1. L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura
竪 stata fondata dalle Nazioni Unite il 16 novembre 1945 per incoraggiare la
collaborazione tra le nazioni nelle aree dell'istruzione, scienza, cultura e
comunicazione. Sono membri 194 Paesi pi湛 7 membri associati.
Il quartier generale dell'UNESCO 竪 a Parigi ed opera programmi di
scambio educativo, scientifico e culturale da 60 uffici regionali sparsi per
tutto il mondo.
I progetti sponsorizzati dall'UNESCO comprendono programmi scientifici
internazionali; programmi di alfabetizzazione, tecnici e di formazione degli
insegnanti; progetti regionali e di storia culturale; e cooperazioni
internazionali per conservare il patrimonio culturale e naturale del pianeta e
per preservare i diritti umani.
Fu responsabile della fondazione dell'OANA. L'UNESCO fornisce fondi al
Consiglio internazionale per la scienza.
Una delle missioni dell'UNESCO 竪 quella di mantenere una lista di
patrimoni dell'umanit. Questi sono siti importanti culturalmente o dal
punto di vista naturalistico, la cui conservazione e sicurezza 竪 ritenuta
importante per la comunit mondiale.
L'UNESCO 竪 rappresentato da propri ambasciatori e promuove il
celebre Forum Universale delle Culture, che nel 2013 ha avuto luogo a
Napoli. La Commissione nazionale italiana 竪 guidata da Gianni Puglisi.
2. un'organizzazione non governativa internazionale impegnata nella difesa
dei diritti umani. Lo scopo di Amnesty International 竪 quello di promuovere,
in maniera indipendente e imparziale, il rispetto dei diritti umani sanciti nella
Dichiarazione universale dei diritti umani e quello di prevenirne specifici
abusi.
Fondata il 28 maggio 1961 dall'avvocato inglese Peter Benenson,
l'organizzazione conta oggi oltre due milioni di sostenitori, che risiedono
in pi湛 di 150 nazioni. Il suo simbolo 竪 una candela nel filo spinato.
Ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 1977 per l'attivit di "difesa
della dignit umana contro la tortura, la violenza e la degradazione".
L'anno seguente 竪 stata insignita del Premio delle Nazioni Unite per i
diritti umani.
3. un documento sui diritti individuali, firmato a Parigi il 10 dicembre 1948, la
cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perch辿 avesse applicazione in
tutti gli stati membri. Documento storico molto importante prodotto dagli
Alleati sull'onda dell'indignazione per le atrocit commesse nella Seconda
guerra mondiale, la Dichiarazione fa parte dei documenti di base delle
Nazioni Unite insieme al suo stesso Statuto del 1945.
Secondo gli Stati membri non democratici dell'ONU, in quanto
Dichiarazione di principi dell'Assemblea generale, la Dichiarazione
Universale dei Diritti Umani non 竪 giuridicamente vincolante per gli Stati
membri dell'organizzazione. Tuttavia ai diritti ed alle libert in essa
riconosciuti va attribuito un valore giuridico autonomo nell'ambito della
comunit internazionale, dal momento che sono ormai considerati dalla
gran parte delle nazioni civili alle stregua di principi inalienabili del diritto
internazionale generale.
4. La Dichiarazione dei Diritti Umani 竪 un codice etico di importanza storica
fondamentale: 竪 stato infatti il primo documento a sancire universalmente
(cio竪 in ogni epoca storica e in ogni parte del mondo) i diritti che spettano
all'essere umano. Idealmente, la Dichiarazione 竪 il punto di arrivo di un
dibattito filosofico sull'etica e i diritti umani che nelle varie epoche ha visto
impegnati filosofi di vario genere.
La dichiarazione 竪 frutto di una elaborazione umana centenaria, che parte dai
primi principi etici classico-europei e arriva fino al Bill of Rights (1689), alla
Dichiarazione d'Indipendenza statunitense (4 luglio 1776), ma soprattutto la
Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino stesa nel 1789 durante la
Rivoluzione Francese, i cui elementi di fondo (i diritti civili e politici
dell'individuo) sono confluiti in larga misura in questa carta.
Molto rilevanti infine, nel percorso che ha portato alla realizzazione della
Dichiarazione, sono i Quattordici punti (del presidente Woodrow Wilson,
1918) e i pilastri delle Quattro libert enunciati da Franklin Delano Roosevelt
nella Carta Atlantica del 1941.
