L’ACQUA E LA CITTA’:IDENTITA’ E FRUIZIONE. Un percorso fluviale per la rete ecologica campana tra Biodiversità, recupero architettonico, land art. Proposta per un piano di azione strategico ed operativo per la rifunzionalizzazione del parco urbano fluviale del Fenestrelle ad Avellino”
La proposta, è stata sviluppata all’interno di un processo partecipativo con cittadini e rappresentanti di associazioni, del tutto su base volontaria, durato quattro mesi, nella prima parte del 2015, nell’ambito del progetto politico-culturale “Ad Avellino E’ Possibile”.
La mozione - in consiglio comunale sottoscritta dai consiglieri Nadia Arace e Giancarlo Giordano ed approvata all’unanimità con Del. C.C. n° 62 del 18 ottobre 2015 - richiedeva la Istituzione del parco Urbano di Interesse Regionale ai sensi della L.R.17/2003 nella logica della realizzazione della Rete ecologica Regionale.
"Il nostro corridoio ecologico fluviale, il Fenestrelle, è quel segno paesaggistico, che gestito ed usato in modo corretto e con consapevolezza ambientale, può essere porta di accesso di una città futura che segna un inversione di tendenza rispetto al consolidato rapporto che si ha con l’’uso del suolo e con le risorse ambientali. Il Fenestrelle , con il suo bacino idrografico, è segno infrastrutturale verde, corridoio ecologico che unisce tutti e tre i parchi naturalistici dell’Irpinia, il Partenio, i Picentini ed il Pizzo Alvano-Valle Lauro, costituito solo per legge. Ecco Avellino, ad esempio, potrebbe essere la prima città in Campania ad essere sede di un Parco Naturalistico regionale."
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Un percorso fluviale per la rete ecologica campana tra Biodiversità, recupero architettonico, land art.
1. L’ACQUA E LA CITTÀ:
IDENTITÀ E FRUIZIONE
Un percorso fluviale per la rete ecologica
campana tra biodiversità, recupero
architettonico, land art
Proposta per un piano di azione strategico ed operativo per la
creazione del parco urbano fluviale del Fenestrelle
Forum Ecologia
2. IL METODO DI LAVORO
Percorso strutturato:
metodo di condivisione e di
elaborazione della
proposta, senza nulla di
precostituito.
Il senso degli incontri, veri e
propri Laboratori sviluppati
come Focus Group, è stato
quello di sperimentare in
modo ragionato e
continuamente
“aggiustabile” un criterio,
una esperienza che può
considerarsi uno strumento
di progettazione e
pianificazione partecipata.
3. PRIMA PROPOSTA - PARTECIPAZIONE :
RISORSA DI EFFICACIA PER L’AZIONE PUBBLICA
Valorizza ed incrementa le
conoscenze locali che non sempre
sono evidenti.
Valorizza competenze progettuali
“civiche” ampliando il numero ed il
tipo di idee prodotte e trattate;
favorendo il controllo della
complessità che caratterizza azioni di
natura urbanistico-ambientale.
Avvicina il mondo, quello di fruitori
della città, dove si formano i bisogni,
all’ambito dove si dovrebbe decidere
e produrre l’amministrazione della
cosa pubblica, riducendo i conflitti .
5. TEMATICHE GENERALI DI RIFERIMENT0
2010-2020 DECENNIO EUROPEO DELLA BIODIVERSITA’
Il 7° Programma Generale di Azione dell’Unione
Europea in materia di Ambiente fino al 2020, fissa il
primo dei suoi obiettivi prioritari nel “proteggere,
conservare e migliorare il capitale naturale
dell’Unione”
La Strategia Nazionale per la Biodiversità fonda la
sua operatività sulla Visione che "La biodiversità e i
servizi ecosistemici, nostro capitale naturale, sono
conservati, valutati e, per quanto possibile,
ripristinati, per il loro valore intrinseco e perché
possano continuare a sostenere in modo durevole la
prosperità economica e il benessere umano
nonostante i profondi cambiamenti in atto a livello
globale e locale."
Rete di Natura 2000 è il principale strumento della
politica dell'Unione Europea per la conservazione della
biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il
territorio dell'Unione, necessaria a garantire il
mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e
delle specie di flora e fauna minacciati o rari.
