ecc.) per l¡¯ottimale
mantenimento delle funzioni e degli
organi
¢ÛUtilizzare interventi di buona pratica
intensivologica per aumentare il
Procurement
TRATTAMENTOINTENSIVODEL
DONATORE
Obiettivi
5. Consiste nella gestione intensiva del donatore
per la protezione degli organi e dei tessuti
prelevabili ed ¨¨ il primo passo per permettere
trapianti di successo e duraturi
(funzione e sopravvivenza del graft)
E¡¯ una componente essenziale del processo di
donazione dopo morte encefalica (HBD).
Trattamento del donatore
Aggressive Donor Management (ADM)
6. Per la ottimizzazione delle cure, la gestione
clinica del potenziale donatore di organi
deve tenere conto di specifici fenomeni
conseguenti alla cessazione delle funzioni
cerebrali.
Il soggetto in ME (HBD) ¨¨ un
¡°paziente¡± ad alta complessit¨¤
7. ? I principi fondamentali del trattamento e della
gestione del potenziale donatore di organi
sono basati sul monitoraggio e sulle terapie
diffusamente impiegate in terapia intensiva,
sulla definizione e conferma degli obiettivi
terapeutici, sulla periodica rivalutazione e
sulla pronta modifica della terapia quando
necessaria.
12. ¢ÙRiconoscere gli effetti del mancato
controllo encefalico (stato di ME) su
costanti fisiologiche somatiche
¢ÚUtilizzare gli strumenti di terapia intensiva
¡°Goal-directed¡± e ¡°Tailor-made¡± (terapie,
procedure, ecc.) per l¡¯ottimale
mantenimento delle funzioni e degli
organi
¢ÛUtilizzare interventi di buona pratica
intensivologica per aumentare il
Procurement
TRATTAMENTOINTENSIVODEL
DONATORE
Obiettivi
13. Le ¡°nuove¡± insufficienze:
perdita del controllo regolatorio centrale
autonomico
¢Ù Instabilit¨¤ emodinamica e
disfunzione cardiovascolare
da graduale cessazione della
regolazione adrenergica
¢Ú Ipotermia per perdita della
termoregolazione
¢Û Sviluppo di diabete insipido
da perdita di funzione
dell¡¯asse ipotalamo-
ipofisaria
¢Ü Riduzione della produzione
di CO2 e del metabolismo
energetico
¢Ý Infiammazione sistemica
15. ¢ÙRiconoscere gli effetti del mancato
controllo encefalico (stato di ME) su
costanti fisiologiche somatiche
¢ÚUtilizzare gli strumenti di terapia intensiva
¡°Goal-directed¡± e ¡°Tailor-made¡± (terapie,
procedure, ecc.) per l¡¯ottimale
mantenimento delle funzioni e degli
organi
¢ÛUtilizzare interventi di buona pratica
intensivologica per aumentare il
Procurement
TRATTAMENTOINTENSIVODEL
DONATORE
Obiettivi
17. ¢Ù Obiettivi del trattamento
Regola del 100
? PAS > 100 mm Hg
? Diuresi > 100 mL/h
? PaO2 > 100 mm Hg
? Hb > 100 g/L
? Glicemia 100% normale
Gelb AW, Robertson KM. Can J Anaesth 1990; 37: 806¨C12
18. ¢Ú Obiettivi emodinamici, di scambio
gassoso e matabolici
Shemie SD et al. Can Med Assoc J 2006; 174: S13¨C30
Parametro Valore target
Frequenza cardiaca 60-100 b/min
Pressione arteriosa PAS > 100 mm Hg
PAM ¡Ý 70 mm Hg
Pressione venosa centrale 6-10 mm Hg
Diuresi 0,5 ¨C 3 ml/kg/h
Elettroliti Na p 135-150 mEq/L
v.n. K p ¨C Ca p ¨C Mg p ¨C H2PO4
Glicemia 70-150 mg/dL
EGAArteriosa pH: 7.35-7.45 ¨C PaO2: ¡Ý 80 mmHg -
PaCO2: 32-42 mm Hg
Emodinamica invasiva (catetere
polmonare SG)
PCWP: 6-10 mm Hg
CI: >2.4 l/min
SVR: 800-1200 dyn.sec.cm-5
19. DMGs: Donor Management Goals
1. Mean arterial pressure ¡Ý 60 mm Hg
2. Central venous pressure ¡Ü 10 mm Hg (or serum osmolality 285-295
mmol/kg)
3. Sodium ¡Ü 155 mmol/L
4. pH 7.25 to 7.50
5. Pressors: 1 or none (1 pressor plus vasopressin to treat diabetes
insipidus is okay)
6. PaO2 ¡Ý 300 mm Hg while on 100% oxygen (or a PaO2/FIO2 ratio >3)a
Hagan M et Al. (2009) Attaining specific donor management goals increases number of organs
transplanted per donor: a quality improvement project. Prog Transplant. 2009;19:227¨C31.