5. Molto rilevanti infine, nel percorso che ha portato alla realizzazione della
Dichiarazione, sono i Quattordici punti (del presidente Woodrow Wilson,
1918) e i pilastri delle Quattro libert enunciati da Franklin Delano
Roosevelt nella Carta Atlantica del 1941.
Un ruolo fondamentale per sbloccare quella coscienza etica che 竪 alla
base della Dichiarazione, infine, hanno certamente ricoperto i drammatici
eventi e i milioni di morti della Seconda guerra mondiale.
Alla Dichiarazione, redatta, tra gli altri, da Ren辿 Cassin, sono poi seguiti
la Convenzione internazionale sui diritti economici, sociali e culturali e il
Patto internazionale sui diritti civili e politici, elaborati dalla
Commissione per i Diritti Umani ed entrambi adottati all'unanimit
dall'ONU il 16 dicembre 1966.
6. La Dichiarazione 竪 la base di molte delle conquiste civili della seconda
met del XX secolo, e costituisce l'orizzonte ideale della Carta dei
diritti fondamentali dell'Unione europea, confluita poi nel 2004 nella
Costituzione europea. Il testo della Costituzione Europea non 竪 mai
entrato in vigore per via della sua mancata ratifica da parte di alcuni
Stati membri (Francia e Paesi Bassi a seguito della maggioranza dei
no al relativo referendum), ma la Dichiarazione in ambito europeo
costituisce comunque una fonte di ispirazione della Carta dei diritti
fondamentali dell'Unione Europea proclamata per la prima volta a
Nizza il 7 dicembre 2000, ed avente oggi anche pieno valore legale
vincolante per i Paesi UE dopo l'entrata in vigore del trattato di Lisbona
il 1尊 dicembre 2009 Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea
quale parte integrante della Costituzione europea.
7. La storia di Am狸 ci fa comprendere che non tutti sono fortunati come
noi. Infatti ancora oggi tante persone sono costrette a lasciare il
proprio paese per cercare un futuro migliore per s辿 e per le proprie
famiglie e soprattutto per cercare la libert, il valore pi湛 bello che
ognuno desidera avere.
Durante lanno scolastico abbiamo letto Il piccolo clandestino scritto da
Bruno de Marco:
竪 la storia di Am狸, un ragazzino senegalese, che perde i suoi genitori in
seguito all'affondamento di una carretta del mare che sta cercando di
sbarcare clandestinamente in Italia. Qui il ragazzo viene adottato da
una giovane coppia che lo accoglie con tanto affetto.
Il racconto si sviluppa in modo divertente attraverso le vicende di
questa nuova vita (le amicizie, la vita scolastica, ma anche
linsofferenza ad accettare la nuova realt), non senza colpi di scena
che rendono avvincente lintreccio narrativo
8. Quest'anno la Dirigente Scolastica di una scuola di Bologna, ha deciso
di formare una classe per soli ragazzi stranieri, perch辿 pensava che la
loro presenza influisse negativamente sull'apprendimento degli alunni
italiani.
Noi pensiamo che non sia giusto GHETTIZZARE le persone solo
per il colore della pelle, per le tradizioni o per i costumi che sono
molto diversi dai nostri. Dobbiamo condividere le diversit che
contribuiscono ad arricchire la vita di tutti.
Dopo numerose proteste da parte dei genitori, stranieri e italiani, la
Dirigente 竪 stata costretta a creare delle classi miste.
Noi diciamo: NO AL RAZZISMO!
9. Malala 竪 una ragazzina pakistana della regione dello Swat, che nel
2009 inizia a tenere un diario per la BBC, in cui racconta la sua
quotidianit e le ingiustizie subite in un regime che si oppone ai diritti
delle donne.
I talebani lhanno spiata, seguita e sparato alla testa e al collo perch辿
per loro era colpevole di diffondere, tramite il suo blog, idee laiche e
occidentali, quindi oscene. Idee come queste :
Dateci penne oppure i terroristi metteranno in mano alla mia
generazione le armi.
MALALA 竪 diventata un simbolo e la sua storia ha fatto il giro del
mondo. Attualmente vive in Birmingham dove ha potuto riprendere i
suoi studi; il 12 luglio 2013, giorno del suo 16属 compleanno, 竪 stata
invitata a tenere un discorso nella sede dell ONU sulla sua storia, a
testimonianza dellemancipazione femminile e di una societ pi湛 libera
e giusta.
La storia di Malala evidenzia come si possa essere grandi,
splendidi e coraggiosi anche a 14 anni, perch辿 crescere 竪 un
diritto ma rischiare di morire no.