La rete Natura 2000 è costituita da Sic , Siti di
Importanza Comunitaria e comprende anche le
Zone di Protezione Speciale (ZPS) per gli uccelli.
6. TEMATICHE GENERALI DI RIFERIMENT0
Nella logica della costruzione della
Rete Ecologica Regionale,Rete Ecologica Regionale, così
come definita nel Piano Urbanistico
Territoriale della Campania, il
sistema dei parchi naturalistici e
delle aree appartenenti alla Rete
Natura 2000, come SIC (Siti di
Importanza Comunitaria) e ZPS
(Zone di Protezione Speciale)
definiscono parti omogenee e
caratterizzanti del territorio
campano che sono ormai diventati
catalizzatori di investimenti e delle
progettualità di programmazione
europea finalizzata allo sviluppo
socio-economico
7. QUALCHE CONCETTO
La BiodiversitBiodiversitàà è la varietà della vita a tutti i suoi livelli
di organizzazione: dalla variabilità genetica, intra e
tra le specie viventi; alla varietà all’interno e tra
diversi ecosistemi che compongono un paesaggio o
un contesto territoriale.
La Rete EcologicaRete Ecologica è un sistema coerente di elementi
naturali e semi-naturali del paesaggio che è
strutturato e gestito con l’obiettivo di mantenere o
ripristinare le funzioni ecologiche quale mezzo per
proteggere la biodiversità, anche fornendo
opportunità adeguate per l’uso sostenibile del
territorio. E’ un sistema interconnesso di habitat, di
cui salvaguardare la biodiversità, ponendo quindi
attenzione alle specie animali e vegetali
potenzialmente minacciate.
8. QUALCHE CONCETTO
La rete ecologicaLa rete ecologica èè costituitacostituita da :
Aree centrali (core areas): aree ad alta naturalità che sono
già, o possono essere, soggette a regime di protezione
(parchi o riserve);
fasce di protezione (buffer zones): zone cuscinetto, o zone di
transizione, collocate attorno alle aree ad alta naturalità al
fine di garantire l'indispensabile gradualità degli habitat;
fasce di connessione (corridoi ecologici): strutture lineari e
continue del paesaggio, di varie forme e dimensioni, che
connettono tra di loro le aree ad alta naturalità e
rappresentano l'elemento chiave delle reti ecologiche
poiché consentono la mobilità delle specie e l'interscambio
genetico, fenomeno indispensabile al mantenimento della
biodiversità;
aree "sparse" (stepping zones): aree di piccola superficie
che, per la loro posizione strategica o per la loro
composizione, rappresentano elementi importanti del
paesaggio per sostenere specie in transito su un territorio
oppure ospitare particolari microambienti in situazioni di
habitat critici (es. piccoli stagni in aree agricole).
A questa definizione di rete
ecologica va aggiunta una
considerazione relativamente alle
potenzialità in termini di fruibilità
della rete per le popolazioni
umane locali: la rete ecologica
infatti, una volta definito come suo
obiettivo prioritario quello della
conservazione della biodiversità, si
presta ad andare a costituire un
sistema paesistico capace di
supportare funzioni di tipo
ricreativo e percettivo.
Il miglioramento del paesaggio
infatti diventa occasione per la
creazione, ad esempio, di percorsi
a basso impatto ambientale
(sentieri e piste ciclabili) che
consentono alle persone di
attraversare il territorio e di fruire
delle risorse paesaggisti-che
(boschi, siepi, filari, ecc.) ed
eventualmente di quelle territoriali
(luoghi della memoria, posti di
ristoro, ecc.).
9. QUALCHE CONCETTO
Gli ecosistemi forniscono all'umanità numerosi vantaggi definiti
«beni e servizi ecosistemici».
Benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano e che
come tali hanno un peso trasformabile in VALORE .
