17. • Iodopovidone 10% in soluzione acquosa (su cute integra e cute lesa e
genitali esterni)
• Iodopovidone 1% in Alcool etilico (solo su cute integra)
• Spray mutidose senza colorante
• Flacone monodose con colorante
• Clorexidina 2% in Alcool isopropilico e colorante Red (solo su cute integra)
• Clorexidina 0,05% in soluzione acquosa, busta monodose (disinfezione
intravaginale)
• Clorexidina 0,015% + Cetrimide 0,15% in soluzione acquosa, busta
monodose per disinfezione genitali per inserimento catetere vescicale
24. Preparati a base di ipoclorito di sodio (HCl)
• Amuchina Med: ipoclorito di sodio 0,05%: senza diluire
per disinfezione della cute, anche cute lesa, igiene genitali esterni (esiste
come spray e come soluzione)
• Amuchina: Ipoclorito di sodio 1,15%; da utilizzare diluito in acqua al 2 per
disinfezione delle superfici, degli alimenti e degli oggetti in 15 minuti; questa
concentrazione è irritante su cute e mucose
• Antisapril (disinfettante detergente): ipoclorito di sodio 2,8% + tensioattivo
0,5%; da utilizzare diluito in acqua al 2 o al 10% nella disinfezione pavimenti
(200ml o 1 litro di Antisapril in 10 litri di acqua): disinfezione igienica dei
pavimenti e della biancheria 2%; disinfezione e sanificazione pavimenti e
fluidi organici 10% in 5 min. Adeguata ventilazione del luogo di utilizzo.
• Candeggina o Varechina: ipoclorito di sodio 3-5% a seconda di chi la
produce; per pulizia/disinfezione di indumenti e pavimenti
26. Non mescolare soluzioni di ipoclorito di sodio
con altri disinfettanti/detergenti
• Soluzione di ipoclorito di sodio + etanolo: genera
cloroformio!
• Soluzione di ipoclorito di sodio con ammoniaca: genera
cloramine (utilizzato nella disinfezione dell’acqua e delle
piscine)
• Soluzione di ipoclorito di sodio + acido muriatico (HCl 10-
33%): genera vapori di cloro! (gas tossico, utilizzato nella
prima guerra mondiale prima del fosgene)
27. Profilassi antibiotica in chirurgia protesica degli arti
o della colonna con tecniche di fissazione strumentata
• Prima SCELTA
Cefazolina 2 g (3 g se peso > 120 Kg) con ripetizione di 1 g (1,5 g se peso >120 Kg) ogni 3 ore negli
interventi di lunga durata. Iniziare la Cefazolina entro 60 minuti prima dell’incisione della cute. Dopo
la fine dell’intervento, proseguire con Cefazolina 2 g ogni 8 ore per 24 ore solamente. Nessun
antibiotico dopo le prime 24 ore dalla fine dell’intervento. Se ci sono state complicanze
intraoperatorie, contattare l’infettivologo
• Seconda SCELTA (pazienti allergici alla Cefazolina o alle Penicilline e pazienti rischio di infezione da
MRSA)
Sono quelli anziani (>75 anni), fragili (per polipatologia), con diabete non ben controllato, con
frequenti accessi al sistema sanitario con programma di protesizzazione o equivalente per colonna
vertebrale
Vancomicina 15 mg/Kg senza ripetizione della dose (fino a 12 ore di intervento). Iniziare la
Vancomicina 90 minuti prima dell’inizio dell’intervento (l’infusione deve essere di 60 minuti circa per
evitare reazioni cutanee simil-allergiche da trattare con Trimeton/Clorfenamina ev). Dopo la fine
dell’intervento, proseguire con Vancomicina 15 mg/Kg ogni 12 ore per 24 ore solamente. Nessun
antibiotico dopo le prime 24 ore dalla fine dell’intervento Se ci sono state complicanze
intraoperatorie, contattare l’infettivologo
28. Profilassi antibiotica in traumatologia (fratture chiuse
trattate con chiodi endomidollari o placche e viti)
• Prima SCELTA
Cefazolina 2 g (3 g se peso > 120 Kg) con ripetizione di 1 g (1,5 g se peso >120 Kg)
ogni 3 ore negli interventi di lunga durata. Iniziare la Cefazolina entro 60 minuti
prima dell’incisione della cute. Nessun antibiotico dopo la fine dell’intervento. Se
ci sono state complicanze intraoperatorie, contattare l’infettivologo
• Seconda SCELTA (pazienti allergici alla Cefazolina o alle Penicilline e pazienti
rischio di infezione da MRSA)
Sono quelli anziani (>75 anni), fragili (per polipatologia), con diabete non ben
controllato, con frequenti accessi al sistema sanitario
Vancomicina 15 mg/Kg senza ripetizione della dose (fino a 12 ore di intervento).