20. Attaining specific donor management goals increases
number of organs transplanted per donor:
a quality improvement project
Hagan ME et Al. - Prog Transplant, Sep2009; 19(3): 227-231
21. Perdita del controllo emodinamico
Perdita della respirazione spontanea
Perdita della termoregolazione
Alterazioni ormonali e metaboliche
Squilibri idroelettrolitici
Alterazioni della coagulazione
*
22. Effect of brain death on blood pressure and organ perfusion
Schaub M et al. - Effect of dopamine on inflammatory status in kidneys of brain-dead rats.
Transplantation 2004; 77: 1333-40
MEANARTERIAL
PRESSURE
RENALBLOODFLOW
Sympathetic surge (¡°adrenergic storm¡±)
? SVR, HyperABP
Loss of sympathetic tone
?SVR, Low ABP
28. ¡ infatti, l¡¯ipoperfusione deriva da pi¨´ componenti
emodinamiche, specie nei pazienti volume non-
responder
LS Chawla et al. British Journal of Anaesthesia 113 (5): 748¨C55 (2014)
29. ? Cristalloidi
maggiore spazio di distribuzione
permettono il reintegro orientato (H2O-ioni)
inducono edema (ipo-oncotico)
? Colloidi
? PVC (se normo-idratazione)
disturbi coagulativi
tubulolesivit¨¤ renale (starches)
? Soluzioni ipotoniche (acqua libera)
correzione di deficit di H2O, iper-Na+ p iper-Osm p
I sostituti volemici: alcune specificit¨¤
35. Conflittualit¨¤ tra le strategie
Espansione
volemica
Imbibizione
polmonare
Precarico
Stasi - Edema
Cytokines flow
Amine
vasoattive
?P/F
Danno
miocardico
Aritmie
Carico
resistivo e di
lattati
36. Monitoraggio emodinamico avanzato
Impiego di
Swan-Ganz o PiCCO in Donor
Indicazioni all¡¯uso
? Se gi¨¤ impiegato pre-BD
? FE VSn (ecocardiografia) ¡Ü40%
? Uso protratto/massivo di catecolamine
? Escalation therapy
? Difficolt¨¤ mantenimento equilibrio
emodinamico (elevata espansione)
? Prelievo di polmone/cuore marginale
Am Coll of Cardiol - Crit Care Med 1996; 24: 1599
Can Council Donation Transplantation 2004
37. Goals del monitoraggio emodinamico
esteso
Parametri aggiuntivi Target
Indice cardiaco 3.0-5.0 L/min/m2
Stroke volume indicizzato 40-60 mL/m2
Pressione polmonare wedge < 12 mm Hg
Resistenze vascolari sistemiche indicizzate 2000¡À500 dyne x secx cm-5/m2
Indice di volume ematico intra-toracico 850-1000 mL/m2
Indice di acqua polmonare extravascolare
(EVLW)
< 10 ml/kg
n.b.: i farmaci vasoattivi generano
un carico resistivo
38. Attenzione eccessivo ? PAM
Eziologia
? Iatrogena: pulse-dose o eccesso di amine, eccesso di
riempimento volemico
? Riflessi neurovegetativi durante il periodo di
osservazione o nel prelievo (globo vescicale, incisione
cute, stiramento mesi, ecc.)
Terapia
? Eliminare la noxa eziologica
? Esmololo/vasodilatatori
Ipertensione arteriosa
39. RIVALUTAZIONE FUNZIONALE DEGLI ORGANI
¢Ù Terapia eziologica (disionie)
¢Ú Terapia antiaritmica:
- Bradicardia-BAV: Amine (l¡¯atropina ¨¨ inefficace)
(Isoprenalina 0,02 ¦Ìg/Kg/min)
- Torsione di punta: Tosilato di bretilio
- Aritmie sopraventricolari: Amiodarone
- Aritmie ventricolari: Lidocaina
- Arresto cardiaco: Manovre rianimatorie
BLS-D; ACLS (no intracardiaca)
Alterazioni del ritmo cardiaco
40. Perdita del controllo emodinamico
Perdita della respirazione spontanea
Perdita della termoregolazione
Alterazioni ormonali e metaboliche
Squilibri idroelettrolitici
Alterazioni della coagulazione
*
42. Metabolismo VO2 ?
Produzione VCO2 ?