SCAMBI / INTERAZIONI/ INTERDIPENDENZA
Benefici diretti e indiretti, resilienza della Biodiversità
VALORE D’USO REALE + VALORE DI OPZIONE + VALORE DI
ESISTENZA
SERVIZI ECOSISTEMICI: RICADUTE ECONOMICHE
INDICATORI DI MISURAZIONE DEL BENESSERE
METODI DI VALORIZZAZIONE ECONOMICA NON BASATI
ESCLUSIVALMENTE SUI CONTI ECONOMICI E SULLE CONSEGUENTI
RICADUTE DEL PIL
CORRIDOI ECOLOGICI – SUPPORTANO SERVIZI ECOSISTEMICI
ATTIVITA’ POSSIBILI PER GARANTIRE SVILUPPO SOSTENIBILE .
VALORIZZANDO LA SUA COMPONENTE ECONOMICA (dello Sv.
Sost.)
10. LE CONDIZIONI AL CONTORNO
L´Irpinia negli ultimi decenni ha in parte
cambiato pelle. Nonostante le contraddizioni
oggi riscontrabili a seguito della ricostruzione
post sisma e delle politiche di sviluppo
industriale ad essa collegate, resta vivo e
pulsante il suo antico cuore naturalistico,
dove la diversità della vita floristica,
faunistica ed antropica restituisce un
catalogo inestimabile di rarità ed unicità.
Territori, quelli dell’Appennino Centro Meridionale, che stanno cercando nuove ipotesi
strategiche per favorire uno sviluppo sociale ed economico puntando sulle risorse
ambientali e cioè naturalistiche e rurali;
Diverse strategie di politiche economiche che puntano sulla proposizione innovativa ed
attrattiva di investimenti legati all’ambiente ed allo sviluppo rurale
12. LE CONDIZIONI AL CONTORNO
In definitiva l’Irpinia è interessata da Aree Protette Regionali (i parchi naturalistici istituiti e
perimetrati ) pari a 43.235 ha (432 kmq) per una percentuale sul totale del territorio
provinciale pari al 15 %
(Parco del Partenio, Parco dei Picentini e Parco di Pizzo Alvano-Vallo Lauro- solo istituito).
La Rete NATURA 2000, costituita dai SIC e le ZPS, definisce una superficie interessata da
elevate qualità ecosistemiche pari ad 67.308 ha (673 kmq) per una percentuale sul totale
del territorio provinciale pari al 24 %.
Il territorio Irpino è interessato da:
18 Siti di Importanza Comunitaria di cui 8 ricadono completamente in territorio irpino:
3 Zone di Protezione Speciale di cui 2 ricadono completamente in territorio irpino:
5 Parchi Urbani di Interesse Regionale istituiti ai sensi della Legge Regionale 17 del 2003 : Parco
Panorami - Frigento , Parco Materdomini - Aiello del Sabato . Parco dell’Angelo - Montoro Inferiore
– Media Valle del calore – Alta valle del Calore
3 Oasi Naturalistiche del WWF ; Lago di Conza - Conza della Campania ; Valle della Caccia -
Senerchia ; Montagna di Sopra Arco del Partenio – Pannarano(Bn), Roccabascerana (Av) ;
2 Aree Wilderness . Toppola Grande – Quadrelle; Pizzo San Michele –Solofra
Foresta Demaniale - Mezzana di Monteverde
14. PROPOSTA/a):
ISTITUZIONE DI UN PARCO URBANO DI INTERESSE REGIONALE (L.R. 17/2003)
IL TERRITORIO: AVELLINO PORTA DI ACCESSO DEL SISTEMA NATURALISTICO
– AMBIENTALE DI PIZZO ALVANO COSTITUENDO NUOVO PARCO
NATURTALISTICO REGIONALE (L.R.1/2007 art. 31 c.15)
Recuperare perimetrazione complessiva e processo di istituzione regionale.
Avellino città dei parchi: processo di innovativa proposizione identitaria.
SISTEMA URBANOSISTEMA URBANO DIDI AVELLINOAVELLINO
PICENTINIPICENTINI
PIZZO ALVANOPIZZO ALVANO ––VALLOVALLO LAUROLAURO PARTENIOPARTENIO
15. PROPOSTA/a):
ISTITUZIONE DI UN PARCO URBANO DI INTERESSE REGIONALE (L.R. 17/2003)
Far vivere ed effettivamente realizzare
prioritariamente il Parco Urbano fluviale tra i più
grandi del suditalia come elemento della trama
paesaggistico ambientale della Rete Ecologica
Campana, ma Europea (Rete Natura 2000).
