10. Scipio Slataper (1988-1915)
lavvenire nazionale e politico di Trieste, in Scritti Politici, 1925
Trieste 竪 posto di transizione - geogra鍖ca,
storica, di cultura, di commercio - cio竪 di
lotta. Ogni cosa 竪 duplice o triplice a
Trieste, cominciando dalla 鍖ora e 鍖nendo
con letnicit. Finch辿 Trieste non ha
coscienza di s辿, 鍖nch辿 gli slavi parlano
italiano e la cultura si compie e si
soddisfa nel commercio, nellinteresse
commerciale, la vita 竪 discretamente
paci鍖ca. Appena nasce il bisogno duna
cultura disinteressata, la crosta fredda 竪
rotta e si discoprono i dibattiti ansiosi ...
sabato 9 febbraio 2013
17. Italia non posso essere;
Austria non voglio,
Trieste con sue province, sono.
(motto di una famiglia aristocratica triestina)
Testo
sabato 9 febbraio 2013
25. Cittadini aprite gli occhi, tendete le orecchie, spiate agli usci,
squadrate la gente che vi passa daccanto. Non vedete? Non sentite?
Dovunque intorno a noi si nasconde linsidia
sabato 9 febbraio 2013
29. Sloveni e croati: trib湛 pi湛 o meno abbaianti
lingue incomprensibili ...
Per realizzare il sogno mediterraneo, bisogna
che lAdriatico sia in mano nostra: di fronte ad
una razza come la slava, inferiore e barbara
non si deve seguire la politica che d lo
zuccherino, ma quella del bastone. I con鍖ni
dellItalia devono essere il Brennero, il Nevoso e
le Dinariche: io credo che si possano sacri鍖care
500.000 slavi barbari a 50.000 italiani!
dal discorso di Mussolini al Politeama Ciscutti di
Pola il 24 settembre 1920
sabato 9 febbraio 2013
30. Regio Decreto del 29 marzo 1923 n. 800: italianizzazione dei
toponimi, vietate scritte in lingua slava (anche su tombe e corone
di 鍖ori) ed uso di lingua locale in scuole, uf鍖ci, chiese e negli
esercizi pubblici; anche i cognomi sono italianizzati
sabato 9 febbraio 2013
43. Il gen. Robotti ai comandanti: "Non
importa se all'interrogatorio si ha la
sensazione di persone innocue. Quindi
sgombero totalitario. Dove passate,
levatevi dai piedi tutta la gente che pu嘆
spararci nella schiena. Non vi
preoccupate dei disagi della
popolazione. Questo stato di cose l'ha
voluto lei, quindi paghi".
Il gen. Roatta: Quando vi sono dei
ribelli raggiunti e constatati veramente
tali, cio竪 armati, 竪 inutile illudersi di
poterli far parlare. Siano passati per le
armi senz'altro; raccomanda anche
l'uso dell'aviazione e dei lancia鍖amme
per distruggere i paesi.
sabato 9 febbraio 2013
70. Testimonianza di Jordan Zahar,
pubblicata sul Piccolo del 3 novembre 1999
Quando nellestate del 1944 pascolavamo le
vacche nei dintorni dello oht, abbiamo visto
due appartenenti alla Guardia Civica,
accompagnavano un civile. Camminavano dritti
verso lo oht; arrivati sul ciglio dellabisso
spinsero dentro il malcapitato, andando subito
a prendere un altro. Gli altri erano sorvegliati
da altri appartenenti allo stesso corpo. Eravamo
diversi piccoli pastori, ragazzi e ragazze. Ci
siamo impauriti e perci嘆 non ci siamo
avvicinati. Questo si 竪 ripetuto pi湛 volte
nellarco della giornata e diversi giorni di
seguito. Abbiamo notato che spingevano gi湛 sia
maschi che femmine ...
sabato 9 febbraio 2013
71. Dalla relazione della
commissione italo-slovena
Tali avvenimenti si veri鍖carono in un clima di resa dei conti
per la violenza fascista e appaiono essere il frutto di un progetto
politico preordinato in cui con鍖uivano diverse spinte:
leliminazione di soggetti legati al fascismo e lepurazione
preventiva di oppositori reali
Il tutto nasceva da un movimento rivoluzionario che si stava
trasformando in regime, convertendo quindi in violenza di Stato
lanimosit nazionale ed ideologica diffusa nei quadri
partigiani
sabato 9 febbraio 2013
78. intervista di Milovan Gilas
Panorama del 21 luglio 1991
Nel 1945 io e Kardelj fummo mandati da
Tito in Istria. Era nostro compito indurre
tutti gli italiani ad andare via con pressioni
di ogni tipo. Si trattava di dimostrare alla
commissione alleata che quelle terre erano
jugoslave e non italiane: ci furono
manifestazioni con striscioni e bandiere.