Alcalosi ipocapnica ? cessione O2
Ipocapnia ? difficolt¨¤ test apnea
Dipendenza dal governo della VAM
Il contesto degli scambi gassosi
nel Donatore
44. ? Test apnea in CPAP
? Ventilazione protettiva (prevenire VILI)
? no volutrauma (basso VT), no barotrauma (bassa P plateau)
? no biotrauma (minore FiO2)
? Reclutamento polmonare
? PEEP (8-10 mm Hg)
? Manovre intervallari di reclutamento
? Monitoraggio emodinamico esteso
? Gas inspirati riscaldati ed umidificati
? Toilette bronchiale
? FBS
? circuito chiuso di aspirazione tracheale
Strategia protettiva del polmone
VA ¨C CFR ¨C PI/PE
47. AS Slutsky, VM Ranieri ¨C New Engl J Med 2013;369:2126-36
48. ? Volume corrente = 5 ¨C 8 ml/Kg
? PEEP ¡Ý 5 (8-10) cmH2O
? FIO2 ¡Ü 0.4-0.5
? Pressione di plateau < 30 cm H2O
? Frequenza atti respiratori
? PaO2/FiO2 > 250 (> 400 per idoneit¨¤ LTx)
? Test apnea in CPAP
PaO2 ¡Ý 100 mmHg
Normocapnia
}
Mantenimento degli scambi respiratori:
come ventilare il Donatore
49. Perdita del controllo emodinamico
Perdita della respirazione spontanea
Perdita della termoregolazione
Alterazioni ormonali e metaboliche
Squilibri idroelettrolitici
Alterazioni della coagulazione
*
50. Deficit assoluto di vasopressina (ADH)
Diabete
insipido
Diuresi > 4-5 mL/kg/h
Osm p > Osm u
Peso specifico urine < 1005
Na u < 20 mEq/L
51. Eccessiva diuresi con urine diluite
Diuresi oraria > 4 ml/Kg
Nel sangue
Aumento di Na+
Riduzione di K+, Ca++, Mg++, P++
Osmolarit¨¤ plasmatica >300 mOsm/Kg
Diabete Insipido: diagnosi
Na+ normale
Normale K+, Ca++, Mg++, P++
Osmolalit¨¤ urinaria <200 mOsm/l
Peso specifico urinario <1005
52. OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO
Obiettivi primari (omeostasi generale e di organi)
? MANTENIMENTO DELLO STATO VOLEMICO
? SODIEMIA (135-145 mEq/ml)
? OSMOLARITA¡¯ SIERICA (305-315 mOsm/l)
Obiettivo secondario (protezione renale)
? CONTENIMENTO DELLA DIURESI
(1 - 2 ml/kg/ora)
56. ? Resistenza all¡¯ insulina
? Infusione di catecolamine
? Infusione di glucosate o
pregresso trattamento
con corticosteroidi
? Ipotermia
Cause Conseguenze
? Chetoacidosi
? Glicosuria, poliuria
osmotica
? Disidratazione e
ipovolemia
Trattamento
Insulina pronta
e.v.
Normalizzazione della
glicemia (100-120 mg/dL)
Equilibrio endocrino-metabolico:
Iperglicemia
57. Intensive Care Med 2016; 42:1478-81
Pathological effects of
severe hyperglycemia
during critical illness.