Iniziare la Vancomicina 90 minuti prima dell’inizio dell’intervento (l’infusione deve
essere di 60 minuti circa per evitare reazioni cutanee simil-allergiche da trattare
con Trimeton/Clorfenamina ev). Nessun antibiotico dopo la fine dell’intervento Se
ci sono state complicanze intraoperatorie, contattare l’infettivologo
29. Terapia antibiotica in traumatologia
(fratture esposte)
Entro mezz’ora dall’accesso andrà somministrata la terapia antibiotica che andrà scelta sulla base del tipo di frattura
presente, valutato secondo la classificazione di Gustilo–Anderson:
• Tipo I: paziente con micro-esposizioni non richiedenti ricovero in una struttura per acuti; verrà dimesso al proprio
domicilio, dopo il trattamento della frattura e la sutura dei tessuti, con Amoxicillina/Acido Clavulanico per os. (se
allergia alle penicilline, Doxiciclina 100 mg 1 compressa per due volte al dì associata a Ciprofloxacina 500 mg 1
compressa per due volte al dì)
• Tipo II–IIIA e IIIB (e tipo I solamente nel caso in cui il paziente dovesse essere ricoverato per politrauma):
Amoxicillina/Acido Clavulanico (2,2 g ogni 6 ore) oppure Ampicillina/Sulbactam (3 g ogni 6 ore) + Clindamicina (600 mg
ogni 8ore). Se allergia alla penicillina, Clindamicina 600 mg ogni 8 ore associato a Ciprofloxacina 400 mg ogni 12 ore
• Tipo IIIC e/o grosse perdite di sostanza come amputazioni e sub-amputazioni e/o severi deficit vascolari: Meropenem
ev (2 g come dose da carico in due ore e poi 1 g ogni 6 ore) + Daptomicina 500 mg ev e Amikacina 1000 mg ev ogni 24
ore oppure (al posto di Dapto e Amikacina) Fosfomicina ev (8 g come dose da carico in due ore seguita da 16 g in
infusione continua nelle 24 ore nella modalità di 4 somministrazioni da 4 g l’una da infondere in 6 ore ciascuna). Le
molecole andranno modificate qualora il paziente riferisca in anamnesi allergia/intolleranza a uno dei principi attivi
implicati, ma l’allergia alla penicillina non richiede la modifica di questo protocollo. Inoltre, i dosaggi sopra riportati
saranno da modificare sulla base della funzionalità renale del paziente (calcolo della clearance con CDK-EPI) e del peso
• La durata di tale profilassi sarà di almeno 72 ore per le fratture esposte di tipo I e II, mentre per fratture di grado
maggiore che presentino estesi lesioni cutanee e/o vascolari, la durata della terapia non sarà predefinita ma verrÃ
stabilita dal consulente infettivologo alla luce dell’andamento clinico e bioumorale.
30. Terapia precauzionale postoperatoria
• Vanno individuati i pazienti che necessitano di una terapia antibiotica post-
operatoria:
• Febbre persistente dopo le prime 48 ore
• Indici di flogosi persistentemente alterati (GB, PCR e PCT da controllare a giorni alterni)
• Ferita chirurgica secernente o sofferente
• Ematoma con Hb <10 o cospicuo per evidenza clinica
• Durata copertura antibiotica fino a 48 ore dopo la rimozione dei punti di
sutura a garanzia della sterilità dell’ematoma sottostante o a discrezione
dell’infettivologo
• Targosid e Tazocin (alternative Tygacil e Cubicin) durante la degenza per
passare a Bactrim e Bassado (alternative Ciproxin e Rifadin) alla dimissione
31. Dosaggi antibiotici
• Targosid 10 mg/Kg/die per 3 giorni e poi 6 mg/Kg/die se Clearance
creatinina o GVR >60 ml/min; spesso 800 mg in Fisiologica 250 ml al dì per 3
giorni e poi 600 mg al dì; se è presente insufficienza renale, la prima dose è
invariata e poi chiamare infettivologo
• Tazocin 4,5 ogni 6 ore (se pesa >80 Kg) oppure ogni 8 ore se pesa <80 Kg; se
è presente insufficienza renale, la prima dose è invariata e poi chiamare
infettivologo
• Bassado 100 mg 1 compressa per due volte al dì (senza latte e latticini 2 ore
prima e due ore dopo); escrezione epatica, ma possibile intolleranza gastrica
(nausea e vomito)
• Bactrim 160/800 mg 1 compressa per due volte al dì fino a 65 anni poi 1
sola compressa al dì; escrezione renale, nell’anziano l’escrezione è ridotta;
controllare creatinina/azotemia dopo 1 settimana