AZIONE
A)– ISTITUZIONE PRIORITARIA DI UN PARCO URBANO DI INTERESSE REGIONALE AI SENSI
DELLA LR. 17/2003
Inquadramento in una logica di Area Vasta – Sistema urbano di Avellino come nodo di
connessione tra i Parchi Naturalistici del Partenio e dei Picentini . Connessione con il
territorio di Avellino della zona Bosco dei Preti – Falde del Monte Faliesi come unione con i
Sic Pietra Maula/Monti di Lauro
16. PROPOSTA/a):
ISTITUZIONE DI UN PARCO URBANO DI INTERESSE REGIONALE (L.R. 17/2003)
AZIONE
B)– CONTRATTO DI FIUME - FENESTRELLE
Accordo di copianificazione con i Comuni interessati
dal Fenestrelle e dai suoi affluenti, al fine di avviare un
processo partecipativo fondato sui metodi
dell’Agenda 21 Locale , come già individuati nel
Sesto Programma d’Azione per l’Ambiente (2002-
2012) della Commissione Europea, finalizzati alla
istituzione di un Contratto di Fiume per il Fenestrelle ed
i suoi affluenti
I Contratti di fiume sono strumenti di
programmazione negoziata,
profondamente interrelati ai processi di
pianificazione strategica rivolti alla riqualificazione
dei bacini fluviali.
Il processo che caratterizza i Contratti di Fiume si
basa sulla co-pianificazione, ovvero su di un
percorso che vede un concreto coinvolgimento e
una sostanziale condivisione da parte di tutti gli
attori. Questo approccio, fondato sul consenso e
sulla partecipazione, permette di concretizzare
scenari di sviluppo durevole dei bacini.
UN’AZIONE POLITICA COMUNE:
I CONTRATTI DI FIUME
PROCESSO DI COSTRUZIONE DELL’IDENTITA’
17. PROPOSTA/a):
ISTITUZIONE DI UN PARCO URBANO DI INTERESSE REGIONALE (L.R. 17/2003)
STRUMENTI / RISORSE
Accordi di Copianificazione su base Volontario per
istituzione Contratto di Fiume.
Studio di fattibilità urbanistico territoriale per il
riconoscimento regionale del parco, finanziabile con
risorse regionali ai sensi della L.R. 17/2003
Risorse nazionali e comunitarie per il finanziamento
della “Promozione dei contratti di Fiume e diffusione
della Carta Nazionale dei Contratti di Fiumi”
Politica di Coesione Europea 2014-2020: in
particolare rispetto ai processi ispirati allo “Sviluppo
Locale Partecipato”, attraverso Gruppi di Azione
Locale (Reg. 1303 /2013 Commissione Europea)
18. AZIONE
Realizzazione di un Percorso (ciclopedonale) itinerario- con
punti di attenzione – temi di interesse botanico coltivazioni
ortive – giardino odoroso - giardino dei colori - cambio delle
stagioni. Luoghi di vendita dei prodotti agricoli a km0.
Recupero – in una prima fase - anche solo “estetico-
percettivo” e di messa in sicurezza dei ruderi dei manufatti ex
molini/opifici/ case rurali ancora presenti in particolare nella
zona dell’Infornata. Luoghi dove si dovranno svolgere
momenti di “attrazione fruitiva”.
(Es: Mulini – funzioni – punti di spiegazione, di conoscenza, di attività
informative anche didattiche e laboratoriali. Temi tipici della tradizione
rurale collegata ed interrelata con una fruizione innovativa e
contemporanea. Es. il pane, le conserve, la cucina)
PROPOSTA/b):
RIFUNZIONALIZZAZIONE E FRUIZIONE INTEGRATA DEL PARCO
FLUVIALE URBANO DEL FENESTRELLE
19. AZIONE
CARATTERIZZAZIONE DEL PARCO FLUVIALE
CON LA PRESENZA SIGNIFICATIVA DI OPERE DI
LAND ART o ARTE AMBIENTALE, come
attrazione fruitiva e attività di coinvolgimento
/azione di artisti, studenti relazionati ai
gestori/manutentori naturali dei fondi
prospicienti il fiume (gli agricoltori).