58. Perdita del controllo emodinamico
Perdita della respirazione spontanea
Perdita della termoregolazione
Alterazioni ormonali e metaboliche
Squilibri idroelettrolitici
Alterazioni della coagulazione
*
59. ? Stati di fibrinolisi
? Shock, acidosi e CID
? Trasfusioni massive di sangue
citratato
? Ipotermia
Cause Conseguenze
? Consumo piastrinico e
di fattori della coagulazione
? Emorragie
? Formazione microtrombi
Trattamento
Trasfusioni di emoderivati ed
emocomponenti appropriati (e Ca++)
Normalizzazione dei fattori
dell¡¯emostasi
Disordini emocoagulativi:
tendenza emorrigena
61. Perdita del controllo emodinamico
Perdita della respirazione spontanea
Perdita della termoregolazione
Alterazioni ormonali e metaboliche
Squilibri idroelettrolitici
Alterazioni della coagulazione
*
62. Fisiopatologia
? Distruzione centro termoregolatore
(core T; feedback assente)
? No termogenesi inducibile (muscolare)
? No riflessi anti-termodispersione
Poichilotermia
? Perdita dell¡¯ omeotermia (omeostasi
della temperatura corporea)
63. Conseguenze
Depressione miocardica
Aritmie (QT lungo, invers. T, FA,
FV)
Acidosi
Iperglicemia
Alterazioni della emostasi
(CID)
Squilibri elettrolitici
Ridotta cessione di O2 ai
tessuti
¡Ù Farmacocinetica e
Farmacodinamica (Amine)
64. ? Ambientale, infusioni
? Riscaldamento dei gas inspirati
? Termocoperte
? Coperte a flusso di aria riscaldata
? Materassini riscaldanti (H2O)
? Lampade irradianti
Riscaldamento attivo
Riduzione della termodispersione
? Teli isolanti
? Coperte isolanti
? < Tempo di esposizione del Paziente
Temperatura
centrale
36,5-37,5 ¡ãC
69. ¢ÙRiconoscere gli effetti del mancato
controllo encefalico (stato di ME) su
costanti fisiologiche somatiche
¢ÚUtilizzare gli strumenti di terapia intensiva
¡°Goal-directed¡± e ¡°Tailor-made¡± (terapie,
procedure, ecc.) per l¡¯ottimale
mantenimento delle funzioni e degli
organi
¢ÛUtilizzare interventi di buona pratica
intensivologica per aumentare il
Procurement
TRATTAMENTOINTENSIVODEL
DONATORE
Obiettivi
70. Il nuovo paradigma nel trattamento
intensivo del donatore
Good intensive
care
Correzione dei disturbi
fisiopatologici
Optimal
oriented
intensive
care
? ?Procurement
? ? N¡ã e Qualit¨¤ organi
? Approccio e gestione per
protocolli: BUNDLES
73. 3HR: increased probabilities of an organ being transplanted
kidney + 7,3% - heart + 4,7% - liver +4,9%
lung +2,8% - pancreas +6,0%
UNOS: 2000-¡¯01 10,292 consecutive BD donors
701 (6,8%): 3HR (MPN + T3 or T4 + Vasopressin)
Donor type
Age ¡Ü 40 yrs
Organs trx.
per donor
Age ¡Ý 40 yrs
Organs trx.
per donor
HR donor 4,2 (p<0.01) 3,1 (p<0.01)
NHR donor 3,8 2,5
74. Panipopituitarismo in ME:
Utilit¨¤ terapia 3 Hr (MPS-T3 o T4-Vasopressina) per migliorare l¡¯instabilit¨¤
emodinamica, l¡¯estrazione periferica di O2 e lo status di SIRS ?
Protocollo UNOS
(Critical Pathway for the Organ Donor, 2013)
80. ? Ricerca, riconosci, correggi e previeni con
caparbiet¨¤ gli effetti somatici della ME e le
conseguenze della cessazione del controllo centrale
(e della gestione intensiva pre-morte)
? Non limitare la diagnostica ed il monitoraggio, ma
orientali
? Tratta con intensit¨¤ secondo le migliori pratiche
intensivologiche (Best Practice di Terapia Intensiva)
? Poni un obiettivo ad ogni intervento: Goal directed
Therapy !
Conclusioni 1TRATTAMENTOINTENSIVODEL
DONATOREHB
81. ? Prevenire ¨¨ meglio che recuperare (Organ Hits)
? Indirizza il trattamento per sostenere l¡¯organo pi¨´
fragile
? Orienta i trattamenti ¡°verso l¡¯ alto¡±: ottimizza il
Donatore, e la Qualit¨¤ anatomo-funzionale degli
organi prelevabili
? Cos¨¬ facendo avrai ottimizzato il Procurement !
? Ricorda che nel Donatore poor grade le pratiche di
ex-vivo pre-transplant reconditioning (perfusion
machine) sono il futuro e necessitano della
migliore gestione possibile pre-prelievo
Conclusioni 2TRATTAMENTOINTENSIVODEL
DONATOREHB