Ma non era vero? Certo che non era
vero. O meglio lo era solo in parte, perch辿 in
realt gli italiani erano la maggioranza solo
nei centri abitati e non nei villaggi. Ma
bisognava indurre gli italiani ad andare via
con pressioni d'ogni tipo. Cos狸 fu fatto
sabato 9 febbraio 2013
95. Mario Andretti (da Montona - Istria), pilota
Laura Antonelli (da Pola), attrice
Nino Benvenuti (da Isola d'Istria), pugile
Enzo Bettiza (da Spalato), scrittore e giornalista
Giorgio Luxardo (da Zara), industriale
Ottavio Missoni (da Zara, ma nato a Ragusa), stilista
Abdon Pamich (da Fiume), campione olimpionico
Orlando Sirola (da Fiume), tennista, campione mondiale
Leo Valiani (nato Leo Weiczen a Fiume), politico
Alida Valli (da Pola), attrice
Elio Bracco da Neresine (Pola) industriale farmaceutico
Sergio Endrigo (da Pola), cantante di musica leggera
sabato 9 febbraio 2013
96. Fulvio Tomizza
(Umago, 26 gennaio 1935 Trieste, 21 maggio 1999)
Mi sentivo diviso fra un mondo e un altro, fra
unideologia e unaltra. Per vari anni ero stato
in collegio dai preti e ora tutta un tratto
sentivo il fascino del verbo comunista...
Amavo mio padre, che nel suo cuore aveva
sempre optato per lItalia, e soffrivo nel
vederlo perseguitato dagli jugoslavi... Andavo
a Trieste col lasciapassare e la venivo
considerato slavo perch辿 provenivo
dallinterno, tornavo a Materada, e qui
venivo considerato italiano. Era lo
sbandamento, era il dramma della frontiera
vissuto 鍖no in fondo.
(intervista a Epoca, 3 Agosto 1969)
sabato 9 febbraio 2013
97. Pier Antonio Quarantotti Gambini
(Pisino, 23 febbraio 1910 Venezia, 22 aprile 1965)
Nel 1951 lo scrittore istriano Pier Antonio
Quarantotti Gambini, parlando di s辿 , dopo
aver ricordato di essere nato nellimpero
austro-ungarico, dice di aver conosciuto alla
鍖ne della prima guerra europea e dopo un breve periodo
di governo liberale, ventanni di fascismo. Pi湛 tardi,
durante la seconda guerra europea, ho sperimentato la
dittatura nazista e a guerra 鍖nita, nel maggio 1945 ho
dovuto subire la dittatura comunista del maresciallo
Tito. Ora [....] sono cittadino del Territorio Libero di
Trieste, e precisamente di quella zona A che 竪
amministrata dagli anglo-americani. In meno di sei
lustri, fra guerre e paci: austriaci, italiani, germanici,
jugoslavi, neozelandesi, inglesi, americani; e liberali,
fascisti, nazisti, comunisti. Sembra che lago di una
bussola impazzita abbia voluto segnare ad una ad una
tutte le direzioni della rosa dei venti: Vienna, Roma,
Berlino, Belgrado, Washington, e proprio nei momenti
pi湛 critici per ognuna di queste capitali.
sabato 9 febbraio 2013
99. Da quella volta La sera 竪 un sogno
non l'ho rivista pi湛, che non si avvera mai,
cosa sar essere un altro
della mia citt. e, invece, sono io.
Ho visto il mondo Da quella volta
e mi domando se non ti ho trovato pi湛,
sarei lo stesso strada 鍖orita
se fossi ancora l. della giovent湛.
Non so perch辿 Come vorrei
stasera penso a te, essere un albero, che sa
strada 鍖orita dove nasce
della giovent湛. e dove morir.
Come vorrei Come vorrei
essere un albero, che sa essere un albero, che sa
dove nasce dove nasce
e dove morir. e dove morir!
troppo tardi
per ritornare ormai,
nessuno pi湛
mi riconoscer.
sabato 9 febbraio 2013
102. Sequenze tratte dai 鍖lm:
Cuori senza frontiere (1950) di Luigi Zampa
http://www.youtube.com/watch?v=yqifJT2tRSo
La citt dolente (1949) di Mario Bonnard
http://www.youtube.com/watch?v=22Z3dg2Mviw
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Sergio Endrigo canta 1947
http://www.youtube.com/watch?v=d1kYu2w8iko
sabato 9 febbraio 2013