Percorsi integrati con trekking urbano ed
attività didattica nelle scuole
Eventi –festival–biennale della land art
Summer school estive - laboratori
PROPOSTA/b):
RIFUNZIONALIZZAZIONE E FRUIZIONE INTEGRATA DEL PARCO FLUVIALE
URBANO DEL FENESTRELLE
20. PROPOSTA/b):
RIFUNZIONALIZZAZIONE E FRUIZIONE INTEGRATA DEL PARCO FLUVIALE URBANO DEL
FENESTRELLE
STRUMENTI / RISORSE
Forme di realizzazione / manutenzione / gestione che possano coinvolgere cittadini attivi in
cambio di agevolazioni anche di tipo fiscale. Un recente strumento normativo invita i comuni
ad attivarsi in tal senso. In particolare l’art. 24 del D.L. 133/2014 convertito nella L.164/2014
Regolamento per la partecipazione delle comunità locali.
Programmi europei come Erasmus Plus, Europa per i Cittadini, etc, finalizzati a finanziare la
mobilità internazionale e gli scambi giovanili.
Quota parte finanziamento comunali per attività culturali estive.
21. L’acqua, quella che scorre seguendo l’orientamento principale del suolo lungo i fiumi, i canali, i
fossi, costituisce l’ossatura portante delle reti ecologiche: essa è la principale sorgente di
biodiversità e il suo ingresso nella città costituisce immediatamente fattore di miglioramento
ambientale (non da ultimo il microclima di mitigazione che nasce con i processi di evaporazione
a ridosso dei corsi d’acqua). Un’acqua il più possibile visibile affinché il controllo su di essa, il più
semplice e democratico, possa essere esercitato: vedere la trasparenza e la purezza dei corsi
d’acqua è la migliore garanzia per il loro stato di salute
PROPOSTA/c):
RIDEFINIZIONE NUOVA CENTRALITA’ URBANA DEL PARCO FLUVIALE
22. IL FIUME CHE PERMEA, CHE ENTRA DENTRO LA CITTA’, CHE NE CONTAMINA -
RIDEFINENDOLA - LA IMMAGINE E LA PERCEZIONE
PROPOSTA/c):
RIDEFINIZIONE NUOVA CENTRALITA’ URBANA DEL PARCO FLUVIALE
SEGNALETICA URBANA
PERCEZIONE DEL FIUME E DEL PARCO NATURALISTICO ALL’INTERNO DELLA CITTA’
INTEGRAZIONI CO CORRIDOI BIOLOGICI VERDI SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITA’ CON SPAZI VERDI E SPAZI PUBBLICI URBANI
23. NUOVA CENTRALITA’ PER IL PARCO SANTO SPIRITO
FUNZIONI QUALIFICANTI ED INNOVATIVE
PROPOSTA/c):
RIDEFINIZIONE NUOVA CENTRALITA’ URBANA DEL PARCO FLUVIALE
AZIONI
ECOMUSEO ATTIVO /VIVENTE come luogo di educazione ambientale, di conoscenza, di laboratori
didattici e di studio. Temi flora e fauna fluviale. Insettario vivente. Casa delle farfalle. Mostra
audiovisiva permanente sul tema delle rete ecologiche.
Erbolario: mostra museo interattivo –biodiversità e reti ecologiche. Luogo strutturato e dedicato a
laboratori di urbanistica partecipata in particolare sui temi della riqualificazione del verde e degli
spazi pubblici urbani.
24. L’ACQUA E LA CITTA’:
IDENTITA’ E FRUIZIONE
Un percorso fluviale per la rete ecologica campana tra biodiversità, recupero architettonico, land art
Ringrazio chi ha creduto in questa azione politico- culturale, chi ha partecipato
attivamente ai Focus Group e chi ha seguito con benevolenza ed anche con qualche
perplessità il percorso svolto negli ultimi mesi.
Forum Ecologia
Ringrazio chi, forse, per primo ha creduto –
già alla metà degli anni novanta del
secolo scorso - nella Visione del Parco
Fluviale del Fenestrelle come programma
strategico per il benessere di Avellino.
(Il coordinatore :Luca Battista)
Antonio Di Nunno
Domenico Fraternali